SVEZIA

February 2024
Jönköping e Göteborg Read more
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  • Day 1

    Bologna Guglielmo Marconi Airport

    February 10 in Italy ⋅ ☁️ 11 °C

    Abbiamo chiuso le valigie alle 22:00 e ci siamo messi nel divano letto per riposare qualche ora. La sveglia è suonata all’una di notte e all’una e mezza eravamo già in macchina in direzione Bologna. Questa è la prima volta per noi al Guglielmo Marconi. L’aeroporto non è per niente grande e abbiamo fatto tutto con grande calma e in totale relax, consapevoli che, per una volta, tutto sembrava essere in orario.Read more

  • Day 1

    Munich International Airport

    February 10 in Germany ⋅ ☁️ 4 °C

    Il primo volo è stato veramente cortissimo. Siamo decollati e giusto qualche minuto dopo era già iniziato l’atterraggio! Al nostro arrivo abbiamo passeggiato tra i gate scoprendo le favolose napcabins, delle stanzette a pagamento dove poter riposare in attesa del prossimo volo, e bevendo un caldo cappuccino con latte d’avena.
    Al gate 2 c’erano delle comodissime sedie a sdraio dove abbiamo potuto dormire quel poco per ricaricare le energie.
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  • Day 1

    Gothenburg-Landvetter Airport

    February 10 in Sweden ⋅ ☁️ -4 °C

    HEJ! Lufthansa ci ha deliziati con un gustosissimo cioccolatino al latte e dall’alto abbiamo iniziato a vedere il paesaggio svedese innevato. La pista era pressoché ghiacciata ma l’atterraggio è stato tranquillo e piacevole. Al nostro arrivo Santo ha trovato enormi cartelloni pubblicitari di “Dana”, giusto per non dimenticarsi il lavoro neanche per quei pochi giorni di vacanza. Abbiamo atteso per un’oretta mangiando e curiosando qua e là tra un 7eleven e Max, il fast food svedese più in voga. Il nostro Flixbus per Jönköping sarebbe arrivato non prima delle 12:55.Read more

  • Day 1

    Jönköping

    February 10 in Sweden ⋅ ☁️ -2 °C

    Arrivati alla Resecentrum di Jönköping ci hanno accolti Lucia e Maverick. Ci hanno guidati verso l’autobus numero 3 per Torkap. La nostra fermata era Torpa in via Mejerigatan 5, la casa di Lucia! Mejerigatan significa letteralmente “via dei latticini”. Lucia e Maverick ci hanno ospitati a casa e ci hanno accolti con una buonissima merenda con salumi tipici marchigiani e crostini svedesi. Verso le 16:30 ci siamo incamminati verso il lago ghiacciato: Munksjöm ossia “lago del monaco”. Abbiamo fatto il lungolago est, era troppo tardi e troppo freddo per fare l’intero giro di 5 km attorno al lago. Potevamo vedere tutta Jönköping illuminata e persino la cartiera che negli anni passati ha inquinato interamente le acque del lago tanto da non permettere la pesca e la balneazione. Alle 18:00 avevamo il bowling prenotato da O’Learys, un pub molto carino in centro città. Abbiamo bevuto qualche coca cola e Santo una buona birra Eriksberg. La nostra cena ci aspettava da Anna Gretas - Bar e Mat, un posticino davvero carino e accogliente che serviva tapas con gusti svedesi. La mia cena comprendeva 5 tapas: Rödbertor & chevre (rape rosse e formaggio di capra), kronärtkocka (carciofi fritti), pimento de padrón (peperoni fritti), lammracks (costolette d’agnello con salsa al mirtilli rossi) e infine räkröra (gamberetti). Il menù di Santo invece prevedeva oltre ai kronärtskocka il manchego (formaggio con fichi), miniburrito (di pollo), jamonkroketter (crocchette al prosciutto) e torskrygg (merluzzo con crema di capperi). Accanto al nostro tavolo c’era una ragazza con una piccola scatoletta di latta circolare appoggiata al tavolo. Maverick ci ha raccontato di un’usanza particolare tipica svedese. Quella scatoletta si chiama “snus” e contiene dei piccoli sacchettini di tabacco e nicotina da inserire tra la gengiva e il labbro superiore. Sono utilizzati in Svezia da circa vent’anni come soluzione al fumo passivo. Altra cosa tipica svedese è la mancanza delle tende. Per chi guarda, si può vedere tutto quello che succede dentro alle case ma, ovviamente, gli svedesi non sono così impiccioni!Read more

  • Day 2

    Jönköping

    February 11 in Sweden ⋅ ☁️ -2 °C

    La giornata è cominciata davvero bene perché ha iniziato a nevicare! Lucia e Maverick ci hanno portato verso lo Stadsparken, il parco cittadino, per raggiungere il belvedere dove svettavano una moltitudine di bandiere svedesi. Dal punto più alto si poteva vedere il lago Vättern dove è naufragato il “Per Brahe” nel 1918. Nel parco si può vedere anche la torre dell’orologio, completamente in legno. È un monumento storico da considerarsi come il campanile della chiesa. Abbiamo attraversato il quartiere storico dei fiammiferi, il Tändstickor - ömrådet. Oltre alla famosa fabbrica di fiammiferi e al museo ad essa dedicato si può trovare un pub che produce birra locale, la Idle wild. La nostra prossima fermata era il Länsmuseum, letteralmente “museo della contea”, un centro culturale al termine della via centrale. Dopo esserci coperti le scarpe siamo entrati in due stanze che non erano altro che un museo interattivo sull’illustratore John Bauer, famoso per le sue creature fantastiche. Una scritta recitava: “A volte sono John a volte sono un troll”. Qui i bambini potevano giocare, toccare i rilievi delle illustrazioni e agghindarsi con costumi per entrare nel fantastico mondo delle favole illustrate da John Bauer. Il nostro pranzo è stato a La Vue, nel lungolago Munksjön. Abbiamo preso quattro tipici köttbullar ossia polpette con salsa bruna e salsa di mirtilli rossi e puré.Read more

  • Day 2

    Huskvarna

    February 11 in Sweden ⋅ ☁️ -1 °C

    Nel primo pomeriggio, a soli quindici minuti di autobus siamo andati a Huskvarna, dove lavora Maverick. L’azienda continua a chiamarsi Husqvarna, letteralmente “casa del mulino” ma la “ q” è stata sostituita nel nome del paese da una “k” in seguito all’esclusione della “q” dall’alfabeto svedese. Rimangono ancora tracce della consonante nei cognomi e nel nome della fabbrica appunto. Qui abbiamo visitato il museo e abbiamo scoperto molte cose interessanti. Innanzitutto il logo doveva rappresentare la bocca della canna di un fucile vista frontalmente perché Husqvarna è nata per produrre armi nel 1689. Negli anni seguenti si sono dedicati alla produzione di svariati prodotti come macchine da cucire, stufe, pentolame, elettrodomestici e i macinacarne dei quali gli svedesi vanno molto fieri. Al ritorno abbiamo fatto una piccola sosta al campus dove lavora Lucia. L’edificio di ingegneria e di economia sono accorpati e la loro pianta forma una chiave. Simbolicamente l’architetto voleva far passare il messaggio che entrambe le discipline, insieme, hanno la risposta (chiave) a tutto.
    Dopo una buonissima cena a base di pizza homemade, abbiamo trascorso la nostra ultima notte a Jönköping in compagnia dei nostri cari amici.
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  • Day 3

    Göteborg

    February 12 in Sweden ⋅ ❄️ 0 °C

    Ultima speciale colazione a Mejerigatan 5 per poi dirigerci alla Resecentrum dove ci aspettava il nostro Flixbus in direzione Göteborg. Il nostro arrivo, previsto per le 10:30 è stato a dir poco indimenticabile. Entrando in città abbiamo visto un’enorme nuvola nera sopra le nostre teste. Il centro acquatico Oceana del parco divertimenti più famoso di Svezia “Liseberg” era andato a fuoco!
    Siamo scesi al Nils Ericson Terminalen per poi dirigerci, sotto la pioggia, verso il Comfort City Hotel.
    A poco a poco la pioggia si è trasformata in una fittissima neve. Attraversando Parkgatan siamo arrivati a Haga Nygata e a Linné, due quartieri storici dove ci siamo dedicati allo shopping di dolciumi. In Svezia è usanza per i bambini comprare caramelle e dolciumi solo il sabato. Qui abbiamo preso delle caramelle tipiche di Gränna e qualche strano abbinamento di liquirizia. Lì accanto sorge Skansen Kronan, una fortezza dalla quale si ha un’ottima visuale della città a 360 gradi. Per pranzo ci siamo diretti alla Saluhallen, il mercato coperto. Vi si possono trovare numerosi banchi alimentari ma anche ristorantini alla mano e pasticcerie. Anche oggi abbiamo optato per uno swedish meatburger with potatoes. Nel pomeriggio una passeggiata per gli Champs Elysees di Göteborg, la Kungsportsavenyn che collega il Konstmuseet e la fontana di Poseidone alla Saluhallen. Poco distante e molto caratteristica è la via Magasinsgatan, famosa per i suoi negozietti di seconda mano.
    La nostra cena è stata a base di panini con prosciutto affumicato in sauna e del buon succo di mela nella nostra cabina d’albergo a goderci la dolce e delicata discesa dei fiocchi di neve.
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  • Day 4

    Göteborg

    February 13 in Sweden ⋅ ☁️ -2 °C

    La neve del giorno precedente aveva disteso sulla città di Göteborg un tappeto delizioso e soffice.
    Dopo una ricca colazione con crèpes dolci, pane svedese con senape di aringa, aringa marinata e yogurt con semi di girasole, abbiamo lasciato i bagagli e siamo partiti per una passeggiata sul lungo mare di Göteborg.
    La nostra prima fermata prevedeva il Feskekorka, il mercato coperto del pesce, ancora chiuso per ristrutturazione. È caratteristico per l’architettura dell’edificio che, come riporta il nome, ricorda una chiesa gotica.
    Una passeggiata allo Slottsskogen parken era d’obbligo. Questa parte della giornata ci è piaciuta moltissimo. Abbiamo seguito i sentieri innevati che ci hanno guidato fino al Nordic Animal Zoo, al centro del parco stesso. Oltre a moltissime anatre si possono vedere pecorelle, maiali, cavalli e timidi cervi. Proprio all’imbocco del parco è situato il Naturhistoriska Museet, il Museo di Storia Naturale, famoso per essere l’unico museo al mondo ad ospitare una vera balenottera azzurra imbalsamata, con tanto di scheletro annesso. La balena risale al 1865 quando il 23 ottobre si è arenata nel golfo di Göteborg e fu uccisa e venduta da due pescatori ad August Malm, curatore del museo. Un tempo era persino possibile entrare nella pancia della balena ma, agli inizi del secolo scorso, fu trovata una coppia in atteggiamenti ambigui e da allora è chiusa al pubblico.
    Abbiamo pranzato ad Haga con due gustosissimi bagel, abbiamo comprato due enormi kanelbulle, dolcetti alla cannella, e ci siamo diretti al Nils Ericson Terminalen per salire sul Flyssbusarna che ci avrebbe condotti al Landvetter Airport.
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  • Day 4

    Munich International Airport

    February 13 in Germany ⋅ ☁️ 8 °C

    Altre curiosità sulla Svezia! Gli svedesi non contano l’anno usando i giorni ma bensì le settimane. Noi eravamo a Jönköping la settima settimana dell’anno che coincideva con la settimana dello sport. Le scuole erano chiuse per permettere a bambini, ragazzi e famiglie di dedicare una settimana a praticare sport!
    I film internazionali non sono mai doppiati in svedese pertanto, se vuoi andare al cinema, troverai solamente film in lingua originale sottotitolati in svedese.
    In Svezia esiste una parola intraducibile ossia “Lagom”. Questa parola ha un significato profondo per gli svedesi e indica il concetto di equilibrio. Si può intendere come “né troppo né troppo poco”.
    La pausa svedese è un’usanza sacra e si chiama “Fika”, un momento di distensione e condivisione talvolta accompagnato dalla dolcezza di un kanelbulle.
    Inoltre gli svedesi hanno la possibilità di decidere il cognome da prendere. Possono usare quello della moglie, quello del marito oppure inventarne uno di nuovo e originale!
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  • Day 4

    Bologna Guglielmo Marconi Airport

    February 13 in Italy ⋅ 🌙 7 °C

    La pronuncia svedese è davvero difficile. Di seguito alcuni esempi di pronuncia corretta:
    - Jönköping —> ionshoping
    - Göteborg —> ioteborie
    - köttbullar —> shotbullar
    - Munksjön —> munshon

    La Svezia, contro ogni aspettativa, non è stata costosa al pari di altri paesi nordici nei quali siamo stati. Concludiamo il nostro viaggio con un grande e sonoro TACK SÅ MYCKET!
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