• Elisa Chieno

Nuova Zelanda 2017-2018

Et 28-dags eventyr af Elisa Læs mere
  • Pancake Rocks

    6. januar 2018, New Zealand ⋅ ⛅ 16 °C

    Dopo circa 40 minuti di guida, eccoci finalmente a Punakaiki. Esattamente come ricordavo, l'accesso a questo parco naturale costiero è completamente gratuito e dopo pochi minuti di passeggiata in una lussureggiante vegetazione dominata da palme Nikau, eccoci finalmente alle Pancake Rocks!
    Si tratta di rocce stratificate ed erose poi dal vento in forme uniche, che ricordano un po' dei pancake impilati. Dodici anni fa le vidi sotto la pioggia... ora c'è una luce da cartolina!
    Vorrei scattare una foto per ogni scorcio, ma papà sembra stare sempre peggio e quindi decidiamo di rientrare in motel. Ad ogni modo, venire qui stasera è stata una scelta azzeccatissima.
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  • Greymouth

    6. januar 2018, New Zealand ⋅ 🌙 30 °C

    Rientriamo a Greymouth che sono già le 9 di sera: dopo aver lasciato papà in camera, io e la mamma proseguiamo per il molo di Greymouth, da cui catturiamo le ultime luci del tramonto. E anche qui sembra di essere in una cartolina...
    Chiuso il servizio fotografico, io e la mamma vorremmo mangiare qualcosa, ma in questa città sembra esserci il coprifuoco: non c'è assolutamente nessuno in giro e tanto meno un locale aperto!
    Sono ormai quasi le 22 e ci stiamo rassegnando all'idea di finire in un drive through del Mc Donald's (pure il Mc Donald's normale ormai ha tirato giù le serrande), quando scorgo quella che sembra essere una birreria: mi precipito e imploro la signorina al bancone di concederci un pasto caldo. La carta della pietà sembra funzionare e veniamo invitate ad accomodarci. Poi ci vengono serviti due hamburger a dir poco fantastici (o forse era la prospettiva del Mc Drive a condizionare le nostre papille gustative...).
    Quando rientriamo al nostro motel è già tardi, ma papà è in piedi: si è appena alzato! Speriamo che il riposo gli abbia giovato...
    Domani si torna a Christchurch! E sarà una giornata molto speciale...
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  • Greymouth

    7. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 18 °C

    Ultimo risveglio sulla West Coast... e ancora una volta splende il sole! Siamo un po' in ritardo sulla tabella di marcia, ma decidiamo comunque di prendercela con calma. Dopo aver caricato la macchina e salutato la gentilissima padrona di casa, passiamo al molo per far vedere a papà lo spettacolo del mar di Tasmania che si scontra con il fiume. Si arriva con l'auto proprio fino all'estremità del molo, dove c'è anche una barca trasformata in bar. Normalmente da qui si vedono i delfini (c'è una colonia di Hector's Dolphins fissa), ma purtroppo non abbiamo fortuna. In compenso la vista è pazzesca!Læs mere

  • Inland Scenic Route

    7. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 18 °C

    Dopo una sosta carburante, prendiamo finalmente la Inland Scenic Route, la strada che collega la West Coast con Christchurch attraversando le Alpi. Lo spettacolo è sempre garantito e papà può ammirare una distesa di rata fioriti (i parenti rampicanti del Pohutukawa). Appena passato Arthur's Pass, il paesaggio cambia drasticamente: i boschi di conifere lasciano spazio a delle distese gialle con enormi montagne puntellate di rocce: siamo nel Canterbury!Læs mere

  • Christchurch

    7. januar 2018, New Zealand ⋅ ⛅ 17 °C

    Oggi a Christchurch ho un appuntamento importante: farò finalmente un Ta Moko (tatuaggio maori) con la Silver Fern. Durante il viaggio da Greymouth, in uno dei pochi momenti in cui c'è campo, ricevo però un'email dallo studio di tatuaggi che avevo prenotato da molto tempo: il mio "tattoo artist" è malato ed il mio appuntamento è perciò cancellato.
    Appena arrivata in città mi precipito da loro nella speranza di ricevere un nuovo appuntamento o di venire assegnata ad un altro tatuatore, ma senza successo. Per lo meno la receptionist mi dà nomi e indirizzi di altri due studi.
    Corro al primo, che si trova in New Regent Street. Scopro con grande piacere che questa deliziosa stradina pedonale è stata ricostruita, ma è l'unica bella sorpresa: lo studio non ha un buco libero né oggi né domani.
    Vado quindi al secondo, che la receptionist mi aveva indicato come estremamente caro... e mi trattano malissimo! Siccome (a loro dire) sono i migliori, sarei dovuta andare prima da loro. Ovviamente non mi fissano un appuntamento.
    Dopo l'inevitabile crollo di nervi, decido di fare un ultimo tentativo in un posto in Colombo Street, che avevo visto su internet... e qui mi danno appuntamento per questa sera stessa! L'artista che si occuperà di me è un enorme omaccione di aspetto polinesiano e mi chiede di mostrargli dei disegni. Dopo l'iniziale pessima impressione, mi convinco e gli lascio una caparra.
    Torno dunque a Riccarton Mall per vedere prima Iulia e poi Kate, mentre i miei vanno all'ostello prenotato, per il check-in e per lasciare i bagagli. Alle 5 mi passano a riprendere e, dopo un salto ai bancomat (come sempre al primo colpo non funzionano mai), riesco a ritirare i soldi per pagare il tatuaggio.
    Alle 17.15 sono finalmente nello studio, che sarebbe già chiuso ed è quindi tutto per me. Dopo aver discusso sul design, Lumi (il mio "tattoo artist") si mette all'opera e in un quarto d'ora ha già finito. Il risultato è stupendo! Molto meglio di quanto sperassi... Alla fine questa peripezia ha dato i suoi frutti!

    Sono ormai quasi le 7 di sera, ma decido di far fare ai miei un giro turistico di Christchurch. Dopo aver portato me in tutti i possibili posti per chiedere dei tatuaggi, essere andati all'ostello e aver recuperato la mia macchina fotografica (quella lasciata nel motel prima di partire per Queenstown), non hanno infatti avuto tempo per fare altro.
    Guido dunque fino al lungomare di Sumner, dove i danni causati dal terremoto sono ancora evidenti ma non diminuiscono il fascino della zona.
    Proseguiamo poi per New Brighton ed il suo impressionante molo.
    A questo punto propongo di andare a cena nel pub dove ero solita pranzare quando lavoravo alla camera di commercio e ci servono tre ottimi piatti di carne (e due dolci!).
    Torniamo dunque al nostro ostello... della Jucy! È tutto automatizzato (persino il checkin) e c'è un'enorme area comune con cucina e persino le amache. In compenso riusciamo a rompere subito lo sciacquone del bagno...
    Domani mattina vedremo Diane un'ultima volta prima di ripartire alla volta di Dunedin.
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  • Christchurch

    8. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 21 °C

    Ultimo risveglio a Christchurch... sigh!
    Abbiamo appuntamento a casa di Diane alle 9.30. Scendiamo nello stanzone comune del nostro ostello (quello delle amache) per fare colazione. Io trovo i weet-bix gratis ma non le bustine da tè, mentre i miei trovano la macchinetta del cappuccino ma non le tazzine. Insomma, non tutto scorre liscio come sperato, ma riusciamo comunque a mettere qualcosa nello stomaco.
    Arrivati a casa di Diane (ovviamente con mezz'ora di ritardo) e, dopo aver lasciato lì la nostra macchina con i bagagli, saliamo sulla sua. Il programma prevede una sosta ad un garden centre di piante native e poi un giro ad un outlet di lana merino.
    Al garden hanno parecchie specie rare, ma purtroppo hanno terminato il Kaka Beak Maximus che papà cercava. Dimostrando una gentilezza fuori dal comune persino per un neozelandese, la padrona del garden centre inizia a telefonare a tutti i vivai di Christchurch e dintorni nella speranza di trovarne uno che abbia in casa un esemplare. Purtroppo, però, tutti i posti contattati hanno esaurito le scorte di "Kaka King" e l'unico che ne ha delle piantine non vuole venderle perché sono troppo piccole e non sipravviverebbero al viaggio verso l'Europa. Decidiamo comunque di farci un salto, dato che si trova sulla strada per Dunedin.
    Passiamo poi da un outlet di lana merino, dove la mamma si auto-regala una giacca di lana e compra dei guanti morbidissimi da regalare.
    È giunto il momento di salutare Diane: chissà quando la rivedrò...
    Salutata Diane, facciamo un ultimo salto in centro. Proprio dietro le tristi rovine della cattedrale si trova uno dei miei punti preferiti di Christchurch: New Regent Street. Completamente ricostruita dopo le devastazioni del terremoto del febbraio 2011, questa viuzza pedonale attraversata dal pittoresco tram ha ritrovato tutto il suo fascino: le casette colorate, i café, i negozietti...
    In una di queste boutique i miei mi prendono un regalo inaspettato: dei bellissimi orecchini di giada! Un ulteriore ricordo di questa città che porto sempre nel cuore.
    Sarebbe bello fermarsi di più, ma purtroppo abbiamo un programma di viaggio da rispettare: stasera dobbiamo essere a Dunedin!
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  • Moeraki Boulders

    8. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 19 °C

    Dopo aver attraversato il centro di Christchurch, imbocchiamo la strada per Dunedin e dopo qualche chilometro usciamo a Templeton, dove si trova il Garden Centre. Chiedo se per caso hanno un Kaka King: si ricordavano della telefonata ribadiscono di non voler vendere le piantine appena piantate, ma a sorpresa scoprono di avere in casa un "adulto"!
    Felici per questo inaspettato acquisto, ripartiamo alla volta di Dunedin dopo una breve sosta in un distributore di benzina, dove rifocilliamo la macchina... e noi stessi!
    Ci separano da Dunedin ancora più di quattro ore di guida e inoltre ci vogliamo fermare ai Moeraki Boulders.
    Ed eccoci dunque ai Moeraki Boulders!
    Situati su una ventosissima spiaggia a meno di un'ora di guida da Dunedin, i "boulders" altro non sono che delle enormi sfere di roccia posizionate tra la sabbia e il mare. Sono così regolari che sembrano create dall'uomo... e invece sono sempre state lì! Sembra quasi che dei giganti abbiano giocato a bocce sulla spiaggia...
    Scoraggiati dal vento, restiamo giusto il tempo di due foto e torniamo poi subito alla macchina per ripartire per Dunedin. Ovviamente siamo in super ritardo sulla tabella di marcia...
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  • Dunedin (The Octagon)

    8. januar 2018, New Zealand ⋅ ⛅ 24 °C

    Arriviamo a Dunedin alle 7 di sera. Il nostro albergo è in pienissimo centro, tra la storica stazione dei treni e The Octagon (la piazza centrale della città). Scaricate le valigie, io resto in camera, mentre i miei partono per l'aeroporto, dove dobbiamo riconsegnare la macchina. Ovviamente non mancano gli imprevisti: si dimenticano di fare il pieno di benzina prima della consegna, beccano al pelo l'ultimo shuttle e ritornano in albergo alle 9 di sera passate...
    Risultato: qualunque ristorante/pub/café del centro o è già chiuso o non serve più da mangiare. E così finiamo tristemente al McDonald's.
    Dopo aver fatto un paio di foto a Dunedin by night, rientriamo in camera e iniziamo a pensare a come organizzarci con le valigie, mentre io fisso gli shuttle per e da Auckland, faccio i check-in online e aggiungo bagagli extra. Ora però dovrò trovare una stampante...
    Il programma per domani prevede mattinata libera ed alle 15 partenza per il Wildlife Tour della Otago Peninsula. Finalmente vedremo i pinguini!
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  • Dunedin (City Centre)

    9. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 20 °C

    Dopo la sfaticata di ieri ci concediamo un risveglio un po' più tardi del solito e sono ormai le 10 passate quando usciamo dall'hotel. Chiediamo in reception se possono stamparci i biglietti di imbarco e, come sempre, sono gentilissimi.
    Abbiamo ancora qualche ora prima del nostro Wildlife Tour nell'Otago Peninsula: il pick-up è infatti previsto per le 15.20. Abbiamo però un paio di commissioni da sbrigare: ora che papà ha trovato le piante da portare a casa, deve preparare l'imballaggio per il trasporto in aereo e gli mancano gli strumenti adatti. Fortunatamente troviamo una Warehouse, dove recuperiamo un po' di materiale.
    E' ormai mezzogiorno passato e decidiamo di concederci un pranzo come si deve, visto che stasera saremo tra foche e pinguini fino a tardi e non ci sarà la possibilità di una cena. Ci fermiamo in una birreria irlandese nella piazza del centro, dove prendiamo delle Seafood Chowder davvero squisite e i miei condividono anche un fish&chips. Il conto purtroppo è meno buono del cibo...
    Dopo un veloce giretto nel centro torniamo in albergo, giusto in tempo per cambiarci e scendere al parcheggio: il nostro pullmino è già lì ad attenderci!
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  • Otago Peninsula (Albatross Centre)

    9. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 21 °C

    Siamo i primi a salire sul pullmino del nostro tour e mi conquisto il posto di fianco all'autista, con cui faccio subito amicizia. Una volta raccolti gli altri partecipanti (in tutto siamo una decina), partiamo per la nostra avventura nella natura.
    Iniziamo così la risalita verso la bocca dell'Otago Peninsula, in fondo al cui fiordo si trova Dunedin. I paesaggi sono selvaggi come li ricordavo e, anche se ho già fatto questo tour dodici anni fa, ammetto che sono davvero emozionata!
    La prima tappa è la colonia di Albratross, l'unica sulla terra ferma in tutto il pianeta! Questi giganti del cielo hanno un'apertura alare a dir poco spaventosa: ben tre metri! Sono animali davvero affascinanti, che vivono anche sessant'anni e tornano sulla terraferma solo dopo sei anni di vita per iniziare a riprodursi.
    Ci appostiamo tra i molto meno affascinanti gabbiani (ed i loro liquami) e alla fine la nostra pazienza viene premiata: appena si alza un po' il vento vediamo librarsi in volo degli albatross, che non sbattono le ali, bensì planano sfruttando le correnti e possono percorrere fino a 190.000 km in un anno.
    Dopo aver avvistato alcuni esemplari di questi enormi pennuti, entriamo all'Albatross Centre, dove troviamo maggiori informazioni sulla vita degli uccelli nonché l'immancabile souvenir shop. E qui non resisto all'acquisto di un paio di guanti a forma di pinguino...
    Dopo aver scattato alcune foto al panorama spettacolare che si può ammirare da questa scogliera, risaliamo sul nostro pullmino: il vero tour sta per iniziare!
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  • Otago Peninsula (Cape Saunders)

    9. januar 2018, New Zealand ⋅ ⛅ 17 °C

    Dopo aver costeggiato la Hoopers Inlet (dove avvistiamo numerose specie di uccelli, tra cui gli impressionanti cigni neri), saliamo fino a Cape Saunders, il punto più ad est dell'Isola del Sud della Nuova Zelanda. Tutta l'area è in realtà una fattoria, ma l'agenzia del tour ha fatto un accordo con il proprietario per potervi accedere.
    Dopo aver attraversato colline coperte di greggi di pecore e alberi piegati dal vento e bruciati dalla salsedine, arriviamo finalmente in cima al capo, da cui possiamo vedere la nostra vera destinazione: la spiaggia!
    Sarà qui che (probabilmente) avvisteremo leoni marini e, soprattutto, pinguini!
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  • Otago Peninsula (Penguins)

    9. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 19 °C

    Ed eccoci sulla spiaggia! Durante la discesa abbiamo avvistato un esemplare di Yellow-Eyed Penguin sul bagnasciuga e fortunatamente il simpatico pennuto rimane lì ad aspettarci. Questo pinguino appartiene alla più rara specie di pinguini del mondo... ed è lì a pochi metri da noi!
    Mentre lo stiamo ancora ammirando, un guizzo blu attira la nostra attenzione: un piccolo Blue Penguin corre dalla spiaggia verso l'oceano e si immerge. Questi piccoli pinguini sono poco comuni qui a sud ed è la prima volta che ne vedo uno così chiaramente.
    Procedendo lungo la spiaggia, scorgiamo altri due Blue Penguins (di cui uno è solo un pulcino) in una tana e moltissimi altri Yellow-Eyed Penguins su per le colline.
    Dopo aver visto una foca e alcuni leoni marini, avvistiamo inoltre un altro Yellow-Eyed Penguin sul nostro sentiero... e questa volta è davvero a pochissimi metri da noi!
    Insomma, in quanto ad avvistamenti di pinguini non possiamo certo lamentarci...
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  • Otago Peninsula (Seals & Sea Lions)

    9. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 17 °C

    Dopo aver visto i primi pinguini, ci spingiamo tra l'erba per osservare due giovani maschi di leone marino intenti a riposare. Sono creature meravigliose, ma anche molto pericolose e non possiamo avvicinarci troppo se sono svegli.
    Poco dopo, da un punto di avvistamento di pinguini, scorgiamo altri due giovani maschi sulla spiaggia, mentre alla nostra destra compare un grosso esemplare di foca. La nostra guida ci spiega che le foche sono molto numerose in Nuova Zelanda, al contrario dei leoni marini, che sono purtroppo a rischio di estinzione.
    Dopo aver terminato il giro della spiaggia stiamo già per risalire al pullmino quando scorgo una macchia che emerge dall'oceano: è un bellissimo leone marino che si dirige a tutta velocità verso di noi, tanto che dobbiamo rifugiarci dietro ad un cancello. Anche in questo caso si tratta di un giovane maschio, ma questa volta possiamo ammirarlo davvero da vicino.
    La guida mi spiega che, a differenza delle foche, i leoni marini sono molto agili sulla terraferma e camminano quasi come un quadrupede.
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  • Otago Peninsula (Walking back up...)

    9. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 14 °C

    Sta iniziando ad imbrunire ed è il momento di risalire il promontorio, dove abbiamo parcheggiato il pullmino.
    Lasciando la spiaggia, però, ci attende un'ultima sorpresa: sul sentiero che ci porta verso la cima della scogliera ritroviamo il pinguino dagli occhi gialli che avevamo visto sulla spiaggia al momento della discesa e che si era poi addentrato nella boscaglia. Questa volta siamo davvero vicinissimi e possiamo scattare le ultime foto con il nostro amico pennuto.
    E quindi eccoci qui a risalire questo bellissimo promontorio, che con le luci rossastre della sera assume dei colori ancora più magici...
    Prossima tappa: la colonia di foche. E poi, purtroppo, si torna a Dunedin...
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  • Otago Peninsula (Seal Colony)

    9. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 14 °C

    Dopo i numerosi avvistamenti alla spiaggia, risaliamo fino alla cima del capo per proseguire fino alla nostra ultima tappa: la colonia di foche.
    E' impressionante come ricordavo: le rocce sotto di noi sono letteralmente ricoperte di foche di tutte le età, ma la maggioranza è costituita da madri con i cuccioli. Alcuni dei piccoli sono davvero teneri e assistiamo anche ad un allattamento.
    Peccato solo che queste adorabili creature non siano proprio profumate...
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  • Dunedin

    9. januar 2018, New Zealand ⋅ 🌙 15 °C

    Il tour è purtroppo finito. Dopo la colonia di foche risaliamo sul nostro pullmino per rientrare a Dunedin e durante il tragitto l'Otago Peninsula ci regala degli scorci stupendi, resi ancora più magici dalla luce del tramonto.
    Arriviamo in albergo dopo le 9.30 di sera e abbiamo un solo triste obiettivo: preparare le valigie. Domani, infatti, si torna a Auckland: la vacanza sta purtroppo finendo...
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  • Dunedin (City Centre)

    10. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 21 °C

    Ultimo giorno a Dunedin (e nella South Island).
    Ultimiamo la sistemazione delle valigie, arrivando a pesare pure gli zaini pur di essere perfettamente in regola. Il nostro volo per Auckland è infatti con Jetstar, nota per essere molto pignola sulle regole di peso del bagaglio a mano.
    Dopo aver lasciato i bagagli nella reception dell'albergo, andiamo finalmente alla scoperta del piccolo ma delizioso centro di Dunedin, la "Nuova Edimburgo".
    Iniziamo dalla pittoresca stazione ferroviaria in stile fiammingo, di fronte alla vecchia prigione in mattoni rossi. Proseguiamo con la First Church (bellissima chiesa presbiteriana), la cattedrale anglicana e infine il municipio.
    Ci concediamo poi un leggero pranzetto, ma - invece che in una birreria, come sembrava esternamente - ci ritroviamo in un locale molto chic con cucina asiatica.
    Rientriamo in albergo alle 14, trovando già lo shuttle ad aspettarci. Partiamo quindi subito per l'aeroporto e sbrighiamo le operazioni di Bag Drop: fortunatamente eravamo stati previdenti, perché ci pesano persino gli zainetti!
    Diversamente dai voli locali per Kerikeri e Nelson, questa volta dobbiamo passare i controlli di sicurezza, ma ci mettiamo fortunatamente pochi minuti. Eccoci dunque al Gate, in partenza per Auckland!
    Bye bye South Island...
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  • Auckland

    10. januar 2018, New Zealand ⋅ ⛅ 19 °C

    Atterrati a Auckland!
    La città ci accoglie con un bel sole, ma è impossibile non pensare che dopodomani ritorneremo in questo aeroporto per salutare la Nuova Zelanda e tornare alla nostra vita in Europa...
    Avevo prenotato online lo shuttle e così alle 19 siamo già al nostro albergo: lo Shakespeare Hotel & Brewery. Si tratta di un antico edificio in pienissimo centro che ospita al piano terra una famosissima birreria, al primo piano un ristorante e al secondo piano (senza ascensore!!!) le camere (che dimostrano tutti i loro anni!)
    Abbiamo appuntamento con Rachel alle 20.30 per un dopocena e decidiamo dunque di mangiare qualcosa velocemente al ristorante dell'albergo. La scelta si rivela ottima: con poco più di 10 euro a testa prendiamo due enormi bistecche ed un hamburger!
    Facciamo appena in tempo a fare un salto in camera che è già ora di scendere. Rachel passa a prenderci in macchina ed andiamo in un café turco in un sobborgo alla moda di Auckland. Dopo esserci scambiate i regali di Natale e fatto due chiacchiere (ad aprile si trasferirà in Europa) dobbiamo lasciare il locale perché sta già chiudendo! Forse domani riusciremo a parlare un po' più con calma...
    Dopo aver fatto due passi per Queen Street, torniamo in albergo: domani è l'ultima giornata in Nuova Zelanda... il tempo è davvero volato!
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  • Auckland (Mt. Eden)

    11. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 24 °C

    Ultimo giorno di questa avventura durata quasi un mese, ma che per certi versi sembra iniziata ieri.
    Ci concediamo una dormita un po' più lunga del solito e usciamo dall'hotel verso le 10.30. È una bella giornata e convinco i miei a salire sulla punta di Mount Eden, uno dei tanti vulcani estinti su cui è stata costruita Auckland.
    Grazie al solito Google Maps troviamo il bus che dovrebbe lasciarci quasi sulla cima, ma scendiamo alla fermata sbagliata! Alla fine comunque raggiungiamo il nostro obiettivo, anche se con un po' di affanno da parte di alcuni membri del gruppo...
    Come ricordavo, da Mt Eden si gode di una vista a 360 sulla città, costruita su uno stretto tra il Mar di Tasmania e l'Oceano Pacifico.
    Insomma, il panorama è spettacolare! Il nostro sudore non è stato vano...
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  • Auckland (Sky Tower)

    11. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 25 °C

    Scendiamo a piedi da Mount Eden fino alla più vicina fermata di bus e saliamo sul primo mezzo diretto in centro città. Per dare il nostro addio a Auckland vorremmo infatti salire sul simbolo della città: la Sky Tower!
    Tutt'oggi è la più alta torre dell'emisfero sud. La Sky Tower ospita due piani panoramici, una piattaforma di "Sky walk", una di Bungy Jumping, un ristorante rotante ed un café. Dopo aver guardato il menú del ristorante e il suo costo, decidiamo di ripiegare su un pranzo al bar. La vista è spettacolare...
    Facciamo un po' di foto (incluse le classiche sul pavimento di vetro) e scendiamo nuovamente nella city per completare gli ultimi acquisti.
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  • Auckland (Queen Street)

    11. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 25 °C

    Dopo aver lasciato papà in albergo a riposare, io e la mamma andiamo a caccia di negozi, ma alle 18 chiudono tutti! Questi orari neozelandesi non sono proprio fatti per i turisti...
    Ho appuntamento alle 20.15 con Rachel per vedere il tramonto e così optiamo per una cena sul presto.
    Raggiunte da papà (finalmente ripresosi dalle fatiche di Mount Eden) alle 19 andiamo in un ristorantino su Prince's Wharf: The Crab Shack. Finalmente si mangia un po' di pesce...
    Mentre i miei prendono il dolce, corro a Queen's Wharf, dove mi attende Rachel. Pronta per il tramonto!
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  • Auckland (One Tree Hill)

    11. januar 2018, New Zealand ⋅ 🌙 20 °C

    Puntualissima, Rachel arriva alle 20.15 e mi porta fino al parco di One Tree Hill, un altro vulcano spento. Mentre varchiamo l'ingresso noto un cartello che parla di chiusura dei cancelli alle 21, ma Rachel non sembra preoccupata.
    Dopo aver parcheggiato, saliamo a piedi fino alla cima, dove si trova un obelisco... e una vista mozzafiato! Rimaniamo un po' ad ammirare il tramonto e la vista su Auckland di notte e, quando scendiamo, ci attende una brutta sorpresa: il cancello è chiuso!
    Insieme a noi sono rimasti intrappolati altri due ragazzi inglesi (in viaggio per Taiwan) che hanno già provveduto a chiamare la guardia... al prezzo di 50 dollari!
    Ovviamente sono l'unica con dei contanti (in Nuova Zelanda pagano con la carta anche il cappuccino), ma per lo meno abbiamo una speranza di venire liberati. La guardia si presenta dopo averci lasciati un'ora in balia di voraci sand flies, ma alla fine siamo liberi!
    Vista l'ora, Rachel mi riporta direttamente in albergo: le valigie mi attendono... sigh!
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  • Flight back to Europe...

    12. januar 2018, New Zealand ⋅ ☀️ 21 °C

    Il momento tanto temuto è arrivato: è ora di tornare in Europa.
    La sveglia suona presto, perché alle 6.40 ci attende lo shuttle per l'aeroporto. Fortunatamente tutto fila liscio e arriviamo al check-in prima ancora dell'orario di apertura. Sbrigate le formalità, andiamo a far colazione prima di passare i controlli di sicurezza.
    Esattamente come all'andata, le tappe di viaggio sono Hong Kong (con tanto di tramonto spettacolare) e Abu Dhabi, dove mia mamma vede finalmente il famoso salone con la colonna centrale coperta di ceramiche. A quanto pare trentacinque anni fa se la perse perché mio papà andò ad esplorare l'aeroporto da solo...
    Atterriamo dunque a Monaco (in anticipo), venendo accolti da un freddo a cui non eravamo più abituati dopo quattro settimane di emisfero australe. Per consolarci ci concederemo un pranzetto in una birreria bavarese...
    E così, dopo quasi un mese, abbiamo dovuto dire addio ad una terra bellissima che ci ha regalato una vacanza indimenticabile.
    Ma, chissà, forse sarà solo un arrivederci...
    E nono rā Aotearoa!
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    Slut på rejsen
    11. januar 2018