夢 O sonho!

February - March 2024
Un sogno che si materializza dopo tre anni d’attesa. Read more
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  • Day 13

    Fushimi Inari Kyoto

    February 13 in Japan ⋅ 🌙 10 °C

    Alla fermata vicino al nostro albergo, saliamo sul primo pullman che ci porta alla stazione di Kyoto. Li, ci aspetta una fila precisa di persone in attesa di un altro pullman in direzione al santuario Fushimi Inari Taisha.
    Il santuario è dedicato al Kami Inari,divinità giapponese della fertilità,del riso,delle volpi,dell’agricoltura,dell’industria e del successo terreno.
    Il luogo è meraviglioso, in ogni angolo si vedono i torii, questi portali rossi che delimitano la zona sacra.
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  • Day 14

    Itou-San

    February 14 in Japan ⋅ 🌙 10 °C

    Oggi siamo andati a visitare il famoso Tempio Kiyomizu-dera. Il passaggio è meraviglioso intorno a questo imponente ed importante tempio, ma la quantità di persone che si aggirano per il complesso di tempi è esageratamente molto. Non ouso ad immaginare nei periodi di alta stagione quanto sia complicato visitare questo luogo. Personalmente dopo una visita frugale, ho cercato di uscire dai classici percorsi , e ci siamo inoltrati ad esplorare il bosco. Siamo arrivati ad un piccolo tempio Senkaji-Temple, non c’era neanche una mosca. Molto bello e nascosta sulla collina. Non era un percorso amato dai turisti fortunatamente. Dopo averlo visitato, nel sentiero di ritorno abbiamo notato un cartello scritto a mano coffe&toilet ,davanti ad una piccola casa. Intorno l’abitazione c’era un gran disordine, ci siamo avvicinati e al mio “sumimasen “, se ne esci questo simpatico signore anziano, Utou-San il quale risponde “douzo “( prego, accomodatevi). Con un inglese scarso, e il mio ancora più scarso del suo entriamo nella sua casa, e per 200¥ ci prepara un caffè. La casa è piccola e incasinata, ma autori-San è gentile e contento dei nostri pochi spiccioli. Ci sediamo ,mentre lui va in cucina a prepararci il caffè. Al suo ritorno accendi la vecchio radio e infila un cd. Nella copertina c’è una ragazza con una guitarra in mano. Il cognome è lo stesso, la ragazza è la figlia del signor Utou-san e fa la musicista a Nara. Suona la guitarra, la musica assomiglia alle canzoni di Francisco Tarrega. Lui è contento, e vorrebbe fare due chiacchiere. Prendi il dizionario in mano, io il mio pocket talk ed iniziamo la nostra chiacchierata. Anche in mezzo alla confusione ed moltitudine se hai un po’ di curiosità puoi fare dei incontri inaspettati.Read more

  • Day 14

    Bamboo

    February 14 in Japan ⋅ 🌙 12 °C

    Mentre la Maggior parte delle persone seguono all’unisono i cartelli senza mai osare ad guardare oltre, io vado dal lato opposto. E perdendomi faccio incontri e scoperte meravigliose.

  • Day 15

    Kinkakuji, Ryōan-ji e Giardino Zen

    February 15 in Japan ⋅ ☁️ 15 °C

    La giornata inizia con il bollitore elettrico che si accende, ci facciamo il caffè solubile in albergo. Siamo troppo pigri per andare in caffetteria di prima mattina, la sera prima di rientrare in albergo passiamo alla bakery e portiamo il bottino di dolciume per la colazione del giorno successivo.
    Dopo la colazione , ci dirigiamo verso il padiglione d’oro. Il tempio Kinkakuji. Era stato costruito nel 1397 come la residenza del shōgun Ashikaga Yoshimitsu . Dopo la sua morte, il figlio trasformò l’edificio in un tempio Zen. Il giardino che circonda la zona è meravigliosamente ben tenuto. Ci sono gli addetti del tempio che si piegano in ginocchia e con le mani strappano le erbacce sopra il muschio. Ripulendo tutto.
    Purtroppo l’edificio non è quello originale, nel corso degli anni passati è stato per ben due volte incendiato. Il cielo si riempie di nuvole, la giornata è abbastanza calda e fortunatamente in giro i turisti sono pochi. Ci sono tantissimi turisti cinesi, i quali ho notato che sono abbastanza maleducati. Parlavano ad voce alta, i bambini corrono e gridano. Nelle file d’attesa spingono e sono impazienti. Dopo il Kinkakuji, ci siamo diretti al Ryōan-ji un altro tempio budista distante solo 1 km. Una meraviglia. In questo tempio si trova un meraviglioso paesaggio, un lago che riproduce in parte lo stagno di Monet, un giardino Zen e un lavandino in pietra chiamato Tsukubai,unico nel suo genere con una bellissima frase scritta dal monaco Mitsukuni Mito (1628-1700);

    Tsukubai
    “Impara solo a essere contento .
    Chi impara solo a essere contento è spiritualmente ricco, mentre chi non impara a essere contento è spiritualmente povero anche se materialmente ricco. “
    Imparare solo a essere contento, sembra impossibile non darli ragione.
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  • Day 18

    Il buco e i cervi

    February 18 in Japan ⋅ ☁️ 16 °C

    Passeggiata in mezzo ai cervi e attraversamento del buco.
    Parco di Nara e Tōdai-ji
    Il Todai-ji è forse il tempio più famoso di Nara ed uno dei più importanti e conosciuti del Giappone. Il tempio è stato distrutto e ricostruito più volte nel corso dei secoli ed in origine era molto più ampio di quello attuale. Era circondato da mura e munito di quattro porte. Oggi, la sala principale (chiamata Daibutsuden), nonostante sia solamente i 2/3 di quella originale, è considerata la più grande struttura in legno del mondo. Al suo interno è presente una delle statue di Buddha più grandi del Giappone, costruita in bronzo e alta ben 15 metri (anche questa è stata ricostruita più volte nel corso degli anni). Anche il portale tutto in legno è uno dei più grandi al mondo.
    Leggermente indietro, ai suoi lati, si possono ammirare le statue giganti di 2 Bodhisattva. Nella sala Daibutsuden è presente ,alla base di una delle colonne portanti un buco. Dicono che la misura del buco sia la stessa delle narice del grande Buddha. 50x50x50 cm. Nella leggenda si narra che colui che riesci ad attraversarlo sarà illuminato nella reincarnazione. Io come se fossi un bambino, andai subito a provare. Dopo due tentavi , sono riuscita ad attraversarlo. Sarò illuminata nella prossima vita? Chissà?! Edoardo ci ha provato, ma senza successo. Credo che il peso massimo per poter riuscirci debba essere inferiore a 75kg, di più si rischia di rimanere incastrati . Inoltre ci vuole un minimo di tecnica, non puoi buttarti con una qualsiasi posizione, bensì con le braccia in avanti come se stessi nuotando e di traverso.
    Intorno al tempio ci sono diversi edifici, fanno parte di una intera aerea dentro il parco di Nara. Uno splendido parco con una comunità di simpatici cervi che vivono liberi. La città è dei Cervi, in pratica.
    Ci sono diverse postazioni di bancarelle con dei biscotti speciali per questi animali. Con 200¥ compri 6 biscotti. I cervi sono ormai consapevoli su ciò che vendono queste signore anziane, e mentre t’incammini verso di loro,anche i cervi ti seguono. Non vogliono le carezze, ma i biscotti.
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  • Day 23

    Fiori di Prugno

    February 23 in Japan ⋅ ☁️ 4 °C

    Nel calendario Giapponese l’inizio della primavera , setsubun inizia con l’arrivo dei prugni in fiori. Questi piccoli e profumatissimi fiori cominciano a sbocciare i primi di febbraio.
    Prima di lasciare Kyoto, l’ultima mattina avevo un appuntamento importante con madre natura.

    Sono andata ai piedi della collina a far visita al Santuario di Kitano.

    Il Santuario di Kitano Tenmangu a Kyoto è dedicato a Sugawara no Michizane, un importante studioso e politico del periodo Heian, venerato come divinità della letteratura e delle arti. La divinità principale adorata a Kitano Tenmangu è chiamata Tenjin, che rappresenta la divinizzazione di Sugawara no Michizane dopo la sua morte. Il santuario è spesso visitato dagli studenti desiderosi di successo negli studi, poiché Tenjin è considerato il patrono degli studiosi. Non solo gli studenti, anche tantissimi giapponesi , con l’inizio della primavera vengono qui ad ammirare i fiori di prugni. Il Giappone è molto legato alla natura, anche se sembrerebbe un controsenso considerando la loro pesca verso le balene. O in alcune zone la consumazione di zampa d’orso. Predicano bene ma razzolano male!
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  • Day 30

    La consapevolezza del ritorno

    March 1 in Japan ⋅ ☁️ 13 °C

    "Saudades" è un termine intraducibile che proviene dal portoghese e racchiude un senso profondo di nostalgia e mancanza.

    Probabilmente è il mio unico legame con la mia nazionalità d’origine.

    In italiano non esiste una parola simile, e non si può tradurre in nessuna altra lingua.
    Va oltre la semplice nostalgia, incorporando un mix di emozioni legate al desiderio e all'affetto per qualcosa o qualcuno che è lontano o non più presente. È una parola che cattura la complessità delle emozioni umane, offrendo un modo unico di esprimere il legame emotivo con il passato.

    Mi sento disorientata e malinconica, quasi come un mal d'Africa, ma rivolto verso il Giappone. Vi siete mai sentiti così quando avete appreso appieno che qualcosa , in questo caso il Giappone era di nuovo lontano?
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  • Day 30

    Ultimi scatti….

    March 1 in Japan ⋅ ☁️ 10 °C

    Gli ultimi scatti segnano il tramonto del nostro incantevole viaggio. Non è un addio, bensì un dolce arrivederci. Questo mese in Giappone è stato un sogno coltivato per oltre tre anni, studiando la lingua e abbracciando con cuore e anima la cultura. Finalmente, ho potuto toccare con mano ogni sfumatura. Incontri con persone straordinarie e visite a luoghi incantevoli hanno arricchito il mio cammino. Qui, l’efficienza e la qualità sono un diritto, non un privilegio. In questa terra, dove la logica occidentale si ferma, si apre un nuovo modo di percepire la realtà. Il detto giapponese “leggere l’aria” ha trovato pieno significato durante la mia permanenza.
    Il Giappone è un intreccio di contraddizioni e concetti che per noi occidentali richiederebbe più di una vita per comprenderlo appieno. Spero che la mia partenza sia l’inizio di un nuovo capitolo, e non la fine di questo affascinante angolo di mondo.
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