Guatemala

August 2022 - January 2023
A 163-day adventure by Leonardo Read more
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  • Day 1

    Partenza

    August 22, 2022 in Italy ⋅ ⛅ 31 °C

    Partenza!
    Quante emozioni, ma soprattutto quanta ansia. L'ansia bella, l'ansia fisiologica, l'ansia di chi sfida la paura e cerca di uscire dalla zona di comfort. Un'ansia che può essere paralizzante, a tratti totalizzante, un po' maniaca di attenzione. Un'ansia che non si sconfigge, che si accetta, costruendo con lei un rapporto di fiducia. Cara ansia, so che mi stai tutelando, che stai cercando di non farmi dimenticare nulla, di tenermi vigile, di non farmi fare cazzate, ma soprattutto so che mi stai ricordando che ho paura, eccome se ho paura. Paura di quello che potrebbe andare storto, paura di essere molto lontano da casa, paura di essere solo, paura di non essere all'altezza. Non mi illudo di non avere paura, ma parto dalla consapevolezza che se ho paura è perché ho scelto di avere paura, ho scelto di fare questo viaggio e quindi ho scelto di combattere la paura. Finché mi muovo la paura non vincerà, finché non mi fermo la paura non mi bloccherà. Parto quindi consapevole che non mi devo fermare e che mi devo fidare della mia ansia. Parto, e comunque vada, lascerò che il mio futuro si palesi perché non c'è niente di più emozionante di scoprire cosa mi aspetta, un po' come aspettare l'uscita dell'ultima stagione di Stranger Things. Wow. Chissà cosa succederà.Read more

  • Day 2

    Attesa

    August 23, 2022 in Spain ⋅ ☀️ 27 °C

    Dopo quasi 14 ore di attesa, tre terminal cambiati e una notte travagliata sul pavimento dell'aeroporto, viene finalmente dichiarato il gate d'imbarco. Destinazione San Salvador via Guatemala. C'era una pubblicità che diceva che l'attesa del piacere è essa stessa piacere. Insomma, se l'attesa del piacere è restare distesi sulle piastrelle in un angolo di un aeroporto sperando di prendere sonno e di non cedere ai dolori di collo, schiena e sedere, avrei qualcosa da ridire. Quello che sicuramente è vero delle esperienze più strane è che sono memorabili. Certo potevo uscire e prendermi un letto in un ostello ma vuoi mettere vedere la signora delle pulizie sfrecciare sulla sua macchinetta pulitrice a tutta velocità alle 2 di notte? o sentirsi meno soli vedendo persone disperate alla ricerca dell'angolo perfetto per dormire? come se ne esistesse uno. Il mio non era male, vista tramonto e vista alba, in un nell'angolo dove non passava quasi nessuno. Locus amoenus. Y ahora, a por Guatemala.Read more

  • Day 2

    Antigua Guatemala

    August 23, 2022 in Guatemala ⋅ 🌧 18 °C

    Sono le 20, quindi le 4 di mattina ora italiana. Io sono parecchio ko ma mi hanno chiesto di andare a prendere una birretta nel bosco e chi sono io per dire di no eheh. Il viaggio in macchina dall'aeroporto è stato surreale. Continuavo a guardare fuori dal finestrino un po' incredulo di dove fossi. È successo tutto così velocemente. Mi sembra di essere in un sogno. La foresta onnipresente, i vulcani (ce ne sono 32 in Guatemala e 3 attorno alla vecchia capitale, Antigua, dove mi trovo ora), l'essere a 1500m slm, le casette colorate, i negozi fatiscenti che tanto mi ricordano lo Sri Lanka, gli autobus pittoreschi, tutto, ma proprio tutto stimola il mio cervello e mi fa comparire un sorriso ebete sulla faccia. Sono davvero in Guatemala. Dopo i mille problemi e i mille rinvii sta succedendo davvero.
    Allo stesso tempo l'ansia è ancora presente, sebbene io sia tranquillo non riesco a non pensare ai prossimi passi, a quello che mi aspetta. Ci vorrà tempo per ambientarsi e trovare un nuovo equilibrio; devo solo avere pazienza.
    Intanto mi godo il pensiero di aver sorvolato i Caraibi. Certo ho avuto la sfiga di avere il posto con finestrino senza finestrino ma sono comunque riuscito a scorgere un po' di acqua cristallina e qualche atollo.
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  • Day 3

    Primo giorno

    August 24, 2022 in Guatemala ⋅ ⛅ 22 °C

    Ma che bello è dormire dopo un viaggio così lungo? Però svegliarsi con la vista nella prima foto è pazzesco. Non sto sognando, sono qui davvero. Colazione con fagioli neri e cipolla, mix di frutta fresca e pane alle olive. Meraviglia. Unico piccolo problema: c'è un cane in casa, un giovane pastore tedesco, Quinich, che non sembra gradire la mia presenza e ogni tanto cerca di mordermi. Non proprio piacevole ma cercherò di vincere il suo cuore prima che mi sbrani.
    Si risale in macchina, direzione Città del Guatemala (che è il nome della capitale), per una conferenza sulle aggressioni ai difensori di diritti umani in un meraviglioso convento in stile coloniale (foto). Fa caldo finalmente. Ieri sera ammetto di essermi un po' preoccupato: freddo e poche cose pesanti in valigia, una giacca e una misera felpina leggera (stasera c'era gente col piumino per capire la situazione). Mannaggia a me. Sarà anche un paese tropicale ma è anche vero che sono praticamente in montagna.
    A pranzo riunione con la direttrice del dipartimento di studi sociali della università per dei consigli sul progetto di tesi e che grazie a Dio suggerisce di ridimensionarlo: "è decisamente troppo ambizioso se resti qui solo 4 mesi". Che sollievo. Ero abbastanza preoccupato. Fosse per il mio supervisore avrei dovuto fare un mega studio di due regioni del Guatemala, raccogliendo dati, facendo interviste, in 4 mesi, da solo, su cambiamento climatico, sfruttamento di risorse, aspetti culturali, tensioni sociali, colonialismo moderno ecc. Praticamente un progetto di dottorato senza averne le competenze e avendo 4 mesi invece di 3 anni. Continuerò a pregare per altre intercessioni divine che allegeriscano il carico di lavoro e di ansia.
    La giornata è continuata con una mostra di un'artista amica del mio supervisore, Andres, con cui hanno creato azioni di protesta artistica, in un posticino carino vicino a una chiesa bianca, circondata da foresta, e con un bar fatto di due autobus "riciclati". L'artista in questione, Regina José Galindo, ha anche vinto un leone d'oro alla Biennale di Venezia. Una ragazza incredibile. Vi dico solo che il leone d'oro l'ha vinto con un opera di imenoplastica come critica alla tratta di bambine vendute per scopi sessuali. Si è ripresa mentre lei stessa si sottoponeva ad un imenoplastica per mostrare l'atrocità di ripristinare la verginità chirurgicamente in bambine che venivano continuamente vendute a nuovi acquirenti. È stato agghiacciante. L'entrata della mostra erano 9 minuti di grida di bambine che ricordavamo i 9 minuti in cui hanno gridato delle bambine bruciate vive in una struttura governativa che aveva il compito di proteggerle dalle violenze sessuali che subivano. A volte mi chiedo come sia possibile che esistano ingiustizie di questo calibro nel mondo, ma prima di abbandonarsi alla disperazione o al pianto, bisogna ripetersi, come dice un'opera di Regina che riporta le parole di una donna indigena a cui un soldato ha ucciso la figlia dopo averla abusata, "SEI VIVA, non piangere, puoi ancora lottare".
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  • Day 4

    Antigueando

    August 25, 2022 in Guatemala ⋅ 🌧 19 °C

    Mi sveglio più tardi, oggi nessun impegno. Decido di partire per Antigua, la vecchia capitale che si trova tra 3 vulcani, spostata in seguito a un terremoto. Colazione con frutta fresca e via camminando per un'ora tra le strade super trafficate. Però che posti. Non so cosa mi succeda quando inizio a camminare ma vengo invaso da adrenalina, è come se potessi andare ovunque. Poche cose riescono a darmi la sensazione di libertà come iniziare a camminare in un posto sconosciuto, senza meta, senza restrizioni di tempo. Camminando vedo piantagioni di caffè (foto), vulcani, persone caricate sui retro dei pick-up, autisti che mi salutano, vecchietti che sfidano il traffico, donne con fasci di legna sulla testa e rigorosamente col sorriso. Qual è il segreto di questo sorriso? Ricordo che in Sri Lanka avevo le stesse sensazioni. A cosa hanno accesso queste persone che io ignoro? È la natura onnipresente? È il senso di comunità? Più che sulla tesi credo che stavolta dovrei davvero mettermi a investigare sul senso della vita per queste persone, su cos'è per loro la felicità. Lo trovo estremamente affascinante e commovente.
    Arrivo ad Antigua dopo un'ora a piedi. Il sole si alterna a momenti nuvolosi. Entro nella città e subito me ne innamoro. Ah Antigua. Le tue calli mi parlano, la tua gente mi trasmette gioia, le tue "tiendas" sono piene di cose artigianali, dentro ogni porta si intravede un giardino che farebbe invidia ai sceneggiatori di Jurassic Park. Mi lascio guidare dall'istinto e faccio ciò che amo di più in una città nuova: mi permetto il lusso di perdermi. Faccio tante foto. Non riesco a non farle. Ogni angolo ha qualcosa di magico. Mi sento bene qui. Mi sento come dentro una puntata di Pechino Express.
    Giretto in una libreria gestita da un signore americano da cui esco con un grande classico della letteratura guatemalteca, Miguel Ángel Asturias. Birretta in un posto cozy che ovviamente vende caffè locale e cookies vegani, lucky me. Pranzetto veg con mate di cortesia in un chiostro in stile coloniale e poi ritorno a casa perché si mette a piovere. Questa volta in autobus perché c'è tipo un diluvio universale in puro tropical style. Ho però scoperto che nei dintorni di dove vivo ci dovrebbe essere un negozio di vestiti di seconda mano. Devo comprarmi assolutamente una felpa pesante e qui è tutto importato dalla Cina. Mal che vada ripiego su una di quelle felpe in puro stile maya fatte a mano, quelle proprio da straccione che solo io mi comprerei. Già immagino gli sguardi dei miei amici se la comprassi 😂 domani mi darò allo shopping.
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  • Day 5

    "beh ormai sei qui"

    August 26, 2022 in Guatemala ⋅ 🌧 21 °C

    Sono successe alcune cose degne di nota in questo venerdì 26: ho prenotato la salita sul vulcano Acatenango per domani e ho parlato con Andres sul mio progetto di tesi. Né l'una né l'altra sono andate nel migliore dei modi.
    Ieri mi ero messo a guardare un po' di compagnie di viaggio che proponevano la salita al vulcano ma vendevano solo pacchetti per minimo due persone 😑 Decido quindi di andare di persona stamattina in città a fare un giro per agenzie. Sapete quegli errori basilari che si fanno tipo prenotare e pagare subito nella prima agenzia che si trova? Ecco io l'ho fatto. Il prezzo mi sembrava buono e il tipo mi stava simpatico quindi gli ho dato subito i miei soldi, circa 60 euro, per passare una notte in cima al vulcano, vedere l'alba e poi scendere. Problema: in preda a panico pre-partenza ho tolto tutto ciò che di tecnico avevo messo in valigia: maglia termica e felpa pesante. "Vado in paese tropicale non mi servono" ahahahah peccato mi dicano che ci sono tra i -5 e i -15 gradi in vetta. Panico. Vado in un posto dove in teoria affittano attrezzature. Unico vincolo che hanno, l'escursione la devi fare con loro. L'agenzia di viaggio mi fa un'ottima impressione, ragazzi giovani, forniscono cibo vegano per tutti di default, attrezzature in affitto economiche, servizio ottimo, prezzo anche, un solo posto libero. Ma niente, io ormai avevo dato i miei soldi all'altra agenzia. Non c'è modo di annullare. Inizio ad entrare in una spirale di rimorsi. Incredibile come una cosa così stupida influenzi tanto l'umore quando sei da solo in viaggio. Se solo avessi aspettato e mi fossi guardato attorno un attimo. Che errore da pivello. Comunque alla fine compro una giacca che spero basti e domani rischierò. Potrebbe essere l'ultima pagina di questo diario eheh.
    L'incontro con Andres, il direttore dell'associazione con cui farò il tirocinio, per parlare della tesi invece mi lascia con l'amaro in bocca. Per farla breve lui non aveva capito quello che dovevo fare e mi dice che non gli va tanto bene, però, cito le sue parole "ormai sei qui". Più che altro è preoccupato che il progetto sia inutile per loro, cosa probabile, e che richieda uno sforzo da parte della sua associazione troppo grande, cosa molto probabile. Però ne avevamo parlato prima di partire, pensavamo avesse capito. L'unica soluzione è cercare un'alternativa, un compromesso tra i piani iniziali e un nuovo progetto più gestibile e dai risultati più tangibili. Non mi trovo certo in disaccordo con Andres, dice cose molto sensate che mi fanno pensare molto: "non vorrei che il tuo progetto fosse solo un modo per portare a termine i tuoi obiettivi usando il tempo di persone che già vivono in condizioni difficili, devi tenere conto che se chiedi alla gente di parlarti della loro vita e dei loro problemi devi anche dir loro che lo stanno facendo per un qualcosa che li aiuterà, anche solo di poco, a risolvere quegli stessi problemi". Mi sono sentito parte di una cosa che odio, il "white saviorism", termine che indica come persone con privilegi, spesso bianche o occidentali, si prodighino a salvatori del mondo andando a fare progetti di volontariato o di cooperazione che in realtà poco lasciano alle comunità locali. È più un mero gioco mentale che fa stare bene chi fa questi viaggi e non risolve nessuno dei problemi di queste persone. Sono anche io così? la domanda mi turba molto. Moltissimo. Certo che sono partito per cercare di aiutare queste persone. Certo è anche che queste persone non mi hanno mai chiesto di essere aiutate direttamente. Il motivo per cui sono partito è utilitaristico: devo scrivere una tesi e volevo andare all'estero. L'ultima cosa che voglio è che i miei privilegi continuino a danneggiare le comunità su cui farò lo studio. Voglio davvero che i risultati siano per loro utili.
    Alla fine cerchiamo questo compromesso e forse lo troviamo. Ne dovrò parlare con il mio relatore a Bologna e vedremo che ne sarà.
    Insomma una giornata emotivamente interessante e un po' pesante.
    Ora pensiamo a non morire assiderati in cima al vulcano.
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  • Day 6

    ACATENANGO y FUEGO🌋

    August 27, 2022 in Guatemala ⋅ 🌧 16 °C

    Io devo davvero imparare a smetterla di pensare troppo. Ieri mi sono davvero preoccupato per niente. Che avventura pazzesca. Alla fine mi hanno regalato una notte in un accampamento più costoso, con vista migliore, gratis perché ero l'unico viaggiatore da solo con quell'agenzia. Che culo.
    Sono stanco morto ma ancora non so se ho sognato o se era tutto vero. Salire fino a quasi 4000m su un vulcano spento con i suoi paesaggi di sabbia nera, le sue cloud forests, i vecchi canali di scolo della lava invasi dalla vegetazione e arrivare quasi in cima per ammirare le esplosioni del suo gemello ancora attivo potrebbe già essere stata l'avventura migliore di questo viaggio. Già ne è valsa la pena di venire fino a qui. Le foto parlano da sole. Siamo arrivati all'accampamento sfiniti, io ho anche dovuto portare uno zaino in più e 2 litri di acqua di una tipa che non ce la faceva più già dopo due ore, e ne sono servite sei 6 salire, ma il panorama era mozzafiato. Sembrava di essere in aereo, sopra le nuvole ma con la vista del vulcano che di giorno sembra fare solo fumo nero ma di notte regala giochi di lava pazzeschi, per non parlare dei boati che facevano tremare anche il terreno su cui stavamo. Il freddo si sentiva ma la voglia di passare tutta la notte a guardarlo era tanta. Alla fine siamo crollati prestissimo e ci siamo risvegliati sulle 5 per l'alba per poi riscendere, in 3 ore, al paesino di partenza. La nostra guida era un ragazzino di 16 anni, che fa da guida 4 volte alla settimana, con degli occhi di un colore che non so spiegare, tipo arancione, mi ricordava una volpe. Dice che sta mettendo via soldi, il mese prossimo se ne va negli Stati Uniti, a piedi, con suo cugino, pagando quasi 5000 euro per un coyote (il nome di chi scorta illegalmente al di là del confine), che sono davvero davvero tanti soldi per queste persone. Lui è incredibilmente determinato. Quanto mi dà da pensare, quanta ispirazione, quanta tristezza.
    Un'altra giornata da non dimenticare.
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  • Day 9

    Guate Guate

    August 30, 2022 in Guatemala ⋅ 🌧 19 °C

    Ciudad de Guatemala, anche detta Guate, la nuova capitale. Spostata dopo che il Volcán de Agua riversò il suo lago su Antigua Guatemala, inondandola e distruggendola in parte. Una città enorme con circa 20 zone diverse sparse per l'altipiano e le montagne. Una città letteralmente in mezzo alla foresta. Qui si concentrano i paradossi guatemaltechi, aree ricche affiancate da aree povere e malfamate. Io mi prendo un letto/cella in un ostello e ci resto qualche giorno mentre Andy (conosciuto tramite un'amica) mi porta a spasso, mi mostra alcuni posti interesanti e mi presenta la sua famiglia con cui passo 4 ore a giocare a bowling. Non impazzisco molto per questa città così grande e caotica. Io non sono tipo da grandi città. Antigua invece era fantastica. L'unica cosa davvero buona di questi giorni sono stati dei noodles vegani pazzeschi che uno chef Cantonese ha creato apposta per me e il Pan y Frijoles, letteralmente un panino con crema di fagioli e penso un po' di formaggio. Lo so che sembra strano ma vi giuro che è buonissimo. Non so come e non so perché ma è una droga e qui tutti ne vanno matti, ma non di un Pan y Frijol qualsiasi, di quello di Berna, una panetteria in centro che lo vende a 6 Quetzales, meno di un euro. Pazzesco. Per il resto la città mi lascia poco anche perché piove tutti i pomeriggi e non mi piace girare con la pioggia. Per di più non eccelle in sicurezza quindi preferisco girare con Andy quando riesce a portarmi in giro. Domani dovrei andare ad un concerto della sua band, Astton.
    Non molte altre novità se non che è iniziata la caccia all'appartamento a Cobàn, città in cui andrò giovedì e dove poi inizierò a lavorare sulla tesi. Ah sembra che le cose si stiano sistemando sul progetto di tesi e forse la mia presenza qui non è proprio insensata. Staremo a vedere.
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  • Day 10

    El Ataque

    August 31, 2022 in Guatemala ⋅ 🌧 19 °C

    Breve ricordo della mia prima serata in Guatemala in cui fosse coinvolto dell'alcol.
    Mercoledì sera Andy mi invita ad un suo concerto in un posto che si chiama El Ataque che scopro essere anche uno studio di registrazione di proprietà di suo cugino, chitarrista degli El Tambor De La Tribu, band mooolto famosa in Guatemala. Arrivo in anticipo e suo cugino mi mostra lo studio e mi fa sentire qualche canzone della sua band. Mi piace molto "Princesa", ora parte integrante della mia playlist Spotify e che già sto ascoltando ripetutamente. Comunque, in anticipo con me arriva anche Stephanie, Tefi per gli amici, e poco dopo la sua amica Laura. Ecco, loro due erano particolarmente in vena di fare festa quindi iniziamo a raccontarci le nostre vite tra una birra e l'altra finché decidono di farmi provare un grande classico guatemalteco, un rito chiamato "cata de cutos". Si da il caso che in Guatemala vendano in tutti i negozietti di strada, le "tiendas" (letteralmente "negozio" in spagnolo), delle simpatiche bottigliette di vetro che contengono alcol aromatizzato tra i 25 e 35 gradi (vedi foto) e pare sia tradizione, prima di una serata andare e comprarne diversi ed assaggiarli passandoseli. Chi sono io per sottrarmi alla tradizione? quindi usciamo, attraversiamo la strada, entriamo nel negozietto e voilà, inizia la magia. Mi fanno subito scolare al salto una bottiglietta al gusto fragola molto buona, per poi passare all'assaggio dei gusti limone, tamarindo (orribile) e lampone. Un mix tra vodka e grappa. Alcol che ti dà fuoco alla gola e ti impedisce di aprire gli occhi per 10 secondi. Un classicone da teenagers. Torniamo dentro ed inizia il concerto. Una bellissima serata tra blues, pizza, birrette 2x1 e balli molesti. Mi sembrava di essere tra amici di vecchia data. È stata una bella sensazione. Ovviamente l'alcol ha aiutato e si è fatto sentire: il giorno dopo mi sono ritrovato almeno 10 selfie nella galleria, credo fatti ogni volta che andavo in bagno. C'è ovviamente anche un video imbarazzante di loro due abbastanza provate ma che meglio resti nella mia galleria. Ci promettiamo di rivederci presto e magari di farci un giretto in bel posto turistico dalla parti di Cobàn, dove andrò l'indomani. La serata finisce alle 2 di mattina e io vado a dormire a casa di Andy, nonché casa di tutti i componenti della band, la Astton House.
    Il giorno dopo ritorno in centro, compro due Pan y Frijoles e prendo l'autobus che impiegherà sette lunghissime ore per arrivare a Cobàn.
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  • Day 14

    Cobàn

    September 4, 2022 in Guatemala ⋅ 🌧 19 °C

    Eccola, quella sensazione di stranezza mista a solitudine mista a "che cazzo ci faccio qui". Sapevo sarebbe arrivata. È sempre arrivata alla fine. In Sri Lanka, in Erasmus e anche un po' a Bologna. Quando viaggio spesso condivido le cose belle ma il 90% di un viaggio in solitaria, almeno all'inizio, è saper stare da soli. Sapere che la nostalgia arriverà, che i pensieri ti immobilizzeranno e che le giornate si faranno più difficili. L'arrivo a Cobàn è stato un po' questo. È stato rendersi conto che sono molto lontano da casa, molto lontano da ciò che mi è famigliare. I giorni scorsi ero in posti molto turistici e mi sembrava di essere in vacanza, ora invece mi rendo conto che sono qui per restare. Qui. In questa città un po' sperduta tra gli altipiani centrali del Guatemala, dove piove sempre in questo periodo. Sempre. Tutti i giorni tranne qualche mattina.
    La buona notizia è che sono riuscito a trovare un appartamento, in parte grazie all'intercessione divina che mi ha fatto conoscere Antonella, una ragazza Guatemalteca con il papà genovese. Che piccolo il mondo. Si è offerta di aiutarmi e mi ha fatto un po' da guida in questa città, consigliandomi le zone più o meno sicure, cosa fare e cosa non fare.
    La brutta notizia è che la casa costa molto più di quanto mi aspettassi. Gli appartamenti che costano poco qui sono tutti senza mobilio. Questo era l'unico ad un prezzo accessibile con mobili ma senza nient'altro. Senza bicchieri, piatti, pentole, scopa, spugne, lenzuola, posate, coltelli, taglieri ecc ecc. Sto passando le giornate a fare spese. Incredibile quante cose siano necessarie per sopravvivere e farsi da mangiare.
    Comunque a mano a mano che riempio e pulisco l'appartamento il mio umore va migliorando. Alla fine ho una casa mia e per quanto poco ho la possibilità di vivere in un paese lontano ed essere totalmente indipendente. Non resta che lasciare alla vita la possibilità di compiere le sue magie e restare positivi. Comunque vada da questa esperienza avrò sicuramente molto da imparare.
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