Tanzania
Meru

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Travelers at this place
    • Day 53

      Hakuna Matata

      February 26, 2020 in Tanzania ⋅ ☁️ 23 °C

      Non saprei come nominare questo post, però vorrei raccontarvi un po’ la quotidianità qua delle persone.
      Questo è un mondo a se, se non ci sei stato è difficile capire. Non riuscirei a fare paragoni.
      Si parte proprio dal banale, dalle strade.. le strade? Non ci sono strade. Arusha è una città di un milione emmezzo di abitanti.. ma per strada se si è fortunati c’è del cemento.. ma non ancora da per tutto. I negozi non esistono sono dei baracchini in mezzo alle strade che vendono cose a caso. La globalizzazione qua non è arrivata! L’unico supermercato decente qua ha prodotti di cui non ho mai sentito parlare.
      I mezzi pubblici, ecco non sono mezzi pubblici! Sono dei pulmini che come vi ho già detto riempiono in maniera scandalosa.. letteralmente uno sopra l’altro. Ma noi la mattina dobbiamo farci un’ora di strada per arrivare al progetto con questi pulmini. Mi ci sono abituata e vi dirò di più, sarà un delle cose che mi mancherà di più di questo paese. Ogni volta è un’avventura.

      C’è un grosso dubbio che mi assale, potrei mai vivere qua? Tra me e me ho pensato che questo è il posto che per ora tornerei di più, qui hanno veramente bisogno di aiuto. Qua puoi dare una mano in qualsiasi modo e sono sempre ben felice di ricevere un sostegno. Ma il turista, la persona di carnagione chiara qua sarà sempre etichettata in maniera diversa. La gente per strada ti ferma, e non sto scherzando.. ti assale. Non ti farebbero mai del male ma alla lunga può diventare pesante, ti toccano, ti urlano addosso, sanno che non parli la loro lingua quindi ne approfittano un po’. Più volte ci è stato detto che avremmo dovuto imparare lo Swahili, perché è la loro lingua nazionale.. l’inglese non basta. Questo è un grande problema tra la nostra cultura e la loro.. non sono abituati ad avere tanti turisti e ci marciano un po’ su.
      Ho letteralmente assistito a dei conduttori dei dalla dalla fare a botte perché volevano che salissimo sul loro bus! Queste cose sono cose che noi non siamo abituati a vedere.. ti lasciano un po’ di amaro in bocca.. perché per il resto questo paese è favoloso!

      Il mio progetto mi piace da morire, i bambini nella scuola sono tutti favolosi. Sempre sorridenti, sempre felici di vederci, hanno sempre voglia di stare con noi e giocare con noi. Purtroppo sono tutti bambini che hanno alle spalle delle realtà molto difficili.. orfani o bambini che hanno un solo genitore. Ed è per questo che mi sono impegnata in un progetto.. che durerà un po’ di anni nella mia vita, ma che sicuramente ne varrà la pena. Ho deciso di sponsorizzare un bambino, il suo nome è Colline, ha 7 anni (ed era ancora all’asilo..) e lunedì andrà in una boarding school, vivrà a scuola e gli verrà dato da mangiare. Starà lì fino ai 18 anni spero..
      Sono andata a vedere la scuola ( privata) dove andrà, rispetto agli standard di Arusha direi che è una scuola molto buona, ogni alunno ha una uniforme, libri, penne e tutto il necessario per ricevere una buona istruzione. Il preside è keniota e mi ha dato un ottima impressione. Non vedo l’ora che Colline inizi questo percorso.. e soprattutto non vedo l’ora di poterlo venire a trovare per vedere come si sta trovando.
      Purtroppo non si può aiutare tutti, anche se qua ho cercato di dare il più possibile! Ho rifornito la scuola di cose utili per i bambini per la scuola, non vi dico la gioia nel ricevere una semplice gomma per cancellare.. o la felicità di quando ho distribuito dei banali chupa chupa! Qua sono felici con le così più semplici e banali.. ogni giorno sempre di più mi rendo conto di quanto siamo fortunati, di quante cose diamo per scontato.
      Quanto vorrei poter aiutare di più qua, ed è proprio per questo che vorrei tornare.. tornare per vedere altri bimbi sorridere. Ne hanno proprio bisogno! Hanno una vita veramente dura
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    • Day 11

      Banana farm

      November 21, 2019 in Tanzania ⋅ ⛅ 26 °C

      Eenmaal terug in Arusha werden we opgehaald door een taxi van de Banana Farm eco hostel: een hostel waar alles van banaan of bananen bladeren gemaakt zou zijn. Dat viel gelukkig wel mee, maar de bananen waren wel overal in verwerkt. De eigenaar was echt een schat die iedereen om 16uur een snack van geroosterde banaan en pinda's bracht en super lekker voor iedereen kookte, waarvoor je je voor 5 dollar kon inschrijven. We waren zelfs welkom in haar keuken en woonkamer toen het de hele dag regende. Toen we aankwamen ontmoetten we meteen leuke Nederlandse meiden die net de Kilimanjaro hadden beklommen en een groepje Duitse dokters, wat heel gezellig was. De dag erna moest Piet wat studeren en zouden we een plan maken voor de komende week. Toen we echter onze financiën hadden bekeken, bleek het een beter plan om onze vlucht om te boeken en eerder naar huis te gaan. Dit bleek vrij gemakkelijk te kunnen en we waren heel blij met deze keuze. Zo konden we nog zien wat we wilden, hoefden we niet langer in de regen te zitten en miste Piet minder studie.Read more

    • Day 6

      Tarangire Nationalpark

      January 14, 2023 in Tanzania ⋅ ☀️ 21 °C

      Nach der anstrengenden Bergtour haben wir in der Mount Meru View Lodge genächtigt und das Erste mal anständig geschlafen.
      Um 09:30 wurden wir von Moses abgeholt und fuhren 3 Stunden Richtung Tarangire National Park.
      Bis auf dass ich von Affen um meine Bananen gebracht wurde, war der Besuch sehr lohnenswert. Die meisten großen Tiere bis auf den Leoparden könnten wir sehen.
      Unser Highlight war einem Löwen bei der Pirsch zuzuschauen.

      Zum Tarangire Nationalpark:
      Der Tarangire-Nationalpark ist ein Nationalpark im Norden Tansanias. Er wurde im Jahr 1970 eingerichtet, ist 2600 Quadratkilometer groß und liegt südwestlich von Arusha in der Nähe des Manyara-Sees auf 1000 bis 1500 m Höhe über dem Meeresspiegel.
      Durch den Park fließt der Tarangire-Fluss, der ständig Wasser führt, sodass zur jährlichen Trockenzeit von Juli bis Oktober viele Tiere aus trockeneren Regionen einwandern, was die höchste Großtierdichte in Tansania nach dem Ngorongoro-Krater hervorruft.
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    • Day 13

      United at Twiga Lodge!

      December 18, 2022 in Tanzania ⋅ ⛅ 28 °C

      At around midday Franziska arrives at Kilimanjaro International Airport. What a tiny sweet little airport. And what a tiny sweet little girl! We head off through the dry, ashy and brownish steppe. They have not had rain for more than 6 months here. First drops appeared just a few days ago. Back at Twiga Lodge in Usa River we slide into a slumbery nap on the wide open balcony with great view on Mount Meru. Today we are not camping in my car yet but sleep in one of their luxurious guest rooms. What a wonderful place to grove into our next four weeks of adventure. As we stroll around in the nearby village at dusk, Franziska gets her cultural infusion directly this very evening. Being surrounded by curious Tanzanians a friendly random guy introduces us to his mother and later to his other mother. How many mother might he have? There is loud music and without realising it we are dragged into a local communion celebration where we get offered fancy local food by this mother-abundant guy: spicy pilau with creamy makande, rich ndizi nyama and fresh cole slaw!Read more

    • Day 4

      2. Tag Mount Meru

      January 12, 2023 in Tanzania ⋅ ⛅ 14 °C

      Aufstieg zur Saddle Hut auf 3500m mit unserem Ranger Joseph und Guide Anthoni.
      Einer unserer Träger Victor hat uns auf dem Weg selbst mit unserem Gepäck überholt 👀
      Das Camp erreichten wir nach etwa 4-5 Stunden, allerdings mussten wir zur Höhen-Akklimatisierung den Little Mount Meru noch auf 3800m besteigen.
      Besonders dankbar waren wir mal wieder Josephat, der mit hervorragendem Essen und vor allem Suppen auf uns wartete.
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    • Day 106

      Wherever I may roam

      April 1, 2020 in Tanzania ⋅ ⛅ 22 °C

      From lake Jipe I move west. My instinct calls for the savannah. Today's destination? Unclear. I just don't know! What should I make any decision for? I cannot cross any border nor do I have any certain plan for flying out to Germany. Actually, I don't even really care right now. The flights have ugly connections and/or are way too expensive. Here it's Paradise, there it's third world war (which China already won ;-). I wait for more details from the foreign office.

      So, in-between I try to find the true peace for my soul. Climbing Kili? Next time maybe. It results in pure stress with those guided tourist-bullshit-tours. In this country you are not allowed to do anything on your own! They catch you in every corner and want to squeeze money out of you. Even for shitting in the thorny bush you are obliged to pay a guide! They say, climbing Kili is 500-1000 USD and you have to pay a dude to carry your stuff. And what if I didn't want anybody to carry my dirty equipment??

      During these days I discover an improved way of travelling. Having even less of a plan than normally gives me more time for coffee stops, even time for decoration with carrot-pineapple cake (at Union Cafe in Moshi). It results in just 100-130 km per day instead of 200-400. And I tell you, 300 km here in the "wild" is already stress, rushing hectic with 12 h driving when having merely 13 h of daylight. Moshi is friendlier than expected but my car is being guarded by a friendly dude with a pump-action shotgun! I have to leave civilization. Fast!

      Anyway, this Kilimanjaro is a lie. Not to be seen anywhere. Thanks to OpenStreetMap I find some veeeery narrow, tiny, little paths through pretty farmland leading southwest around the hiding Kili. A meditational drive which gets even prettier once I enter the open pastures northeast of Mt. Meru. It's a hard cultural cut, now being dominated primarily by herding Masai whereas the region southwest of Kili was by "some mixed type of farmers" (sorry, don’t know all the different tribes with their habits yet). Today’s whole drive I unnoticedly climb around 1000 m and end up on 1500 m in the Mkuru eco camp, led by the local Masai community. The wonderful afternoon sunlight keeps me from progressing. I spend more time on top of my roof rack than behind the wheel. Finally some fresh air up here!
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    • Day 7

      Wanderung zum Mount Meru Wasserfall

      October 31, 2023 in Tanzania ⋅ ☁️ 28 °C

      Es war eine Wanderung über Stock und Stein. Gleich vom Flughafen auf und los. So hatte ich mir das eigentlich nicht vorgestellt. So blieb keine Zeit zum Umziehen und Mückenschutz etc. Trotzdem war es sehr schön. Die Guides erklärten sehr gut die Flora und Fauna. Faszinierend einen 400jährigen Mahagoni Baum zu sehen. Oder den Chinin Baum.
      Der Wasserfall war fantastisch und dann kamen wir in einen Tropenregen. Pitschnass und schmutzig ging es zurück. Wie habe ich doch im Auto gefroren.
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    • Day 8

      Reitsafarie in Arusha mit Mount Meru

      November 1, 2023 in Tanzania ⋅ ⛅ 28 °C

      Heute nachmittag lernten wir erstmalig unseren deutschsprachigen Guide William kennen. Er wird uns die gesamte Zeit auf den Pirschfahrten begleiten und nun ging es erstmalig zur Reitsafarie im Sonnenuntergang. Im Hintergrund der zweitgrößte Berg Mount Meru. Das ist der kleine Bruder des Kilimandscharo.Read more

    • Day 2

      Tag 1: ein Einstand nach Maß

      October 4, 2023 in Tanzania ⋅ ☁️ 20 °C

      Achtung festhalten, es gibt viel zu erzählen:
      Unser heutiger erster echter Tag beginnt mit warten. Wir steigen in unseren zweiten Flieger und stehen zunächst mal eine Stunde am Rollfeld. Irgendwas geht nicht. Da das Flugzeug davor in der qatarischen Hitze stand, hat es in der Sardinenbüchse entspannte 30 Grad. Wir sind alle müde und wollen schlafen, sind aber entspannt: wir müssen ja keinen Anschluss mehr erwischen. Der Flug verläuft reibungslos. Wir landen um kurz vor 8. Unser Flieger macht hier aber nur eine Zwischenlandung und fliegt mit einem Teil der Gäste noch weiter. Kannten wir so auch noch nicht. In Tansania müssen wir am Flughafen in 50 Metern an drei Stationen unseren Pass vorzeigen. Jedes Mal mit Sicherheit sehr wichtig.

      Zwei fleißige Fahrer holen uns direkt ab und bringen uns in unseren Lodges. Der Weg dahin: der erste echte Eindruck. Man fühlt sich wie in einem Film. Es sieht alles (eigentlich keine Überraschung) genau so aus, wie man es aus den Dokus kennt. Inklusive der schrottreifen Fahrräder die fleißig am Rand der Hauptstraße bewegt werden und der übergroßen was-auch-immer Paketen, die auf den Köpfen vieler Frauen transportiert werden. Einen Wermutstropfen gibt es allerdings: wir haben mal wieder Glück im Urlaub und es regnet (wird später noch wichtig).

      Als wir ankommen, duschen wir und putzen Zähne. Nachdem die Nacht im Flieger kurz war, fallen uns nochmal kurz die Augen zu. Wir sind in unsere Lodge gefühlt mitten im Urwald und es regnet in Strömen. Ganz gemütlich gerade. Kamin gibt es auch einen.

      Dann steht der erste Ausflug an: Kanu fahren am Lake Duluti. Weil das Wetter so schlecht ist, fahren wir aber nicht sondern wandern zu 7. außen herum. (3 Guides für 4 Gäste, Afrika halt) die offizielle Arbeitslosenquote von nur 2 Prozent kommt nicht von ungefähr. Aber die Wanderung hat es in sich: wir sehen einen Fisch-Adler, einen ausgewachsenen ca 1,5 Meter lagen Waran und viele exotische Vögel. Und am Ende auch noch echte wilde Affen.

      Das größte Abenteuer wird aber der Heimweg. Ein Teil davon ist steil und der Weg aufgrund des Regens so matschig, dass er von unserem Fahrzeug nicht mehr alleine bewältigt werden kann. Aber Pole-Pole (Suaheli für langsam-langsam) schnell geht hier eh nichts, aber es geht. Nach mehreren Versuchen, viel Ruß und gerissenen Abschleppseilen werden wir von einem 4x4 über die neuralgische Stelle gezogen und können den Heimweg fortsetzen. Viel später als gedacht, aber glücklich kommen wir in der Lodge an. Duschen und ab ans Feuer auf ein Bier. Bald gibt’s essen.
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    • Day 35

      Arusha

      October 7, 2023 in Tanzania

      Samstag
      Heute sind wir mit dem Public Transport nach Arusha. Wir wollten uns nämlich ein paar Klamotten kaufen. Arusha ist ungefähr so groß wie Hamburg und ist gute 2 Stunden von Moshi entfernt. Als wir mit dem Public Transport angekommen sind wurden Lotti, Johanna, Zawadi und ich schon von Upendo empfangen. Wir sind also direkt weiter gefahren und wurden auch fündig.🤩🤩 Wir haben uns abends noch mit vielen Tansanischen Freunden von Upendo getroffen. Einen davon kannte ich sogar noch aus Deutschland, Richard. Es war wirklich ein sehr netter Abend und die waren alle auch wirklich sehr nett! Nach dem Essen hat Richard uns zu Upendo nachhause gefahren. Das war ca 22 Uhr. Um 0 Uhr mussten wir allerdings los, Marcus abholen. Marcus ist Chef meiner Organisation und lebt in Kellinghusen. Er kommt uns besuchen für 3 Wochen. Zum Flughafen sind wir dann wieder 1 Stunde zurück Richtung Moshi gefahren und haben dann noch eine weitere Stunde mit Upendo auf Marcus gewartet. Da war es mittlerweile dann schon 2. Zuhause war ich erst gegen 4 Uhr, es war eine kurze Nacht!😃😴

      (Von Arusha selber habe ich leider nicht so viele Bilder gemacht)
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    You might also know this place by the following names:

    Meru

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