Spania
Deba

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Reisende på dette stedet
    • Dag 4

      Getaria-Askizu-Zumaia-Deba

      28. juni 2018, Spania ⋅ ☁️ 21 °C

      Nach einem Mega kargen 1.Frühstück gehts weiter erst zu zweit dann kurzzeitig zu dritt und schnell wieder alleine für ne Zeit was auch wirklich gut ist zwischen durch. Unterhaltung ist sehr schön doch Ruhe zwischendurch auch. Plötzlich taucht mitten im Wald ein Versorgungsauto auf. Geillll 2.Frühstück. Dann gehts weiter mit zwei Deutschen, eine aus Frankfurt und einer aus Wiesbaden. Eine so schöne aber auch steile anstrengend Strecke die durch die vielen kleinen Steine sehr rutschig ist plus Muskelkater in der Wade😉21 km sind um 14:00 Uhr hinter mir und für heute reicht. Nach dem beziehen einer wunderschönen Herberge in einem alten Bahnhof. 56 Betten topp gepflegt, geht es zum Gemeinsamen Essen. Frischer Seehecht in Ei angemacht...ein Traum. Der Rest des Tages nur Ruhe denn die Strecke wird morgen mehr wie heftig 💪🏻Les mer

    • Dag 3

      45km - Hotel

      2. juli 2015, Spania ⋅ ⛅ 20 °C

      Shortly we arrived at the hotel. The hotel made a mistake and instead of giving us one room he gave us two rooms for the same price.

      They had whirlpool in the bath tub. A long bath was the best thing after 45km!!

      Afterwards we washed our clothes in our "washing machine" which was the whirlpool 😂😂

      Distance traveled:
      45 km
      Average moving speed:
      4.5 km/h

      Price: 35.5€ per person
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    • Dag 5

      Deba e la discesa della morte

      29. mai 2022, Spania ⋅ ⛅ 14 °C

      "La fragilità del cristallo non è una debolezza ma una raffinatezza"
      (Christopher McCandless)

      Oggi sarò più breve, non ho voglia di scrivere e l'ispirazione non mi arriva; meglio così, non posso ogni giorno occuparmi del diario fino a tarda notte.
      Stamattina non riuscivamo a svegliarci, la partenza sarebbe dovuta essere alle 7.30 ma anche le sveglie hanno deciso di scioperare. Quindi ci ritroviamo alle 8.15 ancora seduti a casa di Gotzon che ci bacchetta bonariamente con 'voi non siete veri pllegrini'. In fin dei conti gli dobbiamo molto, è stato molto gentile e molto disponibile nei nostri confronti.
      Quindi iniziamo a camminare passate le 8.30 e forse non siamo pronti a quello che la strada ha da offrire.
      E volete sapere cosa ci aspetta? Salite.
      Ripide, pietrose o asfaltate, maledette salite.
      È chiaro fin da subito che sarà una giornata molto impegnativa e le soste diventano frequenti.
      La più importante di queste la facciamo a Zumaia dove in riva al canale ci concediamo la nostra seconda colazione mangiando quello che da queste parti chiamano napolitano.
      Per questa ragione le salite sono tantissime; il cammino si divide tra la costa e le montagne adiacenti quindi i dislivelli sono molteplici.
      Per Matt questa sarà la tappa paesaggisticamente più bella; adora le colline che stiamo attraversando. Io non ho una gran opinione in merito, mi piace tutto quello che riesco a vedere senza distinzioni. Ogni scorcio è una nuova scoperta da custodire gelosamente.
      Il nostro problema, ormai è un classico, è quello di trovare posto per dormire: a Deba l'unico municipale ha posti limitati e temiamo di non trovare posto.
      Il che è molto probabile data la situazione ostelli nella zona.
      Incontriamo Jo e Pola, una coppia dell'Arizona che per la stessa paura ha preferito prenotare in Zarautz e rifare il tragitto al contrario in taxi. È semplicemente una follia.
      Com'è che si dice? Si dà il pane a chi non ha i denti.
      Dopo fatica fisica, stanchezza mentale e colpi al mio cuore con tutte le bellezze in giro sul cammino per il trekking (oggi è domenica) siamo vicini a Deba, ma non prima di aver fatto i conti con la discesa della morte, quella che Alessandro chiama l'ammazzacani. Io la chiamerei più la scassaginocchia ma il succo del discorso non cambia.
      È un cammino impegnativo e queste fasi ne sono la prova; la strada per Santiago è per tutti ma può anche spezzare tutti.
      Alla fine la nostra paura è infondata e all'ostello riusciamo a trovare posto molto facilmente; in più è un municipale e pagare 5€ è un toccasana per le mie risorse colpite e braccate da questi giorni di spese pazze ma necessarie.
      L'unico problama è un disguido con i numeri dei letti che mi allontana dai miei compagni ma va bene così, non ha senso creare problemi inutili.
      Ma oggi, come del resto sempre, la cosa più importante non sono i soldi, il panorama, gli albergue e i dolori maturati sulla via, ma sono le persone e gli incontri che facciamo.
      Ricordo che una volta Johanna mi ha detto 'tutto questo riguarda le persone, è sempre stato così e così sempre sarà'.
      Prima di entrare incontriamo una ragazza canadese,Christina, e sembra molto carina e gentile.
      Ma si sono messe tutte d'accordo per venire nello stesso momento in Spagna e farmi sentire male? Voglio tornare a Messina e diventare prete. Scherzi a parte il feeling non nasce. Io sono un incapace nato e lei sta sulle sue( come è giusto che sia). Se Ale leggesse queste parole sarei pieno di lividi prima di arrivare a Santiago.
      Sono quasi tutti qua i pellegrini che son partiti con noi da Irun giorno 27. Ci sono gli amici canadesi, la famiglia americana a cui vogliamo già molto bene, i due signori francesi che troviamo sempre sulla strada, Dario il polacco, la francese senza sale che è più antipatica di un unghia incarnita, e la francesina di Annecy con cui Ale impratichisce il francese imparato a scuola. In più c'è John, un neozelandese tanto simpatico quanto rumoroso.
      Se fossimo in una canzone: non manca piu nessuno, solo i due liocorni🤭🤭🤭.
      Come dico sempre un giorno sul cammino è come un microcosmo, come un viaggio nel tempo in cui se stai fermo un giorno o se accelleri il passo cambia tutto. È come una storia comune, un filo invisibile che ci lega tutti nel tempo e nello spazio percorso. I pellegrini partiti dopo di noi o prima di noi, fanno parte di un'altra storia, vivono in un'altra epoca e gioiscono o soffrono in momenti diversi.
      Ad ogni modo, dopo aver lavato i miei vestiti, prendiamo una birra al volo nel bar vicino all'ostello e successivamente andiamo in spiaggia a vedere il mare o nel mio caso al mare a vedere la spiaggia. Qui potrei iniziare tutta una discussione sulle ragazze in topless che mi mettono a disagio ma preferisco evitare ulteriori commenti.
      Quindi raccatto quel pazzo (ma in senso buono) di Matt che ogni tanto si perde in giro (o nel suo mondo?) e parlando un po' delle nostre famiglie torniamo verso l'albergue per dirigerci a cenare.
      Alla cena si uniscono anche Drew e Luke. E mentre sul telefono metto la vittoria di Nadal al Roland Garros per il mio appassionato amico americano, la cena diventa un po' confusionaria e non me la godo appieno per la stanchezza fisica e mentale di dover cercare sempre di essere focalizzato sull'inglese. Matt invece riesce a godersela appieno, basta un po' di birra e inizia a ridere molto di più e a essere più partecipe. Anzi, è proprio l'anima della festa.
      Preferisco lasciare i miei compagni alle loro cose e per la stanchezza mi dirigo all'albergue dove nei letti adiacenti al mio trovo Memo(Guillermo) e Dina dallo Utah che parlano a voce un po' più alta del normale mentre io cerco di scrivere queste righe. Sembrano brave e interessanti persone. Chiunque qui nel cammino ha così tanto da raccontare che mi sento un po' fuori posto.
      Tutti hanno visto, viaggiato, conosciuto e amato più di me.
      Tutti hanno vissuto più di me.
      C'è solo da imparare credo, ma forse mi sento un po' indietro.
      Ma si sa, si dice sempre: il meglio deve ancora venire.

      PS: mi chiedono perché lo fai?
      Non ho una risposta.
      Forse dovrei risponde semplicemente 'perché no!?'
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    • Dag 4

      La historia de un gato.

      5. oktober 2023, Spania ⋅ ☀️ 22 °C

      Etapa 3 Getaria hacía Deba 26 km.

      6:25 am 5/10/23 Suena el despertador y veo que me encuentro en la playa, suspirando, con mucha humedad y con un poco de miedo, que al principio pasé por la incertidumbre del momento pero conseguido, dormir en la intemperie.

      Saliendo de Getaria bastante rápido cogiendo unos caminos preciosos de piedra, para adentrar, poco a poco en pastos y casas majestuosas, como predomina tanto por estos pasajes.

      Tranquila y bonita ruta con inmensos paisajes de montañas, animales y huertos.
      Enriquecedora y encantadora subida, algo dura de la etapa de hoy pero me quedo con los horizontes majestuosos y llenos de vida a casa curva que das.

      Hay una historia que me ha contado un pelegrino, y me gustaría contarla, se trata de un gato y un peregrino.

      Cuando la he escuchado no paraba de pensar.

      Espero que os guste tanto como a mi, y lo bonito, interesante o curioso, es que, nunca acabará la historia.

      En la siguiente etapa la cuento.

      Etapa 4 me espera.,......
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    • Dag 3

      Bar maxi

      2. juli 2015, Spania ⋅ ⛅ 20 °C

      At the entrance two people were smoking marijuana. Could be smelled inside. We bought two beer.

      We when had Blanca and naninja, soberano and to finish we had cacique

    • Dag 8

      Easy walking day to Deba

      5. september 2017, Spania ⋅ ⛅ 23 °C

      I challenged myself last night and slept in a top bunk. I was always afraid I would fall out. Luckily that was an unwarranted fear but I should have practiced getting out as I worried about putting my foot on the head of the elderly(, moreso than me even) man who was in the bottom bunk.
      I eventually just threw caution to the wind and managed to get off the bed and onto the floor without incident.
      I set out at 7, just as it was beginning to get bright. I had put my backpack outside to pack up so as not to wake anyone. I went inside to check my space and when I went back out eccentric English bloke was sitting beside my bag looking to me like a bloody stray dog. I thought this was your pack says he. Isaid 'goodbye', and headed out.
      The walk was beautiful, up and down hills, through woods and past farms and grapevines. I continue to pick and eat blackberries, which are mostly hard and sour. I wonder how many days I will do that before I learn to pass them by.
      The peaches here are big and sweet and juicy and best of all, cheap.
      I got to the hostel at 1.00 pm. 5 euro for the bunk. It is in the train station, second floor. I wonder how many trains will zip past at night.
      I had the menu del Dia for lunch, 11. 50 euro. Soup fresh salmon, flan and a bottle of wine. A bottle full, for just me! I maxed out at 2.5 glasses. I was taken aback that the salmon was on the bone. I immediately thought of Kathleen McElhinney, my friend in school in Glasgow
      Her dad chocked on a fishbone and died. I remember them carrying his coffin out of the flat and down to the church. I thought to myself ', I can eat that fish I might die like he did.' Well I didn't fall out of the bunk or choke on the fish. Big day all around. A swim, and then a walk about town, which took 5 mins. Now to find a bar to watch some football and eat some pinchos before bunk in in. Bottom this time.
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    Det kan også være du kjenner dette stedet med følgende navn:

    Deba, Rio Deva, Río Deba, Riu Deba, Deba ibaia, Deva, デバ川, Deva i Baskarland

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