Spain
Abadín

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Travelers at this place
    • Day 30

      Abadín y 'Mucha Suerte Chicos'

      June 23, 2022 in Spain ⋅ 🌧 15 °C

      "Gli altri segneranno però, che spettacolo quando giochiamo noi, non molliamo mai"
      (Max Pezzali - La dura legge del gol)

      Oggi ho avuto un deja vu, mi sono ritrovato per un attimo nel mio letto ad Irun dove tutto è iniziato e dove non ho dormito molto bene.
      Sapete perché? Valdemar.
      Il suo nome ormai è un taboo, è un Voldemort dei nostri tempi, colui che non deve essere nominato, temuto da tutti i pellegrini.
      Alle 4 del mattino suona la sua sveglia ed in quel preciso momento nel mio dormiveglia capisco che non dormirò mai più.
      Il tempo è un sistema ciclico e circolare, e la storia tende a ripetersi.
      E così che sento le buste di plastica di Valdemar muoversi e fare il solito casino preannunciato tanto che Ale ad un ora imprecisata urla 'please stop!'.
      Rido nel mio letto per non piangere.
      Sono le 7 e mezza quando partiamo tutti insieme, c'è Tony con noi e siamo, al solito, come una squadra di pallone che sta risalendo la montagna.
      La tappa di oggi nasconde delle incognite, sopratutto per quanto riguarda il kilometraggio: abbiamo pareri discordanti secondo le guide e di conseguenza non ho un'idea precisa dello sforzo che andrò a compiere.
      La prima parte la passo con Axel e Megan, più perché abbiamo un ritmo simile che per altro.
      Lei racconta di tutte le cose strane che le sono accadute nella pasticceria in cui lavorava a Portland, ed io stento a credere che una paese ricco e 'civilizzato' come l'Oregon possa avere questi gravi problemi.
      In questa prima parte il paesaggio è un po' brullo e non mi piace particolarmente, passa da piccoli paesini e piccoli agglomerati di case, e le campagne rigogliose le abbiamo lasciate indietro.
      Raggiungiamo tutti gli altri in un caffè, dove mi siedo al tavolo con Fabi e Sandra; anche se non parliamo molto voglio stare un po' in loro presenza perché le lancette girano e mancano poche ore alla loro partenza.
      Il motivo dei vari kilometraggi è presto detto: c'è un bivio che divide il cammino in due tracciati completamente opposti nelle loro caratteristiche.
      La prima opzione ti permette di non avere dislivello ma allunga il percorso di quasi 5 km; la seconda opzione è un cammino più corto ma con una pendenza molto importante tutta in una volta. Noi scegliamo la via più corta ma più dura e col senno di poi sono contento della scelta fatta.
      La salita sembra senza fine ed io la percorro tutta insieme a Sandra; questo mi dà sollievo perché parlare con qualcuno ti aiuta a non concentrarti solo sulla strada e sulla fatica.
      Parliamo un po' di musica e di relazioni, e mi parla di come sta cercando piano piano di fare aprire un po' di più Fabi che è una persona molto sensibile ma che è abituato a nascondere bene le proprie emozioni.
      Nel mentre Chris e Matt ci sfrecciano accanto cercando di arrivare in cima correndo.
      Sono in mezzo ai pazzi completi e vaccinati; ma d'altronde da gente che si mette a fare i push-up dopo una giornata di duro cammino cos'altro potrei aspettarmi?
      In cima il panorama è bellissimo ed io ho un altro deja vu: mi sembra di essere tornato sui Pirenei nella prima tappa del cammino francese. Pale eoliche in mezzo alle nuvole sovrastano le verdi colline, e la strada è una linea minuscola che si perde a vista d'occhio nell'orizzonte.
      Chris adora questo paesaggio e noi lo troviamo steso sull'erba a riposare dopo lo sforzo appena fatto.
      Adesso dobbiamo solo scendere fino al paese seguente dove spero di trovare riparo e un posto caldo.
      Cammino con Ale e Fabi e successivamente con Chris cercando di andare più veloce possibile perché il tempo non è buono e adesso sta anche piovendo abbastanza forte.
      Sono un pulcino bagnato e infreddolito e quel bar che ci salva all'inizio del paese è una manna dal cielo, un luogo sicuro e accogliente per il riposo del pellegrino.
      Prendo l'ennesimo caffè e mangio un boccadillo.
      Ci siamo tutti tranne Axel e Megan e ogni tanto sbircio dall'ingresso per vederli arrivare. Non sono preoccupato, sono forti quanto noi e sono sicuro che la pioggia per loro non è un problema.
      Ale mi dice: 'che fai aspetti la tua Maggie?' ed io imbarazzato e anche un po' infastidito rispondo 'di sicuro non è mia'.
      Christopher gli dice scherzando 'sei proprio un cabron' e probabilmente sa qualcosa che mi sfugge.
      Gli scherzi su questo argomento non mi piacciono, e li trovo abbastanza fuori luogo. Guardo Sandra e Fabi e so che loro mi capiscono.
      L'albergue è solo 1 km più avanti ed io ho assoluto bisogno di fare una doccia perché ho freddo da morire; tanto il bus dei miei amici non partirà prima di un paio d'ore.
      Non è sicuramente emozionante raccontare di quanto una doccia sia stata meravigliosa, ma ehi! sono un pellegrino sporco e infreddolito e per uscire da quel calore rassicurante ci ho messo davvero tanto. Le camere sono molto belle, pulite e con lenzuola comode e per il prezzo pagato possiamo dire che ci è andata bene.
      Andiamo tutti al bar vicino alla fermata del bus, e Fabi prima e Tony dopo ci offrono un giro di birra a tutti. La generosità delle persone è davvero spettacolare e non smette mai di stupirmi; alla fine niente ci è dovuto e anche se possono farlo niente è scontato.
      Il momento dell'addio è commovente e faccio di tutto per non piangere; ma gli occhi sono lucidi anche se cerco di nascondermi. Dovrei imparare da Fabi, lui spende parole di gratitudine per tutti in maniera sobria e controllata.
      Che abbia tutta la fortuna di questo mondo; lui e Sandra insieme.
      Salgono sul bus e quando passa davanti al bar tutti ad agitare le braccia col più grande sorriso possibile, neanche fosse la partenza del Titanic.
      Di Fabi mi ricorderò il suo battersi il petto dicendo 'eso es, si senor', in quella maniera tipica degli spagnoli.
      I suoi 'non lo preguntes' e tutti i suoi modi di dire e le risate divertenti con me e tutti gli altri.
      Di Sandra ricorderò la sua gentilezza, la sua risata improvvisa e immotivata, e il modo in cui guardava Fabi.
      'Mucha suerte Chicos' dico nella mia mente augurandogli quello che non sono riuscito a dire a parole.
      I miei compagni rimangono al bar mentre io faccio un giro alla tienda e compro qualche schifezza per il giorno dopo.
      Faccio qualche chiamata che rimando da qualche giorno e riposo nel mio letto.
      Usciamo tutti per cena e per la prima volta ci uniamo al gruppo di Malcolm.
      Il risultato? È un disastro colossale.
      La cucina non ha abbastanza cibo per tutti, la signora è in confusione totale e non si riesce a capire nulla.
      Il nervosismo e l'impazienza serpeggiano tra tutti i pellegrini presenti.
      Prendo solo un plato combinado ma devo pagare un menù intero. Non ho voglia di fare storie ed accetto la situazione.
      A cena, sono seduto accanto a Megan ma non parliamo mai direttamente, parlo più con Valdemar e da questo capite quanto sia interessante la mia vita.
      Almeno lei sembra felice e come sempre di sera è molto spiritosa e partecipe.
      Io mi limito ad ascoltare la musica di Axel DJ e della sua cassa verde portatile che mi fa sempre ridere.
      Saluto Stefan, il tedesco che ha dormito con noi a Laredo che fa parte del gruppo di Malcolm, che tornerà a casa e non arriverà a Santiago.
      Torniamo all'albergue e scopro che i miei compagni ce l'hanno con Valdemar perché si è riempito il piatto pieno di lenticchie non lasciandole a nessuno.🤭
      Problemi seri...
      Mentre scrivo queste parole sono nel materasso superiore di un letto a castello ( ho lasciato il letto di sotto a Ale) e Megan scrive nel letto opposto dandomi le spalle come se fossimo schiena contro schiena per proteggerci da qualcosa.
      Penso che in questo momento sarebbe molto particolare una foto, con noi due che scriviamo concentrati con solo questi pochi centimetri di struttura a dividerci; l'uno proiettato nella direzione opposta dell'altro facendo la stessa cosa.
      Ovviamente sarebbe strano, o come dice lei 'weird', avere una richiesta del genere.
      Ho sempre pensieri sui mie limiti, sulle mie mancanze e su ciò che vorrei ma negli ultimi due giorni ho raggiunto un equilibrio che mi sta dando un po' di pace.
      Vedo, ascolto, e lascio andare.
      Nessuna speranza mi colma e nessuna disperazione mi atterra.
      So che l'altalena emotiva del cammino colpirà ancora, manca soltanto sapere il quando.

      PS: quindi scopro che a La Isla anche Megan si è lamentata per il mio profumo.
      Ma sono tutte dei cani da tartufo!?
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    • Day 37

      Abadín - vom Winde verweht

      June 19, 2022 in Spain ⋅ 🌧 11 °C

      Die Tagesform ist entscheidend! Das haben wir heute mal wieder gemerkt.

      Eigentlich hatten wir uns vor Tagen schon entschieden, nicht über den großen Hügel mit seinem gewaltigen Steilanstieg über 3,3 km auf 679 m Höhe zu marschieren, sondern den um über 5 km längeren, dafür aber um 100 Höhenmeter niedrigeren zu nehmen. Gestern Abend dann die spontane Entscheidung, dass uns der über fast die ganze Strecke quälend ansteigende Weg doch viel beschwerlicher erscheint als einmal ein heftiger, aber relativ überschaubarer Anstieg. Die Entscheidung war richtig, wie sich heute zeigte.

      Während in Mondoñedo noch die Fronleichnamsprozession vorbereitet wird, starten wir in Richtung Aufstieg.
      Obwohl das Wetter nicht wirklich mitspielt, ziehen wir die Bergpassage so gut wie am Stück durch.
      Sonne, Regen und Wind, heute ist alles dabei. Auf dem Bergrücken, umgeben von zig Windrädern 🤔, zeigt wetter.com Windgeschwindigkeiten von 66 km/h an. Und trotzdem fühlen wir uns großartig!

      Erst als noch Regen von vorne dazukommt, suchen wir Unterschlupf, um wenigstens trocken eine Kleinigkeit zu essen. Danach wird's sogar in den Schuhen nass!
      Doch auch der hört wieder auf, und wir sind fast trocken gepustet, als wir in unserer wunderschönen, modernen Pension mit Herberge ankommen.
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    • Eucalyptus

      July 3, 2019 in Spain ⋅ ☁️ 17 °C

      We’ve been walking through forests of eucalyptus for weeks, but in Galicia it seems there are few trees other than eucalyptus. The leaves on the young trees are a soft jade-like green; they almost seem to glow among the older trees. As the trees mature, the leaves become long and thin, and turn a darker, duller green.

      We’ve passed many areas where swathes of eucalyptus have been clear cut, and new trees planted. Turns out these trees are very controversial on the Iberian peninsula.

      Since it was introduced in the 1860s, eucalyptus has become the most important tree in forest economy, especially for paper pulp. Insects don’t like eucalyptus, and they discourage mosquitos, but that means fewer birds in the forests. Eucalyptus grows quickly, a boon to areas that had been deforested. But they also consume great amounts of water, and they push out native species. And the development of large-scale tree farming has threatened the small-scale family farms and social bonds of communities throughout Spain and Portugal.

      Their scent is not exactly piney, maybe more like menthol, cool and refreshing, especially for tired peregrinos slogging uphill!
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    • Day 19

      Tag 14. Es ist heiß....

      May 31, 2019 in Spain ⋅ ☀️ 31 °C

      Ganz früh am Morgen starten wir Richtung Goban/Abadin. Heute müssen wir über die Berge bei angekündigten 32 Grad. Nach 10km mögen wir den Camino nicht mehr so. In einer Selfmade Herberge bekommen wir für eine Herzensspende einen instant Coffee und eine Wundergeschichte obendrauf. Wir wundern uns und ziehen weiter. Das Wasser wird knapp und die Steigungen nehmen kein Ende. Endlich kommen wir in unserer ersten Herberge an und staunen über Hotelstandard für 15 Euro. Für heute reicht's trotzdem.Read more

    • Day 32

      Tag 32: Mondoñedo - Abadin 17km

      August 17, 2018 in Spain ⋅ ⛅ 15 °C

      Bei der Tour de France würde man es als Königsetappe bezeichnen. Die Etappe mit den höchsten Anstieg. Von Mondoñedo (140m) auf dem Pass (560m) und nach Abadin.
      Ewig lang zog sich der Weg bis zum Ende vom Tal. Das Dorf dort liegt echt am Arsch der Welt.
      Irgendwie empfand ich den Anstieg gar nicht so schlimm. Klar strengte er an, Aber es ging.
      Interessant fand ich, dass auf halber Höhe, an einer nicht zu umfahrenden Engstelle, ein alter, verfallener Wachtturm steht. Sieht aus, als ob es hier mal ein Tor gab, das nur gegen Wegezoll passiert werden durfte.
      Beim kurzen steilen Abstieg vor Abadin, fiel mir mal wieder auf, dass das einem gar nichts mehr ausmacht. Am ersten Tag, beim Abstieg nach Pasai schmerzten die Oberschenkel bei jedem Schritt.
      Leider hatte es nur 16 Grad und war sehr windig. Wie immer hab ich geschwitzt wie sau und zu spät die Regenjacke drüber gezogen. Das durchgeschwitzte Shirt bei dem Wind war nicht gut. Habe mich leicht Erkältet. Am Abend fror es mich dauernd.
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    • Day 34

      Lourenzá to Abadin 23km

      July 16, 2024 in Spain ⋅ ⛅ 22 °C

      After a great coffee stop in Mondoñedo with another impressive church, we decided to take the shorter route to Abadin, which promised to be more scenic but also more challenging. They were right!

    • Day 32

      Oh wie ich diese Franzosen hasse

      August 17, 2018 in Spain ⋅ ⛅ 16 °C

      Ein ganzer Schwung von denen sind hier in der Herberge. Unmögliche Leute, die eine drängt sich dauernd in der Küche vor, die anderen kochen und machen die Sauerei nicht weg, der nächste lässt die Tür zum Scheisshaus offen, damit es überall stinkt, der andere kommt verschwitzt vom Weg und stellt sich mit dem durchnässten T-Shirt in die Küche um zu kochen.
      Oh man, und wir Deutschen sind es angeblich die sich immer vordrängen und dreckig sind.
      Das ist der Teil, auf den ich sehr gut verzichten kann und froh bin, wenn ich wieder daheim bin.
      Einige Spanier, besonders junge, sind allerdings nicht anders.
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    • Day 30

      Abadín

      September 25, 2023 in Spain ⋅ ☀️ 24 °C

      Many walkers gather across the street this afternoon, across from my room where I will sleep tonight (Xabarín albergue). I have a clean bed by a window. All is well.💗
      At 7:00, while it's still dark, the walkers begin sliding off the bunk beds, with their head lamps glowing, finding way to the bathrooms. The shuffling of backpacks and walking sticks all prepare for another walk to various destinations. Every day, we further on to Santiago through our wounds and obsticles. We who have been on the trail for a while are calloused and move through a regular routine. We're only a week away from completion. The days are passing a lot more quickly now.
      A friendly horse asking to be petted.
      Two young girls from Australia are riding their bikes across Spain and camping the whole way.
      A large sign of a coffee cup directing us to a café, just when we needed one.
      Some graffiti is quite beautiful.
      There are so many endearing moments on the camino that I will miss. My heart is full.✨️💖
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    You might also know this place by the following names:

    Abadín, Abadin

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