Argentina 2019

August - September 2019
A 22-day adventure by Valeria Read more
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  • Day 8

    Cataratas de Iguazu (continua)

    August 19, 2019 in Argentina ⋅ ⛅ 20 °C

    Niente può preparare allo stupore davanti alla Garganta del Diablo: l'acqua calma del fiume, appena increspata dalla corrente, viene improvvisamente inghiottita in una voragine, in cui si trasforma in una cascata bianca di spuma, pesante di potenza e leggera di luce e magnetica, piena di forza che attrae e che spaventa. Ho pianto di emozione, pensando ad Augusto e Martina, perché sono l'amore puro espresso nella bellezza di fronte a me.
    E per finire la giornata in modo un po' più prosaico, due foto due delle tre frontiere Argentina-Brasile-Paraguay.
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  • Day 9

    Cataratas do Iguaçu

    August 20, 2019 in Brazil ⋅ ☀️ 19 °C

    Ci fidiamo delle guide che caldeggiano la visita alle cascate anche dal lato brasiliano, pur con qualche titubanza: quale differente angolo visuale potrebbe eguagliare lo spettacolo di ieri? Invece dobbiamo ricrederci, perché la brasilian view scopre il panorama di tutto il fronte delle cascate e le passerelle e i punti di osservazione sono talmente vicini da offrire un'esperienza tattile da aggiungere agli altri sensi.
    Voglio usare le parole di Sara per descrivere le sensazioni di oggi, perché abbiamo lo stesso cuore e gli stessi occhi: "♫ "La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare " ♫ canta Jovanotti. E' proprio vero. E' indescrivibile la sensazione al cospetto delle cascate di Iguazù. Paura e attrazione, forse così si può riassumere. L'acqua si scatena inquieta sulle rocce e scava dei cunicoli abitati dagli uccelli, ma al tempo stesso sembra accarezzare i muschi e le piante verdissimi lungo il suo cammino. E' amore e rabbia, "pugni e carezze". Poi arriva la luce, i colori risplendono, spunta l'arcobaleno e scrosciano gli applausi di milioni di gocce. C'era la pentola dell'oro alla fine dell'arcobaleno? Chissà... Insomma, tutto questo è da vivere: raccontarlo, fotografarlo e filmarlo è solo un ricordo, ma l'emozione vera è esserci. E allora, cosa vuoi di più dalla vita? "Un tucano!"
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  • Day 10

    Puerto Iguazù - Resistencia - Salta

    August 21, 2019 in Argentina ⋅ ☀️ 21 °C

    E adesso a ovest, ci aspetta un giorno e mezzo di viaggio per 1.400 km. Prima tappa "Resistencia" (vicino a Corrientes ... perché poi la luce ... Salta).
    Lo sapevamo, sarebbe stata una giornata lunga e noiosa. Altri 800 km da Resistencia a Salta, in linea retta verso ovest, lungo la ruta 16, una striscia di asfalto (con svariati km di buche) srotolata in mezzo alla puna, a perdita d'occhio la terra che vira dal rosso al grigio, la vegetazione secca a tratti soffocata dagli incendi, gli animali sempre più rari al nostro passaggio.
    Al nostro arrivo ci aspetta un hotel abbastanza spartano, stanze e pulizia molto trascurate, sebbene la struttura ricordi fasti passati (una scuola?) e sia curata nella decorazione. Il giorno dopo Gustavo ci racconterà di aver rilevato l'attività da appena 4 mesi e di essersi dedicato a decorare le pareti e le porte. conferendo un gusto naive all'insieme.
    Si è rivelato un ospite gentile e chiacchierone, e davanti a un paio di te e a un mate ci ha raccontato la ritualità di questa bevanda, le proprietà della coca, i rapporti tra cileni e argentini, quelli tra la musica hard rock e la suoneria del telefonino, le caratteristiche dei salteños e della gente del "litoral" ... insomma, una bella sfida di chiacchiere con tre donne ... continuerà alla peña dopo ceña!
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  • Day 11

    Quebrada del Toro

    August 22, 2019 in Argentina ⋅ ☀️ 11 °C

    Ci sono diversi itinerari possibili da Salta, che abbiamo scelto come base di partenza delle nostre esplorazioni per i prossimi tre giorni. Allora cominciamo inseguendo il "tren de las nubes", in verità una ferrovia fantasma il cui percorso dovrebbe snodarsi sui costoni delle montagne tra gallerie e viadotti fino alla Polverilla.
    Il paesaggio vira presto verso il secco, diradando i villaggi che si riducono a qualche casupola di mattoni mimetizzata nella terra grigia, mentre pochi alberi polverosi lasciano il posto ai famosi cactus candelabro, il grande classico di ogni film western.
    E poi, quasi timidamente, ecco il primo assaggio di cerros colorados in questa Quebrada del Toro.
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  • Day 11

    Salta

    August 22, 2019 in Argentina ⋅ ☀️ 23 °C

    Nel pomeriggio visita della città, cioè dopo tanta natura e luoghi aperti, non vuoi mettercela una visita al museo? La scelta cade sul MAAM (Museo Archeologico di Alta Montagna), interamente dedicato al ritrovamento di tre mummie di bambini incas in un sito a oltre 6000 metri di altitudine (Niños del Llullaillaco), seppelliti insieme al loro corredo prezioso come offerta alla benevolenza degli dei. La conservazione dei loro corpicini è perfetta. grazie all'assenza di ossigeno e batteri, al punto che si possono osservare i dentini tra le labbra socchiuse, gli occhi ornati dalle ciglia, le rughe sulle piccole mani chiuse a pugno. Decisamente toccante riflettere sul loro speriamo inconsapevole destino.
    E per finire...la ceña a la peña (locale tipico di Salta, dove mangiare e assistere a spettacoli folcloristici).
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  • Day 12

    Jujuy - Quebrada de Humahuaca - Tilcara

    August 23, 2019 in Argentina ⋅ ☀️ 6 °C

    Si parte prestissimo oggi, perché i km da percorrere sono tanti se vogliamo smarcare due dei punti di interesse più agognati a nord di Salta. Per non farci mancare niente, decidiamo di raggiungere Jujuy (impronunciabile con le due j aspirate) usando la strada panoramica, che sale e scende in un serpeggiare ininterrotto di curve e tornanti attraverso una foresta subtropicale (a proposito, mi aspettavo qualcosa di più rigoglioso).
    A seguire, un numero imprecisato di km in cui il paesaggio si fa via via più arido e brullo e la vegetazione lascia spazio alle rocce e alla loro tavolozza di colori. Siamo nella Quebrada di Humahuaca, immortalata in tutte le immagini internet nella perfezione geometrica degli strati rocciosi di differente aspetto e composizione. In verità, sono rimasta personalmente un po' delusa e non per la qualità delle mie foto (giuro che mi sto impegnando!), ma perché, probabilmente a causa della luce e della differente angolazione...insomma l'aspetto reale è abbastanza diverso.
    C'è anche la foto dell'immancabile cimitero dei miei viaggi, abbarbicato in cima a una collina accessibile con una altrettanto immancabile strada sterrata da vertigine.
    Ultima tappa verso nord, Tilcara, dove quelle caratteristiche da villaggio andino di povere case di mattoni, tetti di lamiera, cani sciolti e cespugli polverosi si sommano a un'ammiccante atmosfera per fricchettoni in cerca dell'ultima frontiera.
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  • Day 12

    Purmamarca - Salar de Salinas Grandes

    August 23, 2019 in Argentina ⋅ ☀️ 16 °C

    Ridiscendiamo verso Purmamarca, per scoprire la montagna de los siete colores, un'incredibile varietà di forme e colori e materie, dall'argilla alla sabbia, dagli scisti ai basalti, e gli accostamenti glamour del giallo col viola, del verde con il rosso mattone, del nero ancora con il verde petrolio. Intanto si sale, masticando una bolita di coca fino al passo record (4.170 mt di altitudine).
    In un altopiano di rada vegetazione e seccume a volontà, si apre lo spettacolo delle Salinas Grandes, il quarto salar più esteso al mondo e il più alto a 3.900 mt slm. E' un paesaggio accecante, in cui un anfiteatro di tiendas fatte di mattoni di sale prelude all'immensa distesa della salina, un pavimento di cristalli esagonali e qualche raro affioramento di acqua che sembra aver inghiottito il cielo.
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  • Day 13

    Quebrada de Las Conchas - Cafayate

    August 24, 2019 in Argentina ⋅ ☀️ 17 °C

    Dopi i km macinati ieri, abbiamo deciso di prendercela comoda, anche perché è il momento di salutare Salta (che vuol dire raccogliere paccottiglie e bagagli della finora più lunga permanenza) e soprattutto il nostro squisito ospite Gustavo, che mi accompagna a far compere nel negozio "artistico" in pieno centro e poi ci offre una panoramica di addio dal Cerro San Bernardo.
    Comincia la seconda parte del viaggio con la rotta verso sud, per la quale decidiamo di dimenticare la famosa Ruta 40 attraverso le Valli Chalcaqui e scegliamo il percorso attraverso la Quebrada de Las conchas. Si tratta di uno spettacolo sorprendente quanto inatteso, che non solo gareggia in bellezza con i paesaggi di ieri, ma a mio parere vince di buona misura. Non ci sono solo i colori delle rocce a rapire lo sguardo, ma la straordinaria fantasia delle forme, guglie, calanchi, massi tondeggianti, pietraie, sabbioni, che si succedono in cambi repentini, come se un proiezionista invisibile cambiasse diapositiva ad ogni curva.
    Per non parlare delle performance di Licia, free climber in scioltezza, e di Sara, addetta al (eventuale) recupero.
    Abbiamo inseguito le bizzarrie della natura attraverso tutta la valle, dall'anfiteatro al rospo, dal frate al pinnacolo, alle finestre fino all'arrivo a Cafayate, distesa di vigneti secchissimi (sarà la stagione) in una pianura di argilla sabbiosa. Eppure il Torrontes ha il suo indubbio perché.
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  • Day 14

    Cordoba

    August 25, 2019 in Argentina ⋅ ☁️ 20 °C

    C'è poco da raccontare oggi: circa 700 km fino a Cordoba, con un tempo di percorrenza atteso di 9 ore e tre quarti. Continua a stupirmi la dilatazione temporale rispetto allo spazio misurato...in soldoni: perché, pur considerando una velocità bassa e le (poche) soste, non si riesce a fare affidamento su una media di 100 km orari? Semplice, perché il viaggio inizia, quasi sommessamente, con una strada di raccordo verso la strada nazionale. Che sarà mai? Invece ti ritrovi ad attraversare colline deserte che improvvisamente diventano montagne, e curva dopo curva dopo tornante, sei a 3100 metri, e passi accanto a un importante osservatorio astronomico, a un sito precolombiano e al museo della Pachamama. E discendendo la montagna ti chiedi: ma non era meglio una galleria?
    Invece scopri che il "camino sinuoso" (che eleganza!) è una strada pionieristica, che ha unito Tafi del Valle a Tucuman, attraversando la foresta subtropicale metro dopo metro ... e ci hai messo tre ore per circa 100 km :o)
    Arriviamo a Cordoba a un orario decente, utile per check in hotel, parcheggio auto, relax internet e serata in una drinkeria fighetta a parlare dei danni della gelosia.
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  • Day 15

    Cordoba - Alta Gracia

    August 26, 2019 in Argentina ⋅ ☀️ 24 °C

    Lunedì dopo il break di Ferragosto. L'ufficio ha riaperto i battenti e mi prende un poco di ansia al pensiero che potrebbero avere bisogno di me. Ma appena appena di ansia...poi passa :-D
    La Routard sconsigliava di visitare Cordoba la domenica e il luned' ed era nel giusto. Ieri sera molti locali erano chiusi e, tranne una milonga improvvisata in piazza, non c'era molta animazione (e scopriremo che stasera sarà ancora peggio, finendo a cenare con pizza "muzzarela" e "tallarinas" alla panna in un bar deserto), oltre al fatto che lunedì i musei sono chiusi.
    Ci dedichiamo a una placida visita del centro storico, cercando il fresco nelle chiese (bella quella della Compañía de Jesus, la più antica dell'Argentina, quasi medievale nella struttura di fortezza, con la copertura della navata centrale a forma di chiglia rovesciata).
    E poi la Cattedrale e la Chiesa di Santa Catalina.
    Nel pomeriggio ci spostiamo ad Alta Gracia, a 50 km da Cordoba, per visitare una Estancia Jesuitica, cioè un insediamento con chiesa, villaggetto, strutture per la produzione e trasformazione di prodotti agricoli, che doveva fungere da approvvigionamento per la capitale. Una delusione: tutto chiuso per il lunedì, ma soprattutto, tolti i ruderi perimetrali e la chiesa, niente di che.
    Invece il valore aggiunto della gita è stata la visita alla Casa Museo di Ernesto Chè Guevara, dove ha vissuto per 11 anni fino all'adolescenza. Il percorso di visita è centrato sui primi anni di vita del Chè, la famiglia, le amicizie, gli studi e i viaggi (della bicicletta e della motocicletta), la casa è perfettamente conservata, arricchita di foto, lettere. oggetti.
    Non credo che si tratti di semplice culto della personalità, ma di valorizzare un uomo fuori dal comune, per la forza dei suoi ideali, per la sua perseveranza, un vero visionario (oltre che un notevolissimo figo). Ho cercato un equivalente nell'esperienza storica italiana, ma non sono riuscita a trovarlo, un po' per eventi caratterizzati da maggiore coralità (la resistenza partigiana), un po' perché i nostri eroi moderni hanno dovuto morire per diventarlo (Falcone e Borsellino).
    Eppure la chiarezza delle sue parole e l'esempio della sua vita attraggono ancora oggi, almeno chi ancora crede nell'utopia di un mondo più giusto ed eguale.
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