Italy
Faracchio

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Travelers at this place
    • Day 86

      Scario, Costa Infreschi &Capo Palinuro

      June 18, 2019 in Italy ⋅ ☀️ 26 °C

      So we haven’t travelled very far these last few days but have seen some great coastline. Along this section it’s very steep, lots of caves, villages on hills and towers on every headland.
      We left Sapri and moved to Scario for Gelato and a look around as Pilot book author liked the town, it was cute but very small with a lighthouse that appeared very random as not on a headland or very high or any specific rocks we could identify. From here to a beautiful bay Costa degli Infreschi where, although there were trip boats during the day, we were the only over nighters. Bizarrely the mooring buoys in the bay were all about 2m below the surface not a problem I dove and put rope through loop on top but still a bit odd. Then next day around the headland to Camerota for shopping and more gelato before anchoring up just south of Punta Palinuro.Read more

    • Day 10

      Costiera Amalfitana - Capo Palinuro

      July 10, 2020 in Italy ⋅ ☁️ 28 °C

      Dalla Costiera Amalfitana al Cilento : fra spettacoli della natura, storia e leggende

      Dopo l’ennesimo guasto ieri sera (questa volta la pompa dell’acqua…), prontamente rimediato dal comandante, e dopo una notte non proprio tranquilla (fra onde e zanzare…), lasciamo di buon mattino la baia di Ieranto e ci dirigiamo ancora più a sud…
      La nostra meta è Palinuro, precisamente la Baia del Buon Dormire…che dal nome ci sembra possa offrire garanzie di tranquillità (supposizioni confermate dalle informazioni dettagliatissime di Bolina Blu).
      Mare azzurrissimo e tranquillo, giornata soleggiata anche se la solita foschia purtroppo offusca il paesaggio. Appena partiti si alza un venticelllo che ci permette, con una bolina strettissima, di veleggiare raggiungendo i 6 nodi; attraversiamo così il golfo di Salerno e costeggiamo il Cilento.
      Ci godiamo paesaggio e assenza di rumori artificiali…riflettendo sulla fortuna di poter assaporare momenti tanto appaganti; sottolineiamo anche quanto poco le foto (e tantomeno le parole…) siano in grado di trasmetterli e tramandarli…
      Nuvoloni si addensano sopra le montagne, ma il mare ci conferma che per noi naviganti sarà una giornata serena…
      Decidiamo che può essere il momento giusto per assaporare anche un secondo caffè, vista la solita sveglia all’alba ma, appena poggiata la moka sul fornello, Antonio avverte che due delfini stanno saltando vicinissimi! Il tempo di spegnere il fuoco e di vederli (non certo di fotografarli…sono già lontani…): veramente vicini, a bordo scafo, giocosi come sempre, per niente spaventati dalla nostra presenza…a vela succede, più frequentemente che a motore… Altro regalo che il mare ci ha fatto in queste nostre vacanze…Rimetto su il caffè!
      Riusciamo a percorrere a vela più della metà dell’itinerario, poi riaccendiamo il motore per non tardare troppo. Non abbiamo appuntamenti ma la baia di Palinuro è molto conosciuta e frequentata e vorremmo riuscire a trovare un ancoraggio adeguato. 
      Poco prima della meta: guizzi nell’acqua, tonnetti che saltano ovunque! Un rapido sguardo d’intesa e decidiamo di non tirare fuori la canna…Pigrizia? Sfiducia nella possibilità che esistano nel branco pesci con aspirazione suicida?…O semplice amore per la natura?…
      Quando ci approssimiamo a capo Palinuro nuovamente ci stupiamo di fronte alle coste rocciose e frastagliate, ricche di grotte, archi e insenature, erose dal mare fino a notevole altezza, segni che testimoniano le violente mareggiate invernali.
      Scorgiamo la roccia denominata ”isola del coniglio” e dapprima non ne capiamo il motivo: a guardarla ci sembra più simile ad una balena… 
      ma entrando nella baia ed osservandola dalla parte opposta, ne distinguiamo chiaramente la sagoma, effettivamente raffigurante proprio un coniglio!
      Nella baia (detta ”del buon dormire” perché riparo tranquillo da gran parte dei venti e delle mareggiate) ci sono già diverse imbarcazioni…contiamo sul fatto che alcune si trattengano solo qualche ora per fare il bagno e poi si trasferiscano altrove….soprattutto un barcone a motore denominato “Dubai” , che arriva poco dopo di noi con musica a tutto volume e ci sembra (anche se non vorremmo trarre facili conclusioni…) ricco di escort a bordo!
      Si avvicinano due simpatici ragazzi napoletani in canoa per farci i complimenti per ”la bellissima vela”; chiedono informazioni sulle misure della barca e su quanto sia difficile portarla, sono curiosi di sapere da dove veniamo, ci confermano la loro origine partenopea e poi (molto educatamente) ci augurano buone vacanze e se ne vanno con un caloroso sorriso…il nostro Sud…
      Un bagno più lungo dì quello di ieri (l’acqua è più calda, non c’è corrente, né vento…) e poi relax e aperitivo al sole…disturbato leggermente dalla musica esageratamente alta del barcone che, fortunatamente, poco tempo dopo decide di trasferirsi altrove! Apprezziamo la scelta! Che pace! 
      Finalmente ci sentiamo in armonia con la natura…dalla costa giunge l’abbaiare di un cane, un gabbiano ci sorvola stridendo, la nostra gatta miagola (deve partecipare anche lei!)…
      Altre barche levano l’ancora e se ne vanno…ci domandiamo se resterà qualcuno…la cosa non ci preoccupa minimamente! Stiamo benissimo così!
      Siamo nella baia di Palinuro, quella della leggenda del nocchiero di Enea, caduto in mare di notte, tradito dal dio Sonno, mentre conduceva la flotta verso l’Italia… Dopo avere chiesto invano aiuto ai suoi compagni, ed essere rimasto per tre giorni in balia delle onde, Palinuro naufragò su un’isola, dove venne scambiato dagli indigeni per un mostro marino e quindi ucciso. Così veniva soddisfatta la richiesta di Nettuno, dio del mare, che aveva promesso a Venere di condurre in salvo la flotta di Enea sulle coste campane, in cambio di una vittima sacrificale. 
      ”Unum pro multis dabitur caput” (Eneide, V, 815) ”Una sola vittima per la salvezza di molti”
      Ma esiste un altro mito legato alla costa del Cilento, che ha come protagonista Palinuro… (autore un letterato napoletano del 1500: Berardino Rota). In questa leggenda, forse meno conosciuta, Palinuro si innamora di Kamaraton (ninfa del mare, tanto bella quanto superba) che lo rifiuta. Consumato dal dolore, Palinuro implora il dio Sonno di porre fine alle sue sofferenze e così trova la morte in mare. Venere, indignata per il comportamento della ninfa, la punisce trasformandola in roccia (il promontorio ove oggi sorge la cittadina di Camarota), condannandola a guardare per sempre l’amante respinto…
      Sperando di non avervi annoiato…auguriamo a tutti una buona serata! La nostra si preannuncia in linea con quanto raccontato: da favola!
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    You might also know this place by the following names:

    Faracchio, Q18437383

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