Saturnia

Abbandoniamo pitigliano, con la promessa di rivederci, dopo una buona colazione in casa e tempo trascorso ad ammirare il panorama. Saltiamo sulle ali del tempo un altro po, prima di riprendere il nostro viaggio verso sud. Tra un' immensa salita e diversi chilometri di strada nel bosco, ci imbattiamo nello spettacolo naturale delle terme di saturnia, le notiamo dall'alto ed entrambi decidiamo che è esattamente quello che ci serve. Sostiamo. Paghiamo (un rene), e seguiamo il lungo corso di persone dirette alle terme.
Arrivati, superato il bar, scendiamo in una stradina ciotolosa. Superiamo il torrente e ci adagiamo sui sassi. Ammiriamo il panorama unico, rovinato solo da urla e schiamazzi. Mi rendo conto che dopo giorni di clausura, forse sono un po' io, cosi decido di seguire Lc e ci approciamo ad una delle vasche naturali appena liberate, piu o meno a metà. Il rumore dell'acqua purtroppo non copre urla e schiamazzi e al terzo piede marcio che mostra parecchio interesse per la mia faccia, decido che è il momento, per me, di andarmene. Lc mi segue, e ci rilassiamo sulla sponda opposta. colgo di fronte a me esseri totalmente ricoperti di fango, appostati nei pressi dell'acqua. Un po spaventato e perplesso domando alla saggia Lc che trattamento alchemico fosse, e scopro cosi che a quanto pare riempirsi dello schifo del fiume, fa bene alla pelle. Per fortuna lo stomaco bussa forte coi piedi come tuo zio ubriaco al funerale della nonna e ritiriamo in nostri averi e ci mettiamo in marcia. Un parcheggio ci ospita illegalmente per una pasta e una volta riportata la pace, torniamo a volare spinti dall'amore.Les mer