• Casa Agavaceae

🤵🏻👰🏻‍♀️ Viaggio di nozze

Giappone e Komodo: un sogno che si realizza Læs mere
  • Start på rejsen
    18. juli 2023

    Si parte...quasi

    18. juli 2023, Italien ⋅ ☀️ 32 °C

    A Malpensa ci accoglie un'installazione tra classico e moderno e un ritardo di due ore sull'orario di imbarco: come sempre, inganniamo l'attesa mangiando.

  • In volo verso Dubai

    19. juli 2023, Forenede Arabiske Emirater ⋅ 🌙 32 °C

    Cose che ho amato: l'aereo a due piani; vedere sullo schermo l'aereo in volo; vedere sullo schermo quello che vede il pilota; riguardare il mio film Disney preferito in alta quota; mangiare, mangiare, mangiare; la copertina per proteggersi dall'aria condizionata a palla; il profumo in bagno da potersi spruzzare; il gelato appena atterrati.Læs mere

  • Arrivo ad Osaka

    19. juli 2023, Japan ⋅ 🌩️ 28 °C

    Partiamo per Osaka con un'ora di ritardo.
    In aereo ci accolgono con il kit standard coperta+cuscino+cuffie e un kit extra in un'adorabile bustina (adoro le bustine!).
    Il top sono le calze dal colore e tessuto discutibili ma sicuramente inaspettate e quindi ci strappano un sorriso!
    Il volo è tranquillo, dormiamo (dormo) 3 o 4 ore, per ricaricarci senza stravolgere il ciclo del sonno.
    Ovviamente mangiamo e questa volta mi coccolo anche con un tè caldo.
    Una volta atterrati, i controlli passano velocissimi e tutti sono cordiali e accoglienti.
    Nota di merito: la disposizione dei bagagli sui nastri, tutti nello stesso verso, appagano il nostro senso di ordine ossessivo compulsivo.
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  • Osaka - Il primo impatto

    19. juli 2023, Japan ⋅ 🌩️ 28 °C

    Arriviamo in un aeroporto ordinato, silenzioso, con alcuni lavori in corso ma tutto ben segnalato. Personale cordiale e (sorpresa) ci parlano in inglese!
    Dopo un primo smarrimento iniziale, riusciamo a cambiare il voucher per il Japan Rail Pass e ad accedere al nostro primo tornello dei treni.
    Ad attenderci un treno immacolato, marchiato Hello Kitty, con i sedili che si girano a seconda del senso di marcia. Completamente rapiti, saliamo sul treno con la santa aria condizionata che ci fa battere i denti e che ci fa quasi dimenticare dell'umidità estrema appena patita.
    Ci dirigiamo in hotel!
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  • Ma che Kombini?

    20. juli 2023, Japan ⋅ ⛅ 27 °C

    Nella nostra prima notte il fuso si fa sentire: dormiamo poco, ci svegliamo spesso, dalle 2.00 alle 5.00 siamo super attivi tanto che sistemiamo bagagli e zaini per il "giorno dopo". Crolliamo verso le 6.00 ma la sveglia è puntata per le 7.00.
    Dopo aver consegnato i bagagli alla hall per la spedizione all'hotel di Kyoto, ci dirigiamo verso i binari. Qui facciamo i nostri primi acquisti in un Kombini: colazione, una calamita di Hello Kitty in onore del primo treno e un adesivo per il diario di viaggio in formato analogico. Siamo pronti, partiamo alla volta di Himeji.
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  • Himeji: il Castello

    20. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 29 °C

    Arriviamo ad Himeji e ci dirigiamo verso il Castello.

    Noto anche come Castello dell'airone bianco (Shirasagijo) per il suo aspetto elegante e bianco, ma anche per la sua forma, il Castello di Himeji non è mai stato distrutto durante le guerre, i terremoti o gli incendi e sopravvive nella sua forma originale, diventando sito patrimonio mondiale dell'Unesco.
    Visitiamo il Castello, rigorosamente senza scarpe, accompagnati da un messaggio audio diffuso ciclicamente in cui lo staff ci ricorda di bere, dato il forte caldo.
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  • Himeji: i giardini

    20. juli 2023, Japan ⋅ ⛅ 31 °C

    Kokoen è un giardino giapponese situato accanto al Castello di Himeji . È costituito da nove giardini separati, progettati in vari stili che riflettono l'architettura del periodo Edo. I giardini furono aperti nel 1992 per commemorare il centenario della città di Himeji.
    Tra i giardino troviamo il giardino tradizionale con un laghetto e una collina, il giardino dedicato alla cerimonia del tè, il giardino di pini, il giardino di bambù e il giardino fiorito.
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  • Appena prima di sbagliare treno

    20. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 32 °C

    Sono le 14.00, abbiamo finito la visita dei giardini e iniziamo ad avere un po' fame. Troviamo un localino aperto dopo aver quasi perso le speranze, ma non l'appetito. Solo un ragazzo parla inglese, mentre i colleghi lo prendono bonariamente in giro. Ordiniamo sgombro alla griglia accompagnato da diversi piattini non meglio identificati. Mangiamo tutto con gusto, sorseggiando un tè freddo aromatizzato al grano gentilmente offerto.
    Non sappiamo ancora che da lì a poco avremmo sbagliato treno.
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  • Il 1^ treno sbagliato non si scorda mai

    20. juli 2023, Japan ⋅ ⛅ 30 °C

    Decidiamo di rimanere un po' al fresco girando tra i negozietti sulla strada verso la stazione. Cedo subito alla tentazione dei distributori di palline: ce ne sono tantissimi, ovunque e di ogni tipo. Scelgo quello con delle riproduzioni di piantine grasse e festeggio come una bambina appena scopro di aver vinto l'agave.
    Incuranti di aver pranzato solo due ore prima, ci viene voglia di fare merenda con qualcosa di dolce e veniamo subito rapiti dalle creazioni di Chiffon d'oro. Chiediamo l'asporto e la commessa ci prepara una confezione con il ghiacciolino dentro. È l'ora di andare sul binario e partire per Hiroshima: saliamo sul nostro primo shinkansen, ma scopriamo che i nostri posti (prenotati) sono già occupati. Dopo una prima risata per l'incredulità della circostanza, un momento di lucidità "Scusi dove va questo treno?"
    Scopriamo così che eravamo sul treno precedente al nostro ma con alcune fermate in comune: decidiamo di scendere alla stazione successiva e salire sul treno giusto.
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  • Finalmente ad Hiroshima

    20. juli 2023, Japan ⋅ ☁️ 26 °C

    Arriviamo ad Hiroshima dove decidiamo di andare a piedi in hotel passeggiando per 3km. Lungo la strada ci fermiamo a cenare in un piccolo ristorante dove ci danno dei bavaglioli formato adulto: le nostre magliette sono salve.
    Dopo il check-in e una bella doccia rigenerante, andiamo a bere qualcosa al bar dell'hotel: anche qui vanno forte le lucine in terrazza e i barattoli!
    Crolliamo a letto, ognuno nel proprio: sarà questo il segreto per un matrimonio duraturo?
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  • Hiroshima mon amour

    21. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 27 °C

    Dedichiamo l'inizio di questa giornata alla visita del Museo della Pace, il parco e il memoriale. Al museo chiediamo un'audioguida per meglio capire le conseguenze della bomba atomica.
    Io accuso il colpo, le immagini e i racconti sono impressionanti, e vedere esposti gli oggetti delle vittime, soprattutto gli abiti che i bambini indossavano al momento dell'esplosione, rende l'esperienza più forte di quanto mi aspettassi.
    Dopo il museo, e qualche respiro profondo, continuiamo la visita nel parco circostante e al memoriale.
    Proseguiamo il viaggio per una meta sicuramente più leggera: ci attende l'isola di Miyajima.

    P.S. Cito film che non ho visto solo per darmi un tono.
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  • Isola di Miyajima

    21. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 31 °C

    Dopo solo 10 minuti di navigazione arriviamo sull'isola di Itsukushima, meglio nota come isola di Miyajima, che in giapponese significa “santuario-isola”.

    Ci danno il benvenuto dei simpatici cerbiatti, per nulla spaventati dalla presenza delle persone, anzi si lasciano accarezzare mentre provano a rubarti il cibo o qualunque altra cosa tu abbia in mano o in tasca.
    Trascorriamo il resto della giornata visitando l'isola per cogliere tutti i suoi lati: quello spirituale e quello naturale.

    Il basso livello del mare ci permette di vedere il grande Torii rosso in tutta la sua imponenza. Il portale in mare fa parte del santuario di Itsukushima, uno tra i più antichi della regione, considerato patrimonio dell’umanità dall’Unesco: lo percorriamo tutto affidando al destino (e ad appena 400 yen) la nostra fortuna.

    Proseguiamo la visita addentrandoci nel parco di Momijidani (parco degli aceri): il parco è attraversato dalle rive dell’omonimo fiume, è popolato da oltre 200 aceri e può capitare di imbattersi in qualche antico tempio.

    Ultima tappa della giornata è la pagoda a 5 piani: una costruzione immensa del 1407 che fonde elementi della tradizione buddista zen e quelli della tipica architettura giapponese.

    L'isola avrebbe meritato una visita di due giorni per goderla a pieno, con la luce del tramonto e con molti meno turisti. Abbiamo già iniziato a trovare delle scuse per tornare in Giappone.
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  • Kyoto parte 1 (di assai, cit. Momoko)

    22. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 31 °C

    Nella nostra prima giornata a Kyoto siamo stati accompagnati da Momoko, una ragazza giapponese che nella vita fa l'aiuto regia per eventi sportivi e oggi invece ha aiutato noi nella scoperta di Kyoto.
    Iniziamo la giornata con la visita al padiglione d'oro Kinkakuji, un tempio Zen i cui due piani superiori sono completamente ricoperti di foglia d'oro. Il tempio era la villa di riposo dello shogun Ashikaga Yoshimitsu, e secondo il suo testamento divenne un tempio Zen della setta Rinzai dopo la sua morte nel 1408.
    La visita prosegue verso il tempio Ryoanji e il giardino karesansui, "giardino secco" formato in prevalenza da pietre, ciottoli e muschio. Il giardino è un indovinello paradossale e serve ad aiutare nella meditazione. La disposizione delle pietre fa sì che dalla veranda, da qualsiasi punto si guardi, non si possano vedere tutte le quindici pietre contemporaneamente: solo raggiungendo l'illuminazione è possibile vederle tutte insieme.
    Ci sediamo e proviamo a chiudere gli occhi per godere della pace del luogo, ma ci sono decisamente troppi turisti per poterne godere a pieno.
    Non trovando la pace interiore, né tantomeno l'illuminazione, decidiamo di andare almeno alla ricerca della pace dello stomaco: è già ora di pranzo!
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  • Kyoto parte 2(aka InstagramOpportunity)

    22. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 34 °C

    Una volta rinfocillati per bene, ripartiamo alla volta del Castello di Nijo. Il Castello è stato la residenza degli shōgun fino a quando l'ultimo shōgun si è dimesso dalla propria carica a favore dell'imperatore Meiji: il castello diventa a quel punto residenza imperiale. Un particolare che ci sorprende sono i pavimenti: i chiodi sotto la superficie, quando vengono calpestati, fanno un suono che ricorda il verso dell'usignolo. Percorriamo tutti gli interni e il parco che circonda il Castello, sfidando caldo e umidità.
    Ultima tappa di questa giornata è il santuario di Inari a Fushimi-ku, dove torii arancioni compongono una galleria di più di 2 km lungo il pendio della collina. Il santuario è dedicato a Inari, il Dio shintoista del riso; le volpi sono i suoi messaggeri. Inari è sempre stato considerato il patrono degli affari, per questo commercianti e artigiani tradizionalmente lo venerano e hanno donato i torii che lo compongono.
    Come altri luoghi sacri, anche questo, seppur affascinante e dal colpo d'occhio davvero suggestivo, perde un po' della sua autenticità, a favore del turista alla ricerca di un'esperienza sicuramente unica ma di certo non interiore e sacrale quanto meriterebbe.
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  • Kyoto e dintorni: Uji

    23. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 29 °C

    La giornata di oggi si apre con la visita di Uji, una piccola perla tra Kyoto e Nara.
    Al nostro arrivo andiamo subito in un piccolo negozietto dove proviamo la molatura del tè matcha. Il proprietario ci racconta orgoglioso che all'interno della sua famiglia lui rappresenta la 16^ generazione di produttori di questo tipo di tè e ci mostra figure e foto del su negozio dai primi anni ad oggi.
    Pur non amando particolarmente il tè matcha, l'esperienza è stata gradevole, e l'entusiasmo dei proprietari ci ha contagiati per tutta la giornata.
    Dopo aver ricevuto il certificato di partecipazione, che ovviamente inseriremo nel nostro cv, ci incamminiamo verso il tempio Boydo-in. Costruito nel 998 come villa di campagna per il potente politico Fujiwara no Michinaga, viene in seguito trasformato in un tempio, ed è adesso presente sul retro della moneta da 10 yen.
    Prima di ripartire, optiamo per un fuoriprogramma che ci porta a camminare sotto un caldissimo sole per circa 30 minuti. Rischiando il divorzio, o almeno il collasso, arriviamo al tempio Mimurotoji, noto come il “tempio dei fiori”. Il tempio ospita anche una pagoda a tre piani.
    Seppure non sia il tempio più famoso e imponente visto fino ad ora, diventa subito il nostro preferito perché tranquillo e silenzioso. Complice il caldo e l'assenza di ciliegi in fiore, siamo gli unici turisti insieme ad alcuni anziani che sfidano l'afa e i numerosi gradini per raggiungere il tempio.
    Sulla via del ritorno verso la stazione, alle 15.00 inoltrate, decidiamo di fermarci in un Kombini e mangiare qualcosa di fresco: il gelato alla pesca bianca è il mio nuovo gelato preferito!
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  • Kyoto e dintorni: Nara

    23. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 34 °C

    Proseguiamo la nostra esplorazione dei dintorni di Kyoto dirigendoci a Nara,
    la prima capitale del Giappone.
    Qui i cervi sono i veri padroni di casa e ce ne sono in quantità ben superiori all'Isola di Miyajima.
    Attraversiamo quindi il parco dei cervi, ancora affascinati da quanto siano ormai integrati con l'uomo e per niente spaventati dalle auto, e arriviamo al tempio Buddhista Todai-ji.
    Qui rimaniamo sopraffatti dalla bellezza e della grandezza del tempio e della statua del Buddha seduto (15 metri di altezza!).
    Costruito nel 752 come tempio principale di tutti i templi buddisti provinciali del Giappone, fino a poco tempo fa la sala principale, ovvero la Grande Sala del Buddha, deteneva il record di edificio in legno più grande del mondo, anche se l'attuale ricostruzione del 1692 sia solo due terzi delle dimensioni della sala del tempio originale.
    Sempre all’interno della Grande Sala una delle colonne ha un buco alla base delle stesse dimensioni della narice della grande statua del Buddha. Una leggenda narra che chi riesce ad attraversare il buco con l’intero corpo riceverà l’illuminazione nella prossima reincarnazione. Evidentemente devo essere già illuminata in questa da non sentire l'esigenza (leggi da non avere il coraggio) di tentare l'impresa. Giuseppe, al contrario, sfoggia senza pudore la sua competitività e si garantisce un posto tra gli illuminati nella sua futura vita.
    Lasciato il tempio, veniamo sorpresi dalla pioggia. Decidiamo di goderci il rumore delle gocce che cadono seduti davanti al tempio e, approfittando di un momento in cui sembra che la pioggia sia diminuita, torniamo alla fermata del bus per raggiungere la stazione dei treni: si rientra a Kyoto.
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  • Kyoto: festival di Gion e mercato

    24. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 32 °C

    Oggi ce la prendiamo con più calma uscendo dall'hotel verso le 10.00 per dedicarci alla visita della città.
    Girovagando ci imbattiamo per caso nelle sfilate dei carri del Festival di Gion Matsuri, che si svolge ogni anno nel mese di luglio.
    Il festival ha avuto inizio nell'anno 869 per placare gli dei durante un'epidemia e le processioni principali sono il 17 luglio (Saki Matsuri Junko) e proprio il 24 luglio (Ato Matsuri Junko).
    I carri allegorici vengono trainati dagli abitanti di Kyoto: esistono due tipi di carri, chiamati yama e hoko. L'hoko può arrivare a un'altezza di 25 metri e pesare fino a 12 tonnellate.
    Ogni anno, inoltre, secondo la tradizione viene scelto un bambino come messaggero divino: dal 13 luglio fino al termine della prima sfilata, il 17 luglio, il bambino non può appoggiare i piedi a terra e quindi sta sempre sopra uno dei carri decorati.
    Dopo aver visto i carri sfilare, decidiamo di fare un bel giro di shopping nei negozietti di Kyoto e di pranzare in una “machiya”. Dato che le tasse sulla proprietà erano basate sulla larghezza della facciata sulla strada, le case e i negozi erano costruiti con facciate strette (larghe da cinque a sei metri) ma che si estendevano fino a venti metri dalla strada.
    Il locale ha pochi posti ma riusciamo a trovare subito un tavolino e ci godiamo un ottimo pranzo a base di ramen e tempura.
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  • Kyoto: la cena delle cene

    24. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 31 °C

    Abbiamo atteso questa cena dall'11 giugno: un'esperienza che mio fratello e Alba hanno voluto farci vivere come regalo per il nostro matrimonio.
    All'ingresso ci accolgono due persone che saranno le stesse che ci accompagneranno per tutta la durata della cena.
    Togliamo le scarpe ed entriamo: il tatami e il verde oliva ci trasmettono da subito tranquillità e calore.
    Veniamo fatti accomodare in una stanza solo per noi, con una vetrata che affaccia su un piccolo giardino: il rumore dell'acqua che scorre sarà il sottofondo della serata.
    Ci viene servito un tè caldo di benvenuto e ci viene illustrato il menù.
    La cena scorre con il giusto ritmo, chi ci serve non parla inglese ma la dettatura di Google Translate ci aiuta a comunicare.
    Assaggiamo gusti e consistenze molto diverse fra loro, e anche la nostra vista viene appagata dalla composizione di ogni piatto.
    Giuseppe è titubante su alcune pietanze, sopratutto quando si tratta di cibi dalla consistenza viscida/gelatinosa; io, invece, non mi tiro indietro davanti a nulla.
    I sapori sono intensi e pieni, a cibi freschi e morbidi si alternano cibi più croccanti e caldi. Tra i piatti che preferiamo: gli antipasti, il sashimi, l'ayu e la lingua brasata.
    Al termine della cena chiediamo se possiamo conservare il menù come ricordo: ci dicono che non solo possiamo tenere i menù, ma possiamo portare via con noi anche due tovaglioli di stoffa del ristorante.
    Sulla via del ritorno verso l'albergo, con il desiderio di prolungare il più possibile questa serata magica, decidiamo di passeggiare per Gion e andare ad ammirare la Yasaka Pagoda, grati per aver vissuto un'esperienza irripetibile in una città che ci ha incantati.
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  • La valle del Kiso: da Magome a Tsumago

    25. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 22 °C

    Oggi sveglia presto: il primo treno che dobbiamo prendere parte da Kyoto alle 6.57. Ci aspettano in tutto 2 treni e un bus per arrivare a Magome, punto di partenza del nostro trekking nella Valle del Kiso che
    corre lungo le montagne delle Alpi centrali.
    Nella Valle si è sviluppata un’antica rotta commerciale di 70 km chiamata Kisoji che serviva come mezzo di commercio e come via di comunicazione tra Edo e Kyoto.
    A causa delle restrizioni imposte dallo shogunato, i viaggiatori erano quasi sempre costretti a compiere i loro viaggi a piedi. Di conseguenza, le “città postali” si sviluppavano ogni pochi chilometri per fornire ai viaggiatori luoghi in cui riposarsi, mangiare e trovare un alloggio notturno durante il loro arduo viaggio.
    Lungo la valle di Kiso, alcune città postali, in particolare Magome, Tsumago e Narai, sono state preservate e restaurate.
    Percorriamo 10km, la maggior parte del tempo nel fresco degli alberi, verdissimi.
    A metà percorso entriamo in una casa per il tè allestita gratuitamente e dopo decidiamo di fare una sosta per rinfrescarci vicino ad una cascata.
    Ci stupisce positivamente incontrare pochi turisti lungo il percorso ma soprattutto pochi negozi e attività.
    Pranziamo in un locale alla fine del percorso e ci mettiamo in fila per il bus. Ci dirigiamo a Nagiso per prendere il treno alla volta di Matsumoto.
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  • Matsumoto: gambe stanche,castello,onsen

    25. juli 2023, Japan ⋅ ⛅ 32 °C

    Arriviamo in treno a Matsumoto, lasciamo gli zaini in albergo e andiamo subito a vedere il castello.
    Quello di Matsumoto è uno dei castelli originali più completi del Giappone.
    È un hirajiro, ovvero un castello costruito in pianura.
    Passeggiamo poi per Nakamachi-dori, una piccola sezione del centro di Matsumoto con strade fiancheggiate da antichi edifici ben conservati, molti dei quali fungevano da magazzino. In questa area vivevano i mercanti della città durante il periodo Edo e ora alcuni edifici ospitano piccoli negozi, ristoranti e ryokan.
    Con le gambe indolenzite, decidiamo di cenare e tornare in hotel dove abbiamo anche la possibilità di accedere nella onsen, avendo però l'accortezza di coprire i tatuaggi con...dei tatuaggi color carne.
    Ci addormentiamo subito: corpo e mente ringraziano per questo ritaglio di relax.
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  • Takayama: panorami e pisolini

    26. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 27 °C

    Partiamo per Takayama dopo aver chiesto l'aiuto da casa. Indecisi su quale bus prendere, tra le difficoltà nel comunicare ma soprattutto per colpa mia che mi lascio affascinare dall'opzione più complicata che prevede due treni e un bus (anziché un solo bus diretto!) ci confrontiamo con Patrizia & Patrizia, che dall'Italia nonostante lì sia mezzanotte, ci chiamano immediatamente per valutare insieme le opzioni.
    Torniamo quindi in biglietteria e riusciamo a farci cambiare i biglietti comprati due minuti prima: aggiungiamo alla lista dei motivi per tornare in Giappone il Tour delle Alpi, e optiamo per il bus diretto.
    La scelta si rivela comunque vincente, mostrandoci panorami meravigliosi dai colori brillanti, complice un bellissimo sole.
    Approfittiamo di queste due ore di viaggio e della guida dolce dell'autista per appisolarci di tanto in tanto.
    Arrivati a Takayama e posati gli zaini nel ryokan, ci dirigiamo subito verso Takayama Jinya, l'antico avamposto governativo collocato a Takayama per porre la provincia di Hida sotto il diretto controllo dello shogunato. Il Takayama Jinya era l'ufficio del governo locale guidato dai funzionari inviati da Edo (l'odierna Tokyo). L'edificio, utilizzato fino al 1969, è ora un museo dove poter vedere diverse stanze in tatami che un tempo fungevano da uffici, sale conferenze, camere per gli ospiti e spazi residenziali. Visitiamo anche la stanza degli interrogatori e il più grande magazzino tradizionale di riso del Giappone.
    Terminiamo la mattinata con la visita del centro storico e Sannomachi: durante il periodo Edo, Takayama era piena di artigiani, commercianti e agricoltori e Sannomachi è una strada colma di vecchie case e negozietti che testimoniano la storia di quegli anni.
    Alle 15.00, sazi delle cose mangiate nei diversi negozietti, decidiamo di andare al ryokan e riposare. Crolliamo per un paio d'ore rigeneranti!
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  • Takayama: meritavi più tempo

    26. juli 2023, Japan ⋅ ☁️ 27 °C

    Ci risvegliamo verso le 18.00 e decidiamo di tornare in centro alla ricerca di un locale per cenare. In Giappone i negozi e i locali chiudono presto, spesso se alle 19.30 non hai ancora cenato l'unica opzione che ti resta è comprare qualcosa in un kombini.
    Scegliamo un ristorante a caso, attirati dal profumo e dall'aria di tranquillità che lo circonda.
    Entriamo e troviamo un'altra coppia di italiani seduti al bancone: Giuseppe li riconosce, erano sul nostro stesso volo Dubai-Osaka e li abbiamo anche incrociati a Kyoto.
    Li salutiamo e scambiamo quattro chiacchiere ma decidiamo di proseguire la nostra cena seduti sul tatami: mentre tolgo le scarpe penso che questa abitudine andrebbe importata anche in Italia, amo stare scalza.
    I profumi che avevamo sentito non ingannano, alla fine della cena abbiamo ordinato: 5 zuppe di miso, 12 spiedini di carne hida, 6 fettine di carne hida da cuocere sul momento al tavolo, 1 sgombro, 1 sakè e 1 tè freddo.
    Solo ed esclusivamente per dignità non abbiamo ordinato altri spiedini.
    Facciamo una passeggiata e qualche selfie mosso e poi torniamo nel ryokan.
    Io decido di trascorrere mezz'ora nella onsen privata: i tatuaggi non mi consentono di entrare in quella pubblica e qui non hanno nulla per coprirli.
    L'acqua a 40 gradi fa il suo effetto, sento la stanchezza andare via e parecchio sollievo a gambe e schiena.
    Giuseppe invece pensa che il caldo in giro gli basta e preferisce mangiarsi un gelato.
    Andiamo a dormire consapevoli che Takayama con la sua autenticità e i suoi contrasti avrebbe meritato più tempo. E sicuramente più spiedini.
    P.S. Trovate qualcuno che vi attende come io attendo il cibo e vi sentirete sempre amati.
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  • Verso Kanazawa con sosta a Shirakawago

    27. juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 32 °C

    Dopo un'ultima passeggiata per Takayama, dove abbiamo lasciato un pezzo di cuore, partiamo con il bus per Shirawago, tappa intermedia per il nostro viaggio verso Kanazawa.
    Arriviamo a Shirakawago dopo appena 50 minuti di viaggio e subito rimaniamo colpiti dalla bellezza ferma nel tempo di questo piccolo villaggio che sembra un presepe e ringraziamo per il cielo velato, che ci fa patire meno il caldo.
    Lasciamo gli zaini nei locker e ci addentriamo subito tra le stradine, dove diversi cartelli ricordano di non fumare e di non entrare nei cortili privati.
    Il villaggio costeggia la valle del fiume Shogawa, ha sullo sfondo le montagne che si estendono da Gifu alle prefetture di Toyama ed è caratterizzato dalla presenza di strutture gassho-zukuri (letteralmente "costruito come mani in preghiera") poiché i ripidi tetti di paglia delle fattorie assomigliano alle mani dei monaci buddisti premuti insieme in preghiera. Questa struttura, che si tramanda da generazioni, è progettata per resistere alla grande quantità di neve pesante che cade nella regione durante l'inverno.
    I tetti, realizzati senza chiodi, fornivano un ampio sottotetto adibito alla coltivazione dei bachi da seta.
    Giriamo tutto il villaggio, ammiriamo la vegetazione e i fiori, ci addentriamo in un piccolo cimitero e scendiamo lungo il fiume.
    Sono già le 16.30, i negozietti iniziano a chiudere e quasi senza accorgercene è già arrivata l'ora di ritornare alla fermata del bus: ci spostiamo a Kanazawa.
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  • Kanazawa: amore a prima vista

    27. juli 2023, Japan ⋅ ⛅ 29 °C

    Un'ora e un quarto di bus e alle 18.45 siamo a Kanazawa. Scendiamo e andiamo subito in hotel per fare il check-in e lasciare gli zaini. Bello viaggiare zaino in spalla, ma fino ad un certo punto!
    Scegliamo di cenare in un sushi a nastro dove un trenino consegna i piatti. Trascorriamo l'ora di coda girando nei negozi intorno e quando arriva il nostro turno ci fanno sedere al bancone: nastro sì, ma senza trenino.
    Finito di mangiare facciamo una breve passeggiata e andiamo ad ammirare la stazione illuminata. Una struttura moderna reticolata in vetro e acciaio con un arco in legno rosso che ricorda un torii. I due pilastri verticali sono inoltre sagomati per assomigliare al tsuzumi, un tipo di tamburo usato nel teatro Noh, ed è per questo che il cancello è chiamato “Tsuzumi-mon” o “Tsuzumi Gate”.
    Un panorama decisamente diverso da quello di Shirakawago che ci rapisce dal primo istante.
    Torniamo in albergo, un'altra onsen ci attende per prepararci alla camminata di domani in giro per la città.
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  • Kanazawa: mercato,giardini, arte e caldo

    28. juli 2023, Japan ⋅ ⛅ 30 °C

    Dedichiamo la mattinata a Omicho Market, ai giardini Kenroku-en e al museo di arte contemporanea.
    Arrivati a Omicho Market con i suoi reticoli di strade e corridoi e più di 170 banchi, ci dirigiamo subito verso la sezione del pesce fresco con una varietà impressionante di pescato. Ci aspettiamo un odore forte, forse non piacevole alle 8.30 del mattino, e invece l'aria che si respira non è pesante e le strade sono pulite.
    Giuseppe decide di assaggiare uno spiedino con l'anguilla, io ho già sperimentato la colazione con il pesce il giorno prima e ho capito che non fa per me.
    Proseguiamo verso i giardini Kenroku-en con un sole che si fa sentire in modo prepotente.
    Ken-roku-en significa “Giardino dei Sei Elementi” ma viene anche tradotto con “Giardino delle Sei Virtù” o “Giardino delle Sei Sublimità”, ovvero le sei caratteristiche ideali per la composizione di un giardino perfetto, ordinate in coppie in contraddizione tra loro.
    I sei elementi essenziali sono: spaziosità e isolamento, artificio e antichità, corsi d'acqua e panorami, e qui ci sono proprio tutti.
    Incontriamo diversi giardinieri che lavorano, uno di loro ci ferma e ci chiede di dove siamo, scambiamo qualche parola e gentilmente ci invia le foto dello stesso giardino nel mese di febbraio, imbiancato dalla neve. Gli chiediamo di fare una foto insieme e acconsente. Lo salutiamo con un inchino e continuiamo la nostra visita.
    Terminiamo la mattinata al Museo di Arte Contemporanea.
    Il museo è stato concepito per somigliare ad un parco: l'edificio è in vetro e ha una pianta circolare senza fronte né retro, per dare un senso di continuità con la città circostante, rendendolo raggiungibile ed accessibile da tutte le direzioni.
    Le pareti esterne e alcune interne sono in vetro, sia per trasmettere apertura, sia per permettere, tra i visitatori, un dialogo di tipo visivo con chi si trova dall’altra parte della parete, fuori o dentro il Museo.
    Sono le 13.00 passate, ci incamminiamo verso la stazione, prendiamo qualcosa al volo da mangiare e saliamo sul treno. Tra due ore saremo a Tokyo!
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