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- Dag 13
- tirsdag 20. august 2024
- ☁️ 32 °C
- Høyde: 11 m
JapanHokkō-unga34°39’59” N 135°26’2” E
Super Nintendo World
20. august 2024, Japan ⋅ ☁️ 32 °C
Quando lo scorso giugno scandagliavamo Skyscanner in cerca della meta per il prossimo viaggio ed è apparso il Giappone, la prima cosa che abbiamo pensato è stato: Nintendo World, il parco divertimenti a tema unico al mondo ispirato a Super Mario.
Abbiamo faticato non poco nel mese successivo a trovare e comprare i biglietti per il parco ma alla fine, spendendo non pochi soldini, ci siamo riusciti.
Così ci svegliamo prestissimo nel nostro hotel a Osaka: non avendo prenotato la colazione, scendiamo a bere un caffè cattivo e mangiare una tortina all’arancia gommosa e vecchia al cafe dietro l’angolo per poi partire con la metro in direzione degli Universal Studios. Dobbiamo fare un cambio scoprendo che l’unico treno che collega la stazione centrale di Osaka con Universal City fa parte della linea JR, ovviamente non coperta dal nostro pass. Passiamo così le nostre suica pentendoci una volta di più di aver speso soldi per un pass che funziona una volta si e una no -promemoria per il prossimo viaggio: solo girare con la suica-.
Arriviamo ad Universal City che pioviggina ma come sempre il caldo si fa lo stesso sentire. Entriamo con facilità negli studios e ci sorprendiamo subito dalla quantità esagerata di gente che c’è. Eravamo convinti che, dopo la settimana di ferie dovuta al l’obon ci sarebbe stata meno confusione, e probabilmente era vero. Non immaginiamo cosa dovesse essere stato la settimana prima quel posto.
Entrare agli Universal studios è un po’ come Disneyland, perché a differenza di altri parchi divertimenti senti musiche familiari suonare in filodiffusione, vedi negozi, magliette, cappellini, dolci e popcorn raffiguranti personaggi che conosci. E andare in giro senza un sorriso fanciullesco piazzato in faccia è impossibile.
Il Super Nintendo World è un’area limitata del parco: per accederci, oltre al classico biglietto giornaliero, bisogna acquistare un pacchetto express, che ti permette di entrare nell’area in un’orario preciso e accedere a quattro attrazioni saltando la fila. La prima di queste è nell’area dedicata ad Harry Potter, costruita come il villaggio di Hogsmeade e, creato per darti in prospettiva l’impressione di vederlo reale sul fondo, il castello di Hogwarts. Rimango esterrefatto dai dettagli stupendi del posto: ho letto qualche libro, visto i film tante volte, non mi ritengo il più grande fan del mondo ma è difficile non crogiolarsi di fronte al negozio di Ollivander, i dolci di Mielandia, il carretto che vende burrobirra e i tetti con i comignoli alti come nel film.
Addirittura, se si compra una bacchetta (5500 yen) puoi sventolarla in alcuni angoli precisi dell’area e succedono cose come dell’acqua che salta da un secchio o una porta che si apre: tutte piccole cose, ma che rendono l’esperienza veramente magica.
Facciamo velocemente la giostra all’interno del castello di Hogwarts come quella del film Lo Squalo in un ambiente che ricrea l’iconico paesino di pescatori americano e ci sballottoliamo nel simulatore dei minions.
Fortunatamente o sfortunatamente le nuvole in cielo si stanno poco a poco diradando, rendendo tutti i colori del parco più saturi ma al tempo stesso facendo salire precipitosamente la temperatura. Ci concediamo quindi un’ora di coda sotto l’ombrellino per fare le montagne russe di Jurassic Park, molto belle.
Mangiamo pizza nell’area di New York (l’unica cosa senza carne e con non troppa fila che abbiamo trovato in giro, prendiamo freddo nel teatro di illumination guardando il concerto di Sing, proviamo i sandwich dolci con panna fragole e uva di super Mario e Luigi con disgustosa pallina di gelato sciolta nella soda, mentre di fronte a noi la folla si riversa sulla strada per assistere alla parata dei personaggi più famosi degli studios che, ad un certo punto, cominciano pure a spruzzare acqua e lavare tutti.
L’ora è finalmente giunta, con trepidazione entriamo nel super Nintendo world. Paolo è emozionato come non mai: l’area è decisamente più bella di come ce l’aspettassimo. La cura dei dettagli di nuovo è spettacolare e per un amante di Mario è veramente speciale. Corriamo subito all’attrazione prenotata con l’express pass: entriamo nel castello di bowser, indossiamo delle speciali maschere a schermo attivo e giochiamo una partita di Mario Kart super divertente. Il negozio poi che troviamo uscendo dalla giostra è un’altra scarica di emozioni. Ne usciamo solamente con una felpa e una maglietta, ma avremmo veramente comprato di tutto.
Paolo ha preso una speciale banda magnetica da polso, che scopriamo attivare dei blocchi speciali nell’area, accumulare punti e sbloccare una speciale attrazione. Ci mettiamo in fila così per fare delle micro sfide, passando il tempo a guardarci intorno ancora increduli nel posto in cui eravamo.
Usciamo tre ore dopo, contenti dell’esperienza fatta e riprendiamo il treno appena prima che ricominciasse a piovere.
Non è stata una giornata particolarmente faticosa, ma l’abbiamo passata quasi tutta in piedi e ci fanno male le gambe. Siamo sudati e sporchi, ci laviamo con calma e riusciamo per cena.
Attraversiamo di nuovo il quartiere di Dotonbori con le sue luci e le stradine piene di vita. Mangiamo questa volta nell’altro ristorante vegetariano che però fa okonomiyaki. Ci riempiamo di nuovo e tranquillamente torniamo in camera a preparare per l’ultima volta le valigie.Les mer










