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  • Day 13

    Kathmandu, primo contatto

    May 2, 2023 in Nepal ⋅ ☁️ 18 °C

    Non so quanto scriverò riguardo alla nostra permanenza in città, che durerà fino al 5 maggio. Evitando di trasformare queste brevi note in una guida turistica (peraltro male informata), parlerò solo del nostro rapporto con questa strana città, sulle nostre sensazioni e sui maggiori avvenimenti.

    Una volta giunti a Thamel abbiamo utilizzato parte delle nostre energie per visitare numerosi alberghi, dalle bettole alle boutique hotel, prima di sceglierne uno con il rapporto qualità-prezzo adeguato, dato che dobbiamo passare 4 notti. Lorenzo lo cambierà il giorno successivo per disagi dati da insetti in bagno, rumore e altri problemi. La cosa mi darà inizialmente fastidio, perché spezza ulteriormente la coesione del gruppo (il mio chiodo fisso) ma poi ci passo sopra mettendomi nei suoi panni, anche grazie alle riflessioni portate da Chiara, cui confidavo le mie perplessità. Sul lato dei rapporti interpersonali non posso nascondere che ci siano stati alti e bassi, mediazioni, compromessi e qualche frizione, ma credo che sia normale. È curioso osservare come la città (almeno dal mio punto di vista) abbia reso i rapporti tra di noi differenti.

    La prima giornata è stata piuttosto insoddisfacente: impedendoci di dormire, io e Lorenzo abbiamo fatto un'esplorazione della città, restandone sconcertati. Caos, traffico, pioggia, smog, gente e mezzi dappertutto, sporcizia. Il tutto corroborato dalla stanchezza della notte precendente, che ha contribuito a creare un'immagine della città piuttosto sconfortante. Paolo invece, decidendo di riposare e uscire solo a sera, conserverà una verginità nei riguardi della città, priva dei nostri pregiudizi iniziali.

    Rispetto alla nostra permanenza nell'Annapurna, pura, silenziosa, sana e contemplativa dell'ordine e della bellezza della natura, la città al confronto mostra tutto il suo caos, il frastuono, ed è uno schiaffo in faccia.
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