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  • Day 1

    Dal mare a Passo Teglia - M

    July 2, 2020 in Italy ⋅ ☁️ 20 °C

    "Un sorriso fa fare il doppio della strada di un brontolio" ... é con una frase di Sir Baden-Powell che voglio iniziare il racconto di questa 4 giorni. A dire il vero ho brontolato molto e sorriso poco perchè non ricordavo quanto fosse arduo camminare per sentieri di montagna con uno zaino di 20 kg sulle spalle; eh già, l'ultima volta nel 2006, non avevo sicuramente bisogno di integratori salini ne tantomeno di antinfiammatori per portare a termire le giornate. sono però bastati quattro amici con la A maiuscola ed una buona dose di follia per intraprendere una delle esperienze più belle mai vissute.
    Questa è la storia della Brigata Belini Molli.

    Ore 7.30, pronti per la foto di rito alla partenza sulla ridente spiaggia del Parco Urbano di Imperia. si inizia subito tapullando con del nastro americano lo zaino di Dario (operazione poi dimostratasi fallimentare, compromettendo la spalla di quest'ultimo). La prima salita che da Baitè porta ai Bardellini è un chiaro esempio di cosa ci dobbiamo aspettare da quella giornata. Nonostante il gran caldo e le innumerevoli pisciate del sottoscritto arriviamo, intorno alle ore 11.00, presso la cappelletta del Monte Acquarone già visibilmente acciaccati e provati. L'arrivo dello Zio porta una spalla in più su cui piangere e innumerevoli kilogrammi aggiuntivi all'interno degli zaini. Il pomeriggio è stato a dir poco massacrante; i visi dei miei compagni sono tesi, deformati dalla fatica. Il mio stato d'animo passa facilmente da "dai che ce la facciamo"a "ma chi cazzo ce l'ha fatto fare". Colle D'Oggia putroppo ha visto l'abbandono di Lube che personalmente è stato un colpo pesantissimo, perchè oltre al dispiacere di non averlo più con noi ho temuto seriamente che la spedizione fosse arrivata al capolinea anche per il resto del gruppo. Abbiamo avuto la forza di andare avanti trascinandoci a fatica verso la cima del Montegrande. Potrei descrivere ogni minuti dell'ascesa di questo funesto monte. Lo Zio ed Albe, più allenati e messi meglio, incoraggiano ed aiutano Dario ed il sottoscritto. I messi peggio. La nebbia fitta, lo sguardo assassino delle vacche e la puzza di busa fresca annebbiano la mia mente mentre il mio corpo è oppresso dal peso dello zaino. più volte cerco lo sguardo del buon Dario per trarne forza ma più lo guardo e più mi assale la voglia di lasciarmi morire lì, sul verde pendio. finalmente, dal banco di nebbia si intravede la croce posta in prossimità della cima. sì, finalmente ho raggiunto il mio Golgota. I pochi Km che ci separano da Passo Teglia sono più dolci ma ormai le mie gambe non rispondono più. Alle 17.40, a dieci ore dalla partenza, raggiungiamo la meta. Un senso di orgoglio mi pervade, orgoglioso di me stesso, orgoglioso di questo gruppo! Il panorama magnifico, il buon cibo e l'ottima compagnia annullano completamente il dolore agli arti inferiori. Nulla è più bello della sera del 2 luglio 2020 a Passo Teglia.
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