Espagne
Euskal Autonomia Erkidegoa

Découvrez les destinations de voyage des personnes rédigeant un carnet de voyage sur FindPenguins.
Top 10 des destinations de voyage : Euskal Autonomia Erkidegoa
Afficher tout
Voyageurs à cet endroit
    • Jour 23

      Bidegorri

      24 mai 2022, Espagne ⋅ ☁️ 13 °C

      We hebben alle restjes in de tas gepakt om als avondeten te gebruiken. Sliertjessoep, nootjes, stukkie brood. We lijden geen honger. Dan wordt er op de deur geklopt. De gastheer en gastvrouw (Miren en Juanjo) staan daar. Ze heeft voor ons gekookt, aardappelomelet, en we krijgen een fles wijn. We komen naar beneden en samen met hen drinken, eten en hebben een heerlijk gesprek. Wat een gastvrijheid, zulke lieverd. Zi had ik niet verwacht dat de avond zou eindigen. Een van de tips die we krijgen is 'Bidegorri', oftewel 'rode weg'. Alom bekend en gebruikt om fietspaden aan te duiden. Zo moeten we morgen prettig door San Sebastian kunnen fietsen.En savoir plus

    • Jour 24

      San Sebastian

      25 mai 2022, Espagne ⋅ 🌧 14 °C

      Na een natte start van de dag vertrekken we droog. We rijden doelbewust iets om, zo zijn we er zeker van dat we geen rare Baskische weggetjes treffen. We slingeren langs de kust, soms oo de doorgaande weg, soms op een Ribegorri. In San Sebastian is het even zoeken naar de Ribegorri waarop meteen een man op een racefiets stopt om ons een stuk te begeleiden. Even schakelen en een flinke hobbel in de weg maakt dat Mario's ketting er vanaf vliegt en klem zit. Na even flink prutsen lukt het om de ketting weer op de juiste plek te krijgen. En de man ons rustig blijven helpen. Wij zijn nog steeds niet goed gewend aan zoveel geduld. We kunnen weer verder. Hij begeleidt ons nog een stuk, wijst dan het laatste stukje richting de boulevard / het strand. Dan weer een heerlijk moment met prachtig uitzicht.En savoir plus

    • Jour 24

      Camping Oliden

      25 mai 2022, Espagne ⋅ ⛅ 17 °C

      De camping ligt aan de GI-636. Helaas zijn de Ribegorri ten einde. We zijn vrij vroeg op de camping, kwart over twee. Receptie gaat pas open om vier uur. Mmm, we staan te dubben wat we zullen doen. Dan worden we aangesproken door iemand van de camping. Geen probleem om een plek uit te zoeken en de tent vast op te zetten. Toch maar doen dan.En savoir plus

    • Jour 23

      Heute hat Coco eine Grenze überschritten

      25 mai 2022, Espagne ⋅ 🌧 14 °C

      Weiter geht die tolle Fahrt. Verabschiedet haben wir uns heute von Frankreich, begrüßt haben wir dafür Spanien. Unser Zielort war Zarautz. Der angepeilte Campingplatz war noch geschlossen, deshalb habe wir, gezwungenermaßen, schnell auf den einzigen geöffneten umgeschwenkt, gute Entscheidung. 😂 Es ist ein wunderschöner Platz oberhalb des Ortes mit Blick ins Tal und auf das Meer. Seht selbst und genießt.En savoir plus

    • Jour 25

      Bilbao 2.0

      27 mai 2022, Espagne ⋅ ⛅ 15 °C

      Uns hat es so gefallen, dass wir gleich noch eine Nacht verlängert und heute die Altstadt von Bilbao besichtigt haben! Ein schöner Tag neigt sich dem Ende und morgen geht es dann nach San Vicente, wo wir unser Lager am Meer für die nächsten Tage aufschlagen werden.En savoir plus

    • Jour 3

      San Sebastian, spero di rivederti!

      27 mai 2022, Espagne ⋅ ⛅ 15 °C

      "Non è questo il racconto di gesta emozionanti. Forse la nostra vista non è mai stata mai panoramica, ma fugace e non adeguatamente informata..."
      (Ernesto Guevara De La Serna)

      Oggi è il primo vero giorno di cammino. Sono molto stanco quindi credo che non riuscirò a dilungarmi troppo nelle spiegazioni, anche se ce ne sarebbero cose da raccontare.
      È proprio vero che quando viaggi anche se per poco, crei moltissimi ricordi, cosa che non succede quando sei a casa nella routine di ogni giorno. Li il tempo passa velocemente senza lasciarti nulla; quando viaggi accade totalmente l'opposto.
      E di oggi ho veramente tante cose da raccontare, spero rimangano impresse nella mia memoria e nel mio cuore per molto tempo.
      Mi sveglio molto presto, sono le 5 di mattina.
      Valdemar, il canadese, fa un casino della Madonna da non so quanto tempo e non mi fa più dormire.
      Di conseguenza scendo tutte le mie cose al pian terreno e inizio a dare un senso al mio zaino di sotto, perché non amo disturbare la gente in camera.
      L'hospitalero è molto contrariato, per lui avremmo dovuto alzarci tutti alle 6.30 e avere gente che gira nell'albergue alle 5.30 lo rende davvero nervoso.
      Nell'attesa scambio qualche parola con altri italiani, Valentina al suo settimo cammino, Mario e un mio conterraneo di Caltagirone di nome Giacomo; lui è l'unico che vedrò più avanti durante la giornata.
      Dopo una colazione comune e veloce offerta dagli hospitaleri è il momento di partire; faccio il primo tratto con i due signori canadesi ma Hank deve sempre aspettare suo padre e ci separiamo perché il nostro ritmo è diverso.
      Cammino per un po' da solo fin quando arrivo alla Madonna di Guadalupe, una chiesetta con vista su Irun e Hendaia.
      Il tempo è dalla mia, non fa caldo e c'è una leggera nebbia che rende la camminata fresca e piacevole. Qui incontro Matthew che è intento ad ascoltare i consigli di un abitante del luogo.
      In un inglese imperfetto cerco di spiegargli che l'acqua che sta bevendo non è potabile, e da ciò iniziamo a camminare insieme.
      Scegliamo la via più difficile, qualla alta e pietrosa ma la vista da lassù ci ripaga della fatica e del sudore buttati.
      Nel mentre, io e Metthew parliamo un po' di tutto, le mie difficoltà linguistiche sono evidenti ma lui non me lo fa pesare e bene o male riusciamo a comunicare e a raccontarci molte cose. Lui è un insegnante di inglese australiano che sta girando per l'Europa da un po' di tempo; avrebbe dovuto compiere un lungo giro in Irlanda e Regno Unito ma per varie vicissitudini non ha potuto farlo ed il cammino è il suo piano B.
      Se penso che per me il cammino è il piano tripla A mi viene da piangere😅.
      Percorrendo la montagna oltre il panorama, ammiriamo molti cavalli al pascolo e il verde paesaggio che si scaglia dinnanzi di fonte a noi, con il blu dell'oceano alla nostra destra e sinistra. Ci perdiamo un paio di volte perché il cammino non è segnalato bene e infine sbagliamo anche l'ultimo bivio prendendo la strada riservata ai ciclisti. Qualche km in più sulle gambe già stanche.
      Alla fine della discesa ritrovo Alessandro e tutti e tre percorriamo la strada fino a Pasaia insieme, dove, dopo una breve sosta a base di birra e boccadillo, prendiamo l'imbarcadero che ci porta dall'altro lato del mare.
      Non mancano molti kilometri a San Sebastian, e li percorriamo parlando del più e del meno.
      Io non sono un gran oratore, infatti mi limito di ascoltare le storie degli altri anche perché in fin dei conti non ho chissà quali avventure di cui raccontare.
      Sono felice di essere qui dove posso conoscere così tanta gente che sta davvero vivendo la proprio vita, persone che sono piloti del proprio tempo e della propria esistenza e non semplici passeggeri. Non nego che invidio un po' la loro esperienza e le loro possibilità.
      Alessandro è un viaggiatore nato, ha carisma ed è amichevole con tutti. Lo stimo molto e spero di poterlo frequentare a lungo durante il cammino.
      È una sorta di 'fratello maggiore' perché mi dà molti consigli e ha cura e interesse se gli racconto un aneddoto o se chiedo un parere.
      Prima di entrare in San Sebastian incontriamo una famiglia di Americani, Thalia, Drew and Luke che si fermano con noi per bere una birra veloce.
      Devo quest'incontro ai miei compagni di viaggio, da solo non sarei mai riuscito ad attaccare bottone sia per indole sia per problemi linguistici.
      Questo è un mio grosso problema, dovrei esser più spigliato e non perdere occasioni. E che grande occasione avrei perso se non avessi parlato con gli americani, gente veramente gentile.
      Per raggiungere l'ostello vedo finalmente le spiagge di San Sebastian che ho sempre sognato; e anche se la nostra vista è solo fugace e anche se non mi farò questa volta ( ne chissà, mai) il bagno in quelle acque oceaniche il mio cuore è contento in egual misura e colmo di gratitudine per la giornata che sto passando.
      Il lungomare è pieno di gente del luogo e di turisti.
      Questa è una città piccola ma viva, piena di gente e di locali affollati. Mi innamoro un migliaio di volte a vedere le ragazze del posto ( ma la surfista che sale la scalinata non la batte nessuno) e penso che la Spagna sia proprio un bel posto in cui vivere, nonostante effettivamente questa città costi un botto.
      Sto spendendo troppo e anche l'ostello non è da meno con quei 19€ con i quali nel Francese avrei dormito tre giorni.
      Faccio una doccia lunga e rilassante, ma ho escoriazioni tra le gambe e sulle spalle, la tappa di oggi l'ho proprio sentita sulla pelle. I 31 km odierni sono stati il battesimo del fuoco.
      Rinuncio alla lavanderia( sarà un problema di domani), ed esco nuovamente sul lungomare in solitaria per fare qualche foto, ma ahimè la mia macchinetta è rotta e non mette più a fuoco in maniera corretta. Successivamente nella ciudad vieja reincontro Matthew e insieme cerchiamo Alessandro per cenare.
      Scegliamo un posto a 10 minuti di cammino dall'ostello e per noi stanchi ed affamati quell' hamburger è la cosa più buona del mondo. Parliamo di ogni cosa possibile e immaginabile e sopratutto di istruzione e dei grossi problemi dello stato italiano. E anche dei miei problemi di cuore; per i miei amici dovrei essere meno disponibile e meno buono con le donne.
      Dovrei essere come una moneta che non sta salda nel palmo di una donna, ma essere un po' qua è un po' la, in continuo mutamento, non dando mai la certezza di essere scontato.
      Fosse facile; io ho un difetto: quello di amare troppo.
      Tornati in ostello, ne prenotiamo uno per la tappa successiva perché molti sono chiusi o altri costano davvero tanto.
      Anche i 26€ che spenderò sono troppi, ma non ci sono alternative e quindi me lo faccio andare bene.
      E poi, a dirla tutta, non mi dispiace stare con Ale e Metthew.
      Spero questa amicizia duri a lungo sul cammino e oltre, ma si sa che ognuno ha i suoi tempi, pensieri e problemi, e il cammino come unisce divide anche.
      È la vita, che è in continuo mutamento.
      Prima di andare a dormire mi unisco a Metthew che sta scambiando due parole con l'hospitalero. È un basco fiero e convinto dei diritti di indipendenza del suo paese, e super tifoso della Real Sociedad. Mi ha fatto molto piacere incontrarlo e ascoltare il suo punto di vista sulla questione indipendenza.
      Adesso sono a letto che scrivo questo papello enorme.
      Oggi sono stato davvero felice, mi sono goduto il mio tempo e ho avuto discussioni interessanti e sopratutto amichevoli con brava gente che voglio ricordare per sempre.
      È ora di dormire, spero che la sfacchinata di oggi non abbia conseguenze sul mio fisico per domani.

      PS: Ho sempre paura di non ricordarmi le cose, di dimenticare volti, voci ed emozioni.
      San Sebastian io non ti dimenticherò, e se dovesse succedere,..verrò a rincontrarti di nuovo.
      En savoir plus

    • Jour 4

      Zarautz e La Fortuna Nella Sfortuna

      28 mai 2022, Espagne ⋅ ⛅ 19 °C

      "Ma il mare è come l'anima.
      Non fa silenzio mai. Nemmeno quando tutto tace"
      (Angelo De Pascalis)

      Oggi lasciamo San Sebastian abbastanza tardi, a causa di Alessandro che non è certo mattiniero. La sua teoria sugli orari è abbastanza particolare e ne condivido una buona parte.
      'Che senso ha svegliarsi alle 5 di mattina e arrivare a destinazione prima che gli albergue siano aperti, poi aprono e crolli appena tocchi il letto'; questo è il suo modo di pensare.
      Credo che se tu hai una prenotazione questo ragionamento abbia un senso ma se la tua scelta vira su un municipale o se preferisci non programmare niente (come farei io) tutto il castello creato va a cadere. In questa parte di cammino gli albergue sono veramente pochi, alcuni sono chiusi, altri limitati e altri ancora molto costosi. Per chi volesse fare business sarebbe un ottima idea aprire un bel albergue in questa parte del cammino del nord.
      Nella notte la nostra prenotazione è stata cancellata perché l'hospitalero spagnolo non abituato alla divisione anglofona delle ore in a.m e p.m pensava che il nostro orario di arrivo fossero le 3 di notte, invece delle 15 del pomeriggio, compromettendo in questo modo il nostro riposo.
      Fortunatamente il buon Gotzon, questo è il suo nome, ha fatto di tutto per recuperare e, anche se io adesso sto scrivendo da un materasso buttato a terra con il sacco a pelo come lenzuolo, la giornata è andata benissimo e l'ospitalità è stata ottima.
      Spesso da un imprevisto nasce qualcosa di inaspettatamente positivo.
      Ma andiamo con ordine.
      Lasciamo Donostia tardi e il primo tratto di cammino è la prima di alcune salite abbastanza ripide che mi sfiancano non poco, ma niente di paragonabile a ieri.
      E si sa che quando c'è una salita prima o poi ci sarà anche una discesa, ulteriori sollecitazioni per le nostre ginocchia.
      Oggi dobbiamo fare solo una ventina di km, quindi ci stiamo godendo il nostro tempo insieme parlando di tutto e di più.
      Io spesso mi limito ad ascoltare o a esprimere la mia opinione in merito agli argomenti e alle avventure degli altri, non avendone di mie da raccontare. La loro esperienza di vita mi colpisce sempre più, in particolare quella di Matthew, così giovane e già così esperto.
      Dopo aver passato qualche pascolo, piccole piantagioni di vigne, boschi abbastanza fitti e sentieri in discesa veramente rocciosi, irregolari e pericolosi, arriviamo ad un piccolo donativo 'ambulante' dove una comunità che vive in maniera non tradizionale ci offre da bere un mate (bevanda argentina) anch'esso alternativo perché servito freddo e miscelato con succo di mango.
      Sembrava gente semplice e di buon cuore, quel tipo di persone che hanno capito che si vive benissimo e felicemente anche con molto poco.
      Gandhi diceva 'quando si ha poco non si hanno più paure'; chissà se è questo il caso.
      Per questo la mia donazione per le nostre bevande è stata abbastanza cospicua, ho voluto premiare la semplicità.
      Continuiamo la nostra marcia e successivamente arriviamo ad Orio; ammetto che molto del tragitto di oggi non lo ricordo bene. É un po' come la Navarra del cammino francese; devi guardare sempre a terra per schivare i sassi e non hai modo per concentrarti al meglio sul panorama, a meno che tu non voglia prendere un autobus per Santiago seduta stante con una caviglia o un ginocchio gonfio. Quindi sassi più conversazione in altre lingue e l'attenzione al background va a farsi fottere.
      Ad Orio ci fermiamo per una breve pausa per mangiare qualche pintxos ( il mio era una vera e propria Tortiglia) e in seguito ripartiamo oltrepassando un ponte e costeggiando il bel canale che ci accompagna alla nostra destra. Parliamo un po' di tutto e specialmente del difficoltà che si incontrano in Italia, dove oggi non funziona nulla e sarebbe meglio per i giovani emigrare.
      Prima di arrivare a Zarautz ci fermiamo nella collina antistante, dove attraverso un piccolo belvedere, scorgiamo l'inizio della città con la sua bellissima spiaggia e un immenso campo da golf adiacente ad essa. Beh, deve essere davvero fortunato chi può permettersi di giocare in questo campo in riva all'oceano.
      Il rumore del mare è ovunque, spinto fin lassù dal forte vento che agita le onde; è un boato rilassante e continuo ma, allo stesso tempo, forte e deciso che permea l'aria intorno a noi.
      È un bel momento di contemplazione interrotto da Mario e Valentina che scendono dalla strada che abbiamo appena percorso. Si scambiano il numero con quel marpione di Alessandro, che ne sa una più del diavolo in quanto metodi tattici di approccio, e dopo essere entrati in città insieme a noi continuano nel loro cammino, dormiranno qualche km più avanti.
      Arrivati così a Zarautz conosciamo l'hospitalero Gotzon che ci porta, per riparare al disguido iniziale, a quella che credo sia casa sua dove affitta altre camere oltre quelle dell'ostello.
      20€ è il prezzo pagato per oggi e non mi lamento perché poteva andare molto peggio.
      Successivamente mentre faccio la doccia, i miei compagni fanno la spesa e in serata mangiamo un'ottima pasta all'amatriciana cucinata dal nostro Masterchef Alessandro (d'altronde è di Roma, se non la sa fare lui , chi altro ?)
      Tutto questo però dopo aver passato un oretta vicino alla bellissima spiaggia, piena di gente e di surfisti, bevendo io un buon caffè ed i miei compagni un ottima cerveza per rinfrescarsi. Qui racconto un po' di Tina ad Ale, e mi verrebbe da ridere perché lui continua a chiamarla romanescamente 'profumiera', anche se magari questa è una visione limitata delle situazione. Per Matthew la soluzione è sempre Tinder e non riesco a smettere di ridere anche per questo. Il ragazzo ha bisogno di qualche birra per sciogliersi.
      Dopo aver lavato i piatti, il mio unico contributo per la cena🤭 io e Matthew abbiamo preso posto per vedere la finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, insieme a Gotzon e altri due ragazzi, Hamid dal Cile e Gabriel dall'Argentina che stanno girando il mondo e sono qui ad aiutare il propietario di casa nel lavoro in cambio di vitto e alloggio gratuito.
      Se mi avessero detto che, per una strana concatenazione di eventi, mi sarei ritrovato in una casa spagnola in cui non avevo mai messo piede con persone tutte di nazionalità diversa che non avevo mai visto prima a vedere la finale di Champions non ci avrei mai creduto.
      Da una piccola sfortuna, abbiamo vissuto una giornata memorabile nella sua semplicità che spero di ricordare per un bel po' di tempo.
      Sarà la magia del cammino che aiuta noi pellegrini.
      In ogni caso sono l'una di notte e ancora devo dormire; esagero nella scrittura. Domani sarà una lunga giornata.

      PS: ha vinto il Real Madrid, e Gotzon non mi sembra particolarmente contento.
      Anche lui, d'altronde, è Basco.
      En savoir plus

    • Jour 9

      Sebastian in Sebastian

      18 juin 2022, Espagne ⋅ ☀️ 32 °C

      Wir verließen unsere Finka um Richtung San Sebastian aufzubrechen 🚗.
      Bei der Abfahrt hatte es noch 40°C, 🥵 um ca 18 Uhr in San Sebastian dann nur noch 22°C.
      Endlich eine Abkühlung 👍🏼
      Wir fuhren dann auf den Monte Iguelo, wo ein alter Rummelplatz nahe dem Verfall steht. Von hier hat man einen guten Ausblick auf die Stadt 👓
      Leider war es sehr bewölkt ☁️ danach sind wir durch die wunderschöne Innenstadt spaziert inklusive Eis 🍨
      En savoir plus

    • Jour 25

      Bilbao

      19 juin 2022, Espagne ⋅ ⛅ 22 °C

      Unser heutiges Ziel führte uns nur 60 km weit nach Bilbao, der Stellplatz ist traumhaft oberhalb der Stadt gelegen, ein Bus fährt regelmäßig ins Zentrum. Wir haben uns bei traumhaften Wetter einfach nur durch die Stadt treiben lassen. Die Stadt macht es einem nicht schwer, sich dort sehr wohl zu fühlen.En savoir plus

    • Jour 26

      San Juan de Gaztelugatxe

      20 juin 2022, Espagne ⋅ ☁️ 18 °C

      Gaztelugatxe ist eine kleine Insel zwischen Bakio und Bermio und durch eine Steinbrücke mit dem Festland verbunden. Das Kloster und die Insel kann man besichtigten, wenn man ein (kostenloses) Ticket hat. Wir hatten zwar ein Ticket, aber erst für einen späteren Zeitpunkt. Da wir um 10 Uhrdie Auskunft bekamen, die Insel sei überfüllt, konnten wir nur aus der Ferne ein paar Fotos machen.
      Die Insel ist einer der Drehorte von Game of Thrones.
      Auch schwierig an der Küste: Parkplatz für WoMos und gerade bei Kloster mehr als anstrengend
      En savoir plus

    Vous pouvez également connaitre ce lieu sous les noms suivants:

    Euskal Autonomia Erkidegoa, Baskenland, Basque Country, País Basc, País Vasco, Euskadi, Pays Basque, Paesi Baschi, パイス・バスコ, 바스크 지방, Baskarland, Baskerland, Страна Басков, Baskien

    Rejoignez-nous:

    FindPenguins pour iOSFindPenguins pour Android