Togu

Marco:
Dall’aereo le punte dei vulcani javanesi svettavano tra le nuvole rendendo l’atmosfera surreale. Volo tranquillo e treno dall’aeroporto al centro economico e veloce, tra le risaie e le piante di banano che circondavano la ferrovia.

Arrivati all’albergo tramite taxi e lasciati i bagagli, l’attenzione si sposta sull’ottimizzare il poco tempo riservato a Java. L’obiettivo sarebbe quello di vedere i templi in giornata. La soluzione più economica sarebbe stata il noleggio di un motorino (6€ circa), ma sicuramente anche la più rischiosa. I locali nutrono seri dubbi sulla nostra preparazione alla guida in mezzo al traffico javanese e dove lo vedono più fattibile per Prambanan, lo sconsigliano caldamente per Borobudur, con una distanza più significativa e strade più pericolose. La scelta è quindi ricaduta su un tour organizzato in bus che prevede le tappe di Prambanan al mattino e Borobudur nel pomeriggio. Il tour è già partito, perché siamo arrivati tardi, ecco perché mentre scrivo un driver ci sta portando al primo sito dove ci agganceremo al tour (al costo di 96000+340000 Rupie, circa 26€, praticamente quanto pagato il taxi di ieri sera, …tacci loro!).

23/08
Alla fine dei conti i biglietti per i templi li fanno pagare salati, sanno sicuramente valorizzare e monetizzare il loro patrimonio (1660000 Rupie, circa 100€).

La cena di ieri sera, benché a me sia piaciuta, ha sclerato Francesco. Il giro tra i vicoli di Yogyakarta ha peggiorato la situazione. Ho comunque deciso di dormire 11 ore, non per dispetto, ma per stanchezza.

Ora con il grab per raggiungere il punto di incontro dell’autobus che ci porterà a Surabaya. Fra, ma l’autista sta ruttando?

Francesco: ebbene sì, sta ruttando!Baca lagi