• Santa Maria di Leuca

    July 18, 2020 in Italy ⋅ ☁️ 25 °C

    Una giornata da terrestri …

    Arrivati ieri a Santa Maria di Leuca, con l’intenzione di fermarci uno o più giorni causa previsioni meteo nefaste…ne approfittiamo per riposarci un po’…
    Niente sveglia la mattina ad orari antelucani, colazione con calma e qualche passeggiata; spesa e pulizie, che ogni tanto bisogna pur fare, e relax…
    Documentandoci su Leuca abbiamo scoperto che il suo nome deriva dal greco leukòs che significa bianco…la città, in effetti, arrivando dal mare, appare come un agglomerato di casette bianchissime, tale da somigliare ad un’isola greca. Ma ”i testi sacri” (leggi Wikipedia…) dicono che il bianco si riferisce al colore della roccia che arriva in alcuni tratti a picco sul mare…mah… a noi non sembra ma forse un tempo era così..
    Avvicinandosi a costa si notano immediatamente, oltre alle numerosissime grotte, alcune ville ottocentesche, un primo saggio delle tante presenti in città. 
    Una più bella dell’altra, alcune purtroppo in decadimento perché semi abbandonate, altre restaurate, altre ancora quasi completamente rifatte ma rispettandone lo stile con gusto.
    All’arrivo si distingue pure il faro: bianchissimo anche lui, che si staglia sul promontorio…
    Una famosa leggenda racconta che questa città sarebbe stata il primo approdo di Enea; successivamente sarebbe giunto qui San Pietro che, arrivato dalla Palestina, avrebbe iniziato la sua opera di evangelizzazione, per poi giungere a Roma. La colonna corinzia del 1694 eretta sul piazzale della Basilica, testimonierebbe questo passaggio.
    Una scalinata di 296 scalini collega la Basilica al porto sottostante, facendo da cornice alla cascata monumentale dell’Acquedotto pugliese: una cascata artificiale, la sera illuminata e multicolore… Lo spettacolo doveva essere proprio ieri ma purtroppo è stato sospeso per lavori di ristrutturazione…peccato! Senza prevederlo eravamo arrivati proprio il giorno giusto e immaginiamo debba produrre un effetto altamente suggestivo, se pur artificioso.
    Il faro è uno dei più famosi ed alti d’Italia; Il Santuario anche è molto rinomato, in quanto meta di pellegrinaggio di diversi pontefici. Dalla sua piazza si può ammirare la città ed il golfo sottostante: panorama assolutamente apprezzabile!
    Passeggiando sul lungomare, soffermandoci ad ammirare la baia, ci imbattiamo in una barca a vela finita contro gli scogli…un vecchio Jeanneau…. Non sappiamo se l’incidente sia il risultato di un ancoraggio finito male causa maltempo, o magari se si tratti di un mezzo sottratto al proprietario ed utilizzato da qualche scafista per il trasporto di clandestini…
    Certo è che lo spettacolo è di una tristezza infinita perché l’imbarcazione, oltre ad aver due profondi squarci nello scafo, è stata evidentemente depredata di tutto ciò che poteva essere sottratto e risulta abbandonata, con i boccaporti aperti, ed una cima usurata che pietosamente la tiene legata ad uno scoglio. Camminando ancora ne vediamo almeno due più o meno nelle stesse condizioni: una a motore, l’altra a vela…Ci dispiace…molto…
    Quello che invece non ci piace per niente è un barcone turistico che (con l’abituale musica ad altissimo volume) porta le persone ad ammirare la costa ed a fare il bagno…non ci piace non per la musica (che comprendiamo faccia parte del divertimento) ma per l’assembramento ed il carico esagerato (considerando il momento di emergenza…). 
    Del resto anche andando a fare la spesa facciamo fatica ad accettare di essere quasi gli unici a portare la mascherina all’interno del supermercato e ad utilizzare i guanti per toccare frutta e verdura…non parliamo delle distanze di sicurezza che, sia italiani che stranieri, pare non sappiano cosa siano!!! Ma su questo, rischiamo di ripeterci…
    Per domani: previsioni variabilissime e nostri programmi, di conseguenza, pure!  Vi faremo sapere.
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