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  • Day 2

    Sabbia, onde e rocce

    December 28, 2019 in Iceland ⋅ ⛅ 5 °C

    Questa è stata la prima tappa naturalistica degna di un tour in Islanda, accidenti!

    Il sole è già sceso sotto l'orizzonte, il cielo è tornato scuro e coperto, ma Pietyr non si è formalizzato e ci ha portato alla spiaggia di Reynisfjara, famosa per la sua sabbia nera e le sue onde altissime. Qui si alza anche una scogliera di basalto a strapiombo sul mare, dove - prima che il riscaldamento climatico le spingesse più a nord - venivano a nidificare i Puffin, le "pulcinelle di mare", uno dei simboli di questa isola.

    Dopo un breve tratto in salita, affondando nella sabbia spessa e scura, arriviamo a una lunga lingua di sabbia nera. Le onde in lontananza, anche nella penombra del crepuscolo, sono alte, rabbiose e schiumeggianti. La guida e i cartelli ci hanno avvisato più volte di non avvicinarsi troppo alla riva, perchè anche se le onde sembrano lontane - la battigia era lunga almeno dieci metri - non si può mai sapere quando arriverà l'onda anomala che ti potrebbe portare via!
    Qui in effetti si inizia ad assaporare quanto selvaggia e indomabile sia la natura di questa terra: il rumore delle onde, la loro altezza al largo, la forza con cui investono la sabbia, la lunghezza di questa spiaggia nera... Forse questo viaggio inizia a stupirmi!
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