Sahara express 🐫

1月 - 2月 2025
  • Giulia Varvella
  • Oreste Alterio
Giulia & Oresteによる短期の素晴らしいアドベンチャー もっと詳しく
  • Giulia Varvella
  • Oreste Alterio

国のリスト

  • モロッコ モロッコ
カテゴリ
キャンピング、市内観光、カップル、休暇、と 荒野
  • 6.0千キロ旅行
輸送手段
  • 飛行4,234キロ
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  • 5足跡
  • 5日間
  • 84写真
  • 4いいね
  • Mamma Africa

    1月30日, モロッコ ⋅ 🌧 11 °C

    Mamma Africa ci ha accolto inaspettatamente… con la pioggia! Il nostro volo era in anticipo, un anticipo completamente perso tra i mille controlli per uscire dall’aeroporto e il taxi che non ci ha portato nel nostro Riad (= i B&B marocchini) ma dalla parte opposta della città 😡
    Risolto questo piccolo problema abbiamo preso possesso della camera e senza indugiare oltre siamo usciti alla scoperta della città dalle mille vie.
    Si era ormai fatta ora di pranzo quindi per prima cosa (grazie allo studio della nostra lonely planet che Oreste ha sapientemente dimenticato al riad) abbiamo trovato questo posticino super tipico dove abbiamo mangiato un agnello (méchoui du four) succulento! Lì c’è stata una collisione tra Giulia e un cameriere che le ha sporcato tutto il cardigan beige, con il risultato che la poverina ha avuto un po’ freddo il resto della giornata…
    La nostra meta del pomeriggio era a nord della città: un negozietto di profumi dove Giulia ha creato il suo profumo personale. Un’esperienza davvero carina.
    Poi abbiamo ripreso la strada tra i Souq (sbagliando vicolo diverse volte) per arrivare alla Moschea Ben Youssef. A quel punto pioveva davvero tanto… per fortuna il pergolato sopra i souq ci ha un po’ riparato.
    Terza tappa il museo di Dar El Bacha con il suo giardino di aranci. Molto suggestivo.
    Stanchi della giornata intensa (ci siamo svegliati alle 3 per prendere l’aereo) siamo tornati a rifocillarci al Riad. Per “cena” (abbiamo mangiato alle 19:30) siamo andati al Café Clock, un ristorante poco fuori dalle mura della città in cui si mangia un buonissimo hamburger di CAMMELLO. La cosa più eccitante della nostra cena però sono stati i cantastorie che hanno accompagnato tutto il nostro pasto.
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  • A normal day in Marrakech

    1月31日, モロッコ ⋅ ☀️ 5 °C

    La colazione sostanziosa preparata dal nostro Riad ci mette in forze per la giornata che ci attende: prima al Palazzo Bahia, una perla araba con pavimenti e soffitti decorati deliziosamente, due giardini e due Riad uno più bello dell’altro, poi al museo dell’arte culinaria marocchina, in cui era in corso una lezione di cucina molto chic.
    Dopo qualche peripezia per ritirare del ca$h, torniamo nei nostri amati Suq, fino a raggiungere il ristorante Jardin per il pranzo, baciati dal sole, a base di tipico couscous e tianjin di pollo e olive, delle vere squisitezze. Nel pomeriggio, dopo aver visitato il sottovalutato museo della musica, abbiamo l’intuizione della vita: ma perché non provare un Hammam? Mai decisione fu piú giusta; per più di mezz’ora siamo stati massaggiati, lavati, impomatati con creme e balsami a base di caffè, rose e caramello, per poi rilassaric su comodi divani bevendo thè alla menta. Insomma, quando siamo usciti di lí eravamo persone nuove.
    Decisamente rilassati e profumati, ci siamo persi volontariamente tra le botteghe, facendo shopping e contrattando come mercanti scafati: una menzione d’onore per il venditore di spezie, gentilissimo e fornitissimo.
    Arrivata l’ora del tramonto, saliamo sulla terrazza del Cafe de France e ammiriamo lo spettacolo del sole che scende dietro il minareto della moschea principale, mentre il panorama intorno si colora di rosa e nella piazza sottostante si affollano centinaia di persone. Per la cena, giriamo tra i vari chioschi, dove mangiamo due scodelle di lumache (buonissimo il brodo in cui sono immerse), frittura mista di pesce, crema di melanzane, spiedini misti di carne (manzo, pollo, agnello, montone) e una salsiccia speziata. Concludiamo la serata girando per la piazza ballando al suono delle canzoni popolari suonate ovunque, in un’atmosfera magica.
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  • Tra Hollywood e la realtà

    2月1日, モロッコ ⋅ ☀️ 3 °C

    Oggi giornatona! Alle 7:30 dovevamo incontrare l’autista che ci avrebbe guidato tutto il weekend verso il deserto e partire da Marrakech. Purtroppo le cose peggiori accadono anche agli uomini migliori: hanno rubato uno zaino ad Oreste. Niente panico! Per “fortuna” era uno zaino che avevamo comprato giusto il giorno prima e dentro non c’era niente di valore (o almeno non di valore materiale, ma un po’ di valore affettivo sì…). Abbiamo lasciato la città estremamente amareggiati anche perché poco dopo è avvenuto un altro furto difronte ai nostri occhi. Marrakech dà e Marrakech toglie…
    Per incamminarci verso il deserto abbiamo dovuto oltrepassare le montagne dell’Atlante, le più alte di tutto il nord Africa. Erano innevate, e la neve che si scorgeva dalle strade calde e rosse della pianura era uno spettacolo incredibile. Fermati in un bar per una colazione, Giulia ha fatto una sorpresa ad Oreste e li ha ricomprato due degli oggettini che con il furto erano andati perduti. Il nostro autista è molto comunicativo, lungo la strada ci ha raccontato tantissime cose della cultura locale e varie volte ci siamo fermati in dei punti strategici per fotografare. Ma la prima tappa è stata Ait Ben Haddou: la Hollywood africana (andate a vedere su wikipedia quanti film famosissimi sono stati girati qui). Divertente è stato che siamo riusciti ad intravedere anche una piccola parte del futuro set di Christopher Nolan! La nostra guida, Abdou, era un ragazzo del posto che ci ha fatto scoprire tantissimi segreti della città.
    Dopo un pranzo veloce siamo ripartiti (avevamo già fatto più di 3 ore di bus e ce ne aspettavano altrettante). Nel pomeriggio non ci siamo fermati ma solo vedere la popolazione marocchina dai finestrini del bus è stato emozionante. I nostri occhi occidentali non sono abituati a questa vista…
    Ultima tappa foto sono state le “monkey fingers”, una catena montuosa particolarissima in una gola di terra rossa. Ultima tappa Dades, dove si trova il nostro alberghetto familiare. Ci hanno preparato un ottima cena marocchina a buffet e ci hanno poi deliziato con dei canti tipici del paese. E PER FINIRE: CI SIAMO SPOSATI!
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  • Sahara!

    2月2日, モロッコ ⋅ ☀️ 17 °C

    Dopo una notte quasi insonne a causa della camera fredda, ci ristoriamo con l’abbondante colazione della famiglia che ci ospita in hotel.
    Ci rimettiamo in viaggio con il nostro fido autista Brahim, che ci lascia poi nelle sapienti mani di Alí, detto Alí Babà, per una visita in una tipica casa berbera (in realtà un modo per provare a venderci tappeti) e soprattutto per ammirare le stupende gole del Togha, delle enormi pareti di roccia rossa attraversate da una stretta via e un fiume: il panorama è da cartolina, con le palme e i villaggi berberi sullo sfondo.
    Dopo la pausa pranzo in un caffè solitario sullo strada, proseguiamo per varie ore finché la pianura immensa e desolata ci preannuncia la nostra meta finale: il deserto! Le dune di colore giallo-rosato si perdono all’orizzonte, e noi le affrontiamo a dorso di cammello (quello di Oreste è un po’ dispettoso), fino alla sosta per ammirare il tramonto sul Sahara.
    Arrivati al nostro campo, prendiamo possesso della nostra bellissima tenda e poi ceniamo con gli altri ragazzi del gruppo. Il meglio però è il dopo cena: ci riuniamo attorno al fuoco, sotto milioni di stelle splendenti, a cantare e danzare le canzoni berbere intonate dai nostri ospiti con chitarra, tamburi e bonghi. Una giornata da veri Tuareg.
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  • mai più stancante di oggi

    2月3日, モロッコ ⋅ 🌙 5 °C

    Oggi è stata una giornata semplicissima (e magica perché è il nostro terzo anniversario♥️) ma nella sua semplicità davvero la più stancante. La sveglia è suonata alle 7:30 con appuntamento 7:40 per colazione. Era quasi impossibile pensare di lasciare le caldissime coperte per il freddo gelido del deserto al mattino. Tutta la fatica è stata ripagata da una meravigliosa alba e sandboarding (snowboard ma sulla sand = sabbia). Ci aspettavano i nostri amici cammelli che ci hanno riportato da dove eravamo partiti, e così abbiamo salutato il deserto che ci ha regalato 24 ore indimenticabili.
    Erano le 9:30 del mattino quando ci siamo messi sull’autobus, erano le 20:05 di sera quando siamo scesi. È stato davvero molto faticoso. 11 ore di curve e sole scottante addosso. Giulia ha preso un’insolazione ma ora tutto bene. Comunque il panorama ha ingannato piacevolmente la percezione del tempo.
    La nostra cena di anniversario è stato un velocissimo hamburger poco distante dal nostro Riad. Buonanotte Africa e arrivederci! 🧡
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