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  • Day 4

    Bianco, azzurro... e nero

    December 30, 2019 in Iceland ⋅ ⛅ 3 °C

    Le terme islandesi non si potevano evitare: per la gente di questa terra sono un luogo dove ci si incontra, ci si confronta, si chiacchiera, ci si innamora e si fanno perfino affari. Per due come noi che amano vivere come i locali non si potevano evitare!
    La Blue Lagoon è in realtà un posto proprio per turisti, ma per quanto possa essere mainstream è davvero una roba da non perdere!
    Non sono terme ma neanche piscine, sono una cosa difficile da descrivere, unica nel suo genere. Il complesso è del tutto simile a uno stabilimento termale, con i suoi spogliatoi, le saune e le sale massaggio (e le file assurde per entrare... che fortunatamente abbiamo evitato grazie al tour organizzato), ma la cosa particolare è tutta fuori: l'acqua è lattiginosa, azzurro chiaro, con una sfumatura che è difficile da descrivere e impossibile da ricreare. Ricca di silice, lascia tracce bianche candide sulle rocce nere che circondano le vasche, da cui sale un vapore candido che rende tutto fiabesco (sì ma questo vuol dire che l'acqua è a 50°C! ndMatt).
    In effetti la temperatura dell'acqua va tra i 28°C e i 38°C ed è un misto tra acqua dolce ed acqua salata, arricchita dalla silice di cui l'acqua di questa zona abbonda. Non è acqua geotermica sorgiva, ma è riscaldata dal vapore proveniente dal vicino impianto geotermico. La silice che le dà il colore lattiginoso e opaco si deposita negli incavi delle rocce come sabbia morbida e bianca e asciuga la pelle da ogni impurità. Con il biglietto di ingresso è compresa anche una maschera alla silice e per poterla fare bisogna nuotare nell'acqua calda e bassa fino ad una delle casettine immerse nella nebbia. Io e Sara non vedevamo l'ora, mentre Matt e Pietro si sono rifiutati. Contenti loro... 😜

    Molto più interessante, a detta di Matt, era invece la casetta-bar, dove abbiamo potuto prendere un buon drink. Io e Sara ci siamo date a centrifugati di frutta, mentre Matt ha voluto fare come suo solito il milanese imbruttito ed è andato su un calice di prosecco. Faceva uno strano effetto sorseggiare il drink nell'acqua caldissima e opaca, tra le volute di vapore. La cosa più particolare in assoluto è che il posto è molto grande, quindi la gente - che entra in numero chiuso - si disperde facilmente, la nebbia e il buio fanno il resto. Vista la folla assurda all'ingresso non avremmo mai creduto che a un certo punto noi quattro ci saremmo ritrovati da soli in una quieta e silenziosa insenatura della laguna!
    Nell'ultima mezz'ora la notte è scesa in fretta, rendendo ancora diverso l'ambente: le luci dorate diffondevano soffuse il loro chiarore tra il vapore, l'acqua diventava nera e densa, il cielo si scuriva rapidamente... e ha (ovviamente) ricominciato a piovere.

    Alla fine del pomeriggio posso dire che sì, è stata una vera esperienza da provare. L'acqua calda era gradevole al punto giusto e la silice lascia una sensazione di liscio e puro sulla pelle davvero intensa... peccato però che secca terribilmente pelle e capelli e quindi adesso anelo disperatamente a un po' di crema per il corpo! 😂
    Matt invece ha apprezzato soprattutto il fatto che essendo con un tour organizzato il tempo a nostra disposizione era limitato a due ore e non di più! 😅
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