Mount Etna

Eccoci qua, le valigie sono state fatte il giorno prima, tutto è studiato nei minimi particolari. Tranne come andrà il volo. E puntualmente, come ogni giornata di questo viaggio, qualcuno me l'ha tirata, visto i nuvoloni neri che si vedevano dai vetri di Linate. Poco importa, in barba a tutti sono arrivata da te.

Vedersi dopo due settimane è strano, tu così abbronzato, io così sudata, tu col tuo solito fare serio e io con l'eleganza di un bufalo. Però finalmente sono qui, da te, non puoi sfuggire ai prossimi giorni con me (a meno che mi abbandoni in autostrada).

La mia prima tappa doveva essere un bagno vista la resistenza della mia vescica e invece siamo partiti subito per l'Etna, su per una strada piena di curve e ricordi, come casa tua. Ridendo e scherzando siamo arrivati su su, ci siamo fatti qualche foto e poi basta, chi c'aveva voglia di arrivare fino in cima? Rispondendo mi hai dato una notizia che non volevo sentire, o per lo meno che sapevo sarebbe arrivata ma speravo più in là, per poterti avere più tempo con me possibile.

Ricacciati indietro i pensieri mi hai portato a conoscere il tuo dentista, e a vedere quanta roba ci sta dietro un acquario. Interessantissimo eh, ma il bello è stato arrivare all'alloggio che avevi preso a Catania, una casetta bellissima che ricordava il mare; mi hai coccolato e poi dritti a cena, in un ristorantino niente male, proprio da SGS(P). Qui il cibo ha avevuto il sopravvento su di noi, ne siamo usciti sconfitti ma a testa alta. Io ero così stanca che sono crollata subito, come al solito, felice come una bambinaRead more