• Valeria Ditaranto

Argentina 2019

Valeria tarafından 22 günlük bir macera Okumaya devam et
  • Gezinin başlangıcı
    12 Ağustos 2019

    Buenos Aires - Puerto Piramides

    13 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 7 °C

    Chi mi ha accompagnato all'aeroporto mi ha detto che avevo la felicità dipinta in viso. Viaggiare è felicità, è uno stato di grazia, racchiude tutte le migliori cose di me, la curiosità, la capacità organizzativa, le chiacchiere.
    Verso Francoforte belle turbolenze, eravamo in ritardo e siamo state scortate alla connessione, poi mega volo verso Buenos Aires. L'ultimo transcontinentale così lungo per me era stato verso il Perù nel 2003. Adesso gli schermi per i film sono dietro ogni sedile e puoi scegliere cosa vedere, in quale lingua e con quali sottotitoli: figo! (Ho visto Green Book e circa metà di 7 uomini a mollo).
    Ora siamo in transfer verso l'aeroporto Newberry per il volo verso Puerto Madryn.
    Finora la cosa più bella è la temperatura "gradevolmente frizzante" ..direi sui 10 gradi, cielo terso e ai lati della strada parchi di querce ed erba rasata.
    Alle 16:00 siamo ancora in viaggio (come mi ha scritto Martina "24 ore???") sul pulmann verso Puerto Pyramides. Vista la discesa non tanto di latitudine ma di "civilizzazione", è sorta spontanea la domanda al tassista: "C'è qualcosa da fare la sera a Pyramides?" "Dormir" 👍
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  • Puerto Piramides

    14 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ 🌬 8 °C

    Puerto Piramides è un villaggio all'interno della riserva della Penisola di Valdes, cui si accede pagando un pedaggio a un check point posto in una distesa desertica solcata da una lingua di asfalto e occhieggiata da guanachi, bovini e pecore lanute.
    Il paese ha due sole strade: quella perpendicolare alla spiaggia è costellata di agenzie per le escursioni di whale watching, quella parallela raccoglie tutti i servizi cittadini necessari (scuola, ospedale, polizia, pompieri, tribunale e chiesa), qualche negozietto di souvenir e localetti per mangiare, arredati con originalità. Abbiamo il leggero sospetto di essere gli unici turisti notturni ed è vero, a Piramides la sera si può solo dormire.
    Ma noi siamo venute per le amiche balene e, nonostante il vento, bardate come boe ad alta visibilità, ce le andiamo a cercare in mezzo al mare.
    L'ultimo è un bel balenottero, ideale per watching 😍
    E per finire, bel trekking verso il mirador dei leoni marini, tutti spiaggiati insieme appassionatamente.
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  • Puerto Piramides - Tigre

    15 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ⛅ 13 °C

    Ferragosto! E proprio oggi che vorrei essere vicino alla mia famiglia nel giorno di festa, Internet non funziona: 0 whatsapp, 0 messaggi e videochiamate :-(
    Sarebbe quella che si definisce giornata interlocutoria. Per far passare il tempo fino al volo di ritorno verso Buenos Aires, cerchiamo di raggiungere il Golfo di San Josè, ma la strada è un pantano e rischiamo di sprofondare nelle sabbie mobili. Ripieghiamo su una passeggiata in spiaggia da un paio d'ore (alla fine saranno buoni 10 km).
    Fa impressione camminare sulla battigia compattata dalle maree senza vedere non solo altri esseri umani, ma nemmeno seni della loro presenza, solo mare, sabbia e silenzio.
    L'ultimo saluto alla Penisola di Valdes ce lo danno gli amici guanachi.
    Poi l'attesa estenuante del volo in ritardo di due ore, l'auto a nolo senza navigatore, per cui siamo costrette a entrare in città per recuperarlo dall'ufficio non proprio di strada e i piani scombinati sulle tappe verso nord.
    Ma...siccome il meglio è ciò che non ti aspetti, all'aeroporto ci sorprende una deliziosa esibizione di tango e nella ricerca di ricovero notturno, capitiamo in una splendida dimora coloniale di fine '800, finemente arredata, accolte da tutta la famiglia che ci mostra con giusto orgoglio ogni preziosità...un sogno.
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  • Tigre - Colonia Carlos Pellegrini

    16 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ⛅ 25 °C

    Inizia la nostra rotta verso il nord, non avendo ben chiaro in primis il funzionamento del navigatore e poi la destinazione ... che sono la stessa cosa, perché senza destinazione il navigatore non sa dove andare. Ad ogni modo imbocchiamo l'autostrada, bella, grande, ben segnalata ... la singolarità è che non è propriamente "blindata" come siamo abituati: ai lati , oltre la corsia di emergenza di prassi, non essendo chiusa da recinti, si aggregano di tanto in tanto chioschi di parrilla, generi alimentari, frutta e verdura, oltre a posti di blocco di polizia stradale segnalati da restringimenti di carreggiata.
    Anche qui, dall'altra parte del mondo, Radio Maria è l'unica radio che si riesca a sintonizzare decentemente.
    Spinte dalle descrizioni della Lonely Planet, decidiamo di visitare il santuario di Gauchito Gil, un santino locale cui è attribuito il miracolo di aver guarito il figlio del suo boia. Le strade sono costellate di edicole adorne di bandiere e stracci rossi ... e il suo santuario non è molto diverso: una specie di garage di lamiera con le bandiere ai lati e tutt'inotrno la solita corona di baracche di cianfrusaglie votive, il tutto in versione slum.
    Gli ultimi 70 km della giornata sono uno sterrato ininterrotto, con cui ci inoltriamo nella
    Riserva Naturale di Iberà lasciandoci alle spalle ogni segno di civiltà. Ai lati della pista scorre una pianura arida che vira verso le paludi, popolata dal bestiame delle estancias e, man mano che ci addentriamo nella riserva, avvistiamo aironi, garzette e il famoso maiale/cane grasso/ah no, è il capibara.
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  • Colonia Carlos Pellegrini

    17 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ⛅ 23 °C

    L'arrivo a Colonia Pellegrini è stato una vera avventura, con il tramonto che dopo aver incendiato i campi, ha lasciato il posto a una notte fonda, senza segni umani a guidare il cammino, senza indicazioni stradali, senza punti di riferimento...finché, come in una favola per bambini, una luce in lontananza ci ispira il sollievo dell'arrivo. In realtà sollievo fugace: "Nessuno ci voleva per la notte nella sua zozza posada per non spaiarsi il week end lungo...e così, l'ho fatto...un paio di gringos li ho mandati affa de core, rigorosamente in italiano, che rende meglio! Finalmente troviamo posto per dormire e andiamo a cena in una baracca gestita da una specie di Scialpi con tanto di espadrillas, che ha messo in menù tre piatti tipici e non meno di trenta cocktail anni '90 e 5 tipi di vodka :-o...roba dell'altro mondo...e infatti siamo all'altro mondo!" (Cit. Sara).
    Oggi giornata intensa, iniziata di buon mattino "para disfrutar" una bella escursione in laguna. Il nostro Caronte si chiama Antonio e ha un bel basco all'uncinetto dimensione disco volante, must have del posto. Ci svela i segreti della laguna, raccontandoci con rispetto e orgoglio gli animali di questo habitat, dal boa constrictor pequeno al capibara, dalla garza blanca ai jacarè (caimani) ai patos e altri uccelli di cui ritroverò il nome prima o poi.
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  • Colonia Pellegrini - San Ignacio Mini

    17 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ⛅ 26 °C

    Ancora rotta verso nord, con altri 110 km di sterrato e ai lati della strada, tra fossi e piccole paludi, la pianura diventa impercettibilmente più verde, scoprendo boschetti isolati di pini che contrastano con la terra rossa intorno e con il cielo pallido di nuvole incerte.
    A San Ignacio Mini programmiamo la visita notturna alla missione, poche rovine che fanno solo indovinare la grandezza che fu, illuminate da proiezioni su schermi di acqua nebulizzata che rendono tremula e sognante la notte.
    E infine la sorpresa: l'albergo (Hotel Toscana) è tenuto da un italiano di Livorno (!!!), con tanto di poster dei 4 mori.
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  • San Ignacio Mini - Trinidad

    18 Ağustos 2019, Paraguay ⋅ ☁️ 21 °C

    Oggi sconfiniamo. L'appuntamento è alle 8 di mattina (e mica possiamo sempre fare i turisti comodi :-o) con Ramon, l'autista che ci porta in Paraguay a visitare le misiones di Trinidad e Jesus de qualcosa. E' il primo argentino ben sveglio e ci racconta la storia della sua vita, dagli inizi come raccoglitore di yerba mate ai suoi sei figli, di cui enumero con orgoglio le professioni, soddisfatto di averli tutti sistemati.
    Nella mision di Trinidad apprezziamo, malgrado la guida che dimostra l'entusiasmo della Massironi nella gag dei bulgari, la grandezza del progetto dei gesuiti e del loro esperimento sociale e di governo con i guaranì. Ma ancora di più colpisce il senso di rovina, di abbandono e di perdita di memoria storica che in soli 250 anni ha ridotto una tale ricchezza materiale e culturale a poche pietre, faticosamente sottratte all'oblio del tempo e all'ignoranza dei poveri. La pace che si espira è il soffio della dimenticanza.
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  • Jesùs de Tavanangue - Puerto Iguazù

    18 Ağustos 2019, Paraguay ⋅ ⛅ 22 °C

    La seconda mision si chiama Jesùs de Tavanangue, che vuol dire "il villaggio che non fu" (dopo l'isola che non c'è, il copyright va alla guida David), perché è stata abbandonata prima ancora di essere terminata: un gigantesco monumento incompiuto.Okumaya devam et

  • Cataratas de Iguazu

    19 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ⛅ 20 °C

    Oggi si avvera un sogno, oggi raggiungo uno dei luoghi del cuore di sempre, una di quelle mete agognate, rincorse, immaginate e non per mettere un segno di spunta su una lista di must go, ma per sentirmi parte di quel racconto straordinario che è la vita e questo mondo meraviglioso.
    Niente di ciò che ho visto oggi mi ha deluso e tutto mi ha stupito. Già dall'ingresso del Parque de Iguazu mi sentivo come una bambina a Gardaland (e per certi versi la struttura e l'organizzazione erano simili: tutto perfettamente indicato, una pulizia ammirevole, servizi oltre ogni aspettativa e confronto). E subito gli animali sono venuti a salutarci: piccole scimmie cappuccine pettinate come Trump (cit.), procioni dalla coda ad anelli, uccelli dal collo blu (urracas).
    E poi camminare tra la vegetazione fino a intravedere i primi salti di acqua, gli scrosci potenti che accarezzano il manto verde sulle rocce.
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  • Cataratas de Iguazu (continua)

    19 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ⛅ 20 °C

    Niente può preparare allo stupore davanti alla Garganta del Diablo: l'acqua calma del fiume, appena increspata dalla corrente, viene improvvisamente inghiottita in una voragine, in cui si trasforma in una cascata bianca di spuma, pesante di potenza e leggera di luce e magnetica, piena di forza che attrae e che spaventa. Ho pianto di emozione, pensando ad Augusto e Martina, perché sono l'amore puro espresso nella bellezza di fronte a me.
    E per finire la giornata in modo un po' più prosaico, due foto due delle tre frontiere Argentina-Brasile-Paraguay.
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  • Cataratas do Iguaçu

    20 Ağustos 2019, Brezilya ⋅ ☀️ 19 °C

    Ci fidiamo delle guide che caldeggiano la visita alle cascate anche dal lato brasiliano, pur con qualche titubanza: quale differente angolo visuale potrebbe eguagliare lo spettacolo di ieri? Invece dobbiamo ricrederci, perché la brasilian view scopre il panorama di tutto il fronte delle cascate e le passerelle e i punti di osservazione sono talmente vicini da offrire un'esperienza tattile da aggiungere agli altri sensi.
    Voglio usare le parole di Sara per descrivere le sensazioni di oggi, perché abbiamo lo stesso cuore e gli stessi occhi: "♫ "La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare " ♫ canta Jovanotti. E' proprio vero. E' indescrivibile la sensazione al cospetto delle cascate di Iguazù. Paura e attrazione, forse così si può riassumere. L'acqua si scatena inquieta sulle rocce e scava dei cunicoli abitati dagli uccelli, ma al tempo stesso sembra accarezzare i muschi e le piante verdissimi lungo il suo cammino. E' amore e rabbia, "pugni e carezze". Poi arriva la luce, i colori risplendono, spunta l'arcobaleno e scrosciano gli applausi di milioni di gocce. C'era la pentola dell'oro alla fine dell'arcobaleno? Chissà... Insomma, tutto questo è da vivere: raccontarlo, fotografarlo e filmarlo è solo un ricordo, ma l'emozione vera è esserci. E allora, cosa vuoi di più dalla vita? "Un tucano!"
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  • Puerto Iguazù - Resistencia - Salta

    21 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 21 °C

    E adesso a ovest, ci aspetta un giorno e mezzo di viaggio per 1.400 km. Prima tappa "Resistencia" (vicino a Corrientes ... perché poi la luce ... Salta).
    Lo sapevamo, sarebbe stata una giornata lunga e noiosa. Altri 800 km da Resistencia a Salta, in linea retta verso ovest, lungo la ruta 16, una striscia di asfalto (con svariati km di buche) srotolata in mezzo alla puna, a perdita d'occhio la terra che vira dal rosso al grigio, la vegetazione secca a tratti soffocata dagli incendi, gli animali sempre più rari al nostro passaggio.
    Al nostro arrivo ci aspetta un hotel abbastanza spartano, stanze e pulizia molto trascurate, sebbene la struttura ricordi fasti passati (una scuola?) e sia curata nella decorazione. Il giorno dopo Gustavo ci racconterà di aver rilevato l'attività da appena 4 mesi e di essersi dedicato a decorare le pareti e le porte. conferendo un gusto naive all'insieme.
    Si è rivelato un ospite gentile e chiacchierone, e davanti a un paio di te e a un mate ci ha raccontato la ritualità di questa bevanda, le proprietà della coca, i rapporti tra cileni e argentini, quelli tra la musica hard rock e la suoneria del telefonino, le caratteristiche dei salteños e della gente del "litoral" ... insomma, una bella sfida di chiacchiere con tre donne ... continuerà alla peña dopo ceña!
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  • Quebrada del Toro

    22 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 11 °C

    Ci sono diversi itinerari possibili da Salta, che abbiamo scelto come base di partenza delle nostre esplorazioni per i prossimi tre giorni. Allora cominciamo inseguendo il "tren de las nubes", in verità una ferrovia fantasma il cui percorso dovrebbe snodarsi sui costoni delle montagne tra gallerie e viadotti fino alla Polverilla.
    Il paesaggio vira presto verso il secco, diradando i villaggi che si riducono a qualche casupola di mattoni mimetizzata nella terra grigia, mentre pochi alberi polverosi lasciano il posto ai famosi cactus candelabro, il grande classico di ogni film western.
    E poi, quasi timidamente, ecco il primo assaggio di cerros colorados in questa Quebrada del Toro.
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  • Salta

    22 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 23 °C

    Nel pomeriggio visita della città, cioè dopo tanta natura e luoghi aperti, non vuoi mettercela una visita al museo? La scelta cade sul MAAM (Museo Archeologico di Alta Montagna), interamente dedicato al ritrovamento di tre mummie di bambini incas in un sito a oltre 6000 metri di altitudine (Niños del Llullaillaco), seppelliti insieme al loro corredo prezioso come offerta alla benevolenza degli dei. La conservazione dei loro corpicini è perfetta. grazie all'assenza di ossigeno e batteri, al punto che si possono osservare i dentini tra le labbra socchiuse, gli occhi ornati dalle ciglia, le rughe sulle piccole mani chiuse a pugno. Decisamente toccante riflettere sul loro speriamo inconsapevole destino.
    E per finire...la ceña a la peña (locale tipico di Salta, dove mangiare e assistere a spettacoli folcloristici).
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  • Jujuy - Quebrada de Humahuaca - Tilcara

    23 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 6 °C

    Si parte prestissimo oggi, perché i km da percorrere sono tanti se vogliamo smarcare due dei punti di interesse più agognati a nord di Salta. Per non farci mancare niente, decidiamo di raggiungere Jujuy (impronunciabile con le due j aspirate) usando la strada panoramica, che sale e scende in un serpeggiare ininterrotto di curve e tornanti attraverso una foresta subtropicale (a proposito, mi aspettavo qualcosa di più rigoglioso).
    A seguire, un numero imprecisato di km in cui il paesaggio si fa via via più arido e brullo e la vegetazione lascia spazio alle rocce e alla loro tavolozza di colori. Siamo nella Quebrada di Humahuaca, immortalata in tutte le immagini internet nella perfezione geometrica degli strati rocciosi di differente aspetto e composizione. In verità, sono rimasta personalmente un po' delusa e non per la qualità delle mie foto (giuro che mi sto impegnando!), ma perché, probabilmente a causa della luce e della differente angolazione...insomma l'aspetto reale è abbastanza diverso.
    C'è anche la foto dell'immancabile cimitero dei miei viaggi, abbarbicato in cima a una collina accessibile con una altrettanto immancabile strada sterrata da vertigine.
    Ultima tappa verso nord, Tilcara, dove quelle caratteristiche da villaggio andino di povere case di mattoni, tetti di lamiera, cani sciolti e cespugli polverosi si sommano a un'ammiccante atmosfera per fricchettoni in cerca dell'ultima frontiera.
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  • Purmamarca - Salar de Salinas Grandes

    23 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 16 °C

    Ridiscendiamo verso Purmamarca, per scoprire la montagna de los siete colores, un'incredibile varietà di forme e colori e materie, dall'argilla alla sabbia, dagli scisti ai basalti, e gli accostamenti glamour del giallo col viola, del verde con il rosso mattone, del nero ancora con il verde petrolio. Intanto si sale, masticando una bolita di coca fino al passo record (4.170 mt di altitudine).
    In un altopiano di rada vegetazione e seccume a volontà, si apre lo spettacolo delle Salinas Grandes, il quarto salar più esteso al mondo e il più alto a 3.900 mt slm. E' un paesaggio accecante, in cui un anfiteatro di tiendas fatte di mattoni di sale prelude all'immensa distesa della salina, un pavimento di cristalli esagonali e qualche raro affioramento di acqua che sembra aver inghiottito il cielo.
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  • Quebrada de Las Conchas - Cafayate

    24 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 17 °C

    Dopi i km macinati ieri, abbiamo deciso di prendercela comoda, anche perché è il momento di salutare Salta (che vuol dire raccogliere paccottiglie e bagagli della finora più lunga permanenza) e soprattutto il nostro squisito ospite Gustavo, che mi accompagna a far compere nel negozio "artistico" in pieno centro e poi ci offre una panoramica di addio dal Cerro San Bernardo.
    Comincia la seconda parte del viaggio con la rotta verso sud, per la quale decidiamo di dimenticare la famosa Ruta 40 attraverso le Valli Chalcaqui e scegliamo il percorso attraverso la Quebrada de Las conchas. Si tratta di uno spettacolo sorprendente quanto inatteso, che non solo gareggia in bellezza con i paesaggi di ieri, ma a mio parere vince di buona misura. Non ci sono solo i colori delle rocce a rapire lo sguardo, ma la straordinaria fantasia delle forme, guglie, calanchi, massi tondeggianti, pietraie, sabbioni, che si succedono in cambi repentini, come se un proiezionista invisibile cambiasse diapositiva ad ogni curva.
    Per non parlare delle performance di Licia, free climber in scioltezza, e di Sara, addetta al (eventuale) recupero.
    Abbiamo inseguito le bizzarrie della natura attraverso tutta la valle, dall'anfiteatro al rospo, dal frate al pinnacolo, alle finestre fino all'arrivo a Cafayate, distesa di vigneti secchissimi (sarà la stagione) in una pianura di argilla sabbiosa. Eppure il Torrontes ha il suo indubbio perché.
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  • Cordoba

    25 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☁️ 20 °C

    C'è poco da raccontare oggi: circa 700 km fino a Cordoba, con un tempo di percorrenza atteso di 9 ore e tre quarti. Continua a stupirmi la dilatazione temporale rispetto allo spazio misurato...in soldoni: perché, pur considerando una velocità bassa e le (poche) soste, non si riesce a fare affidamento su una media di 100 km orari? Semplice, perché il viaggio inizia, quasi sommessamente, con una strada di raccordo verso la strada nazionale. Che sarà mai? Invece ti ritrovi ad attraversare colline deserte che improvvisamente diventano montagne, e curva dopo curva dopo tornante, sei a 3100 metri, e passi accanto a un importante osservatorio astronomico, a un sito precolombiano e al museo della Pachamama. E discendendo la montagna ti chiedi: ma non era meglio una galleria?
    Invece scopri che il "camino sinuoso" (che eleganza!) è una strada pionieristica, che ha unito Tafi del Valle a Tucuman, attraversando la foresta subtropicale metro dopo metro ... e ci hai messo tre ore per circa 100 km :o)
    Arriviamo a Cordoba a un orario decente, utile per check in hotel, parcheggio auto, relax internet e serata in una drinkeria fighetta a parlare dei danni della gelosia.
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  • Cordoba - Alta Gracia

    26 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 24 °C

    Lunedì dopo il break di Ferragosto. L'ufficio ha riaperto i battenti e mi prende un poco di ansia al pensiero che potrebbero avere bisogno di me. Ma appena appena di ansia...poi passa :-D
    La Routard sconsigliava di visitare Cordoba la domenica e il luned' ed era nel giusto. Ieri sera molti locali erano chiusi e, tranne una milonga improvvisata in piazza, non c'era molta animazione (e scopriremo che stasera sarà ancora peggio, finendo a cenare con pizza "muzzarela" e "tallarinas" alla panna in un bar deserto), oltre al fatto che lunedì i musei sono chiusi.
    Ci dedichiamo a una placida visita del centro storico, cercando il fresco nelle chiese (bella quella della Compañía de Jesus, la più antica dell'Argentina, quasi medievale nella struttura di fortezza, con la copertura della navata centrale a forma di chiglia rovesciata).
    E poi la Cattedrale e la Chiesa di Santa Catalina.
    Nel pomeriggio ci spostiamo ad Alta Gracia, a 50 km da Cordoba, per visitare una Estancia Jesuitica, cioè un insediamento con chiesa, villaggetto, strutture per la produzione e trasformazione di prodotti agricoli, che doveva fungere da approvvigionamento per la capitale. Una delusione: tutto chiuso per il lunedì, ma soprattutto, tolti i ruderi perimetrali e la chiesa, niente di che.
    Invece il valore aggiunto della gita è stata la visita alla Casa Museo di Ernesto Chè Guevara, dove ha vissuto per 11 anni fino all'adolescenza. Il percorso di visita è centrato sui primi anni di vita del Chè, la famiglia, le amicizie, gli studi e i viaggi (della bicicletta e della motocicletta), la casa è perfettamente conservata, arricchita di foto, lettere. oggetti.
    Non credo che si tratti di semplice culto della personalità, ma di valorizzare un uomo fuori dal comune, per la forza dei suoi ideali, per la sua perseveranza, un vero visionario (oltre che un notevolissimo figo). Ho cercato un equivalente nell'esperienza storica italiana, ma non sono riuscita a trovarlo, un po' per eventi caratterizzati da maggiore coralità (la resistenza partigiana), un po' perché i nostri eroi moderni hanno dovuto morire per diventarlo (Falcone e Borsellino).
    Eppure la chiarezza delle sue parole e l'esempio della sua vita attraggono ancora oggi, almeno chi ancora crede nell'utopia di un mondo più giusto ed eguale.
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  • Cordoba

    27 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ⛅ 22 °C

    Giornata di ripasso, nel senso che avendo trovato chiusi siti e musei per il lunedì di riposo, ripercorriamo a Cordoba le tappe che avevamo scelto di approfondire.
    Cominciamo con il Museo della Memoria del Terrorismo di Stato (come qui definiscono in modo un po' sibillino la dittatura militare degli anni '70-'80). Si trova in una stradina di fianco alla cattedrale, nel luogo originario in cui venivano portati i sospettati letteralmente strappati alle loro vite, schedati e torturati, prima di sparire per sempre. Il luogo è volutamente lasciato in balia della rovina del tempo, a sottolineare sia il suo squallore, sia la forza della memoria, le foto, gli scritti, gli oggetti quotidiani, capaci di sopravvivere alla disgregazione delle pietre.
    Mi ha colpito la storia di Mariela, 23 anni, rapita mentre andava a denunciare la scomparsa di suo fratello. Accanto alle sue foto segnaletiche e ai verbali di arresto, è esposta la denuncia resa dal padre nei giorni successivi; si racconta che si era recato presso il posto di polizia per cercare di vedere la figlia e di averle lasciato del cibo con un biglietto per lei. Dopo tre giorni in cui notava che nessuno aveva toccato gli alimenti che lui lasciava per la figlia, aveva chiesto ancora di poterla vedere, ottenendo come risposta che sarebbe stata rilasciata il giorno dopo. La mattina dopo si era presentato con un thermos di caffè, ma gli avevano detto che Mariela era stata liberata la mezzanotte precedente; il padre torna a casa senza alcun dubbio di poter riabbracciare la figlia, non la trova, chiede per l'ennesima volta spiegazioni, ma gli viene risposto che non è compito della polizia fare ricerche sui prigionieri rilasciati. Mi sono immaginata questo povero padre disperato, nel suo vagare con il cibo e il caffè, aggrappato a una speranza che diventa angoscia...Nunca mas. eppure è più facile dimenticare l'orrore che ricordarlo per evitare che si ripeta.
    Seconda visita al Collegio Nacional de Nostra Señora de Monserrat, visita gratuita curata da uno studente (ex?) entusiasta della storia plurisecolare di questa prima scuola di formazione gesuitica...sembra Villa Sora, ma più antica.
    Facciamo il pieno di empanadas e siamo di nuovo in macchina...600 km, ma avremo di che coccolarci.
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  • San Antonio de Areco - Buenos Aires

    28 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ☀️ 25 °C

    Mi sono svegliata con un cinguettio di uccelli che, nello stordimento mattutino, ho confuso con dei piatti musicali che venivano sfregati circolarmente...vabbè, la sera prima, oltre a magiare benissimo in un ristorante "muy lindo", ci eravamo fatte un mezzo litro della casa.
    Dopo la notte nell'estancia (che non è la "stanza" come sarebbe normale, ma la fattoria/agriturismo), iniziamo la cavalcata gauchera con Paco, orgoglioso rappresentante di questa tradizione di cui San Antonio de Areco è il centro, vantando anche un festival che si tiene a novembre e un museo della cultura gauchera.
    La passeggiata è molto tranquilla, attraverso un paesaggio piuttosto monotono di pascoli per i cavalli, che si conclude con un mate e qualche chiacchiera con Paco.
    Riprendiamo la strada, l'appuntamento è a Buenos Aires per la riconsegna dell'auto, dopo qualche giro disperante per trovare un distributore dove fare il pieno prima di lasciarla. Dopo tanti borghi e villaggi, dopo tanta natura e distese solitarie, la città è quasi violenta con il suo traffico, le strade amplissime, il suo carico di umanità.
    Il taxi di 20 giorni fa mi aveva rivelato una grande città che snodava le sue strade fra giardini ordinati, oggi vedo la periferia fatta di costruzioni di mattoni nudi addossate le une alle altre, coperture di lamiera, cisterne e parabole sui tetti. E si percepisce quella povertà fatta di emarginazione ed esclusione, stridente rispetto alle opportunità che la grande città sembra offrire.
    L'appartamento è in Corrientes (non "tres quatro ocho" del tango "A media luz"), pulito, comodo e in ottima posizione. E ci aspetta La Viruta, la milonga più grande di Buenos Aires, con lezioni e ballo (un po' deludente, trasandata e inelegante, incapace di trasmettere quel misto di magia e passione che mi aspetto dal tango).
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  • Buenos Aires - La Recoleta

    29 Ağustos 2019, Arjantin ⋅ ⛅ 25 °C

    Io e Licia, cacciatrici di emozioni, luoghi, storie, immagini...Siamo pronte a conquistare Buenos Aires. Sembra una città immensa, è certamente composta di tanti pezzi di un puzzle, ma la mia amica è infaticabile: due guide in mano, Routard (l'ha spaginata 😳) e Lonely Planet, la mappa topografica, quella delle linee pubbliche, più Internet e senso di orientamento e osservazione ed ecco che combina gli itinerari con la sicurezza di una guida turistica professionista.
    Cominciamo dalla Recoleta, quartiere elegante noto per il cimitero storico. Mi ha colpito la totale assenza di fiori e lumini, forse giustificata dalla vetustà delle tombe, ma che genera una crasi netta tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Inoltre, in modo alquanto singolare, le bare non sono murate all'interno delle cappelle, ma semplicemente appoggiate sugli scaffali, pronte a sprofondare nelle cripte per far spazio a quelle più recenti. Evita Peron riposa qui, nella tomba della sua famiglia, neanche segnalata, ma rintracciata grazie alla curiosità dei turisti (ed è l'unica ad avere dei fiori). Nei dintorni del cimitero, la Chiesa di San Ignazio.
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    Gezinin sonu
    2 Eylül 2019