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Travelers at this place
    • Day 32

      Tanga

      February 6, 2020 in Tanzania ⋅ ☀️ 31 °C

      Il est temps de filer en Tanzanie. Tuk-tuk, matatu, boda-boda (taxi-moto) jusqu'à la frontière et c'est parti pour un peu d'administratif. D'abord, on nous dit de nous laver les mains et on nous vérifie la température. Il y a des panneaux plein de conseils anti-ebola un peu partout. Un petit tour des bureaux pour donner nos passeports, empreintes, frais de visa. Ambiance très pépère à cette frontière. Une femme est grimpée sur un bureau pour y faire la sieste. On n'y avait encore jamais pensé ! A tenter.

      De l'autre côté, on se fait comme toujours assaillir par des gens qui veulent nous amener au bus qui est juste à 2 mètres, prendre nos sacs pour décider de les mettre dans le tuk tuk du copain, etc. On monte dans le dala dala (minibus) et là... youhouuu c'est parti pour un tetris humain. C'est un peu comme une partie de Twister, mais dans un bus. Et ça dure des heures car on prend de nouveaux joueurs un peu partout le long de la route. Nous les mzungus on a pas le droit de participer, on nous a assigné les places de devant, avec le chauffeur. Arrivée à Tanga, petit port tranquille où on fait étape sur la route de Dar es Salaam.
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    • Day 44

      Jambo

      February 17, 2020 in Tanzania ⋅ ⛅ 24 °C

      Hakuna matata!

      Benvenuta in Tanzania Ludo! Dopo 15 ore di viaggio, passando per il Ruanda sono arrivata a Kilimanjaro! Code infinite alla dogana, abbiamo dovuto aspettare 3 ore prima che arrivasse l’ultima ragazza e poi con Haruma siamo andati in direzione di Arusha dove alloggerò per le prossime due settimane.

      Siamo state accolte da Halima (la ragazza che segue tutte le faccende di casa), ci ha portato in giro per la casa, sono 3 piani, una cucina dove ci viene preparato da mangiare dalle “mamas” (colazione e cena). Ovviamente sono stata anche accolta da una cucaracha bellissima.. era in bagno ad aspettarmi!!
      In tutto siamo 11 volontari!

      La giornata di oggi è iniziata con il direttore James, che ci ha spiegato un po’ sulla Tanzania e su Arusha.
      Se volete posso raccontarvi perché la bandiera è verde, gialla, nera e blu. Verde: per la natura, gialla: per il sole, nera: per la popolazione e blu: per l’acqua che bagna questo paese. Il rosso non è presente perché la repubblica della Tanzania non ha avuto alcun tipo di guerra per ottenere la sua indpendenza nel 1962. La lingua ufficiale é lo Swahili e ogni tribù parla la propria lingua! In Tanzania ci sono più di 160 tribù!

      Siamo poi andati a fare un giro per la città di Arusha con Halima e Ally.. prendiamo un bellissimo Dalla Dalla che ci porta in centro. Esperienza più unica che rara, riescono a far entrare in un furgoncino da 10 circa 20 persone, un sopra l’altra. Non vi racconto nemmeno dell’odore! Potete immaginare.. ah e c’erano 45 gradi! Dopo circa mezz’oretta arriviamo alla stazione dei bus! OH MIO DIO! Gente ovunque che urla, Dalla Dalla che vanno da tutte le parti senza alcun senso di marcia! Ovviamente appena vedono ragazze di carnagione chiara qua impzziscono! Bianchi = ricchi

      Ma non ci facciamo spaventare e andiamo avanti e proseguiamo il nostro tour, giriamo un po’ per la città, macchina che vanno in tutti i sensi, motorini sui ‘marciapiedi’, carretti trainati da persone, tuc tuc! Mercati dove vendono di tutto tra cui pesce e carne lasciati sotto il sole rovente! Tutti che ti dicono Karibu, mambo e io non so mai come rispondere! Città direi MOLTO particolare! Mi Piace!
      Andiamo a pranzare in un posto locale e mangio un buonissimo pollo con il curry, riso, fagioli e verdure il tutto per ben.. 1 dollaro emmezzo! E io che ero già stupita di quanto fosse economico il Perù! Qua é allucinante!

      Ah ho ritirato 400000 scellini, che sono l’equivalente di 180 dollari! Un malloppo di soldi infinito!

      Dopo le sei ore che ci abbiamo messo per fare una sim locale é ora di tornare a casa! Il caldo ci ha letteralmente distrutte!

      Kwaheri 👋
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    • Day 46

      Diverse realtá

      February 19, 2020 in Tanzania ⋅ ⛅ 26 °C

      Che realtà assolutamente diversa qua.. inimmaginabile!
      Il mio primo giorno al progetto è stata una esperienza, ci hanno portato i nostri coordinatori con i mitici Dalla Dalla, bisogna cambiarne due e il viaggio dura circa un’ora! al cambio immaginatevi un gruppetto di 10 ragazzi che arrivano alla fermata e fanno quasi a botte per cercare di farci salire sul loro pulmino! Assurdo!

      Arriviamo all’Aston Vision School, siamo in 3 ragazze! Veniamo accolte dal fondatore della scuola che ci racconta di essere stato a sua volta un bambino sfortunato che viveva in mezzo alla strada ma grazie ad un prete è stato adottato e ha avuto la possibilità di studiare. Ha quindi deciso di aprire questo orfanotrofio/ asilo per permettere ai bambini meno fortunati di non stare in mezzo alla strada. La scuola è composta da diverse casette, un dormitorio femminile, uno maschile, una cucina e delle classi. Le condizioni dei dormitori sono abbastanza precarie ma diciamo che ho visto di peggio, c’è una pila di vestiti dove i bambini prendono i loro vestiti. Tutto questo è stato donato da una ragazza che a sua volta è stata volontaria.
      C’è una piccola stalla dove tengono le mucche per ricavare il latte per i bimbi (anche questo è stato donato) e delle galline per le uova!

      Le classi sono divise in due classi dei più piccini e una dei più grandi. I bambini per riuscire poi ad andare alla scuola elementare devono riuscire a trovare degli sponsor per permettersi di andare nelle boarding school e ricevere istruzione. Tutto il tempo ci viene chiesto se vogliamo sponsorizzare uno dei bimbi, se no rimangono la all’asilo e non ricevono nessuna tipo di istruzione.. un pensierino ce lo sto facendo!
      I più piccini invece sono divisi in due classi, le leizoni sono svolte in inglese, ma anche qui si vede chi è un po’ più fortunato e chi meno. Alcuni bimbi hanno su gli stessi vestiti da tutta la settimana, e credo che saranno gli stessi anche per la prossima.
      Peró sono felici, sono felici di vederci, di giocare con noi, di passare il loro tempo con noi. Il mio ruolo è principalmente quello di correggere i compiti e insegnare a scrivere correttamente le lettere e i numeri. Sono tutti felici quando hanno finito e devono venire da me a farsi correggere il lavoro svolto!
      Sono bellissimi!
      Sono in classe con Monica, una maestra tanto carina che però purtroppo si che anche lei non e tanto istruita. Per i bimbi piccoli va più che bene, però parlandole vorrebbe ambire a qualcosa di più.. ma è dura anche per lei!

      Ai bimbi viene dato il porridge tutti i giorni, non ne sono tanto entusiasti ma meglio che niente.. non credo che a casa (per chi ha una casa) gli venga dato molto di più..

      Questa è la realtà qua, questa è uno dei tanti orfanatrofi che ci sono in giro per Arusha.. non mi immagino cosa sia nelle campagne per questi poveri bimbi. In questa scuola sono già abbastanza fortunati che possono passare la giornata qui, ricevendo un minimo di istruzione senza dover pagare niente e non rimanere tutto il giorno in mezzo alla strada.
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    • Day 47

      Tarangire National Park

      February 20, 2020 in Tanzania ⋅ ☀️ 21 °C

      Primo giorno di safari!
      Ho Deciso di andare a fare un safari con un altro gruppo perché le ragazze del mio ostello non avevano intenzione di farlo questo weekend ma essendo il mio unico fine settimana non avevo altra scelta!
      Alle 8 (con un po’ di ritardo locale) mi sono venuti a prendere e verso le 9 è arrivata una jeep con altre 5 ragazze pronte per partire.
      Due ore di macchina per arrivare al parco nazionale, dove ho visto paesaggi incredibili e scene che per noi veramente sono assurde. Mucche, capre che attraversano le “autostrade”, masai con il bestiame al pascolo, strade in condizioni pietose! Ma la bellezza dei paesaggi era indescrivibile! Proprio come mi immaginavo l’Africa!
      Arriviamo al parco, la nostra guida si chiama Frank! Sbriga le pratiche per entrare ed ecco che alza il tetto della jeep e partiamo con il nostro primo giorno!
      Il parco nazionale Tarangire viene anche detto il paradiso degli elefanti! Già dopo due secondi ho capito il perché, elefanti OVUNQUE! Una bellezza incredibile, erano proprio a due passi da noi e l’immensità di questo animale è difficile da credere se non te lo trovi difianco.
      Dopo due minuti mi sembrava già “normalità” girare in jeep e vedere gli elefanti nel loro habitat, ma a questo si sono aggiunti mille tipi diversi di antilopi, giraffe, un leone in lontananza che non siamo riusciti proprio a vederlo benissimo, bufali. Di tutto! Le giraffe, le mie preferite!!!! La bellezza e l’eleganza di questo animale è veramente affascinante!
      A pranzo ci siamo fermati in una piazzola di pic nic a mangiare con delle scimmiette che venivano la e facevano di tutto pur di rubarti il cibo! Maledette.. non mi sono mai state simpatiche!
      L’unica pecca è stato il caldo, mamma mia! Ma d’altronde siamo in Africa.. cosa mi aspettavo?

      Detto questo verso le 16 ci siamo dirette verso il nostro camping in direzione di ngorongoro. Sarà da la che poi andremo verso il parco Serengeti! Dove faremo il nostro prossimo safari.
      Il camping era quasi di lusso, nelle tende avevamo persino il letto.. piccolo particolare che abbiamo trovato la mancia sotto al cuscino.. ecco non so quanto fosse pulito!
      Il nostro cuoco ci ha preparato una cena deliziosa e poi siamo andate dirette a letto!
      La notte non è stata malvagia!!

      Giornata veramente stupenda! Ne è valso proprio la pena!
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    • Day 48

      On the road

      February 21, 2020 in Tanzania ⋅ ⛅ 27 °C

      Secondo giorno!!
      La notte in campeggio come già detto non è stata male!
      La sveglia questa mattina non è stata malvagia, alle 8.30 avevamo la colazione pronta, preparata dal nostro cuoco Pablo e poi via sulla jeep per proseguire il nostro viaggio.
      Oggi non è stato un giorno di safari ma più un viaggio per arrivare al parco nazionale Serengeti con varie tappe in mezzo.
      La prima tappa è stata la vista panoramica sul cratere di ngorongoro dove poi andremo a fare il safari l’ultimo giorno. Veramente emozionante, una vista dall’alto spettacolare. E pensare che dentro il cratere è pieno di animali che vivono la. Incredibile!!!
      Proseguiamo poi andando a prendere le nostre tende nel campsite dove alloggeremo l’ultima sera. Ma recuperiamo le tende così stasera abbiamo dove dormire nel prossimo campeggio. Sosta rapida, oggi fa veramente caldo!

      Risaliamo in macchina, prosegue il viaggio verso Serengeti, entriamo nella riserva di ngorongoro, precisamente la zona abitata dai Masai. Passiamo difianco a questi piccoli villaggi e poi finalmente ci fermiamo in uno. Ovviamente bisognava pagare l’entrata ma ne valeva veramente la pena. Veniamo accolti dal capo villaggio, che ci porta a vedere una danza tipica loro, veniamo coinvolte tutte a ballare. Dopo di che ci porta a vedere l’asilo. Una casetta costruita da fango, escrementi di mucca e un po’ di legno. Come anche tutte le case.
      I bambini erano dentro a fare “scuola” con l’insegnante. Era tutto tranne che una classe, la cosa che mi ha impressionato di più erano questi bimbi con circa 40 mosche sulla loro faccia. Poveri.. io stavo impazzendo non immagino loro. È più un asilo che una scuola, poi quando crescono devono fare 40km tutti i giorni per raggiungere le elementari a ngorongoro.. e vi assicuro che i trasporti non sono minimamente paragonabili alla cutta di Arusha.. figuriamoci all’Europa!
      Ci vengono poi fatte vedere le loro case, impressionante. Molto basse, tanto che io non riuscivo a stare in piedi, tutte costruite con melma,niente luce. Saranno stati 4 metri quadrati di casa con dei buchi dove dormivano. Allucinante... sconvolgente! Impossibile immaginare che le persone nel 2020 vivano ancora in determinate condizioni.. la cosa bella è che si mantengono ancora vecchie culture e tradizioni ma ci sono degli aspetti soprattutto sull’igiene che sono veramente difficili da concepire per noi!
      I Masai uomini possono avere fino a 4 mogli, e la cosa ancora più sorprendente è che le donne costruiscono i villaggi e le case.. gli uomini invece lavorano con il bestiame. I masai sono dei Nomadi, hanno una base fissa ma quando il bestiame deve migrare devono seguire gli animali! Quindi tutto il villaggio si sposta.

      Terminiamo così la nostra visita e devo ammettere che è stato molto interessante, non avevo ancora visto niente di simile! andiamo avanti.. ci fermiamo a fare un pic nic in mezzo al nulla, proprio Into the wild e dopo circa mezz’oretta da la arriviamo all’ingresso di Serengeti!

      Ah dimenticavo per strada abbiamo visto di tutto, zebre, giraffe, antilopi!
      Ma appena messo piede nell’altro parco nazionale il mitico frank ha subito beccato una leonessa dormire tra un cespuglio!
      WOW! Iniziamo più che bene!

      Ormai però si è fatto tardi, proseguiamo verso il camping dove dormiremo stasera. Montiamo le tende, cena e poi a letto!
      Ecco sta notte non è stata proprio piacevole, tranne che abbiamo avuto nuovi compagni durante la notte.. precisamente un leone e una iena! SURREALE!!!
      La sveglia è veramente presto e io avrò dormito circa due ore.. vabbè amen, di tempo per dormire ne ho!
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    • Day 49

      Serengeti National Park

      February 22, 2020 in Tanzania ⋅ ⛅ 28 °C

      Questo era il giorno che aspettavamo di piu, il parco nazionale Serengeti è molto famoso e soprattutto pare ci siano veramente tanti animali da vedere!
      La nottata è stata terribile, non mi sentivo bene, ho dormito poco/niente.. e purtroppo la sveglia era molto presto
      Iniziamo la nostra giornata alle 6, con un caffè al volo e dei biscotti! Pronti per partire alle 6.30! Il sole stava per sorgere, il cielo era di un colore bellissimo, rosa/rosso. Stupendo! E quando abbiamo visto sorgere il sole mi è sembrata proprio di essere nella scena iniziale del re leone.
      Partiamo poi per il nostro safari, ammetto che le aspettative sul numero di animali è stato un po’ deludente, l’erba era molto alta e non riuscivamo a vedere molto. Abbiamo visto in lontananza dei leoni e delle antilopi ma poco altro. Continuavamo a girare disperatamente sulla jeep in cerca ma con scarsi risultati.
      La nostra guida Frank a quindi deciso di rompere gli schemi e di portarci in dei posti che in verità era vietato andare (sarà.. ma era pieno di jeep comunque!!!)..
      Ecco la abbiamo visto la scena più bella di tutte, un gruppo di cheetah pronti all’assalto su un povero branco di zebre! Incredibile la natura, incredible come degli animali possano vivere uno difianco all’altro ed attaccarsi per sopravvivere. È stato veramente emozionante! Ma volete saperla tutta? Hanno vinto le zebre.. niente cibo per i cheetah questa volta!
      Ci dirigiamo verso un altro posto e avevamo 4 leoni (3 leonesse e un leone) difianco alla macchina, appisolati la che si godevano il sole e cercavano di riposare in santa pace.
      Tutto bellissimo, solo che ci è voluto veramente tanto tempo ed era ora di tornare al camping per fare il brunch e poi dirigerci verso ngorongoro di nuovo. La mia autonomia della giornata è terminata, mi sono addormentata e mi sono risvegliata solo per mangiare, e di nuovo tutto il viaggio verso ngorongoro l’ho fatto dormendo. Però devo dire che mi sono ripresa, la sera stavo decisamente meglio.
      Arrivate a destinazione, abbiamo montato le tende, siamo andate a vedere la vista del cratere (ci siamo fidate di un Masai che ci ha portato tra il bosco) ma ne valeva veramente la pena.
      Rientrate abbiamo fatto una doccia fredda, cenato e poi di nuovo a letto che domani la sveglia è alle 5.30!!!

      Comunque questi paesaggi così, non li ho mai visti. Distese e distese di terra! I baobab.. i miei alberi preferiti!
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    • Day 50

      Ngorongoro Crater

      February 23, 2020 in Tanzania ⋅ ☁️ 18 °C

      Ultimo giorno di safari, decisamente il più bello! Siamo partiti dal camping alle 5.30 per scendere giù nel cratere (con un piccolo pit stop di gonfiaggio gomme). Il cielo era rosso come mai, il sole stava iniziando a sorgere ed ecco che sbuca sopra le montagne e inizia a illuminare tutto!
      Come se fossimo in un film.
      Arriviamo giù e mi si apre un mondo.. pensare che l’interno di un cratere sia così popolato è allucinante. Zebre, antilopi, buffalo, elefanti, volpi, qualsiasi tipo di volatile.. tutti la, nel cratere! Forse sono un po’ gelosa perche vivono veramente nel posto più suggestivo del mondo! C’è un ma.. non sempre hanno vita facile questi poveri animali perché insieme a loro vivono anche i predatori, iene e leoni! Ma questo fa parte del ciclo della vita.. e proprio mentre giravamo per il cratere ci sono passate due leonesse sotto la macchina, camminavano verso di noi, come se ci avessero adocchiato, come se fossimo noi il loro prossimo pasto! Ma invece appena erano sotto di noi hanno fatto come se nulla fosse e sono andate dritte verso il lago. Fiuf, l’abbiamo scampata!
      In lontananza abbiamo visto 4 rinoceronti, ma hanno fatto i timidi e sono rimasti la, senza farsi vedere troppo bene!
      E per ultimo, per completare il tutto siamo andate ad un lago sempre nel cratere, popolato dall’animale più bello del mono, l’ippopotamo! Mi sentivo proprio a casa, erano proprio belli!

      È ora di rientrare, pranzo al volo (dove il nostro amico frank nel frattempo ha cambiato la ruota di scorta) e poi via verso casa! Dovevano essere 4 ore.. dovevano.. perché non lo sono state! Abbiamo bucato, ecco che ci ritroviamo nella cacca. Anche perché non avevamo più ruote di scorta! Per fortuna eravamo già usciti dal parco nazionale, dei ragazzi hanno caricato la gomma su un motorino e sono andati a farla gonfiare.. ma purtroppo andava proprio cambiata. Quindi una volta rimontata siamo andati da un gommista.. potete ben immaginare cosa sia un gommista qui in Tanzania e dopo un ora.. neanche nella formula 1 sono così veloci.. siamo riusciti a riprendere la strada verso casa!

      È stata un’avventura, sono stati 4 giorni stupendi. Ritornare a casa qui mi sembrava quasi di ritornare Nel lusso più assoluto.. anche se qua di docce calde, letti comodi e tutte le comodità di casa non ci sono..
      Ma è il bello di questa esperienza, credo di essermi sottoposta ad un vero test, che sto riuscendo a superare tranquillamente. Le comodità di casa mancano si.. ma ormai condividere stanza/bagni/non avere acqua calda/ trovare animali in giro ovunque inizia ad essere la normalità.

      Il bello di questo paese!
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    • Day 53

      Hakuna Matata

      February 26, 2020 in Tanzania ⋅ ☁️ 23 °C

      Non saprei come nominare questo post, però vorrei raccontarvi un po’ la quotidianità qua delle persone.
      Questo è un mondo a se, se non ci sei stato è difficile capire. Non riuscirei a fare paragoni.
      Si parte proprio dal banale, dalle strade.. le strade? Non ci sono strade. Arusha è una città di un milione emmezzo di abitanti.. ma per strada se si è fortunati c’è del cemento.. ma non ancora da per tutto. I negozi non esistono sono dei baracchini in mezzo alle strade che vendono cose a caso. La globalizzazione qua non è arrivata! L’unico supermercato decente qua ha prodotti di cui non ho mai sentito parlare.
      I mezzi pubblici, ecco non sono mezzi pubblici! Sono dei pulmini che come vi ho già detto riempiono in maniera scandalosa.. letteralmente uno sopra l’altro. Ma noi la mattina dobbiamo farci un’ora di strada per arrivare al progetto con questi pulmini. Mi ci sono abituata e vi dirò di più, sarà un delle cose che mi mancherà di più di questo paese. Ogni volta è un’avventura.

      C’è un grosso dubbio che mi assale, potrei mai vivere qua? Tra me e me ho pensato che questo è il posto che per ora tornerei di più, qui hanno veramente bisogno di aiuto. Qua puoi dare una mano in qualsiasi modo e sono sempre ben felice di ricevere un sostegno. Ma il turista, la persona di carnagione chiara qua sarà sempre etichettata in maniera diversa. La gente per strada ti ferma, e non sto scherzando.. ti assale. Non ti farebbero mai del male ma alla lunga può diventare pesante, ti toccano, ti urlano addosso, sanno che non parli la loro lingua quindi ne approfittano un po’. Più volte ci è stato detto che avremmo dovuto imparare lo Swahili, perché è la loro lingua nazionale.. l’inglese non basta. Questo è un grande problema tra la nostra cultura e la loro.. non sono abituati ad avere tanti turisti e ci marciano un po’ su.
      Ho letteralmente assistito a dei conduttori dei dalla dalla fare a botte perché volevano che salissimo sul loro bus! Queste cose sono cose che noi non siamo abituati a vedere.. ti lasciano un po’ di amaro in bocca.. perché per il resto questo paese è favoloso!

      Il mio progetto mi piace da morire, i bambini nella scuola sono tutti favolosi. Sempre sorridenti, sempre felici di vederci, hanno sempre voglia di stare con noi e giocare con noi. Purtroppo sono tutti bambini che hanno alle spalle delle realtà molto difficili.. orfani o bambini che hanno un solo genitore. Ed è per questo che mi sono impegnata in un progetto.. che durerà un po’ di anni nella mia vita, ma che sicuramente ne varrà la pena. Ho deciso di sponsorizzare un bambino, il suo nome è Colline, ha 7 anni (ed era ancora all’asilo..) e lunedì andrà in una boarding school, vivrà a scuola e gli verrà dato da mangiare. Starà lì fino ai 18 anni spero..
      Sono andata a vedere la scuola ( privata) dove andrà, rispetto agli standard di Arusha direi che è una scuola molto buona, ogni alunno ha una uniforme, libri, penne e tutto il necessario per ricevere una buona istruzione. Il preside è keniota e mi ha dato un ottima impressione. Non vedo l’ora che Colline inizi questo percorso.. e soprattutto non vedo l’ora di poterlo venire a trovare per vedere come si sta trovando.
      Purtroppo non si può aiutare tutti, anche se qua ho cercato di dare il più possibile! Ho rifornito la scuola di cose utili per i bambini per la scuola, non vi dico la gioia nel ricevere una semplice gomma per cancellare.. o la felicità di quando ho distribuito dei banali chupa chupa! Qua sono felici con le così più semplici e banali.. ogni giorno sempre di più mi rendo conto di quanto siamo fortunati, di quante cose diamo per scontato.
      Quanto vorrei poter aiutare di più qua, ed è proprio per questo che vorrei tornare.. tornare per vedere altri bimbi sorridere. Ne hanno proprio bisogno! Hanno una vita veramente dura
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    • Day 55

      Hotsprings

      February 28, 2020 in Tanzania ⋅ ⛅ 27 °C

      Oggi è stata una giornata carina, con Halima e Alma, ci siamo dirette alle “hot springs”. Tecnicamente dovevano essere due ore.. ma qua con le tempistiche non ci azzeccano mai! Bisogna sempre aggiungere un’ora o qualcosa in più tra ritardi, benzina, traffico. Partiamo e andiamo in direzione del Kilimangiaro, ma anche oggi è timido pure lui e non si fa vedere!! Non posso partire senza vederlo!!! Qua c’è un’unica strada che collega tutte le città più grandi ad una sola corsia, quindi se ti becchi l’orario di punta o un camion che blocca sei letteralmente fregato!
      Dopo la strada ad una corsia inizia il pezzo divertente, una strada assolutamente senza asfalto che aveva delle voragini, attraversava fossi/fiumi! Noi con una macchina che vi giuro che pensavo di non arrivare!
      Il mio stomaco non ha tanto apprezzato, ma per fortuna è durato in totale mezz’oretta!
      Siamo arrivate a destinazione, arriviamo in questo posticino che veramente aveva il suo perché! Una specie di laghetto con l’acqua che e limpidissima, un blu che neanche in mare vedi! Intorno ci sono dei baretti che ti fanno da mangiare e ti puoi godere così la giornata.
      C’è anche una tarzan swing, dove la gente faceva di quelle cose allucinanti! La cosa divertente è che la maggior parte delle persone qui non sa nuotare, arriva il genio che decide di buttarsi comunque! Vi giuro che ci è mancato poco che non ne rimanesse secco! Allucinante! Si sono dovuti buttare a recuperarlo e l’hanno letteralmente tirato fuori dall’acqua!
      Ah dimenticavo.. quando ho deciso di fare il bagno mi sono accorta che il peeling era compreso, appena stavi fermo due secondi i pesciolini venivano a mangiarti i piedi (cosa molto fastidiosa) e poi.. che l’acqua non era calda!!!! Forse meglio così perché fuori di moriva di caldo!!

      Il pranzo è stato piacevole, e ci siamo godute al massimo ma giornata!!
      È ora di tornare indietro.. ovviamente la macchina non parte!
      Inizio a pensare di essere io il problema 🤦🏼‍♀️

      Dopo una quindicina di minuti ce l’abbiamo fatta! E via con quella bellissima strada!
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    • Day 86

      SIMsalabim

      March 12, 2020 in Tanzania ⋅ 🌧 21 °C

      Today I spent/lost the whole morning in Mbeya running between the immigration office and different mobile network provider offices. The providers all have "new computer systems" which require me to get identified with the government's immigration authority by scanning my fingerprint. You remember the tiny little border post where I crossed? They had a pack of paper and a toilet but no fancy devices to register any fingerprints which means that "I am not in the system" at all ... and thus cannot be identified by any of these "new computer systems". Even the immigration office in Mbeya could not register my fingerprints! They certified my passport copy in order to convince one of the providers to assist me but were not in the position to understand, that the provider simply cannot override the fingerprint identification processes of his "new computer system" which just quits with the notice that "Michi, der, is illegal". They should stop introducing premature laws. (And they should stop trying to bake bread!)

      Totally frustrated that I could not listen to Rockantenne Bayern while rocking the super-annoying main traffic route towards Daressalam I continued.

      As always, after pain comes joy. Some
      might call that "destiny" but I prefer "the miracle of life". So, luckily later today I get stopped by the police for speeding with 76 kph instead of the allowed 50 in the middle of nowhere! After telling them that they suck, that they are corrupt - but friendly - and that their taken picture of my car is a lie, I get approached by Heiner, a Swiss guy travelling around with his Tanzanian wife Rozina. They got befriended by the police guy three months ago and shared a drink with him. We meet again in Makambako further down the road for lunch and afterwards Rozina gets me a SIM card on her private account. Rock! :-D
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    You might also know this place by the following names:

    United Republic of Tanzania, Tansania, Tanzania, Tanzanië, ታንዛኒያ, تانزانيا, República Xunida de Tanzania, Tanzaniya, Танзанія, Аб'яднаная Рэспубліка, Танзания, Tanzani, তাঞ্জানিয়া, Tanzanija, Tanzània, Tanzánie, Tanzania nutome, Τανζανία, Tanzanio, تانزانیا, Tansanii, Tanzanie, An Tansáin, તાંઝાનિયા, טאנזניה, तंजा़निया, Tanzánia, Տանզանիա, Tansanía, タンザニア連合共和国, ტანზანია, តង់ហ្សានី, ಟಾಂಜಾನಿಯಾ, 탄자니아, टंजानिया, ທານຊາເນຍ, Tanzānija, Танзанија, ടാന്‍സാനിയ, टांझानिया, Tanżanija, တန်ဇန်နီးယား, तान्जानिया, ତାଞ୍ଜାନିଆ, تانزانيه, Tanzânia, Tansanya, Tanzanïi, Tansaaniya, டான்சானியா, టాంజానియా, แทนซาเนีย, Tenisania, Tanzanya, تانزانىيە, Обʼєднана Республіка Танзанія, تنزانیہ, Tan-da-ni-a (Tanzania), Tansanän, Orílẹ́ède Tanṣania, 坦桑尼亚, i-Tanzania

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