Hammond

Dopo aver dormito in un classico motel, come quelli che si vedono nei film, partiamo per entrare nel Sequoia National Park. Qui ci fermiamo in 3 diversi spot per passeggiare tra le sequoie giganti, vediamo la più vecchia al mondo (Generale Sherman), la più alta al mondo e quella con la circonferenza più grande. Sono uno spettacolo, nonostante siamo abituati ad un paesaggio di tipo montano, questo è tutta un'altra cosa. In macchina passando da un punto all'altro del parco ci attraversa la strada un orso, purtroppo non siamo riusciti a fotografarlo, ma è stato un mix di emozioni e terrore, per fortuna è corso subito via. Nel pomeriggio partiamo per un lungo viaggio con destinazione Death Valley. Qui ormai superato il tramonto, a mezz'ora dall'arrivo, senza internet perché non prendeva e con Google Maps che segnava solo le strade principali, troviamo in mezzo alla strada che stavamo percorrendo l'indicazione "Road closed". Presi dal panico torniamo indietro e non sapendo dove andare (le indicazioni scarseggiavano) prendiamo l'unica altra strada possibile, non segnata sulle mappe. Ci addentriamo quindi per una strada sterrata, dove incontriamo degli asini selvatici e per fortuna un'altra macchina nel senso opposto. Tiriamo giù il finestrino, chiediamo indicazioni, scopriamo che sono una coppia di italiani che avevano lo stesso nostro problema in senso opposto, ci dicono di aver appena incontrato un ranger, che siamo sulla strada giusta e di non disperare. Gli ringraziamo, andiamo avanti e per fortuna ritorniamo sulla strada principale e arriviamo al nostro hotel. Nota a margine: per fortuna avevamo fatto il pieno di benzina, perché anche i distributori scarseggiano nella Death Valley.Leia mais