restituzione gita a Venezia

L'appuntamento era davanti alla stazione, Giulio ci ha spiegato che Venezia è una città unica al mondo e che all'epoca della Seconda guerra mondiale era collegata da soli due ponti e, infatti, qui la guerra veniva chiamata " clandestina ".
Lo scopo dei partigiani di questa città era organizzare una resistenza che permetteva la sopravvivenza e la liberazione finale.
Bartolomeo Meloni era un antifascista di origine sarda, che però non aveva ancora partecipato a nessuna attività contro i fascisti. Egli era inoltre un ingegnere funzionario, dei treni del Nord, che doveva garantire l'efficienza dei treni e sapeva come farli funzionare e boicottarli.
Bartolomeo, infatti, sabotò i treni che dovevano portare i fascisti al Sud Italia.
Però essi lo scoprirono e lo andarono a cercare per poi arrestarlo. Della resistenza abbiamo imparato che è un modo pericoloso per far la guerra, i partigiani che vi aderirono inoltre, facevano azioni mirate ai tedeschi, e lo fecero per scelta e non per obbligo come succedeva nel caso dei soldati.
Il monumento della foto si trova alla stazione, ed è stato costruito per scelta fatta dai ferrovieri dopo la guerra.
In esso sono presenti i nomi delle perone morte durante la resistenza.Weiterlesen