Satellite
Show on map
  • Day 27

    A Caridad The Second Longer Day Of Year

    June 20, 2022 in Spain ⋅ ☁️ 15 °C

    "Hello there, the Angel from my nightmare
    The Shadow in the background of the morgue.
    I need somebody and always, the sick,
    strange darkness..."
    (Blink 182 - I Miss You)

    La notte in appartamento è stata fantastica, nessun rumore e nessun fastidio da segnalare.
    Io e Chris abbiamo dormito come non mai.
    Mi piacerebbe avere come alloggio sempre questa soluzione, ma penso che si perderebbe una parte dell'esperienza di essere un pellegrino.
    Devo prendere tutta la roba dallo stendino e per questo faccio tardi, ben 7 minuti che Alessandro scherzosamente non mi perdona.
    Partiamo dunque in ritardo e chiunque sull'autostrada può ammirare questa lunga carovana di pellegrini che cammina sparsa qua e là.
    Immagino che considerando i numeri del cammino del nord e la mia personale esperienza con tappe completamente fantasma, questo non sia una normalità.
    Siamo l'eccezione che conferma la regola; un'eccezione stupenda.
    La giornata di oggi passa talmente veloce che non riesco a ricordare tutto; ogni giorno è una nuova galassia di emozioni, pensieri, lingue diverse, di persone incontrate e persone che lasciamo indietro.
    Siamo viaggiatori interstellari che si muovono alla velocità della luce tra le vite di persone con culture e esperienze diverse, ma unite in quest'universo chiamato cammino.
    Siamo un universo limitato nel tempo che avrà un inizio ma anche una fine.
    E questo termine ultimo, questa data di scadenza mi terrorizzano come se stessi per morire domani.
    Sto camminando in silenzio, cercando di capire come sempre la parte anglofona di questo gruppo, quando colgo queste parole dette da Chris: " In fin dei conti sarebbe bello se, finito il cammino, rimarrete nelle menti di ognuno per un po' nella vostra vita'.
    Lui con quel 'per un po'' ha già capito tutto, meno esperienza nel cammino ma molta più esperienza nella vita, e mi ha aiutato a comprendere una cosa fondamentale.
    Il cammino non deve essere più importante di quello che è.
    È una fase, un periodo bellissimo ma che deve avere un importanza relativa. La nostra vita non inizia e non finisce qui, e i cambiamenti avvengono solo perché sei tu che li fai accadere. Il cammino è un boost, un potenziamento, un tramite potente ma che è sempre pronto a dirti : 'ehi, io ti ho aiutato, adesso tocca a te, cammina sulle tue gambe quella è la porta'.
    Troppo spesso mi sono chiesto come mai io avessi fallito dopo il cammino del 2018, vivendo anni all'insegna della depressione e della sfiducia.
    Una delle risposte è che ho chiesto troppo al cammino e alle persone che ho conosciuto.
    Pensavo che quell'esperienza mi potesse accompagnare per sempre durante la mia vita, ma così facendo ho dimenticato di vivere la mia quotidianità con impegno e dedizione.
    Guardo quella foto che ho nel portafoglio di cui sono tanto geloso, la faccio vedere a Megan e agli altri, e la ripongo dove deve stare.
    'Grazie, sei nel mio cuore, ma adesso sei solo una parentesi' sussurro a me stesso mentre Megan a cena dice che non ha mai voluto foto nel suo portafoglio.
    Amen, non siamo tutti uguali.
    E quindi sempre rispondendo alla domanda di Chris ( si, lui è quello delle domande, da bravo professore che si rispetti) 'che cosa diresti al te stesso di 10 anni fa?' io direi al mio doppleganger che sta vivendo in un universo alternativo dopo il primo cammino :" vai via, questo non è un posto per te, non importa se non piaci o se non ti capiscono, tu sai chi sei".
    Ma la macchina del tempo non l'hanno ancora inventata ed i wormhole spazio temporali sono solo teorie.
    Insomma, non ci resta che guardare avanti, il cammino e la vita hanno una sola direzione; verso ovest il primo e solo in avanti la seconda.
    Ma come ci sono finito ad ascoltare queste domande di Christopher, a cui tra l'altro non ho nemmeno risposto?
    Riavvolgo il nastro un attimo.
    La mattina appena alzati non è facile fare chissà quali discussioni, e Megan è la testimonial principale di questa teoria. Non so se ha firmato un contratto redditizio con qualche azienda che vende solitudine mattutina ma quando mette su le cuffie senza dire mezza parola a nessuno è come se esponesse una grosso cartello con su scritto 'don't break my balls, abstain time wasters' con un dito medio minaccioso pronto a farti cambiare tendenze sessuali se solo tu provi a parlarle.
    Anche oggi capisco l'antifona, rifiuto l'offerta del dottore e vado avanti ancora una volta.
    Ma la mia spugna assorbi emozioni stamane non funziona e la cosa non mi tange più di tanto.
    Matthew e Chris sono a capo fila perché vogliono andare alla velocità del suono, mentre Ale è particolarmente loquace stamattina e forse questo è uno dei motivi per cui la statunitense ha messo le cuffie.
    Scusa zio, a volte ti si sente dalla città vicina.
    Il paesaggio oggi si apre, non più piccoli sentieri vicino alla costa o boschi e montagne in cui la tua visuale è limitata. I campi e le piccole cittadine che passiamo non sono un ostacolo ne per le nostre gambe ormai allenate, ne per i nostri occhi che spaziano da sinistra a destra con un senso di infinito.
    A questo punto sembra tutto troppo facile, la fatica è meno che relativa e sopratutto la mente non fa più brutti scherzi se cammini con le persone giuste e non ti fai trascinare nel baratro oscuro dei tuoi pensieri più profondi (e inutili).
    Parlo di questo proprio con Tony e poi con Fabi e Sandra.
    I dialoghi sul cammino sono la medicina per questo cuore clandestino e questo cervelllo che girovaga braccato dove non dovrebbe.
    Abbiamo un abbondante 'desayuno del peregrino' e successivamente mi ritrovo con la parte anglofona, probabilmente perché io ho accellerato e loro hanno abbandonato il loro proposito di essere i più veloci del far west.
    Entriamo in una bella cittadina per un secondo break e chiedo a Chris come si dice in inglese superare:' Overcome' è la risposta.
    Voglio superare i miei limiti; questa è la prima verità che mi ha mostrato il cammino. È come se fossi all'ultimo posto di una gara, ed è il momento di dare gas a questa moto ed iniziare a prendere le curve con molta più 'garra'.
    Non devo superare nessuno, solo me stesso.
    Ogni posizione raggiunta è una skill, è un achievement fondamentale.
    Le mie mancanze linguistiche sono inammissibili ed io mi sento come se mi mancasse un braccio o la lingua stessa.
    Ma fortunatamente non ho mutilazioni di sorta, e per quanto sia difficile, posso sempre migliorare almeno un po'.
    Uscendo dalla cittadina parlo un po' con Elena e successivamente finisco l'ultima tratta con Erika e Megan.
    Arriviamo all'albergue 'La Xana' dove la proprietaria Patricia è molto gentile e dopo un chek-in interminabile prendiamo possesso dei nostri letti. Sono stanchissimo ma se resto a letto brucerò tutto il resto della mia giornata.
    Nella doccia ci sono un casino di scritte motivazionali che sembrano prese da 'To Write Love On Her Arms' e vederle qui e adesso mi sembrano poco incisive e fuori luogo, quasi pacchiane.
    Frasi sul senso della vita e su quanto ognuno sia meraviglioso e giù di lì mentre ti pulisci il sedere: no grazie.
    Esco con Ale, Fabi e Sandra per vedere il paese ma è il nulla cosmico e torniamo subito dopo un prelievo in banca.
    A cena andiamo in un ristorante dove Ale mangia i suoi calamari preferiti mentre io prendo solo una fanta e lui decide di pagare per tutti. Mi piacerebbe fare una cosa del genere per i i miei amici ma non ne ho la possibilità, maledetti soldi!
    Chris pone la domanda 'qualcuno piangerà a Santiago per la cattedrale?' ed io rispondo 'per la cattedrale no ma quando tu te ne andrai si'. Onesto, sincero e diretto.
    E se gli altri non proveranno le stesse cose, funculo😅 non è un problema mio.
    Tornano all'albergue è facciamo un casino della Madonna, tutti bevono un po' del rum comprato da Chris mentre Michael Jackson risuona nella cucina dell'albergue.
    Passiamo poi ai Tenacious D e infine a Natalie Imbruglia con Torn. Matthew l'ascolta come se fosse in uno stato zen mentre Megan canticchia sottovoce parti della canzone alzando ogni tanto gli occhi al cielo, è il suo modo di divertirsi con moderazione quasi 'nascondendosi'.
    È una cosa molto dolce.

    PS: Le lancette girano. Ci siamo quasi.
    Read more