Dominican Republic
Bahía de Las Galeras

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Travelers at this place
    • Day 67–69

      Las Galeras

      February 2 in Dominican Republic ⋅ ☁️ 24 °C

      Wir waren dann aber froh, als wir aus der Stadt in den abgelegeneren Ort 'Las Galeras' reisten, ein kleines Dort am äussersten Ende der Insel. Hier geniessen wir nun die wunderschöne Natur. Hier gibt es unendlich viele kleine Strände, wo man 'fast' alleine ist. Bei der ersten Wanderung durch den Dschungel sahen wir 3 kleine schwarze 🐍 von unseren Schritten davon schleichen...😱 Zum Glück fanden wir später heraus, dass es hier keine Giftigen gibt...😅🙈Read more

    • Day 4

      Las Galeras

      December 27, 2019 in Dominican Republic ⋅ ⛅ 27 °C

      Cool spot at the tip of Samaná Peninsula. Wetter than Punta Cana, with more tropical, organic feel. Lots of expat-run businesses, many Russian and French speakers, lots of activity and music playing at all times. Prices a bit more reasonable than Punta Cana and felt less resort-y, with beautiful public beaches everywhere. Wished I could have stayed longer. Caution: the one lane road can be a bit of a free-for-all with mopeds, trucks, and cars weaving in and out of each other, though people do a remarkable job of yielding and keeping each other safe. Come to a complete at speed bumps if you have to to prevent bottoming out. The Kia i was driving didn’t have much clearance making the speed bumps are very... effective. That being said, I had a lot of fun driving in the area and all the activity made hwy 7 fairly well-lit almost the whole way. Stayed at a quaint Airbnb for around $40/day.Read more

    • Day 17

      20.08 - Las Galeras

      August 20, 2022 in Dominican Republic ⋅ ⛅ 30 °C

      Unser Tag beginnt normalerweise immer mit Frühstück und Sachen für den Tag oder die Weiterreise zu packen. Genauso heute.
      So wie wir hingekommen sind, fuhren wir zurück. Im Nieselregen ging es vollgepackt auf zwei Motos zur „Parada Samana“ - Bushaltestelle Samana. Von dort ging es im Guagua nach Las Galeras. Dem (fast) letzten neuen Ort, den wir auf unserer Reise sehen werden. Leider hatten wir diesmal nicht so viel Glück mit dem Guagua. Es war ziemlich voll und die Klimaanlage gabs auch nicht. Aber dafür kostete die Fahrt von ca. 1,25 Stunden nur 4 € pro Person.
      Schnell in unser Backpacker-Hostel eingecheckt, ging es auch direkt zum Strand und einmal durch den Ort.
      Las Galeras besteht mehr oder weniger aus einer Straße. Bzw. einer Sackgasse. Denn am Ende der Straße begann der Strand. Toll am Ort ist die sehr entspannte Stimmung und es gibt viele gute und günstige Läden. Außerdem eine französische Bäckerei und eine Schweizer Tauchbasis (22.08).
      Nach einem weiteren Besuch des Playa Playitas, lernten wir ein paar neue Menschen kennen. Gregor, einen Hamburger in unserem Alter und Miriam, eine Italienerin. Zusammen aßen wir ganz klassisch Pica Pollo zu Abend und flüchteten danach in das rege Nachtleben von Las Galeras. An einer Straßenbar, bzw der Straßenbar genossen wir das Leben und Longdrinks für 3-4€. Später ging es in einen „Tanzschuppen“ - ganz klassisch Dominikanisch unscheinbar über einem Supermarkt.
      Aber es war wild und witzig. Zwischendurch kam ein Tscheche noch auf unsere Bekanntenliste hinzu :)
      Morgen gehts auf eine wilde Reise zu den Playas Fronton und Rincon!
      ¡Hasta la proxima!
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    • Day 5

      Las Galeras dia 1

      February 19, 2023 in Dominican Republic

      Y a sólo 1 horita y media en coche atravesamos paisajes selváticos naturales y llegamos al alojamiento de Airbnb de Agustín y Jessica Un argentino de Córdoba y una mexicana de Durango que cuidan 'La Casa de Lea.'

      Hemos tenido que descartar la cascada del Salto del Limón que nos quedaba de paso porque para llegar a ella hay que acceder en un tour a caballo y con Aleix no lo vemos viable

      Las Galeras es el sitio que más me gusta a primera vista. Un pueblo rural, de turismo más tranquilo y de gente más alternativa .
      Nuestro alojamiento está en la calle Jimmy Hendrix y nuestros anfitriones son súper acogedores! Un lugar muy hippie y artístico , quizás con demasiado trastes que Aleix puede romper jajaj

      Instalamos.nuestra mosquitera plegable del Lidl y nos echamos una buena siesta, luego playita de las Galeras y cuando Aleix se ha dormido, nos hemos salido al jardín a cenar pizzas y a charlar con Agustín y Jessica.
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    • Day 11

      La magia delle balene

      March 18 in Dominican Republic ⋅ 🌙 26 °C

      Sveglia alle sette, colazione deliziosa e pronti per andare a Playa Grande dove avevamo appuntamento con Miguel che ci doveva indicare quale barca ci doveva far fare l'escursione:balene, Playa Fronton, Playa Madama. Dopo aver ottenuto il permesso da parte della capitaneria, saliamo sulla lancia , indossiamo i giubotti salvagente e partiamo. Il mare non era proprio calmissimo e più ci allontanavamo dalla costa per prendere il largo , più diventava agitato. Inizia un'avventura rocambolesca! Nonostante i nostri ripetuti avvertimenti di andare piano al nostro "capitano Emiliano " , lui continuava a saltare le onde come montagne russe alla ricerca delle balene. A un certo punto Franco si gira per dirgli di rallentare arriva un onda la barca sobbalza e per il contraccolpo Franco si fa malissimo alla schiena, si è messo a gridare, non poteva respirare...momenti di panico! Nel frattempo avvistiamo le balene che maestose saltavano fuori dall'acqua come se ci salutassero, altre venivano a nuotare non molto lontano dalla barca e noi molto preoccupatissimi per quello che era accaduto eravamo emozionati per ciò che stavamo vedendo. Viste le balene andiamo a Playa Fronton , una piccola insenatura dall'acqua cristallina, sabbia bianchissima e una vegetazione rigogliosa a ridosso di una montagna di pietra. Bellissima! Siamo rimasti lì fino a dopo pranzo e poi abbiamo deciso di tornare anche perché Franco non era proprio in buone condizioni. Comunque ogni giorno è un'avventura nel vero senso della parola.Read more

    • Day 12

      Meditazione filosofica a Playa Rincon

      March 19 in Dominican Republic ⋅ ⛅ 26 °C

      Oggi la nostra tappa come ultimo giorno a Las Terrenas, prevede Playa Rincon. Ci mettiamo in marcia, inizialmete la strada e scorrevole e ci permette di ammirare giungle di vegetazione fatta da banani, cocco e altre piante selvatiche, fino ad arrivare a piccoli villaggi in cui si vedono scene di vita quotidiana della gente del luogo. I villaggi sono fatti di case, tutte rigorosamente lungo il ciglio della strada, di colori diversi, si vede l'alternarsi di catapecchie di lamiera e paglia in cui abitano più persone a villette in muratura magari con giardinetto. Galline che svolazzano per ogni dove, cani magrissimi che cercano disperatamente un posto all'ombra, baracche improvvisate in cui si vende frutta. Ogni tanto si vede una scuola con i bambini ,che magari fanno ricreazione, che giocano all'aperto prima di iniziare una nuova lezione, asini che pascolano liberamente. Insomma una cornice d'altri tempi. Finalmente arriviamo in questa meravigliosa playa , da molti considerata la più bella al mondo, un'insenatura che racchiude un grandissima spiaggia bianca con un mare cristallo. Spettacolo!!! Abbiamo preso un caffè sperando di fare il pieno di caffeina, niente da fare il caffè era stato fatto in un calderone pieno d'acqua dove hanno buttato due cucchiai di caffè che poi hanno filtrato e servito , e poi subito in acqua. Una bellezza! Nel frattempo avevamo prenotato un tavolo al Cabito per mangiare una squisitissima. Arrivati lì, percorrendo una strada che dire impervia e farle un complimento, ci accoglie il proprietario, un personaggio ! Lui è uno scrittore /filosofo che abita lì , da solo , non ha tv , radio o social conosce tutto quello che accade nel mondo. Una persona strepitosa! Dopo aver mangiato una paella bianca e nera buonissima, ci siamo messi a chiacchiere con lui per circa due ore, di politica, filosofia e previsioni per il futuro sorseggiando un buon rum , lo salutiamo e andiamo via. Arrivati in paese prenotiamo un sancocho , piatto tipico di questa zona che consiste in una zuppa di verdure varie comprese iucca, papaya, platano e carne di pollo, maiale e manzo. Era buonissimo ma con il caldo che faceva ogni cucchiaio era abbinato ad una goccia di sudore in fronte. La nostra giornata termina così. È stata una giornata particolare ricca di emozioni per i luoghi visti ma soprattutto per aver conosciuto una persona che vive di poco ma ha una grande ricchezza interiore e una visione intellettuale del mondo che riesce a trasmettere agli altri.Read more

    • Day 152

      Von Touristenhochburgen zu Traumstränden

      April 1, 2018 in Dominican Republic ⋅ ⛅ 26 °C

      Unser Zimmergenosse aus Chile war bereits seit zwei Monaten in der Dominikanischen Republik und empfahl uns zwei der schönsten Strände, die er gesehen hatte. Da seine Beschreibung mit der des Taxifahrers übereinstimmte und in den Norden der Insel führte, machten wir uns am nächsten Tag auf in Richtung der Halbinsel Samaná. Das Verkehrssystem der Dominikanischen Republik war für uns allerdings noch nicht ganz durchschaubar, weshalb wir zunächst nur bis Santo Domingo, der Hauptstadt, fuhren.
      Hier besichtigten wir das historische Zentrum „Zona colonial“ und tranken Coco loco und Limettensaft mit Crushed Ice und Minze. Außerdem kaufte sich Joni Kontaktlinsen, um beim Surfen endlich auch die Wellen zu sehen, bevor er von ihnen überrollt wird.
      Am nächsten Morgen fuhren wir mit dem Bus weiter nach Samaná, der Hauptstadt der Halbinsel Samaná. Hier fanden wir noch ein kleines, günstiges Hotel. Ein Glück, denn unsere vorherigen Recherchen hatten nichts ergeben und wir waren auf gut Glück hierher gefahren. Den Abend beschlossen wir mit einem Spaziergang an der Hafenpromenade und gegrillten Auberginen mit Pommes an ebendieser.
      Die Nacht war von lauten Motorengeräuschen der Motorräder, die das hiesige Lieblingsgefährt waren und lauter Musik geprägt, die das Osterwochenende ankündigten.

      Tags darauf kostete es Josephin viel Überzeugungsarbeit, Jonathan die Vorteile der sogenannten „Guaguas” darzulegen. Dabei handelt es sich um äußerst preiswerte Minibusse oder Autos, die bis zur Belastungsgrenze mit Mensch und Gepäck beladen sind. Ein solches brachte uns schlussendlich nach Las Galeras, einem kleinen Küstenstädtchen im Norden der Halbinsel, wo wir eine nette Unterkunft unweit des Traumstrandes bezogen, den uns der Chilene vom ersten Abend genannt hatte. Leider war der Großteil der Bananen, Mangos und Avocados, die sonst im Garten wuchsen, bei der letzten Hurrikansaison weggepustet worden.
      Auf den Tipp von Mel hin, dem Betreiber der Unterkunft und gebürtigen Engländer, gingen wir zum Strand und genossen herrlich über Feuer gebratenen frischen Fisch gekocht in einer kleinen blauen Wellblechhütte und Kokosnusswasser. Welch delikates Mittagessen mit traumhaftem Blick über das Meer!
      Kulinarisch konnten wir uns dank eigener Küche endlich wieder selbst versorgen. Inspiriert von der einheimischen und südamerikanischen Küche stieg Jonathan in seinem Rang zum Patacones-Meister auf und war nicht mehr vom Gemüsestand mit Kochbananen wegzubekommen.
      Außerdem verwöhnten uns die hiesigen Obstsorten mit purer Erfrischung, die wir im Mixer zu leckeren Säften verarbeiteten. Eines der Dinge, die wir definitiv vermissen werden.
      Unsere Tage verbrachten wir mit Spaziergängen über unwegsames Gelände hin zu einsamen Stränden, genossen die Sonne und das Meer, kochten, aßen und tranken und spannten auf dem Balkon bei einer Partie Schach aus. Sogar die „Samana Santa“ konnten wir in unserer Unterkunft einigermaßen unbeschadet überstehen. Im Gegensatz zu Deutschland wird in der Dominikanischen Republik Ostern lautstark und mit viel Alkohol gefeiert, auch Karfreitag bildet dabei keine Ausnahme.
      Viel zu schwer fiel der Abschied, nicht zuletzt wegen Mel, der ein hervorragender Gastgeber war und uns jeden Wunsch erfüllen konnte (einfach fragen, sollten wir etwas brauchen. Gäbe es das nicht zu kaufen, so würde er es irgendwo klauen). Wenn also jemand eine Unterkunft in der Dominikanischen Republik suchen sollte: die kleinen Appartements der „Green Garden Villa“ können wir definitiv empfehlen!

      Das Surfcamp in Cabarete rief und wir brachen wieder auf. Hineingestopft und gestapelt im Guagua ging es mit offener Schiebetür nach Samaná, wo wir den Bus in Richtung Cabarete bestiegen. Jonathan erlitt unterwegs eine leichte Panikattacke, als im kleinen Bus zwischen die Sitzreihen Bretter zum darauf sitzen geklemmt wurden, um jede auch nur so kleine Lücke bestmöglich zu belegen. Hätten wir vor unserem Ziel aussteigen wollen, es wäre misslungen.
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    • Day 3

      arrived in paradise

      December 14, 2021 in Dominican Republic ⋅ 🌧 27 °C

      Gestern sind wir in Las Galeras angekommen um am Strand einfach unsere Ruhe zu haben für ein paar Tage und es hat sich auf jeden fall gelohnt dafür Las Galeras zu wählen!

    You might also know this place by the following names:

    Bahía de Las Galeras, Bahia de Las Galeras

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