• Elisa Chieno

Nuova Zelanda 2017-2018

Een 28-daags avontuur van Elisa Meer informatie
  • Arthur's Point

    2 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 26 °C

    Dopo un altro paio d'ore arriviamo finalmente alla nostra meta (come pernottamento): Arthur's Point, sede del nostro hotel. Più o meno a metà strada tra Queenstown e Arrowtown, questo centro abitato è nella gola dello Shotover, noto per le folli corse in Jetboat.
    Il nostro albergo Nugget Point è decisamente sopra gli standard di lusso a cui ci eravamo abituati, ma a Queenstown e dintorni non c'era un buco libero già molti mesi fa. Arrivati alla reception, ci attende una brutta sorpresa: anche se abbiamo prenotato una camera per tre, se vogliamo il terzo letto dobbiamo pagare 60 dollari in più. Dopo aver visto la stanza col letto "doppio", decidiamo che c'è spazio per almeno cinque persone.
    Insomma, in hotel non sono il massimo della simpatia ma c'è da dire che la vista dalla stanza è davvero pazzesca....
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  • Queenstown (Gondola)

    2 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 26 °C

    Giusto il tempo di scaricare le valigie dalla macchina e rinfrescarci e siamo subito (di nuovo) in partenza. Destinazione: Queenstown, ovviamente!
    Sono ormai le 7.30 di sera e il cielo si è rasserenato: il momento perfetto per una vista panoramica della città.
    Saliamo dunque sulla celebre Gondola (un'ovovia simile a quella di Rotorua) che ci porta sulla cima della montagna. È la terza volta che vengo qui, ma anche oggi resto senza fiato: la vista del lago che si allunga tra le montagne a picco è di una maestosità senza pari. E la luce della sera non fa che rendere tutto ancora più magico.
    Salire a questa piattaforma panoramica a quest'ora ha un unico inconveniente: è tutto chiuso!!! Il ristorante e il self service sono infatti aperti solo fino alle 20 e così decidiamo di cenare al bar con gli unici snack disponibili: ancora una volta... zuppa e patatine!
    Appena ordiniamo papà si rende conto di aver lasciato il cellulare in macchina. Risultato: trangugia la zuppa in due minuti e torna giù mentre io e la mamma restiamo ad ammirare il tramonto. E non è stato tempo sprecato...
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  • Queenstown (Town Centre)

    2 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ 🌙 21 °C

    Scendiamo dalla Gondola dopo aver assistito ad un tramonto mozzafiato e, visto che è ancora presto per i nostri standard, decidiamo di fare un giro in centro a Queenstown.
    Siamo in pienissima stagione ed i bar del lungolago brulicano di gente. Fa incredibilmente caldo e non c'è un filo di vento. A differenza delle precedenti città che abbiamo visto, a Queenstown i negozi sono ancora aperti!
    Verso le 11 di sera rientriamo in hotel: domani sarà un'altra giornata intensa.
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  • Arthur's Point

    3 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☁️ 20 °C

    Dopo una bella dormita, veniamo svegliati da un sole splendente.
    Stasera dovremo essere a Te Anau, ma abbiamo davanti a noi tutta la giornata per esplorare l'area di Queentown ed il tempo sembra essere dalla nostra parte.
    Visto che la temperatura è molto più mite del previsto, ci prepariamo la colazione nella veranda della camera, da dove abbiamo una vista magnifica sulla gola dello Shotover. Il fiume (e, soprattutto la gola) sono la destinazione preferita per gli amanti del "jetboating", uno sport estremo in cui un agile motoscafo dal motore potenziato sfreccia tra le rocce regalando una scossa di adrenalina ai turisti più avventurosi.
    Noi invece siamo attesi da un'avventura decisamente più ardua: richiudere le valigie!
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  • Arrowtown

    3 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 19 °C

    È il momento di lasciare il nostro motel e, come sempre, l'operazione di chiusura valigie e raccolta di tutte le nostre carabattole è drammatica. Riusciamo addirittura a farci chiamare dalla reception per un gentile (ma non troppo) sollecito a togliere il disturbo. Lasciamo i bagagli in reception con una sola certezza: avremo sicuramente dimenticato qualcosa nella stanza.
    L'unico punto fisso della giornata è il tour delle Glowworm Caves a Te Anau alle 20.15 e ci vogliono un paio d'ore da Queenstown. Abbiamo dunque ancora parecchie ore per esplorare la zona e decido di andare ad Arrowtown, una graziosa cittadina che ha mantenuto l'aspetto di villaggio di minatori. Nata nel periodo della Gold Rush, Arrowtown ha conservato un aspetto autentico a differenza della ben più turistica Queenstown.
    Appena arrivati, parcheggiamo la macchina vicino al vecchio insediamento cinese: minatori cinesi accorsero in massa tra i cercatori di oro con l'unico scopo di rispedire a casa il denaro guadagnato. Per risparmiare il più possibile vivevano in condizioni poverissime e le loro casupole sono ancora visibili oggi. Una volta finita la vena aurifera in Otago, molti di loro rientrarono in Cina, alcuni continuarono l'attività mineraria sulla West Coast, mentre altri rimasero reinventandosi con nuove professioni.
    Finita la visita al "Chinese Settlement" (con tanto di cappuccino in un bar d'epoca), esploriamo il centro di questa pittoresca cittadina neozelandese in cui il tempo sembra essersi fermato per un secolo. E, inevitabilmente, ci scappa qualche souvenir...
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  • Coronet Peak

    3 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 19 °C

    Dopo la breve visita ad Arrowtown torniamo in direzione Queenstown, ma con un piccolo detour. Propongo infatti di salire fino alla stazione sciistica (ovviamente al momento chiusa) di Coronet Peak, da cui si gode di una bellissima vista su tutto il distretto.
    Nonostante le montagne non siano altissime (le più elevate raggiungono a malapena i 2.000 metri) sembra di essere tra dei giganti. La cosa incredibile è che siamo gli unici bipedi presenti su tutta la montagna e ne approfittiamo per gironzolare, fare foto... e salire sulla seggiovia (ferma)!
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  • Queenstown (Town Centre)

    3 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 26 °C

    Dopo aver ammirato il panorama a 360° offerto da Coronet Peak, scendiamo di nuovo sul lago per un ultimo giro in centro a Queenstown. La quantità di locali e negozi per turisti in questa cittadina tra le montagne dell'Otago è impressionante ed è impossibile non venire tentati da un po' di shopping (anche se i prezzi sono notevolmente molto più alti che nelle altre città).
    E così io mi prendo una magliettina con la classica bandiera neozelandese, mentre la mamma si lascia sedurre da una T-Shirt viola con una stampa di un Kiwi gigante con scarpe da ginnastica e occhiali da sole...
    Siccome ovviamente papà è in astinenza da cappuccino, ci diamo appuntamento al bar dove si è seduto, dopo un po'. Ma ovviamente senza indicazioni chiare di orari e itinerari, non ci ritroviamo. Alla fine riusciamo a ricongiungere il gruppo e possiamo ripartire. Il piano prevede:
    1) sosta al supermercato
    2) recupero valigie in hotel
    3) rifornimento benzina
    4) partenza per Te Anau
    Però il programma ha un intoppo già al punto 1: sono appena tornata dal super con le borse della spesa che mi viene comunicata mestamente una notizia: la maglietta col Kiwi in scarpe di ginnastica è rimasta al bar (pare fosse stata affidata a papà che però ovviamente declina ogni responsabilità). Prima che la già delicata armonia familiare si polverizzi, batto il record olimpico di mezzofondo correndo in centro, ritrovando il bar, chiedendo alla cameriera giusta se avesse trovato un sacchetto con una maglietta, recuperando il malloppo e ricorrendo alla macchina... il tutto sotto i cinque minuti di orologio!
    Stanca ma felice mi riavvio con la ritrovata famigliola felice verso l'hotel, recuperiamo le valigie e ci avviamo finalmente verso Te Anau.
    Ah dimenticavo... in albergo ci hanno ritrovato un adattatore per le prese di corrente neozelandesi che ovviamente avevamo dimenticato in camera. Ormai stiamo marcando il territorio...
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  • Te Anau

    3 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 29 °C

    Il tragitto Queenstown-Te Anau dura un paio d'ore, che volano: la strada è infatti molto scenografica e il tempo aiuta. Peccato che appena mettiamo piede a Te Anau ci accolga un muro d'acqua... piove persino dentro la reception del motel!
    Riusciamo comunque ad avere la nostra stanza, scarichiamo i bagagli, ma dobbiamo riuscire subito: abbiamo appena un'ora alla partenza della gita alle caverne dei Glowworms e ovviamente prima papà vuole cenare (mangiando qualcosa di caldo!)...
    Fortunatamente il paese è piccino: in due minuti siamo in centro e parcheggiamo di fianco al nostro molo. E qui arriva la parte difficile: trovare un bar/ristorante/café/bettola che ci dia qualcosa da mangiare in mezz'ora. Dopo essere stati respinti in tre posti diversi, capiamo che non ci sono speranze e a quel punto mi viene il colpo di genio: andare al supermercato e prendere delle mince pie calde!
    Il mio piano si rivela un successo e riusciamo a rimediare una cena calda con tanto di bevande e frutta per una cifra modesta. Anche la nostra "sala da pranzo" non è niente male: una panchina con vista sul lago.
    Finiamo di mangiare appena in tempo per l'imbarco: è ora di partire per le Glowworm Caves!
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  • Glowworms Caves

    3 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 28 °C

    È arrivato uno dei momenti più attesi di questa vacanza: la visita alle grotte dei glowworms di Te Anau. Dodici anni fa questo luogo incantato mi ha stregato ed ora sono pronta a rivivere questa esperienza con la mia famiglia.
    Puntualissimi, alle 20.15, ci imbarchiamo sul catamarano che ci porterà verso nord sull'altra riva del lago, dove si trova l'ingresso di questa caverna unica al mondo. Il cielo si è finalmente rasserenato e la luce del crepuscolo contribuisce a dare un aspetto surreale a questa enorme distesa d'acqua, la seconda per dimensioni in Nuova Zelanda.
    La crociera sulle acque del Lake Te Anau dura un'oretta, durante la quale la guida ci dà alcune informazioni sul lago, sulla grotta e ovviamente sulla vera attrazione di stasera: i glowworms.
    Scendiamo finalmente a terra e veniamo divisi in gruppetti. Ricordandomi il procedimento, faccio in modo di finire nel gruppo che inizia con il documentario sui glowworms (con tè gratis) la visita naturalistica prima dell'escursione nelle caverne. Durante il documentario una guida ci spiega che i glowworms sono le larve di una strana farfalla notturna: dotati di una strana luce azzurra causata da una reazione chimica al loro interno, queste larve attirano gli insetti e li intrappolano in sottili fili di bava appiccicosa dotata di sostanze paralizzanti per poi finirli e divorarli. Sono creature territoriali e non disdegnano il cannibalismo sia di larve rivali sia dei loro stessi adulti in forma di farfalla!
    Dopo la spiegazione facciamo una breve visita naturalistica intorno all'ingresso delle grotte e la guida ci spiega che il Takahe, uccello polliforme dall'intenso colore blu ed il becco rosso, è in gravissimo pericolo estinzione a causa dell'introduzione nel suo ecosistema degli ermellini (inizialmente portati per ridurre la popolazione di conigli). In tutto il mondo, il Takahe si trova solo qui a Fiordland e ne rimangono appena 400 esemplari! A quanto pare a Te Anau c'è un santuario degli uccelli aperto al pubblico in cui è possibile ammirare alcuni esemplari di questo simpatico volatile.
    Tra una spiegazione e l'altra è finalmente arrivato il nostro turno per le grotte. Come ricordavo, l'ingresso è molto basso ma poi gli spazi aumentano e ci ritroviamo a camminare su degli spaventosi abissi scavati dall'acqua. Dopo qualche centinaio di metri, saliamo su una barchetta e ci addentriamo nel buio totale. Dopo qualche istante intorno a noi compaiono tante lucine brillanti, come in una notte stellata. Nessuno fiata, neppure i rumorosissimi turisti cinesi di fianco a noi: sono tutti rapiti da questo spettacolo quasi irreale.
    Torniamo quindi all'attracco della barca e ripercorriamo le caverne al contrario fino a trovare l'ingresso. Abbiamo percorso solo alcune centinaia di metri mentre le grotte sono profonde quasi sette chilometri!
    Riprendiamo dunque il catamarano per tornare a Te Anau. Appena arrivati in camera, crolliamo a letto: domani mattina ci attende un'alzataccia per Milford Sound!

    P.S. purtroppo nelle caverne è severamente vietato fare foto e video... ergo, allego solo le immagini del lago!
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  • Fiordland National Park

    4 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 31 °C

    È il giorno dei fiordi!
    Dopo lunga analisi, avevo scelto il Fiordland Extraordinary Tour della Fiordland Tours: una visita di ben 10 ore con innumerevoli stop lungo il percorso, due ore di crociera a Milford Sound e gruppi limitati a massimo 16 persone con guida privata.
    Come previsto, alle 7.45 il pullmino viene a prenderci sotto il motel e partiamo quindi per l'avventura. Il nostro driver, nonché guida, è Jonathan, un kiwi purosangue che ci conquista subito.
    La prima sosta del giorno è a Te Anau Downs, a pochi chilometri da Te Anau in direzione Milford Sound. Da questo antico insediamento Maori si gode di una vista spettacolare sul lago. E le foto sono d'obbligo...
    Dopo un'oretta di guida da Te Anau entriamo finalmente nel Fiordland National Park, il più grande parco naturale della Nuova Zelanda.
    Il primo stop è nella Eglington Valley e subito dopo ai Mirror Lakes, degli specchi d'acqua purissima in cui si riflette il paesaggio spettacolare della valle...
    Proseguiamo verso il cuore del parco e, dopo aver attraversato il 45mo parallelo, arriviamo a Lake Gunn. Anche qui l'acqua è di una trasparenza impressionante e si vede chiaramente il fondale oltre ai pesci. Jonathan ci spiega che ci sono anche delle anguille, pesce davvero speciale in quanto migra fino a qui dalle acque della Polinesia, dove tornerà solo per deporre le uova e morire subito dopo. Uccidere un'anguilla in acqua dolce significa dunque toglierle la possibilità di riprodursi.
    Intorno al lago possiamo anche ammirare dei rata rampicanti fioriti, una variante del Pohutukawa. Proseguiamo fino a The Divide, dove ci aspetta una vista mozzafiato delle montagne. Le nuvole si stanno persino diradando: chissà che non ci attenda una bella giornata!
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  • Lake Marian Cascade & Gunn's Camp

    4 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 26 °C

    Prima di fermarci per il nostro morning tea, facciamo una sosta per una breve camminata fino alle cascate di Lake Marian.
    Il percorso inizia con l'attraversamento di un fiume dalle acque verdissime per poi proseguire nella foresta. Durante la passeggiata Jonathan ci mostra dei glowworms nascosti in piccole tane nel terreno e ci spiega alcune curiosità sulle piante locali. Ad esempio scopriamo che il Rata fiorisce solo una volta ogni 4-5 anni in base ad una complicata combinazione di temperatura e umidità. Essendo un rampicante, questa pianta si attorciglia intorno al tronco di un albero, finendo per ucciderlo. A quel punto il rampicante passa ad una nuova vittima...
    Dopo una ventina di minuti arriviamo finalmente alle cascate... e lo spettacolo non delude!
    Non siamo ancora arrivati a Milfond Sound - la vera destinazione di questa gita - e abbiamo già visto tanti di quei panorami pazzeschi da riempire rullini interi delle vecchie macchine fotografiche. A questo punto la nostra guida Jonathan ci premia con un meritatissimo morning tea a Gunn's Camp, l'unica area dotata di facilities in tutto il parco (eccezion fatta per il molo di partenza delle crociere per il fiordo).
    Mentre diamo un'occhiata ad un negozietto di prodotti locali (in cui possiamo ammirare un tipo di giada esistente solo a Fiordland), Jonathan prepara il nostro spuntino in una casupola adiacente. E non possiamo proprio lamentarci: tè, caffé, scone fatti in casa e gingernut! E mentre ci godiamo il nostro morning tea possiamo anche dilettarci con un mega puzzle (ovviamente aiutati dalla nostra guida!).
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  • Monkey Creek (Kea encounter)

    4 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 26 °C

    Rieccoci dunque in viaggio verso Milford Sound. Per giungere alla bocca del fiordo dovremo risalire le montagne fino a raggiungere l'apertura del tunnel che ci condurrà dall'altra parte. I paesaggi si fanno sempre più selvaggi, i ghiacciai più numerosi e la neve arriva ormai al ciglio della strada.
    E proprio in uno degli stop panoramici facciamo un incontro inaspettato: un esemplare di Kea - pappagallo alpino neozelandese - sta passeggiando allegramente sul tetto di una jeep di alcuni malcapitati e ne sta mangiando le guarnizioni delle portiere. La presenza di una certa folla di curiosi non sembra affatto turbare il simpatico volatile, che continua imperterrito a strappare con il proprio becco la gomma intorno a finestrini e portiere.
    12 anni fa il mio primo e unico incontro con un Kea si era concluso con il pennuto che si era pappato un mio Sneakers (carta inclusa)... decisamente non sono diventati più timidi di allora!
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  • The Chasm

    4 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 21 °C

    Se il fiordo di Milford Sound è la principale attrazione del parco di Fiordland, c'è un'altra meraviglia della natura che mi è rimasta impressa dopo tutti questi anni: The Chasm.
    Si tratta di una gola scavata dalle acque di un torrente glaciale tra rocce di un colore scurissimo dando vita a formazioni davvero uniche.
    Fortunatamente nel nostro tour è prevista una visita a questo luogo spettacolare e, nonostante la quantità di turisti sia decisamente maggiore rispetto a dodici anni fa, il fascino del Chasm è rimasto immutato...
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  • Milfond Sound (Tunnel & Wharf)

    4 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 16 °C

    Ed eccoci finalmente al molo di Milford Sound!
    Dopo aver percorso il lunghissimo tunnel che ci ha permesso di attraversare la catena di montagne che separa il fiordo dal resto del parco, arriviamo al punto di partenza delle crociere. Con grande sorpresa scopriamo che la nostra imbarcazione è tutta per il nostro gruppo... ovvero 16 persone! A bordo della barca, inotre, abbiamo tè e caffè illimitati e possiamo rilassarci sottocoperta mentre iniziamo ad addentrarci nel fiordo.
    Quando stavamo parcheggiando davanti al molo aveva iniziato a diluviare, ma ora (e saranno passati sì e no cinque minuti) splende un bellissimo sole ed il cielo è blu intenso. È proprio vero che qui il tempo varia dieci volte in un'ora...
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  • Milford Sound (Cruise)

    4 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 16 °C

    Vedere Milford Sound e la sua montagna più celebre - Mitre Peak - con questo sole è quasi straniante, considerato che il fiordo è noto per essere uno dei luoghi più piovosi della terra: ogni anno cadono dieci metri di pioggia... e a volte persino venti!
    A proposito, nonostante il nome, si tratta di un fiordo e non di un "sound", come fu impropriamente chiamato dai primo coloni britannici. Il motivo dell'errore è che in Gran Bretagna esistono solo fiordi scavati dai fiumi ("sound", per l'appunto) e non quelli glaciali. Furono i norvegesi ad accorgersi dell'errore, ma era ormai troppo tardi per cambiare il nome al luogo. In compenso per rimediare chiamarono la regione "Fiordland".
    La crociera prevede un giro di tutto il fiordo. Si parte costeggiando la costa sud fino ad arrivare alla bocca sul mar di Tasmania e poi si prosegue lungo il lato nord. Benché abbia smesso di piovere, le cascate che scendono dalle montagne sono davvero spettacolari, così come i ghiacciai bianchissimi a poche centinaia di metri sopra di noi. E come dimenticare le simpatiche fochine che prendono il sole sdraiate sugli scogli?
    In tutto la crociera dura due ore e sono ormai le 4 del pomeriggio quando torniamo al punto di ormeggio. Il tempo di recuperare tutti i membri del gruppo e si riparte!
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  • Milford Sound to Te Anau

    4 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 16 °C

    Abbiamo percorso solo poche centinaia di metri quando veniamo bloccati dalla polizia. Un'auto è finita fuori strada ed ha una fiancata completamente distrutta. Il nostro autista-guida scende prontamente per parlare con i poliziotti e si offre di riaccompagnare fino a Te Anau i malcapitati alla guida della vettura incidentata. Questa avventurosa gita non poteva venire degnamente conclusa senza una missione di salvataggio!
    in realtà la strada di ritorno ci riserva ancora parecchie sorprese, tra cui un fiume verdissimo con ponte sospeso ed un punto panoramico con una vista sulle montagne a dir poco spettacolare.
    E poi, varcati i confini del parco, riecco il maestoso Lake Te Anau
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  • Te Anau (Bird Sanctuary)

    4 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 8 °C

    A causa del piccolo contrattempo dell'incidente, arriviamo a Te Anau un po' più tardi del previsto e quindi decidiamo di fare solo una sosta velocissima al motel e di riuscire subito.
    Prima di andare a cena c'è una tappa speciale: il santuario degli uccelli di Te Anau!
    Ieri durante il tour della caverna dei Glowworms ci hanno spiegato che in questo Bird Sanctuary, aperto liberamente al pubblico, è possibile ammirare dal vivo il rarissimo Takahe: un'occasione da non perdere!
    Appena arrivati ci dirigiamo subito verso un grande recinto in cui scorgiamo due simpatici pennuti polliformi di colore blu elettrico insieme a quello che sembra essere un pulcino della stessa specie. Sono estremamente socievoli tanto che passano il tempo a grattarsi a vicenda e a coccolare il pulcino (che corre a separare coppia non appena si sente ignorato).
    La scena è davvero tenerissima, ma rimaniamo ancora più colpiti quando scopriamo da delle schede informative che il pulcino è stato in realtà "adottato" dalla coppia di Takahe.
    Ancora emozionati per questo incontro ravvicinato, ci avviamo verso il centro nella speranza di trovare qualcosa di aperto per cenare (ovviamente anche oggi abbiamo fatto tardi...) e, dopo un paio di tentativi a vuoto ripieghiamo su una birreria, dove ordiniamo la solita seafood chowder. Peccato che - appena arrivati in hotel - papà inizi a stare male...
    Speriamo non sia il principio di una nuova influenza! Anche perché domani dovremmo essere tutti abili alla guida visto che ci attende la lunga traversata dell'isola fino a Franz Josef.
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  • Wanaka & Puzzling World

    5 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 17 °C

    La sveglia suona presto oggi, perché ci attende il tragitto più lungo di tutta la vacanza: dobbiamo arrivare fino a Franz Josef!
    L'inizio del viaggio è piuttosto movimentato a causa del mio mal di pancia che ci costringe a fare qualche sosta non prevista... e ci ritroviamo addirittura in una riserva Maori! Fortunatamente non finiamo in pentola...
    Arriviamo finalmente allo svincolo per Queenstown e giriamo verso destra prendendo la strada che passa per Cardrona, il resort sciistico in cui sono venuta nell'agosto 2013.
    Alle 13.30 arriviamo finalmente a Wanaka, in abbondante ritardo rispetto al piano di viaggio. Insomma, tutto come previsto.
    Considerato il ritardo, cerchiamo di recuperare tagliando i tempi della sosta e consumiamo un pranzo frugale a base di scatolette di tonno e pomodorini direttamente in macchina con vista lago. Il tempo non è dei migliori, ma il Lake Wanaka vale sempre.
    Terminato il frugale pasto, facciamo benzina e cerchiamo un bar per il cappuccino di papà. A quel punto mi viene un'idea geniale: andare a Puzzling World!
    Si tratta di un centro ricreativo dedicato all'illusionismo ed ai giochi di intelligenza: oltre al percorso a pagamento, c'è anche un bar con dei tavoli a cui è possibile sedersi e giocare a giochi da tavolo. Come prevedibile la mamma è letteralmente impazzita...
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  • Haast

    5 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 28 °C

    Sono ormai le 3 e mezza del pomeriggio quando ripartiamo per la West Coast, costeggiando prima il fantastico Lake Hawea e poi nuovamente il Lake Wanaka. Ci avviamo quindi verso l'Haast Pass e, subito dopo lo scollinamento, il paesaggio si apre: siamo nella West Coast! E, udite udite... c'è il sole!!!Meer informatie

  • West Coast & Franz Josef Village

    5 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 28 °C

    Proseguiamo lungo la costa con il Mar di Tasmania alla nostra sinistra e ci fermiamo per un paio di foto da un lookout davvero spettacolare. Ad un certo punto iniziamo finalmente a salire verso i ghiacciai e sono ormai le 20 quando arriviamo a Franz Josef.
    Il nostro ostello è davvero adorabile e ci offre parecchi servizi: zuppa di verdure la sera, colazione gratis al mattino, pop corn illimitati, wifi e chiamate internazionali. Per la prima volta sperimentiamo tutti e tre insieme la cena in una cucina di ostello e direi che l'esperimento è riuscito...
    Unica pecca: siamo sistemati in due camere diverse: i miei in una doppia ed io in una da quattro insieme ad una famiglia di crucchi. Ma poco male!
    Sono già le 9 di sera, ma non è ancora buio e decido di farmi una doccia in attesa che imbrunisca: l'obiettivo della serata è infatti andare a vedere i glowworms nella foresta pluviale! A sorpresa riesco a convincere papà (che si dà malato da ieri) a seguirci e alla fine rimaniamo tutti soddisfatti: quelle lucine nella foresta sembrano davvero fatate!
    Ora tutti a nanna: domani ci attende il ghiacciaio!
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  • Franz Josef Village

    6 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 29 °C

    La sveglia suona presto: l'appuntamento è infatti alle 8.30 nella sala comune dell'ostello per la colazione (gratis!). Incredibilmente io sono in perfetto orario, ma non altrettanto si può dire per i miei...
    Alla fine, comunque, riusciamo a fare colazione in tempo e papà - che dall'altro ieri non si sente bene - sembra essersi ripreso... almeno a giudicare dall'appetito! Essendo il giorno della Befana, faccio ritrovare in un calzino alla mamma un giochino di logica che avevo preso al Puzzling World di Wanaka. A giudicare dalla foga con cui ci si è buttata, inizio a pensare che sia stata una pessima idea...
    Ad ogni modo, il cielo è incredibilmente azzurro (mai visto così sulla West Coast!) e quindi decidiamo di partire per il trecking fino al ghiacciaio. Al momento del check-out la receptionist si offre gentilmente di tenerci le valigie fino a che non torniamo, mettendo pure il mio tablet nella cassaforte!
    Sbrigate le formalità siamo pronti a partire: Franz Josef Glacier, here we come!
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  • Franz Josef Glacier

    6 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 6 °C

    Arriviamo con la macchina fino al parcheggio da cui parte la Valley Walk verso il ghiacciaio. La passeggiata fino alla facciata del ghiacciaio dura circa 40 minuti, ma purtroppo non è più possibile arrivare fino al ghiaccio né tantomeno salirvici sopra a piedi (se non dopo un volo in elicottero): da qualche anno, infatti, tutti i ghiacciai neozelandesi sono in fare di ritiro e ciò li rende estremamente pericolosi. Oggi arriveremo dunque solo a 700 metri dalla "terminal face" del ghiacciaio di Franz Josef.
    La prima parte del percorso è nella foresta pluviale fredda ricca di felci, ma dopo una decina di minuti ci ritroviamo in un'enorme valle aperta fatta di ghiaia e depositi morenici con un violento corso d'acqua che scorre impetuoso sul suo fondo: è l'acqua derivante dallo scioglimento del ghiacciaio. In alto sul fondo della vallata è ben visibile il nevaio che alimenta Franz Josef e poi l'enorme lingua di ghiaccio blu che scende verso la valle.
    Proseguiamo ancora con un'alternanza di brevi salite, falsopiani e discese fino ad arrivare al punto finale del nostro percorso: un punto panoramico da cui si ammira la facciata del Franz Josef Glacier. Anche se il ghiacciaio è lontano qualche centinaio di metri, è comunque una vista impressionante!
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  • Peter's Pool

    6 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ⛅ 29 °C

    Torniamo verso il parcheggio con papà che da dei segni di cedimento: ha la nausea e si sente la febbre. Mentre lui va diretto verso la macchina, io e la mamma decidiamo di concederci un'ultima breve passeggiata fino alla Peter's Pool, una pozza d'acqua lasciata dallo scioglimento di un enorme frammento di ghiacciaio staccatosi dalla lingua principale durante la fase di ritiro in una depressione. Non essendo alimentata da nulla, questo specchio d'acqua è purtroppo destinato a scomparire.
    La Buona Sorte (meteorologica) che ci accompagna fin dall'inizio del viaggio si distrae un attimo e così, proprio mentre siamo in cammino, ci sorprende una pioggia torrenziale! Decidiamo impavide di proseguire e giungiamo dopo pochi minuti alla pozza: la vista è indubbiamente suggestiva, ma purtroppo il riflesso del ghiacciaio e delle montagne nell'acqua non sono visibili, in quanto la superficie è increspata dalla pioggia. Aspettiamo qualche minuto nella speranza che spiova, ma poi siamo costrette a capitolare e torniamo indietro.
    Considerato il tempo e lo stato di salute di papà, decidiamo di saltare la camminata fino a Lake Wombat e anticipare invece la partenza per Greymouth.
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  • Hokitika

    6 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 6 °C

    Dopo un salto all'ostello per recuperare le valigie (e andare in bagno), partiamo finalmente per la nostra destinazione di stasera: Greymouth, capoluogo del Westland. Propongo però un piccolo cambio di programma: fare una sosta a Hokitika, cittadina situata sulla costa pochi chilometri prima da Greymouth, nota per essere la "capitale" della giada (o "greenstone" come la chiamano qui). E c'è anche un altro motivo: a Hokitika c'è una Kiwi House!
    All'idea di vedere i simpatici pennuti, papà sembra riprendersi miracolosamente e così, dopo un paio d'ore, eccoci tutti e tre al "National Kiwi Centre" di Hokitika. Dopo aver ammirato alcune rarissime specie endemiche della Nuova Zelanda (tra cui il Tuatara e le anguille giganti) entriamo finalmente nella Kiwi House. Si tratta di un ambiente buio con alcune luci sufficientemente tenui per convincere i kiwi che è ancora notte (e dunque a evitare che vadano a dormire!), ma al contempo abbastanza luminose da permetterci di vedere qualcosa. Ed in effetti qualcosa vediamo...
    Appena entrati, scorgo l'inconfondibile sagoma del mio uccello preferito mentre è intento a beccare il terreno alla ricerca di vermetti o altre cose commestibili. A differenza delle Kiwi Houses che avevo visto in precedenza, in questo caso possiamo avvicinarci ed entrare davvero in contatto con questa buffa creatura, che sembra incuriosita dalla nostra presenza (e pare aver scambiato il dito di papà per un succoso lombrico).
    Dopo aver trascorso un buon quarto d'ora con il nostro nuovo amico, entriamo in uno stanzino ricco di poster e informazioni sui kiwi e poi lasciamo la struttura (non prima di aver ricevuto in dono una fotografia del pennuto).
    A questo punto papà riprende a sentirsi male e così lo lasciamo andare a riposarsi in macchina, mentre io e la mamma andiamo ad esplorare i negozietti di giada tra le vie deserte (è sabato pomeriggio e pare ci sia il coprifuoco).
    Prima di ripartire ci fermiamo ad ammirare la spiaggia, che ricordavo molto bene: la sabbia di finissima mica, il mare turchese e delle onde da paura che si infrangono a centinaia di metri dalla costa. Uno spettacolo indimenticabile!
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  • Greymouth

    6 januari 2018, Nieuw-Zeeland ⋅ ☀️ 20 °C

    Verso le 6 e mezza di sera arriviamo finalmente a Greymouth, dove ci attendono due belle sorprese: il nostro motel è delizioso (ed ha una padrona gentilissima) ed il tempo è stupendo! Si preannuncia un tramonto da favola (trovandoci sulla West Coast, il tramonto è in mare) e decidiamo dunque di fare un ultimo sforzo e andare subito alle Pancake Rocks.
    La strada per Punakaiki (la località in cui si trovano le scogliere) segue la costa e regala viste a dir poco spettacolari...
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