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  • Day 4

    Antigueando

    August 25, 2022 in Guatemala ⋅ 🌧 19 °C

    Mi sveglio più tardi, oggi nessun impegno. Decido di partire per Antigua, la vecchia capitale che si trova tra 3 vulcani, spostata in seguito a un terremoto. Colazione con frutta fresca e via camminando per un'ora tra le strade super trafficate. Però che posti. Non so cosa mi succeda quando inizio a camminare ma vengo invaso da adrenalina, è come se potessi andare ovunque. Poche cose riescono a darmi la sensazione di libertà come iniziare a camminare in un posto sconosciuto, senza meta, senza restrizioni di tempo. Camminando vedo piantagioni di caffè (foto), vulcani, persone caricate sui retro dei pick-up, autisti che mi salutano, vecchietti che sfidano il traffico, donne con fasci di legna sulla testa e rigorosamente col sorriso. Qual è il segreto di questo sorriso? Ricordo che in Sri Lanka avevo le stesse sensazioni. A cosa hanno accesso queste persone che io ignoro? È la natura onnipresente? È il senso di comunità? Più che sulla tesi credo che stavolta dovrei davvero mettermi a investigare sul senso della vita per queste persone, su cos'è per loro la felicità. Lo trovo estremamente affascinante e commovente.
    Arrivo ad Antigua dopo un'ora a piedi. Il sole si alterna a momenti nuvolosi. Entro nella città e subito me ne innamoro. Ah Antigua. Le tue calli mi parlano, la tua gente mi trasmette gioia, le tue "tiendas" sono piene di cose artigianali, dentro ogni porta si intravede un giardino che farebbe invidia ai sceneggiatori di Jurassic Park. Mi lascio guidare dall'istinto e faccio ciò che amo di più in una città nuova: mi permetto il lusso di perdermi. Faccio tante foto. Non riesco a non farle. Ogni angolo ha qualcosa di magico. Mi sento bene qui. Mi sento come dentro una puntata di Pechino Express.
    Giretto in una libreria gestita da un signore americano da cui esco con un grande classico della letteratura guatemalteca, Miguel Ángel Asturias. Birretta in un posto cozy che ovviamente vende caffè locale e cookies vegani, lucky me. Pranzetto veg con mate di cortesia in un chiostro in stile coloniale e poi ritorno a casa perché si mette a piovere. Questa volta in autobus perché c'è tipo un diluvio universale in puro tropical style. Ho però scoperto che nei dintorni di dove vivo ci dovrebbe essere un negozio di vestiti di seconda mano. Devo comprarmi assolutamente una felpa pesante e qui è tutto importato dalla Cina. Mal che vada ripiego su una di quelle felpe in puro stile maya fatte a mano, quelle proprio da straccione che solo io mi comprerei. Già immagino gli sguardi dei miei amici se la comprassi 😂 domani mi darò allo shopping.
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