San filippo

La sveglia suona. Mi alzo e sveglio il demone che dorme di la dal cuscino.
Apro le finestre e ricevo lo stesso calore ricevuto poco prima nel letto.
È il 30 agosto e siamo totalmente circondati da nebbia. Solo a seguito capiremo il perché.
Colazioniamo e vediamo foto di posti unici, di montagne che trasudano acqua bollente, calcarea e terme naturali usate fin dai romani. Senza dubbi raccogliamo i nostri averi e salutiamo Radicofani. Percorriamo strade accidentate e sconnesse per circa 10 minuti, scendendo in tornantelli verso la nebbia.
Parcheggiati sul ciglio, ci addentriamo in un bosco,seguendo le indicazioni.
Solo io, lc, gli zainetti e tante speranze. Paghiamo un contributo, ci regalano un braccialetto del posto e continuiamo il tragitto . Sulla sinistra, d'improvviso, s'apre un panorama inaspettato: un fiume d'acqua tiepida scorreva, e dietro di esso, delle vasche d'acqua naturali contornavano il fianco di una roccia enorme. La parete in sasso era totalmente bianca, l'acqua estremamente calcarea, lasciava dei corposi depositi fino a riempire anche le foglie che, come in un quadro, apparivano qua e la come disegnate.
Attraversiamo il fiume e puntiamo la vaschetta piu alta. Mi immergo per primo, e la frase che ripeto ad lc è la stessa delle successive 3 ore: non è possibile.
Infatti l'acqua, sgorga a 42° da poco sopra le nostre teste, riscaldando incredibilmente la roccia e creando un ambiente ideale e rilassante. Restiamo a mollo ore, fino a che l'area si intasa di persone, rendendo il tutto poco piacevole.
Torniamo ad abiti comuni e riprendiamo il cammino, affamati e innamorati.Read more