• Elisa Chieno
dez. 2017 – jan. 2018

Nuova Zelanda 2017-2018

Uma 28aventura de um dia na Elisa Leia mais
  • Whakatane

    20 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 26 °C

    Dopo un'interminabile giornata in auto tra contrattempi e strade sbagliate, varchiamo finalmente i confini della cittadina di Whakatane!
    Molto gentilmente il titolare del Motel ci ha lasciato la stanza aperta con la chiave dentro: è molto spartana ma pulita. Andiamo dunque in Paese passando per l'ufficio del Tour della White Island, dove mi ribadiscono (un po' seccati) che scioglieranno la riserva solo domani mattina. Uff....
    A questo punto cerchiamo qualcosa da mettere sotto i denti, ma è ormai tardi e troviamo solo un ristorante di fascia alta. Dopo aver scartato i piatti principali (causa prezzi!), optiamo per una Seafood chowder e delle potato wedges... più il dolce obviously! Insomma, il pancino è riempito anche stasera.
    Io mi sa che ho i postumi di un'insolazione. Ergo... volo a nanna!
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  • Rotorua (Skyline)

    21 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 24 °C

    Ed eccoci finalmente al tanto atteso giorno del tour alla White Island. Inutile dire che ci sono cattive notizie: il tour è cancellato e su quello di domattina non c'è più posto. L'unica nostra chance è quello di domani pomeriggio, ma ce lo confermeranno solo questa sera.
    A questo punto decidiamo di sfruttare la giornata (stupenda) per anticipare la visita a Rotorua, che era pianificata per domani. Dopo un'oretta e mezza di auto arriviamo alla stazione di partenza della "Gondola", l'ovovia che porta in cima al Mount Ngongotaha, da dove si gode di una vista mozzafiato del lago. Papà è da due ore che vuole il cappuccino, ma lo convinciamo a tramutarlo in un early lunch con mince pie e kumara fries. Ormai si è kiwizzato pure lui...
    La vista dal ristorante dello Skyline è bella come ricordavo e la giornata è semplicemente perfetta. Già rassegnata a tornare in pianura senza fare ulteriori attività, mi attende una sorpresa: la mamma vuole provare il Luge!
    Causa risparmio quantità, opto per il biglietto da due corse, ma mi rendo subito conto di aver sbagliato: per la mamma ce ne volevano almeno dieci! Dopo aver preso confidenza nelle prime due curve, è infatti partita agguerritissima sorpassando (ovviamente a sinistra) chiunque le si parasse davanti... sottoscritta e bimbi compresi!
    E c'è una foto a provare il tutto...
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  • Rotorua (Kuirau Park)

    21 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 24 °C

    Scesi di nuovo a valle, è il momento di esplorare la città. Sapendo che ci torneremo per due notti, decidiamo di dare solo un'occhiata al parco cittadino, in cui non mancano sorgenti geotermali, pozze di fango ribollente, vapori... e ovviamente l'immancabile puzza di uovo marcio!
    Considerato che il giardino è aperto al pubblico gratuitamente, non è niente male.
    Prima di ripartire proviamo anche il "Footbath", una specie di piscinotta dove fare il pediluvio nell'acqua termale. Una meraviglia...
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  • Kerosene Creek

    21 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 22 °C

    Grazie ad un vago ricordo della mia ultima visita di Rotorua, ritrovo le indicazioni di Kerosene Creek: un vero e proprio fiume di acqua bollente che forma una sorta di spa naturale a pochi chilometri da Rotorua.
    Dopo meno di mezz'oretta di macchina imbocco una stradina sterrata fino ad arrivare ad un insperato parcheggio. A quel punto imbocchiamo a piedi un sentierino tra le felci e, dopo pochi passi, arriviamo al fiume: l'acqua è davvero bollente come la ricordavo!
    Io e la mamma entriamo coi piedi mentre papà resta ovviamente a debita distanza. Proseguendo lungo il torrente si formano varie piscinotte in cui i vari bagnanti si sono comodamente sistemati e, dopo un paio di minuti, ecco l'attrazione principale: un'enorme "piscina" termale con tanto di cascata!
    Un posto davvero surreale e, come sempre, per nulla turistico!
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  • Whakatane

    21 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ 🌙 20 °C

    Rieccoci a Whakatane!
    Come se non fossero mancati gli imprevisti, veniamo pure fermati dalla polizia. La mamma (che stava guidando) stava infatti troppo a destra ed il solerte poliziotto le ha prima chiesto se aveva bevuto (!), poi mi ha domandato quanto intendessimo rimanere in NZ e - di fronte alla mia risposta - è sbiancato e mi ha pregato di guidare io!
    Conclusa l'avventura polizia, facciamo l'ennesima visita all'ufficio della White Island Tours (si riservano di confermarci la gita di domani... domani!) e poi passiamo velocemente al motel prima di fiondarci alla ricerca di un ristorante. Sono ormai le 20.30 e troviamo giusto un posto thailandese in chiusura. Riusciamo comunque a cenare, anche se l'acqua sapeva di zolfo.
    Domani è il giorno della verità: riusciremo a vedere il vulcano?
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  • Whakatane

    22 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 21 °C

    Stamattina arriverà il verdetto per la tanto attesa gita alla White Island: riusciremo ad andare sul vulcano? Anzi... NEL vulcano?
    In attesa di ricevere la fatidica telefonata dobbiamo lasciare il motel (non senza una decina di solleciti della donna delle pulizie) e ci appollaiamo al McDonald's, ormai diventato un punto di riferimento per papà e una consolante certezza quando è in crisi di astinenza da cappuccino. Anche qui veniamo serviti al tavolo con tanto di decorazioni sulla schiumetta del flat white.
    Ed ecco squillare il telefono!
    Chiedo tre volte perché non mi sembra vero... ma la gita è confermata! Dobbiamo essere all'ufficio alle 12.15 e abbiamo dunque ancora un'oretta. Ne approfitto per rinfrescare le nostre nozioni sul vulcano, di cui emerge solo la punta (300m su un totale di 1700).
    Arriviamo dunque all'ufficio della White Island Tour, presentandoci con tre trolley, tre zaini ed il valigione. Le fanciulle sembrano un attimino perplesse, ma - mostrando grande flessibilità - ci permettono di lasciare i bagagli sulle scale dell'ufficio.
    Ci vengono poi consegnati dei fogli in cui spiegano le modalità di approdo sull'isola e dobbiamo firmare un foglio in cui li solleviamo da qualunque responsabilità. La mamma mi sembra un pelino perplessa...
    Veniamo dunque trasferiti sul molo in attesa dell'arrivo della nostra barca: il "Predator".
    L'avventura sta per iniziare!
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  • Sailing towards the White Island

    22 de dezembro de 2017, South Pacific Ocean ⋅ ☀️ 23 °C

    Saliti sulla barca, ci posizioniamo in primissima fila, di fianco al capitano David: un vecchio marinaio kiwi che pare uscito da un libro di Hemingway.
    Il mare (sorry, l'oceano) è una tavola e di un colore incredibile. Per raggiungere il vulcano ci vuole un'ora e venti di navigazione e solo nell'ultimo tratto saltiamo un po' sulle onde (il nostro captain ci spiega che abbiamo il vento contrario).
    Mentre ci prepariamo per l'attracco in una baia naturale formatasi lungo la parete del vulcano, la nostra Crew ci fornisce l'equipaggiamento per l'esplorazione terrestre: giubbotto salvagente, elmetto e... maschera antigas! La perplessità della mamma aumenta...
    È dunque il momento di scendere a terra: il capitano David fa preparare un gommone e ci porta a gruppetti a terra. Per ora non si registrano incidenti...
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  • White Island (Fumarole)

    22 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☁️ 24 °C

    Ed eccoci finalmente a terra! Anzi, sull'isola!
    Il paesaggio è davvero mozzafiato: stiamo camminando all'interno del cratere di un vulcano attivo... e si vede! Le rocce tutte intorno a noi sono colorate dai depositi minerali e fumi solforici escono da ogni foro. Ma è soprattutto il cuore del vulcano ad essere spettacolare: il vapore esce dalla bocca principale con una tale forza da emettere un boato. Avvicinandoci veniamo travolti dalle emissioni delle solfatare e siamo costretti a mettere le maschere antigas. Nonostante la quasi totale impossibilità a respirare, lo spettacolo è indescrivibile: tutto intorno a noi diventa giallo e bollente ed il rumore del vapore che esce dalla roccia è a dir poco assordante.
    Nonostante le maschere, siamo costretti a spostarci per poter tornare a respirare. Da qui in poi entreremo nel cuore nel vulcano...
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  • White Island (Cratere)

    22 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ⛅ 2 °C

    Sopravvissuti (più o meno) alle fumarole, saliamo fino ad un punto rialzato che costeggia la bocca centrale del vulcano.
    Lo spettacolo è davvero mozzafiato: all'interno del cratere si aprono delle bocche da cui esce del vapore ad altissima pressione accompagnato da dei boati. All'interno del cratere tra fumarole e depositi sulfurei compare poi un lago azzurrissimo che - a dispetto del colore invitante - è praticamente acido solforico liquido. Sembra davvero di essere su un altro pianeta...
    Ci fermiamo alcuni minuti per fissare nella memoria questa vista mozzafiato... e la foto ricordo è d'obblogo!
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  • White Island (Miniera abbandonata)

    22 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ⛅ 2 °C

    Allontanandoci dal cratere, attraversiamo due rivoli d'acqua dal sapore salatissimo e quasi rivoltante a causa dei sali minerali sciolti dalle acque surriscaldate.
    Da qui proseguiamo verso la sfortunata fabbrica di zolfo abbandonata da decenni e che vide la morte di numerosi operai a causa di un'eruzione imprevista (sopravvisse un gatto: Peter The Great). Tutti i resti metallici sono completamente corrosi mentre il legno sembra nuovo... anche se ha un secolo! A sorpresa, in questo luogo desolato è nato un albero di Pohutukawa...
    Prima di risalire a bordo ci viene chiesto di pulirci le scarpe in quanto la polvere solforica è altamente corrosiva. Dobbiamo dunque dire addio alla nostra amata White Island: è stata un'emozione davvero unica!
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  • Sailing back to Whakatane

    22 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 19 °C

    Risaliti a bordo, dobbiamo toglierci salvagente, elmetto e maschera antigas (peccato... mi ci ero affezionata). Il capitano percorre inizialmente un tratto di costa lungo il vulcano, che - a sorpresa - è coperto di pohutukawas. Il captain ci fa vedere dei banchi di blue mermaid... veramente belle! Ma il meglio deve ancora arrivare...
    Sulla via del ritorno il capitano inizia a cercare i delfini... e li trova! Dopo aver visto un guizzo alla mia sinistra, corro fuori e in un attimo la barca è letteralmente circondata. Avevo dimenticato l'emozione di vedere i delfini...
    Tristi ma felici rientriamo al porto di Whakatane, ritiriamo i nostri bagagli e risaliamo in macchina. Prossima destinazione: Rotorua!
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  • Rotorua

    22 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ 🌙 17 °C

    Arriviamo a Rotorua sotto la pioggia e troviamo per miracolo il nostro ostello. È gestito da un'anziana cinese che non parla inglese e da sua figlia, che è invece chiaramente nata qui. Essendo già le 20.30 ci precipitiamo in strada alla ricerca di qualcosa da mangiare e finiamo per l'ennesima volta al Thai, a quando pare unico genere di ristorante a tenere aperto dopo le 20 in Nuova Zelanda.
    Il programma di domani è molto denso: parco di Wai-O-Tapu, zorb e... villaggio maori!
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  • Lady Knox Geyser

    23 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 18 °C

    La sveglia suona presto a Rotorua: colazione veloce nella cucina del nostro backpackers (prima esperienza per i miei) e subito in macchina per la nostra prima destinazione del giorno: Wai-O-Tapu Thermal Wonderland, ovvero il Paese delle meraviglie geotermiche. Un nome che promette bene...
    Alle 10.15 è prevista l'eruzione del famoso Lady Knox Geyser e, inutile dirlo, siamo già in ritardo! Dopo una mezzoretta di viaggio, arriviamo finalmente al parcheggio del parco e... ehm... finiamo leggermente nella fiancata di un pullmino rosso parcheggiato accanto a noi! Al volante c'era la mamma, che vince il record per due incidenti (il primo, fortunatamente, solo diplomatico con lo sceriffo di Whakatane). Il pullmino è noleggiato da una famiglia di crucchi, che sembrano più preoccupati di perdersi il geyser che del danno. Scambiamo velocemente i dati delle rispettive assicurazioni e corriamo alla biglietteria, dove ci spiegano che per andare al Geyser... ci vuole la macchina! Abbiamo esattamente 10 minuti: ce la faremo? La risposta sarebbe un "forse", ma si trasforma presto in un netto "no" non appena ci accorgiamo che papà è scomparso. Ovviamente era andato al bar...
    Io e la mamma trasciniamo via papà col cappuccino (senza zucchero!!!) in mano e ci precipitiamo alla macchina. 'Sta volta guido io e mollo i miei all'ingresso del parcheggio per poi correre a trovare un posto dove lasciare l'auto.
    Arriviamo finalmente al Geyser e per fortuna l'orario indicato era solo l'inizio dello "show". Il Geyser erutta naturalmente ogni 21 ore e, per evitare di far rimanere i turisti a secco, l'eruzione viene quindi indotta con dei sali. E' un po' fake ma comunque spettacolare. Torniamo quindi al parcheggio (incrociando i tedeschi del pullmino rosso) e ci dirigiamo di nuovo verso il parco. Speriamo di non rimanere delusi (e, soprattutto, non avere altri incidenti!).
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  • Wai-O-Tapu Thermal Wonderland

    23 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 18 °C

    Dopo aver preso un cappuccino al bar della biglietteria (già sperimentato da papà con pessimo tempismo), partiamo con l'esplorazione del parco di Wai-O-Tapu, il più grande dell'area geotermale di Taupo. Il percorso è suddiviso in tre diversi cammini della durata complessiva di 75 minuti, ma qualcosa mi dice che noi ci metteremo moooooolto di più.
    Subito dopo l'ingresso facciamo un incontro inaspettato: la Cyathea Dealbata... ovvero la Silver Fern! E' la prima che vediamo in natura in NZ e ovviamente ci vuole la foto di rito. Iniziamo dunque la visita vera e propria, che prevede l'attraversamento di un corso d'acqua fumante, il fiume infernale. Mi aspetto di veder spuntare Caronte da un momento all'altro...
    Il percorso prosegue tra imponenti crateri, fumarole e pozze di acqua o fango ribollente.
    Arriviamo dunque alla spettacolare Champagne Pool e all'annessa Artist's Palette, forse ancora più sorprendente. La Champagne Pool è il più grande lago geotermico dell'area ed è un'emisfera perfetta: 65 metri di diametro ed altrettanti di profondità! I gas provenienti dal sottosuolo producono una serie di bollicine da cui il nome "Champagne Pool", mentre sui bordi del bacino si è formata la crosta color arancione vivo presente su tutte le cartoline. Peccato solo che il vapore oscuri in parte la vista di questa meraviglia della natura.
    L'acqua fuoriuscita dalla Champagne Pool va a formare l'Artist's Palette, un'ampio specchio d'acqua poco profonda in cui i vari minerali si depositano formando delle chiazze di diversi colori davvero impressionanti.
    Proseguiamo la visita tra torrenti, fumarole, crateri e felci coperte da uno strano strato arancione. Verso la fine della visita passiamo al "Bird Nest Crater", un cratere le cui pareti sono costellate di piccoli buchi in cui vari uccelli hanno fatto il nido: il calore proveniente dal cratere fa infatti da "incubatrice naturale".
    E passiamo all'ultima attrazione, quella che io attendevo di più: il "Devil's Bath", ovvero la vasca da bagno del Diavolo. Beh... va oltre ogni aspettativa! Il colore di questo lago è a dir poco surreale: un giallo-verde fosforescente che non sembra appartenere a questo mondo. Sono abbastanza certa che nessuna foto renderà giustizia a questo spettacolo della natura.
    Abbiamo passato nel parco... QUATTRO ORE!
    Siamo giusto un pelino in ritardo sulla tabella di marcia...
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  • Zorb!

    23 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 17 °C

    Da Wai-O-Tapu voliamo (letteralmente) all'Agrodome, dove si trova il punto di partenza dello Zorb. Ormai è troppo tardi per fare una discesa (sorry, rotolata), ma almeno i miei hanno l'occasione di vederlo di persona.
    Non c'è una gran folla, ma ci sono comunque un paio di ragazzi che si esibiscono in rotolate nella famosa palla. Ad essere sincera, i miei non sembrano esattamente entusiasti di questo tipico sport neozelandese. Io invece, che lo avevo già provato anni fa, mi sarei cimentata volentieri. Vabbé, sarà per la prossima volta... però la foto con lo Zorb me la faccio!
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  • Te Puia Maori Village

    23 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ 🌙 16 °C

    Dopo una vera e propria toccata e fuga nel backpackers per prendere le prenotazioni fatte mesi fa in internet, corriamo al centro culturale Maori Te Puia, dove abbiamo una visita combinata: pomeriggio di introduzione a storia, cultura e tradizioni Maori e serata con performance e cena.
    La nostra guida è davvero simpatica e ci introduce in un mondo affascinante con una tradizione antichissima, parlandoci di miti, leggende, arte e tradizioni attuali. Si passa dunque alla visita della valle di Whakarewarewa, che - benché siamo reduci dalle meraviglie di Wai-O-Tapu - ci lascia a bocca aperta. I tre Geyser che escono da una terrazza di calcare sono a dir poco impressionanti: non solo, sono in continua attività (eruttano un paio di volte all'ora), ma uno di loro - il Pohutu - emette getti che raggiungono i 30 metri di altezza!
    Insomma, dopo la mezza patacca del Lady Knox, siamo di fronte ad una vera e propria meraviglia della natura. Prima di passare alla visita serale, facciamo un salto alla Kiwi House, ma purtroppo i simpatici pennuti polliformi sono tutti a nanna.
    Dopo la visita di rito al negozio dei souvenir, veniamo affidati alla nostra guida serale, che ci assegna il numero di tavolo per la cena. Ci viene dunque chiesto di eleggere un "capo tribù", dobbiamo affrontare la danza di sfida da parte dei guerrieri della tribù locale, incaricati di capire se veniamo in pace o in guerra. Una differenza abbastanza significativa dal momento che è prevista una cena ed i Maori sono noti per... ehm... MANGIARE i loro nemici!
    Fortunatamente veniamo accolti come "amici" e, dopo aver visto i polli e le verdure in cottura per noi, siamo invitati ad entrare nella meravigliosa Marae di legno intagliato, dove assistiamo a delle performance canore e di danza. Davvero molto bello!
    Arriva dunque il momento più atteso da papà (che non smette di ricordarci che gli abbiamo fatto saltare il pranzo): la cena! Veniamo divisi in due sale e ci sediamo al nostro tavolo. La cena consiste in un enorme buffet con due zuppe (una fantastica seafood chowder ed una kumara soup), antipasti misti e l'attesissimo Hangi: carne e verdure (ma anche tagliolini!) cotti con il tradizionale metodo a vapore. Per finire, dei dessert a dir poco squisiti. Il banchetto viene allietato da un cantante che si esibisce in... Christmas carols! Dopotutto è il 23 dicembre!
    Alle 20.25 saliamo su un trenino motorizzato che ci riporta nella valle dei Geyser per ammirare i getti con la luce serale. Non c'è che dire: uno spettacolo!
    Purtroppo la Kiwi house è ormai chiusa e non ci resta che tornare all'ostello, comunque sazi e felici. Domani ci attende la traversata della North Island fino alla nostra ultima tappa prima del traghetto: Wellington.
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  • Taupo

    24 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 16 °C

    E' il giorno del lungo viaggio! Ci attendono molte ore di macchina. Partiamo da Rotorua un po' in ritardo sulla tabella di marcia e ci mettiamo in viaggio verso la prima e, probabilmente, unica tappa intermedia prima di Wellington: Taupo.
    Il tempo non promette bene, ma decidiamo di fermarci comunque un attimo alle spettacolari Huka Falls, cascate di acqua azzurrissima e roboante. Il tempo di un paio di foto e ci rimettiamo in viaggio: dopo una breve sosta ai cosiddetti "Craters of the Moon" (a pagamento e, quindi, evitiamo la visita), arriviamo ad un distributore di benzina (ovviamente in riserva) e poi ci fermiamo ad un pittoresco bar su delle palizzate, dove prendiamo un muffin al cioccolato (i miei) ed uno scone (io, ovviamente). Peccato che il muffin l'abbia ordinato la mamma e ci sia stato un misunderstanding con la cameriera: a differenza del mio scone, infatti, del muffin non c'è traccia! Alla fine scopro che mia mamma "aveva chiesto" (!) di avere il muffin impacchettato da portare via...
    Risolto il dilemma, partiamo alla volta di Wellington, destinazione finale di oggi.
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  • Tongariro National Park (Desert Road)

    24 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 14 °C

    Lasciato alle nostre spalle il lago di Taupo, riprendiamo la celebre State Highway 1 in direzione sud. Per arrivare a Wellington - nostra destinazione finale (per oggi, ovviamente) - dobbiamo attraversare uno dei parchi naturali più spettacolari e selvaggi del mondo: il Tongariro National Park.
    Il tempo non è dei migliori e ci impedisce di ammirare il maestoso Mount Ruapehu (vulcano attivo nonché cima più alta della North Island), ma la varietà dei paesaggi rimane comunque impressionante: passiamo dalle foreste, alle colline verdi... ad un deserto simil far west.
    Peccato la pioggia torrenziale, ma chi non guida ne approfitta per dormire (papà) o studiare l'inglese (mamma).
    E realizzo ora che siamo alla vigilia di Natale: quaggiù si perde totalmente la cognizione del tempo!
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  • Wellington (Christmas Eve)

    24 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ 🌙 19 °C

    Dopo aver attraversato mille tipologie di paesaggio (e condizioni meteo!), arriviamo finalmente a Wellington. L'ufficio del car rental per la restituzione dell'auto è all'aeroporto, ma siamo pieni di valigie e allora decidiamo di lasciare la mamma all'hotel con tutti i bagagli a sbrigare il check-in. Io e papà guidiamo fino al car rental, dove ci rendiamo conto di esserci dimenticati di fare il pieno. Corriamo dunque ad un distributore (abbiamo esattamente 5 minuti prima della chiusura dell'ufficio) e ovviamente NESSUNA delle nostre carte di credito funziona. Al che facciamo una colletta di contanti e ritorniamo al car rental, ormai chiuso. Un vecchietto addetto al ritiro dell'auto ci urla di salire sui sedili posteriori e ci porta a razzo fino ad una fermata del bus. Prima che riparta (pare fosse in ritardo per la cena) gli dico dell'incidente con il pullmino dei tedeschi, ma non sembra affatto interessato. Dopo un "No worries" vola via, lasciandoci tra il sollevato ed il perplesso.
    Fortunatamente il bus passa dopo poco e ci porta fino alla centrale degli autobus, a circa 10 minuti a piedi dall'hotel. L'albergo è bello, decisamente lontano dagli standard di lusso delle precedenti accommodation. E' ovviamente di nuovo troppo tardi per le abitudini neozelandesi e quindi corriamo a Cuba Street, il centro della movida wellingtoniana. Ovviamente è tutto chiuso tranne un Thai (a cui i miei hanno opposto un deciso rifiuto mostrando un'inedita sintonia) ed un pub irlandese su cui ricade la nostra scelta.
    Ci posizioniamo in uno stanzino singolo, stile confessionale, e dopo una decina di minuti capiamo che non verrà nessuno a prendere le ordinazioni. A quel punto vado io al bancone e ordino un "Roast Special with Beer" per papà, una Cottage Pie per la mamma ed una Mince Pie con patatine per me. Risultato: ci arriva una MONTAGNA di roba! C'è davvero da scoppiare...
    Per ricreare l'atmosfera natalizia, la mamma aveva portato delle decorazioni che sistemiamo sul tavolo. Una vigilia di Natale decisamente diversa dal solito. Rientriamo in hotel e crolliamo sul letto. Incredibile: domani è Natale!
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  • Wellington (Christmas Day)

    25 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☁️ 17 °C

    E' il giorno di Natale, nonché ultimo nell'Isola del Nord!
    Per una volta ce la prendiamo con calma e, complice l'assenza di un bar aperto in hotel, usciamo verso mezzogiorno.
    Il tempo non promette bene, ma decidiamo comunque di avventurarci nei giardini botanici. Appena passiamo il cancello d'ingresso, però, inizia a diluviare... I giardini sarebbero anche belli, ma alla fine il clima ha la meglio e decidiamo di rifugiarci al Te Papa, il museo della Nuova Zelanda.
    Intorno a noi è TUTTO chiuso: negozi, caffé, ristoranti... sembra ci sia il coprifuoco! L'unico posto aperto è un Pita Pit poco invitante. E così, quando scorgiamo un ristorante cinese, ci fiondiamo dentro e divoriamo qualunque cosa ci propinino come se non mangiassimo da una settimana. Chissà che avranno pensato i camerieri...
    Archiviato questo tanto lauto quanto insolito pranzo natalizio, ci avviamo verso il Te Papa, ma, contrariamente a quanto ci hanno detto in hotel, il museo è chiuso! Peccato...
    Gironzoliamo un po' alla ricerca di un bar aperto e alla fine ci rassegniamo a tornare in hotel, che a quanto pare ha un bar al 16° piano. E così tiriamo sera tra un tè e una bibita.
    Dopo una doccia ci avviamo verso il ristorante, ma il maitre - dopo averci dato un'occhiata - ci tiene a sottolineare che la cena costa 167 dollari a persona! Per la serie "non ve lo potere permettere". Al che stiamo per tornarcene mogi mogi in camera quando mi viene un'idea geniale: il bar! Al bar del ristorante in cui avevamo già passato il pomeriggio avevano infatti anche un menú. Ci sistemiamo dunque ad un tavolo alto con gli sgabelli ed io vado al banco ad ordinare tre snack e dell'acqua (di quella gratis, ovviamente).
    Passano i minuti, il ristorante si svuota... e nada! Dopo un'ora chiedo timidamente lumi al tizio indiano dietro al banco e dal suo sguardo perso capisco che non ha idea di cosa io stia parlando. Ok, si sono completamente dimenticati di noi!
    Mi assicurano che lo chef sta preparando i nostri piatti ed effettivamente dopo poco arriva il malloppo (chiaramente avanzi del ristorante riscaldati). Siamo ufficialmente i poveracci del James Cook Grand Chancellor Hotel.
    Domattina presto ci attende la traversata dello stretto sull'Interislander. Quindi tutti a nanna!
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  • Interislander

    26 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 15 °C

    È arrivato il momento di dire addio alla North Island.
    Ieri sera abbiamo preparato tutto e così stamattina abbiamo solo da svegliarci, vestirci e correre ai taxi.
    Arriviamo al Ferry Terminal un'ora prima della partenza e la coda al checkin è spaventosa, ma per fortuna le procedure di imbarco sono rapide: in pochi secondi ci danno i biglietti, ci ritirano le valigie e ci consegnano i tagliandini corrispondenti.
    La nave è a dir poco impressionante: due piani per i passeggeri più il deck esterno, oltre a bar, ristoranti, negozi e persino due cinema.
    Ci sistemiamo sulle poltrone reclinabili che danno sulla prua e - complice il mare calmissimo - ben presto ci addormentiamo. Al mio risveglio siamo già a Picton... sotto un'acqua torrenziale!
    Le operazioni di ritiro bagagli sono rapidissime così come quelle per il ritiro della macchina a noleggio. Non ci resta che partire alla volta di Blenheim sul nostro bolide rosso!
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  • Blenheim

    26 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ 🌧 13 °C

    In meno di mezz'ora di guida da Picton siamo già a Blenheim: lascio i miei in centro e proseguo fino a casa di Simon, dove trovo anche Fraser, Dean, Logan, Sergio, i genitori, la fidanzata russa... ed i due cani! Non invidio la povera mamma Anderson...
    Dopo quasi due ore di chiacchiere recupero mamma e papà e partiamo verso casa di Shiho, sulla strada per Nelson. Non è cambiata di una virgola! Gentilissima come sempre, ci accoglie in casa con del tè verde giapponese e mi riempie di regalini. Peccato essere andati lì di corsa...
    Alle 17.30 è già il momento di salutare: Motueka ci attende!
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  • Motueka

    26 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ 🌙 12 °C

    In un paio d'ore di guida da casa di Shiho siamo a Motueka, dove pernotteremo durante il soggiorno ad Abel Tasman.
    Passo subito al tour operator della gita di domani per ritirare i biglietti e poi proseguiamo per il nostro motel. La titolare è una persona squisita e ci mostra il nostro alloggio: un appartamento molto carino con due bagni e... QUATTRO camere da letto doppie! E' tutto molto curato, con addirittura i rami di felce sugli asciugamani! Ok, forse questa volta ho esagerato...
    Dopo aver scaricato le valigie, ci avviamo verso un pub kiwi consigliatoci dalla padrona, ma purtroppo è chiuso. Decisi ad evitare il solito Thai, optiamo per una bisteccheria e ordiniamo tre diversi piatti di carne. Durante l'attesa vado al supermercato per prendere il pranzo al sacco per domani, ma purtroppo è già chiuso. Mi avvio dunque a piedi verso quello vicino al posteggio della nostra auto e mi accorgo che abbiamo lasciato i fari accesi. Questo sì che è destino!
    Dopo aver sistemato la macchina, ci godiamo la cena e torniamo poi a "casa" sotto il diluvio. Domani dovrebbe essere soleggiato, ma in Nuova Zelanda non si può mai sapere... speriamo in bene!
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  • Abel Tasman National Park (Cruise)

    27 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 16 °C

    Un sole splendente ci dà il benvenuto ad Abel Tasman. Abbiamo prenotato il tour Cruise+Walk con partenza alle 9.20 da Kaiteriteri, dove arriviamo con ampio anticipo. Il paesino è esattamente come lo ricordavo: poche casette abbarbicate sulle rocce intorno ad una spiaggia da sogno in cui la sabbia color oro si fonde con le acque verdissime.
    In attesa della partenza, ne approfitto per comprarmi un berretto per ripararmi dal sole... ovviamente brandato "wild kiwi"!
    Arriva finalmente la nostra barca: un catamarano di nome "Vista". Dopo un imbarco sugli scogli, partiamo finalmente per la crociera. Il programma prevede una navigazione fino all'estremità del parco (Totaranui) per poi tornare fino a Tonga Quarry, da cui parte il nostro walking track per Bark Bay e Medlands Beach.
    Durante la crociera vediamo meravigliose spiagge dorate, decine di Kayak e soprattutto le tanto attese foche (ce n'è una colonia su Tonga Island). Tra poco sbarcheremo a Tonga Quarry e da lì... trekking!!!
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  • Abel Tasman National Park (Tonga Quarry)

    27 de dezembro de 2017, Nova Zelândia ⋅ ☀️ 17 °C

    Eccoci finalmente a terra!
    Perfettamente in orario, alle 11.50 il nostro catamarano ci lascia sulla splendida spiaggia di Tonga Quarry, da cui partirà il nostro percorso di trekking. Il tragitto fino a Medlands (il punto di pick up) dovrebbe durare poco più di un'oretta e la partenza per Kaiteriteri è prevista solo alle 3.10pm. Decidiamo dunque di prendercela con calma e fermarci ad ammirare questa caletta in cui la sabbia dorata si fonde con le acque cristalline color verde del mar di Tasmania.
    Mentre stiamo scattando qualche foto, la nostra attenzione viene richiamata da uno strano pigolio: a pochi passi da noi uno strano uccello nero col becco rosso sembra molto agitato e continua ad emettere versi di richiamo. Una signora del luogo ci spiega che è una mamma che sta richiamando i propri piccoli. Questi volatili - chiamati "Oyster Catcher" - sono infatti dei genitori molto premurosi...
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