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- Dag 5
- søndag den 27. april 2025 kl. 11.26
- ☁️ 14 °C
- Højde: 37 m
SkotlandGlasgow55°52’16” N 4°17’22” W
Glasgow

Ci svegliamo nella pioggia a Tyndrum. I camerieri indiani dell’hotel, per scusarsi del disservizio della sera prima (non avevano nulla di veggie da darci per cena e siamo finiti a mangiare due porzioni di patatine a testa) ci offrono salsicce vegetariane apposta e una piccola bag con chips e frutta per il viaggio. Carini ma a mai più.
La giornata è veramente uggiosa e sicuramente non abbiamo voglia di metterci a camminare nella natura sotto la pioggia, così a malincuore scendiamo le highlands in un’ora e mezza e arriviamo a Glasgow.
Come prima tappa, parcheggiamo vicino al giardino botanico e visitiamo la serra di piante tropicali. Ci spostiamo poi a piedi verso l’università, ospitata all’interno di quello che sembra proprio il castello di Hogwarts (o meglio, quello che ha ispirato JK Rowling per scrivere i libri). Visitiamo la piccola ma graziosa mostra d’arte dell’Università e pranziamo in un locale messicano vegano, mangiando tacos di seitan e finto pollo pazzeschi. Spostiamo quindi la macchina verso il centro, e passeggiamo per le vie di Glasgow, percependo una città simile per tanti aspetti a Londra, con un’architettura forse più dura e anonima, giovane per tanti aspetti ma con una presenza storica che ogni tanto fa capolino. Come nella cattedrale appunto, gotica fino all’osso ma affascinante. Incrociamo pure una parata delle Oranges, il movimento protestante scozzese.
Le camminate dei giorni scorsi cominciano a farsi sentire sulle gambe, proviamo a prendercela con calma con una pausa da caffè nero mangiando panificati francesi vegani trovati all’occorrenza da Paolino, ma il centro città non si fa così avvincente come pensavamo e presto cominciamo a gironzolare a caso pur di passare il tempo.
Decidiamo allora di prova l’esperienza di una Arcade room, nascosta nelle fondamenta di un edificio come tutti gli altri, piena di neon e pittura fluo, con console e cabinati vecchi. Beviamo due drink ispirati al mondo Nintendo e giochiamo a Mario kart per il game cube. Riusciamo a far passare un po’ il tempo e quando usciamo dal bar ormai sono lei sei: ora di cena. Raggiungiamo di nuovo la macchina e ci spostiamo appena fuori dal centro, per cenare in una catena di hamburger che si fa strapagare i panini vegani.
Siamo stanchi, ma non demordiamo. C’è ancora un’ultima cosa che ci manca per completare la nostra esperienza scozzese: la musica dal vivo. Cerchiamo su Internet e capitiamo in un piccolo pub non troppo lontano, dove in un angolo un gruppo di giovani attorno ad un tavolo si mette a suonare violini, cornamuse e fisarmoniche giusto quando entriamo. Ci godiamo una birra e un whisky locale ascoltando pezzi folk. Che serata perfetta.
Sono le nove passate quando riprendiamo l’auto e usciamo da Glasgow per raggiungere l’albergo per la notte. Domani la riconsegneremo al noleggio e passeremo l’ultima giornata di viaggio a Edimburgo.Læs mere