United States
Wall Street

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Travelers at this place
    • Day 2

      No guts, no glory ...

      July 10, 2022 in the United States ⋅ ☀️ 28 °C

      Can't do NY without seeing Wall Street- especially if you're dating a guy in finance!

      I mean I always knew Karl had balls but you got to have some pretty big ones if you're playing in the big league. It was only fitting then that he got to hold/squeeze the Raging Bull's prodigious manhood from artist Arturo Di Modica - which is said to be good luck - and with a big deal about to land, timing could not have been better... You've got this babe!

      And then, one of my favorites... the "Fearless Girl" bronze statue by artist Kristen Visbal. At only 1.2 metres high, she faces the historically male Stock Exchage head on (used to face the Bull). A symbol of female empowerment and part of a campaign for companies to add more women to their boards. She is just magnificent 😍
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    • Day 3

      Erster Tag Erkundungstour

      August 30, 2023 in the United States ⋅ ☀️ 29 °C

      Sooo good morning ☀️ bzw. Guten Mittag 😃
      In unseren ersten Tag in NYC City sind wir sehr gut gestartet: gab einen Coffe to go und ein Gebäck für uns. Unser Ziel für den Tag war zu Fuß die Stadt bis zum Financial District erkunden. (Quasi von der Mitte der Insel bis zur Spitze). Treiben lassen ist bekanntlich die beste Taktik, sodass wir auf dem Weg dahin vieles Spannendes entdecken konnten: den Harry Potter Laden NY (dicke Empfehlung + mit sauberer Toilette 😂), NY Feuerwehr Männer, 9/11 Gedenkstätte, World Trade Center, viele typische Straßen mit Feuertreppen an den Häusern (Stadtteil Soho) und Washington Square Garten, Charging Bull, die Freiheitsstatue von weitem 🤩 und schließlich die bekannte Wall Street 😏 mit dem berühmten Stock Exchange Gebäude (Börse).
      Dort angekommen gab es einen kleinen Mittagsstop in der Wall Street. Weiter war der Plan zum Pier 55/Little Island zu gehen um uns dort auf dem Pier die grüne Vielfalt der Pflanzen von NY anzuschauen. Nach einem kurzem erneutem Stop an der 9/11 Gedenkstätte und einer sehr interessanten Begegnung mit Eichhörnchen 😅 haben wir uns kurzerhand entschlossen ein Rad auszuleihen, um dorthin zu gelangen.
      Der Pier hat uns sehr gut gefallen - hier hat Alex dann auch seinen „Bruder“ getroffen. Anschließend ging es zur High Lane, der alten Eisenbahnschiene zwischen den Häusern von New York, die jetzt dazu genutzt wird, den natürlichen Pflanzen der Gegend eine Heimat in der Stadt zu geben. Sehr beeindruckend und schön 🤩
      Schließlich war der Plan im Chelsea Market Abend zu essen - tja blöd für uns , dass die schon um 20 Uhr zumachten und wir erst um 19:44 dort waren. Dennoch sind wir einmal durchgelaufen - für uns persönlich nicht sonderlich spannend und schön. Zum Abschluss gab es dann noch mexikanisch bei einem Restaurant, dass ich noch aus Berleley Zeiten kenne. Von dort aus waren es ca. 2 km zurück zum Hotel - nunja, das Kind hatte noch nicht genug, sodass es dann nochmal zur Grand Central Station gehen musste 😅✌🏻(der Bahnhof).
      Wirklich dann zum finalen Abschluss gab es einen Drink auf der Rooftop Bar unseres Hotel (hatten wir am ersten Abend noch nicht entdeckt) bevor wir wirklich nach 24 gelaufenen km und 4km km Fahrrad tot ins Bett gefallen sind 😅🤣🫶🏻✌🏻
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    • Day 1

      Auf geht's

      October 6, 2023 in the United States ⋅ 🌧 21 °C

      Nach einem wirklich angenehmen Flug mit Lufthansa sind wir wohlbehalten in Newark gelandet. Die Zollkontrolle hat allerdings nochmal Nerven gekostet , mindestens eine Stunde standen wir in der Schlange, um dann irgendwann dem Zollbeamten Rede und Antwort zu stehen und all unsere Fingerabdrücke abzugeben. "Uber-Marco"hat uns dann vom Flughafen zum Hotel gebracht. Aus dem Taxi ausgestiegen, waren wir alle direkt überwältigt von dem Ausblick auf Manhattan ...grandios!Read more

    • Day 1

      Little Island, High Line

      June 29, 2023 in the United States ⋅ ⛅ 28 °C

      Ore 7: Pippo ed io siamo in macchina con la nostra valigia, borsetta e zainetti. Passiamo a prendere Giorgio e poi con Laura, Natale, Andrea e Giulia andiamo al parcheggio King Parking a Lonate Pozzolo (Va): è il parcheggio più economico (55 euro per 8 giorni) trovato da Andrea che, come Emi, sa usare bene Internet. Con la navetta – da 7 persone – ci accompagnano alla Malpensa dove con calma facciamo il check-in.
      Alle 11 saliamo in aereo: io sono accanto al finestrino nella fila a sinistra, accanto a me Andrea e poi Giulia. Pippo, Natale e Laura sono insieme nella fila a destra mentre Giorgio è accanto a loro nella fila centrale da 4 posti.
      Durante il volo (7 ore) vedo 2 film: “Ticket to Paradise” con George Clooney e Julia Roberts e “Un uomo chiamato Otto” con Tom Hanks: mi sono piaciuti entrambi.
      Per pranzo ci danno pollo con riso, commestibile, più tardi un gelato alla vaniglia dolcissimo e infine una piadina arrotolata immangiabile. Giulia ha una sensazione di vomito.
      Il volo è tranquillo, sia il decollo che l’atterraggio sono perfetti.
      Nell’aeroporto JFK ci controllano i passaporti, ci fotografano, prendono le impronte di tutte le dita delle mani e ci fanno domande tipo: “quanto rimanete?”, “dove alleggiate?”, “avete contanti?”. Poiché dichiariamo di avere solo circa 200 euro, ci domandano come pensiamo di vivere a New York, ma alla risposta che useremo la Credit Card l’incaricato si sente più tranquillo.
      La maggior parte degli addetti nell’aeroporto è di colore.
      Prendiamo le valigie e ci dirigiamo all’uscita.
      Per arrivare alla fermata metro più vicina, Jamaica, dobbiamo prendere l’Airtrain, 8,25 dollari, ma la fortuna è dalla nostra: c’è troppa gente e i funzionari decidono di aprire l’accesso ai treni per 30 secondi facendoci defluire rapidamente gratis.
      Alla stazione metro di Jamaica facciamo l’abbonamento per 7 giorni a 33,50 dollari.
      Il nostro albergo è il Four Points by Sheraton al SoHo Village, 66 Charlton Street. SoHo sta per South Houston.
      Prendiamo la E direzione Downtown, alla 55° St. cambiamo con la linea 1 fino a Houston e poi a piedi fino all’albergo. La piantina di New York scaricata sul telefono si legge anche senza connessione.
      Una signora, neppure tanto giovane, aiuta Natale a portare su dalle scale della metro la sua valigia abbastanza grande e pesante: è il primo segnale della gentilezza degli abitanti di New York.
      L’albergo ha 18 piani. Le nostre stanze sono al 10° piano: noi camera 1002, Laura 1007. L’aria condizionata è al massimo ma sui letti ci sono coperte pesanti. Ci sono due grandi letti, 1 bottiglietta d’acqua a persona, macchinetta del caffè con le cialde, che userò tutte le mattine prima della doccia.
      Dopo una rapida riassestata, usciamo per “provare” la città: ci dirigiamo verso l’Hudson che costeggia l’isola di Manhattan a ovest e camminiamo sul lungo fiume. Come nei film, ci sono persone che corrono, camminano o riposano su una panchina o sull’erba. In un’aiuola piena di fiori c’è un frutto di metallo alto circa due metri, forse una mela.
      Arriviamo fino a “Litte Island”, un’isola artificiale che sembra appoggiata su coni rovesciati o meglio su gambi di fiori. Non si può entrare: è chiusa per tutelare la salute di chi ci lavora a causa della cattiva qualità dell’aria.
      Non fa caldissimo, ma c’è umidità e foschia.
      Saliamo sulla High Line e ne percorriamo una parte. È una zona verde creata sui binari di una vecchia ferrovia sopraelevata rispetto alla città, un percorso abbastanza lineare ricco di diversi tipi di piante e fiori, panchine su cui riposare (anche chaise longue). Attorno ad alcuni semplici sedili in pietra scorre l’acqua e con il caldo che fa molti si tolgono le scarpe per rinfrescare i piedi. Si cammina più o meno all’altezza del secondo piano delle case. Seguendo il percorso incontriamo bancarelle di street food e gelati, un piccolo anfiteatro dove stanno facendo uno spettacolo di varietà. Vediamo la parete di una casa con un grande murales raffigurante Madre Teresa di Calcutta e Gandhi.
      Tornado verso l’albergo ci fermiamo a mangiare qualcosa in un fast food: Pippo e i ragazzi un hamburger, Giorgio patate fritte e io una spremuta di mango (devo ricordarmi di chiederla “no ice, please”).
      Tre pastiglie di melatonina e cerchiamo di dormire: la nostra giornata è durata 6 ore in più.
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    • Day 3

      Staten island ferry & outlet mall

      October 19, 2022 in the United States ⋅ ☀️ 10 °C

      We took the subway straight into financial district. On to the Staten Island ferry. In my mind the last time this ferry went to Brooklyn. I don’t know what I thought but I completely remembered it wrong.

      It was pretty windy but the sun was out and it was all good. We stood outside at the back of the ferry and it was stunning. The views are amazing from the water. It just so surreal looking at the skyline. It feels like a dream.

      Do when we arrived what was NOT Brooklyn (lmao) but Staten Island. (Duh, it’s called that way). We discovered a huge outlet center and went straight in. It was weird tho, it was super quiet and not busy at all. We looked around. Did a little bit of shopping. Grabbed some Starbucks (again…) and made our way back to the ferry. It was already 1 pm so we decided to grab some subway before we hopped on the ferry.

      We enjoyed the view again, you really can’t get enough of it. I think I really can sit at the ferry all day and just look. During our supper we made some plans for the rest of the day. They really wanted to go to 9/11 museum/ground zero. But since I already saw that on my last trip I didn’t really feel like it. So I made some other plans and saw that there were some awesome dance classes at a good timing.
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    • Day 4

      Happy New Year

      December 31, 2023 in the United States ⋅ ☁️ 5 °C

      Um 21 Uhr betreten wir das Partyboot. Es ist vierstöckig. Wir sitzen im 3. Stock. Die Musik ist voll aufgedreht und wir gönnen uns einen ersten Drink. Rund eine Stunde wird geboarded. In dieser Zeit können wir uns bereits am Buffet bedienen. Das Essen ist ok.

      Das Schiff legt ab und wir gehen aufs Aussendeck, um die Skyline zu betrachten. Echt eindrücklich, die Stadt vom Meer aus zu sehen. Der Freiheitsstatue kommen wir immer näher und irgendwann reichts auch für ein Foto ohne xfachen Zoom. Kurz Drinnen aufwärmen und dann für den Countdown wieder nach draussen, denn es gibt ja noch Feuerwerk.

      Als wir wieder nach Drinnen kommen ist die Party in vollem Gange. Bald ist das Schiff zurück im Hafen und die Heimreise steht an. In der Ubahn hat es kaum Menschen und auch der Timesquare ist schon wieder geräumt. Übrig bleiben tonnenweise Konfetti und laute Musik, welche aus den Clubs dröhnt.l
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    • Day 2

      Battery Park

      December 29, 2023 in the United States ⋅ ☀️ 12 °C

      Nach dem 9/11 Memorial geht es weiter Richtung Süden. Unser nächstes Ziel ist der Battery Park.
      Auf dem Weg dahin passieren wir eine alte Kirche (Trinity Church), einen Gullydeckel der qualmt und den berühmten Charging Bull. Unglaublich, da stehen gegen tausend Leute Schlange um mit dem Bullen ein Selfie zu machen. Kurzer Schnappschuss und weiter Richtung Battery Park.
      Im Park angekommen, ein erstes Highlight. Wir sehen viele Squirells (Eichhörnchen). Kurz danach sehen wir die Freiheitsstatue auf Liberty Island.
      Die Wallstreet darf natürlich auch nicht fehlen. Ausser ein paar Banken und wichtig aussehenden Gebäuden entdecken wir aber nicht viel.
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    • Day 2

      The Battery - The Glass Carousel

      August 9, 2023 in the United States ⋅ ☀️ 27 °C

      Das Karussell verfügt über Sitzplätze auf identifizierbaren Arten, wie z. B. einem Siamesischen Kampffisch. Das Karussell ist so gestaltet, dass es einem Unterwassergarten ähnelt, durch den die Besucher auf Fischen reiten, die aus Seeglas zu bestehen scheinen und schimmern, als seien sie biolumineszent. Dieser Effekt bezieht sich nicht nur auf den Standort des Karussells am Wasser, sondern auch auf das nahe gelegene Castle Clinton, das von 1896 bis 1941 das New York Aquarium beherbergte. Ungewöhnlich ist auch die Tatsache, dass sich die Antriebsmaschinen unter dem Boden befinden, so dass es keinen Pfosten in der Mitte des Karussells gibt. Ein Designer von WXY Architecture sagte über das Karussell: "Soweit wir wissen, gibt es nichts Vergleichbares auf der Welt".
      In dem Versuch, die frei fließende Natur der Meereswellen und ihre Fische nachzuahmen, ähnelt SeaGlass anderen Karussells insofern, als es eine Hauptdrehscheibe hat, die sich im Uhrzeigersinn dreht, aber UNGEWÖHNLICH jedem anderen Karussell drei kleinere Drehscheiben darin hat, die sich gegen den Uhrzeigersinn drehen - alle auf einmal. Außerdem haben diese kleinen Drehscheiben jeweils sechs Fiberglasfische, die sich auf und ab und von Seite zu Seite bewegen und dabei ihren eigenen, einzigartig programmierten Rhythmus haben. Zusätzliche stationäre Fische sind in der (größeren) Hauptdrehscheibe verankert, darunter zwei ADA-Fische.
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    • Day 40

      9/11

      September 28, 2023 in the United States ⋅ ☁️ 18 °C

      Kein Ereignis nach dem Zusammenbruch des Ostblocks hat die Welt so verändert, wie die Terroranschläge vom 11. September 2001. Eine Gruppe islamischer Terroristen hatte mit Teppichmessern und vier gekaperten Flugzeugen das WTC in New York und das Pentagon in Washington angegriffen. Die Vereinigten Staaten, eben noch die glorreiche Weltmacht, die unverzichtbare Nation und der strahlende Sieger des kalten Krieges wurden ins Mark getroffen und standen unter Schock. Es folgten absolut destruktive Reaktionen, denn es wurde ein beispielloser Rachefeldzug gestartet, der sich insbesondere gegen die muslimische Welt richtete. Krieg gegen Afghanistan, Einmarsch ohne UN-Mandat in den Irak, Anti-Terror Einsätze in 85 Ländern, strikte Verschärfung von Sicherheitsmaßnahmen und tiefe Einschnitte in die Bürgerrechte sind Folgen, die die Welt bis heute veränderten. Wieviele Dschihadisten, die es vorher gar nicht gab, diese Politik produziert hat, wird für immer unklar bleiben.

      Heute geht man davon aus, dass der vom damaligen Präsidenten Bush ausgerufene „Krieg gegen den Terror“ fast 930.000 Menschen das Leben gekostet hat, knapp 400.000 davon sind Zivilisten. Der auf Bush folgende Präsident Barack Obama war dann der erste in der US Geschichte, der über komplette zwei Amtszeiten Kriege führte und den traurigen Rekord hält, die meisten Tage „at war“ regiert zu haben. Das Land ächzte unter den irren Kosten der Kriege, das bezahlen auch die Vereinigten Staaten nicht aus der Portokasse. Die Bevölkerung war kriegsmüde und die Mehrheit der mittlerweile tief gespaltenen Gesellschaft stimmten Donald Trump seiner „America first“ Kampagne zu. Er zog die US-Army aus Nordsyrien zurück und ordnete den Rückzug aus Afghanistan an. Ruhe und Frieden herrscht in diesen Regionen bei weitem nicht, im Nachhinein gesehen waren die jahrelangen Einsätze völlig sinnlos.

      Beim 9/11 Memorial geht es um die amerikanische Darstellung des Ablaufs der Terror-Ereignisse und natürlich um das Andenken an die knapp 3000 Tote, die dieser Angriff forderte. Das ist in einer sehr würdigen Form gelungen. Man ist tief bewegt und sehr gerührt, wenn man durch die früheren Fundamente des WTC geht. Am 11. September 2011, 10 Jahre nach dem Attentat, konnten Angehörige der Opfer erstmals unter Ausschluss der Öffentlichkeit das Memorial besuchen. Die Bauarbeiten wurden im Frühjahr 2014 abgeschlossen. Die Gedenkstätte ist Teil des neuen World Trade Centers. Allein das dieses erbaut wurde, gibt einem Hoffnung. Hoffnung gab Millionen per Schiff ankommenden Einwanderern seit 1886 auch die Freiheitsstatue, denn früher war es für viele der erste Blick auf das Land, welches ihr neues Zuhause werden sollte. Der Anblick der Lady Liberty in der Abenddämmerung bildete den Abschluss eines bewegenden Tages in New York City. Wir hören Leonhard Cohen „First we take Manhattan“:
      They sentenced me to 20 years of boredom
      For trying to change the system from within
      I'm coming now, I'm coming to reward them
      First we take Manhattan, then we take Berlin
      I'm guided by a signal in the heavens (Guided, guided)
      I'm guided by this birthmark on my skin (I am guided by)
      I'm guided by the beauty of our weapons (Ooh, ooh)
      First we take Manhattan, then we take Berlin
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    • Day 3

      Battery Park

      March 13 in the United States ⋅ ☁️ 11 °C

      The Battery ist eine zehn Hektar große Parkanlage auf der Südspitze Manhattans und einer der ältesten Parks in New York City. Der dort gelegene Hafen dient als Ausgangspunkt für die Fähren nach Ellis Island, zur Freiheitsstatue, nach Staten Island sowie im Sommer auch nach Governors Island.Read more

    You might also know this place by the following names:

    Wall Street

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