Giappone e Komodo: un sogno che si realizza En savoir plus
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  • Jour 4

    Hiroshima mon amour

    21 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 27 °C

    Dedichiamo l'inizio di questa giornata alla visita del Museo della Pace, il parco e il memoriale. Al museo chiediamo un'audioguida per meglio capire le conseguenze della bomba atomica.
    Io accuso il colpo, le immagini e i racconti sono impressionanti, e vedere esposti gli oggetti delle vittime, soprattutto gli abiti che i bambini indossavano al momento dell'esplosione, rende l'esperienza più forte di quanto mi aspettassi.
    Dopo il museo, e qualche respiro profondo, continuiamo la visita nel parco circostante e al memoriale.
    Proseguiamo il viaggio per una meta sicuramente più leggera: ci attende l'isola di Miyajima.

    P.S. Cito film che non ho visto solo per darmi un tono.
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  • Jour 4

    Isola di Miyajima

    21 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 31 °C

    Dopo solo 10 minuti di navigazione arriviamo sull'isola di Itsukushima, meglio nota come isola di Miyajima, che in giapponese significa “santuario-isola”.

    Ci danno il benvenuto dei simpatici cerbiatti, per nulla spaventati dalla presenza delle persone, anzi si lasciano accarezzare mentre provano a rubarti il cibo o qualunque altra cosa tu abbia in mano o in tasca.
    Trascorriamo il resto della giornata visitando l'isola per cogliere tutti i suoi lati: quello spirituale e quello naturale.

    Il basso livello del mare ci permette di vedere il grande Torii rosso in tutta la sua imponenza. Il portale in mare fa parte del santuario di Itsukushima, uno tra i più antichi della regione, considerato patrimonio dell’umanità dall’Unesco: lo percorriamo tutto affidando al destino (e ad appena 400 yen) la nostra fortuna.

    Proseguiamo la visita addentrandoci nel parco di Momijidani (parco degli aceri): il parco è attraversato dalle rive dell’omonimo fiume, è popolato da oltre 200 aceri e può capitare di imbattersi in qualche antico tempio.

    Ultima tappa della giornata è la pagoda a 5 piani: una costruzione immensa del 1407 che fonde elementi della tradizione buddista zen e quelli della tipica architettura giapponese.

    L'isola avrebbe meritato una visita di due giorni per goderla a pieno, con la luce del tramonto e con molti meno turisti. Abbiamo già iniziato a trovare delle scuse per tornare in Giappone.
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  • Jour 5

    Kyoto parte 1 (di assai, cit. Momoko)

    22 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 31 °C

    Nella nostra prima giornata a Kyoto siamo stati accompagnati da Momoko, una ragazza giapponese che nella vita fa l'aiuto regia per eventi sportivi e oggi invece ha aiutato noi nella scoperta di Kyoto.
    Iniziamo la giornata con la visita al padiglione d'oro Kinkakuji, un tempio Zen i cui due piani superiori sono completamente ricoperti di foglia d'oro. Il tempio era la villa di riposo dello shogun Ashikaga Yoshimitsu, e secondo il suo testamento divenne un tempio Zen della setta Rinzai dopo la sua morte nel 1408.
    La visita prosegue verso il tempio Ryoanji e il giardino karesansui, "giardino secco" formato in prevalenza da pietre, ciottoli e muschio. Il giardino è un indovinello paradossale e serve ad aiutare nella meditazione. La disposizione delle pietre fa sì che dalla veranda, da qualsiasi punto si guardi, non si possano vedere tutte le quindici pietre contemporaneamente: solo raggiungendo l'illuminazione è possibile vederle tutte insieme.
    Ci sediamo e proviamo a chiudere gli occhi per godere della pace del luogo, ma ci sono decisamente troppi turisti per poterne godere a pieno.
    Non trovando la pace interiore, né tantomeno l'illuminazione, decidiamo di andare almeno alla ricerca della pace dello stomaco: è già ora di pranzo!
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  • Jour 5

    Kyoto parte 2(aka InstagramOpportunity)

    22 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 34 °C

    Una volta rinfocillati per bene, ripartiamo alla volta del Castello di Nijo. Il Castello è stato la residenza degli shōgun fino a quando l'ultimo shōgun si è dimesso dalla propria carica a favore dell'imperatore Meiji: il castello diventa a quel punto residenza imperiale. Un particolare che ci sorprende sono i pavimenti: i chiodi sotto la superficie, quando vengono calpestati, fanno un suono che ricorda il verso dell'usignolo. Percorriamo tutti gli interni e il parco che circonda il Castello, sfidando caldo e umidità.
    Ultima tappa di questa giornata è il santuario di Inari a Fushimi-ku, dove torii arancioni compongono una galleria di più di 2 km lungo il pendio della collina. Il santuario è dedicato a Inari, il Dio shintoista del riso; le volpi sono i suoi messaggeri. Inari è sempre stato considerato il patrono degli affari, per questo commercianti e artigiani tradizionalmente lo venerano e hanno donato i torii che lo compongono.
    Come altri luoghi sacri, anche questo, seppur affascinante e dal colpo d'occhio davvero suggestivo, perde un po' della sua autenticità, a favore del turista alla ricerca di un'esperienza sicuramente unica ma di certo non interiore e sacrale quanto meriterebbe.
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  • Jour 6

    Kyoto e dintorni: Uji

    23 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 29 °C

    La giornata di oggi si apre con la visita di Uji, una piccola perla tra Kyoto e Nara.
    Al nostro arrivo andiamo subito in un piccolo negozietto dove proviamo la molatura del tè matcha. Il proprietario ci racconta orgoglioso che all'interno della sua famiglia lui rappresenta la 16^ generazione di produttori di questo tipo di tè e ci mostra figure e foto del su negozio dai primi anni ad oggi.
    Pur non amando particolarmente il tè matcha, l'esperienza è stata gradevole, e l'entusiasmo dei proprietari ci ha contagiati per tutta la giornata.
    Dopo aver ricevuto il certificato di partecipazione, che ovviamente inseriremo nel nostro cv, ci incamminiamo verso il tempio Boydo-in. Costruito nel 998 come villa di campagna per il potente politico Fujiwara no Michinaga, viene in seguito trasformato in un tempio, ed è adesso presente sul retro della moneta da 10 yen.
    Prima di ripartire, optiamo per un fuoriprogramma che ci porta a camminare sotto un caldissimo sole per circa 30 minuti. Rischiando il divorzio, o almeno il collasso, arriviamo al tempio Mimurotoji, noto come il “tempio dei fiori”. Il tempio ospita anche una pagoda a tre piani.
    Seppure non sia il tempio più famoso e imponente visto fino ad ora, diventa subito il nostro preferito perché tranquillo e silenzioso. Complice il caldo e l'assenza di ciliegi in fiore, siamo gli unici turisti insieme ad alcuni anziani che sfidano l'afa e i numerosi gradini per raggiungere il tempio.
    Sulla via del ritorno verso la stazione, alle 15.00 inoltrate, decidiamo di fermarci in un Kombini e mangiare qualcosa di fresco: il gelato alla pesca bianca è il mio nuovo gelato preferito!
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  • Jour 6

    Kyoto e dintorni: Nara

    23 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 34 °C

    Proseguiamo la nostra esplorazione dei dintorni di Kyoto dirigendoci a Nara,
    la prima capitale del Giappone.
    Qui i cervi sono i veri padroni di casa e ce ne sono in quantità ben superiori all'Isola di Miyajima.
    Attraversiamo quindi il parco dei cervi, ancora affascinati da quanto siano ormai integrati con l'uomo e per niente spaventati dalle auto, e arriviamo al tempio Buddhista Todai-ji.
    Qui rimaniamo sopraffatti dalla bellezza e della grandezza del tempio e della statua del Buddha seduto (15 metri di altezza!).
    Costruito nel 752 come tempio principale di tutti i templi buddisti provinciali del Giappone, fino a poco tempo fa la sala principale, ovvero la Grande Sala del Buddha, deteneva il record di edificio in legno più grande del mondo, anche se l'attuale ricostruzione del 1692 sia solo due terzi delle dimensioni della sala del tempio originale.
    Sempre all’interno della Grande Sala una delle colonne ha un buco alla base delle stesse dimensioni della narice della grande statua del Buddha. Una leggenda narra che chi riesce ad attraversare il buco con l’intero corpo riceverà l’illuminazione nella prossima reincarnazione. Evidentemente devo essere già illuminata in questa da non sentire l'esigenza (leggi da non avere il coraggio) di tentare l'impresa. Giuseppe, al contrario, sfoggia senza pudore la sua competitività e si garantisce un posto tra gli illuminati nella sua futura vita.
    Lasciato il tempio, veniamo sorpresi dalla pioggia. Decidiamo di goderci il rumore delle gocce che cadono seduti davanti al tempio e, approfittando di un momento in cui sembra che la pioggia sia diminuita, torniamo alla fermata del bus per raggiungere la stazione dei treni: si rientra a Kyoto.
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  • Jour 7

    Kyoto: festival di Gion e mercato

    24 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 32 °C

    Oggi ce la prendiamo con più calma uscendo dall'hotel verso le 10.00 per dedicarci alla visita della città.
    Girovagando ci imbattiamo per caso nelle sfilate dei carri del Festival di Gion Matsuri, che si svolge ogni anno nel mese di luglio.
    Il festival ha avuto inizio nell'anno 869 per placare gli dei durante un'epidemia e le processioni principali sono il 17 luglio (Saki Matsuri Junko) e proprio il 24 luglio (Ato Matsuri Junko).
    I carri allegorici vengono trainati dagli abitanti di Kyoto: esistono due tipi di carri, chiamati yama e hoko. L'hoko può arrivare a un'altezza di 25 metri e pesare fino a 12 tonnellate.
    Ogni anno, inoltre, secondo la tradizione viene scelto un bambino come messaggero divino: dal 13 luglio fino al termine della prima sfilata, il 17 luglio, il bambino non può appoggiare i piedi a terra e quindi sta sempre sopra uno dei carri decorati.
    Dopo aver visto i carri sfilare, decidiamo di fare un bel giro di shopping nei negozietti di Kyoto e di pranzare in una “machiya”. Dato che le tasse sulla proprietà erano basate sulla larghezza della facciata sulla strada, le case e i negozi erano costruiti con facciate strette (larghe da cinque a sei metri) ma che si estendevano fino a venti metri dalla strada.
    Il locale ha pochi posti ma riusciamo a trovare subito un tavolino e ci godiamo un ottimo pranzo a base di ramen e tempura.
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  • Jour 7

    Kyoto: la cena delle cene

    24 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 31 °C

    Abbiamo atteso questa cena dall'11 giugno: un'esperienza che mio fratello e Alba hanno voluto farci vivere come regalo per il nostro matrimonio.
    All'ingresso ci accolgono due persone che saranno le stesse che ci accompagneranno per tutta la durata della cena.
    Togliamo le scarpe ed entriamo: il tatami e il verde oliva ci trasmettono da subito tranquillità e calore.
    Veniamo fatti accomodare in una stanza solo per noi, con una vetrata che affaccia su un piccolo giardino: il rumore dell'acqua che scorre sarà il sottofondo della serata.
    Ci viene servito un tè caldo di benvenuto e ci viene illustrato il menù.
    La cena scorre con il giusto ritmo, chi ci serve non parla inglese ma la dettatura di Google Translate ci aiuta a comunicare.
    Assaggiamo gusti e consistenze molto diverse fra loro, e anche la nostra vista viene appagata dalla composizione di ogni piatto.
    Giuseppe è titubante su alcune pietanze, sopratutto quando si tratta di cibi dalla consistenza viscida/gelatinosa; io, invece, non mi tiro indietro davanti a nulla.
    I sapori sono intensi e pieni, a cibi freschi e morbidi si alternano cibi più croccanti e caldi. Tra i piatti che preferiamo: gli antipasti, il sashimi, l'ayu e la lingua brasata.
    Al termine della cena chiediamo se possiamo conservare il menù come ricordo: ci dicono che non solo possiamo tenere i menù, ma possiamo portare via con noi anche due tovaglioli di stoffa del ristorante.
    Sulla via del ritorno verso l'albergo, con il desiderio di prolungare il più possibile questa serata magica, decidiamo di passeggiare per Gion e andare ad ammirare la Yasaka Pagoda, grati per aver vissuto un'esperienza irripetibile in una città che ci ha incantati.
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  • Jour 8

    La valle del Kiso: da Magome a Tsumago

    25 juillet 2023, Japon ⋅ ☀️ 22 °C

    Oggi sveglia presto: il primo treno che dobbiamo prendere parte da Kyoto alle 6.57. Ci aspettano in tutto 2 treni e un bus per arrivare a Magome, punto di partenza del nostro trekking nella Valle del Kiso che
    corre lungo le montagne delle Alpi centrali.
    Nella Valle si è sviluppata un’antica rotta commerciale di 70 km chiamata Kisoji che serviva come mezzo di commercio e come via di comunicazione tra Edo e Kyoto.
    A causa delle restrizioni imposte dallo shogunato, i viaggiatori erano quasi sempre costretti a compiere i loro viaggi a piedi. Di conseguenza, le “città postali” si sviluppavano ogni pochi chilometri per fornire ai viaggiatori luoghi in cui riposarsi, mangiare e trovare un alloggio notturno durante il loro arduo viaggio.
    Lungo la valle di Kiso, alcune città postali, in particolare Magome, Tsumago e Narai, sono state preservate e restaurate.
    Percorriamo 10km, la maggior parte del tempo nel fresco degli alberi, verdissimi.
    A metà percorso entriamo in una casa per il tè allestita gratuitamente e dopo decidiamo di fare una sosta per rinfrescarci vicino ad una cascata.
    Ci stupisce positivamente incontrare pochi turisti lungo il percorso ma soprattutto pochi negozi e attività.
    Pranziamo in un locale alla fine del percorso e ci mettiamo in fila per il bus. Ci dirigiamo a Nagiso per prendere il treno alla volta di Matsumoto.
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  • Jour 8

    Matsumoto: gambe stanche,castello,onsen

    25 juillet 2023, Japon ⋅ ⛅ 32 °C

    Arriviamo in treno a Matsumoto, lasciamo gli zaini in albergo e andiamo subito a vedere il castello.
    Quello di Matsumoto è uno dei castelli originali più completi del Giappone.
    È un hirajiro, ovvero un castello costruito in pianura.
    Passeggiamo poi per Nakamachi-dori, una piccola sezione del centro di Matsumoto con strade fiancheggiate da antichi edifici ben conservati, molti dei quali fungevano da magazzino. In questa area vivevano i mercanti della città durante il periodo Edo e ora alcuni edifici ospitano piccoli negozi, ristoranti e ryokan.
    Con le gambe indolenzite, decidiamo di cenare e tornare in hotel dove abbiamo anche la possibilità di accedere nella onsen, avendo però l'accortezza di coprire i tatuaggi con...dei tatuaggi color carne.
    Ci addormentiamo subito: corpo e mente ringraziano per questo ritaglio di relax.
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