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  • Day 7

    Mendata. Una Tappa Soft🍻

    May 31, 2022 in Spain ⋅ ⛅ 20 °C

    "E nello spazio e nel tempo di un sogno è racchiusa la nostra breve vita"
    (William Shakespeare)

    Oggi tappa breve, probabilmente nemmeno 20 km.
    Questo perché l'albergue municipale di Guernica ha dovuto chiudere per la mancanza di donazioni.
    Quindi ne abbiamo approfittato e accorciato la tappa per fermarci a Mendata, un posto sperduto ( per non dire in culo al mondo ) dove non c'è niente di niente e dove una famiglia ha trasformato un vecchio casolare in un ostello.
    Ma facciamo un rewind.
    Abbiamo fatto colazione all'albergue nella stessa tavolata della sera precedente e in seguito abbiamo salutato l'hospitalero Joaquin e Christina che sta percorrendo il cammino al contrario. Il percorso è lontano dal mare, e si estende tra boschi e qualche breve salita: nel complesso il cammino non è difficoltoso ma è il sole unito alla stanchezza maturata nei giorni precedenti che ci condiziona un po'. Oggi cammino con Ale, Matthew e Lucille ma nella prima parte abbiamo ritmi differenti; Alen e Jean-Pierre camminano sempre insieme e sono sempre a non molta distanza da noi.
    Parlo di Anime con Matthew e scopro che più o meno abbiamo gli stessi gusti, tra cui Shinkai e lo studio Ghibli.
    Raggiungiamo un monastero, quello dove la notte scorsa ha dormito Marija e qui incontriamo Megan, una ragazza dell'Oregon che inizia a camminare con noi perché la sua amica ha avuto un'problema al collo ed ha dovuto interrompere il cammino. In realtà l'abbiamo incrociata nei due giorni precedenti, ma non avevamo mai avuto occasione di parlarle. Ci fermiamo in un pueblo di cui non ricordo il nome, dove facciamo una sosta sotto un piccolo porticato mangiando il boccadillo comprato all'albergue e dove Megan ci racconta qualcosa di lei.
    È una pasticcera e scrive articoli per guadagnare qualcosina in più; ed è proprio questo secondo lavoro quello che preferisce.
    È stata nel cammino francese nel 2015 e le sue motivazioni sono simili a quelle che mi hanno spinto a intraprendere il mio primo viaggio qui in Spagna.
    Ha 36 anni, e sembra una persona di buon cuore anche se è abbastanza timida come me. Adoro come scrive il suo diario, col quaderno tutto storto e ad una velocità impressionante, come fosse un flusso di coscienza.
    Successivamente ci fermiamo per una birra a 200 metri dall'albergue, dove con il sottofondo di musica da salsa, siamo tutti allegri e contenti di essere in dirittura d'arrivo.
    Qui facciamo una lavatrice in comune, e i ragazzi molto gentilmente stendono anche i miei vestiti.
    Successivamente, mentre scrivo a letto queste parole, tutti stanno vedendo come muoversi nei prossimi giorni.
    Ad Alessandro piacciono molto questi attimi di brainstorming.
    Invece a me continua a non piacermi questa cosa di dover per forza prenotare, e le mie finanze sono sempre più povere: sto spendendo più di quanto pensassi perché è un tipo di cammino fondamentalmente diverso. Probabilmente domani saremo in un donativo e dopo domani ci rivedremo tutti a Bilbao dopo una tappa supersoft.
    Non ho ancora chiaramente compreso i miei sentimenti in questo viaggio, sono abbastanza confuso e stordito da molte cose. Fondamentalmente sono felice ma ho sbalzi di umore e sento sempre che qualcosa mi manca.
    Forse una direzione nella mia vita.
    Vediamo nei prossimi giorni cosa succederà.
    Stasera altra cena all'albergue, anche se Lucille e Matthew hanno scelto di non unirsi a noi e probabilmente mangeranno nel bar precedente.

    PS: Martina Trevisan è in semifinale al Roland Garros, come quattro anni fa, ai tempi del mio primo cammino, lo fu Marco Cecchinato. Che il mio viaggio porti bene agli italiani in campo?🤭🤭☘️🎾🇮🇹🇫🇷
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