s’est rendu dans 7 pays. En savoir plus
  • Jour 2

    Cordoba

    7 août, Espagne ⋅ ☀️ 28 °C

    Il nostro secondo giorno ci svegliamo presto e ci dirigiamo al punto di incontro per il tour previsto per la mattina: 4 ore di esplorazione tra la Mezquita-catedral , la Judería e l’Alcazar. La prima é una vecchia moschea che è stata resa una cattedrale dai Re cristiani che hanno conquistato Granada e hanno mandato via i musulmani che occupavano la città. La cattedrale é un mix davvero strano di simboli cristiani e musulmani e presenta molte particolarità architettoniche, come le colonne tutte diverse tra loro, dovute alla tendenza a riciclare parti di monumenti esistenti anziché costruire da zero gli elementi necessari. Dopo le 2h decisamente impegnative dentro a questa prima tappa ci fermiamo per una breve pausa durante la quale Enrico acquista i cappellini che ci accompagneranno per il resto della vacanza e che terranno al salvo le nostre cabezas. Ripartiamo quindi con una quantità di gradi indefinibile a girare tra le stradine del quartiere ebraico, qui scopriamo il simbolo con cui si identificavano gli spagnoli ebrei che sono stati cacciati da Granada e la particolare tendenza di appendere i vasi di fiori sui muri molto comune in questa area. Nell’ultima ora del nostro tour ci dirigiamo all’Alcazar ormai troppo stanchi per capire cosa stiamo vedendo o ascoltando. All’ingresso ci vengono consegnati dei ventagli usa e getta che sono l’unico elemento che ci permette di trovare la forza per terminare il tour. Una volta finito il giro non contenti degli sforzi appena fatti iniziamo ad avventurarci facendo avanti e indietro per trovare un posto in cui mangiare che ci aggrada per finire poi al burger King.En savoir plus

  • Jour 1

    Viaggi e desolazione

    6 août, Espagne ⋅ ☀️ 40 °C

    Il nostro viaggio verso l’Andalusia inizia con un risveglio a Pisa dove le temperature ci permettono già di abituarci al clima che ci attenderà in Spagna. Facciamo un’ottima colazione e partiamo alla ricerca del nostro pranzo fallendo miseramente: dopo 20min di camminata al sole infatti troviamo il panificio chiuso. Torniamo a chiudere le valigie e ci dirigiamo verso l’aeroporto. Una volta saliti sull’aereo veniamo offesi da una signora alla quale abbiamo chiesto di scambiare i posti per sederci vicini e rimaniamo in attesa del decollo per 40min grazie ad una ragazza che decide di scendere all’ultimo minuto dall’aereo. Una volta atterrati a Siviglia ci affrettiamo a prendere un bus per arrivare alla stazione e da lì un treno per arrivare a Cordoba. Preso un ultimo bus per arrivare al nostro hotel ci diamo una sistemata e usciamo per ammirare le prime attrazioni di Cordoba. É qui che ci rendiamo conto di essere le uniche persone che stanno abitando la città in questo periodo (tranne un altro gruppo di italiani decisamente disagiati che ha fatto il check in prima di noi). Percorriamo svariati km con la speranza di incontrare qualche altra forma di vita ma ci troviamo davanti solo piazze con distese di sedie vuote. Cerchiamo di ritardare la cena pensando che più avanti la città si animerà della movida spagnola, ma non resistiamo molto e affamati ci fermiamo al Mercado Victoria dove facciamo un aperitivo che somiglia di più ad una prima cena. Dopo ci dirigiamo verso il ristorante consigliato dalla nostra guida che è sorprendentemente affollato. Ci gustiamo il maggior numero di tapas che riusciamo a mangiare e torniamo al nostro albergo per addormentarci con le pance piene.En savoir plus

  • Jour 4

    Adios Madrid

    4 août, Espagne ⋅ ☀️ 35 °C

    Nel nostro ultimo giorno ci svegliamo presto, prepariamo le valigie per ripartire e lasciamo il nostro hotel dopo un adorabile incontro con un bassotto a colazione. Ci dirigiamo quindi al Reina Sofía dove ci accorgiamo che l’orario di apertura del museo é alle 10.00 e che l’orario di incontro per il nostro tour guidato alle 9.30. Partiamo quindi con la visita diffidenti ma ci lasciamo presto risollevare dalle ottime spiegazioni della nostra guida che ci fa un grande ripasso di storia dell’arte su Dalí e Picasso. Soddisfatti dal giro usciamo e gustiamo un Bocadillo de Calamaros al Bar Brillante. Il resto della giornata viene dedicato alla visita di tutte le attrazioni che erano state precedentemente tralasciate: Quartiere Lavapies, Stazione Liberty di Atocha, il Caixa Forum, il Giardino Botanico e il Campo do Moro. Ci rifugiamo quindi in un KFC dove Chico si decide a fare il primo pasto della giornata e ci rilassiamo prima di riprendere le nostre valigie e dirigerci verso l’aeroporto. Qui ci toccano 3h di attesa prima del volo che si trasformano poi in 4 a causa di un ritardo. Passiamo il tempo alla ricerca di prese il telefono, pescando pesci su animal crossing e analizzando la personalità spagnola di Chico, “Julio”. Lasciamo Madrid soddisfatti del nostro giro e felici di tornare a casa.En savoir plus

  • Jour 3

    Disagi a Toledo e a cena

    3 août, Espagne ⋅ ☀️ 37 °C

    Appena svegli ci dirigiamo al punto di incontro a Las Ventas pronti per prendere il bus verso Toledo. Durante il viaggio godiamo dell’aria condizionata e delle informazioni che elargisce la nostra guida sulla città di Toledo. Una volta arrivati ci facciamo subito rubare un po’ di soldi da un bar nella piazza principale e poi proseguiamo con il tour guidato a piedi della città. Da qui in poi tutto procede in discesa, le cose da vedere a Toledo sono sostanzialmente terminate. Riusciamo ad ammirare altre due attrazioni degne di nota, la chiesa di Los Reyes e la Cattedrale di Toledo che ci gusta bastante, soprattutto per le strane statue nel giardino. Non possiamo visitare l’Alcazar perché chiuso, camminiamo km sotto il sole cocente e stradine pendenti circondati da negozi di spade e di marzapane. Alla fine per disperazione ci ritroviamo nel museo gratuito dell’esercito dove scrocchiamo un posto a sedere e un po’ d’aria condizionata. Torniamo quindi a Madrid e ci prepariamo per una cena prenotata con sconto con the fork. E menomale, dato che iniziamo a malapena i nostri piatti. Dopo svariate conversazioni disagianti in itaspanglese riusciamo a farci portare la cuenta e dirigerci verso il nostro albergo. Nonostante i disagi rifaremmo tutto da capo.En savoir plus

  • Jour 2

    Tempio, Barboni e trash italiano

    2 août, Espagne ⋅ ☀️ 32 °C

    Ci destiamo con una sola missione, ammirare il tramonto dal tempio di Debod. Prima però ci riempiamo la pancia da 100Montaditos, un posto dove mangiare panini e birre a 3€ a testa, dove Cochi riesce comunque ad ordinare inconsapevolmente la cosa più costosa del menù facendo alzare irrimediabilmente il prezzo della cena. Dall’avere tutto il tempo del mondo ci ritroviamo a correre mentre osserviamo il sole cadere sempre più velocemente. La nostra fatica non viene sprecata ed arriviamo giusto in tempo per goderci lo spettacolo. Ci accorgiamo presto che non siamo stati gli unici ad avere quest’idea e ci ritroviamo in mezzo a gruppi di turisti che lottano per farsi una foto con il panorama e ballano insieme ad un barbone a ritmo di musica italiana strimpellata da un artista di strada Colombiano. Dopo esserci goduti l’atmosfera ci dirigiamo di nuovo verso il tempio per fare delle foto notturne e lí veniamo importunati da un ragazzo che finge di parlare inglese e che ci impone di fargli un servizio fotografico in pose improbabili (purtroppo non possediamo gli scatti originali, ma abbiamo una foto di esempio della sua miglior posa gentilmente riprodotta da Federico). Non appena riusciamo a liberarci facciamo un giro in Plaza de España nella cui fontana principale decidono di tuffarsi dei cani a giocare. Terminiamo la giornata con una passeggiata nella Gran Via e un meritato LP in vista della gita del giorno seguente.En savoir plus

  • Jour 2

    Prado e monumenti

    2 août, Espagne ⋅ ☀️ 30 °C

    Il secondo giorno ne approfittiamo per riposarci e svegliarci tardi visto che sarà la nostra unica occasione per farlo. Verso le 10.00 usciamo dall’hotel e ci incamminiamo verso la Gran Via. Rimaniamo incantati dai palazzi stupendi che incontriamo camminando fino a Piazza Cibeles (Palacio de Cibeles, Banco de España, Circulo de Bellas Artes, Edificio Metrópolis). Al termine della passeggiata ci avventuriamo nel Parque del Buen Retiro dove cerchiamo disperatamente una colazione senza successo. Ci consoliamo ammirando il laghetto, il Palazzo di Cristallo e il Monumento ad Alfonso XII e sfamando gli animali che incontriamo come delle vere principesse Disney. Una volta usciti ci dirigiamo verso il KFC per pranzare e ci prepariamo ad affrontare la visita al Museo del Prado. Ignari della fatica che ci aspetta entriamo e prendiamo due guide al prezzo di una (spoiler: non era un’offerta). Proviamo a seguire il percorso indicato perdendoci varie volte fino a che presi dalla stanchezza iniziamo a scegliere in autonomia quali quadri ascoltare. I migliori pezzi che ammiriamo sono una serie di nani ben vestiti, bambini inquietanti e un dipinto di allattamento a distanza (vedi reference nelle foto). La parte migliore della visita è l’aver evitato l’acquazzone che è iniziato all’esterno. Usiamo le nostre ultime energie per un po’ di shopping e ci rifugiamo in hotel per una siesta.En savoir plus

  • Jour 1

    Primer dia

    1 août, Espagne ⋅ ☀️ 36 °C

    Comoda sveglia alle 3.30 per salire in aereo alle 6 e giungere al nostro albergo alle 10. Il viaggio procede tranquillo, dopo aver assistito alla scena di un ragazzo che perde l’aereo perché si è dimenticato i documenti, partiamo. Chico resiste nonostante le due ore di sonno, mentre Cochi non riesce a tenere gli occhi aperti.
    Una volta arrivati in albergo la stanza non è pronta, quindi lasciamo i nostri bagagli in uno sgabuzzino sorvegliato dalle cucarachas e partiamo con il tour. Il giro che avrebbe dovuto intrattenerci fino al pranzo si esaurisce in poche ore e quindi iniziamo a rubare attività al programma del pomeriggio. Incontriamo diversi tizi ambigui in costumi da animali giganti e visitiamo Plaza Mayor, la Cattedrale Almudena, il Teatro Opera, Puerta del Sol e la statua di El Oso y el Madroño.
    Dopo un comodo rifocillo con pranzo per Chico al mc ci dirigiamo al Mercado de San Miguel per farci derubare di 20€ per una tortilla e due croquetas e fare conoscenza con altri scarafaggi.
    Approfittiamo della scarsa precisione degli spagnoli ed entriamo a visitare il Palazzo Reale 30min in anticipo. Chicca del giro del nostro primo giorno, non ci lascia per niente delusi nonostante non riusciamo a trovare una stanza prevista dal giro dell’audioguida che rimarrà per sempre un mistero.
    Sotto il caldo torrido ci incamminiamo verso l’albergo pronti a farci una dormita di due ore per caricarci per la cena che ci aspetta a casa di Maria e Jaime. Da bravi ospiti ci fermiamo a comprare dei biscottini e dopo esserci riposati ci facciamo belli per incontrare i nostri amici. Approfittiamo del ritardo spagnolo per fare due foto. È qui che Costanza scopre come fanno le foto le nuove generazioni e riesce a ringiovanire il suo feed di Instagram.
    Ceniamo senza aria condizionata, giocando con Lucas e assaggiando Gazpacho e Tortilla gentilmente preparati da Maria (che Chico assaggia ma non finisce).
    Terminiamo con una passeggiata serale e una sessione di Tiktok prima di dormire beati.
    En savoir plus

  • Jour 8

    Ritorno a casa

    25 février, Tanzanie ⋅ ☁️ 28 °C

    A malincuore ci mettiamo in moto per ripercorrere tutta la strada al contrario, partendo dal Serengeti per arrivare fino ad Arusha. Durante il percorso non mancano gli ultimi incontri con gli animali durante i quali riusciamo ad avvistare anche un gruppo di ippopotami, tra cui due maschi che lottano, e un coccodrillo (Grazie alla vista acuta di Cristina). Durante la strada ci fermiamo a fare le foto con i cartelli dei parchi e dei bambini Maasai ci chiedono dei soldi e del cibo anche provando ad entrare nella nostra jeep. Per la pausa pranzo la scelta ricade su un’area picnic ovviamente immersa nel verde. Ammiriamo tantissime tipologie di uccelli e anche una lucertola viola. La sera, stanchi, torniamo al Gran Melia hotel dove facciamo l’ultima nostra cena buffet e ci prepariamo per il lungo viaggio che ci attende. Partenza 5.30 dall’hotel, volo Kilimanjaro - Doha che dura 11h anziché 6h per un problema a una ruota, altre 3h di sosta in aeroporto per prendere poi il volo Doha-Roma Fiumicino e separarci per tornare i grandi del gruppo a Livorno e i giovani (cioè io) a Milano.
    Torniamo a casa esausti ma arricchiti dall’incredibile esperienza che abbiamo fatto.
    En savoir plus

  • Jour 6–8

    Serengeti

    23 février, Tanzanie ⋅ 🌬 25 °C

    Gli ultimi due giorni di safari li trascorriamo nel Serengeti, una porzione di territorio di quasi 15kmq. Essendo l’area molto vasta e l’erba molto alta, fatichiamo a vedere i primi animali. Una volta arrivati però a una pozza d’acqua rimaniamo stupiti dalla concentrazione di zebre e gnu. Nei pressi sono presenti anche gruppi di leoni e leonesse che si godono le prede appena cacciate o salgono su un albero a riposarsi, seguiti da sciacalli i cerca di avanzi del loro cibo, leopardi che camminano nell’erba alta e iene che si riconoscono soprattutto dal loro modo particolare di camminare. Facciamo quante più foto e video possiamo, lottiamo all’interno della jeep per avere la migliore visuale, respiriamo kg di terra viaggiando sulle strade sabbiose del Serengeti. Sembra di essere in un altro modo. Concludiamo i nostri giri della natura conoscendo qualcosa di nuovo sul mondo.
    Fun fact: tra i leoni solo il dominante si accoppia con la femmina. Ai due viene lasciata privacy per 4/5 giorni durante i quali non mangiano ma bevono soltanto e si accoppiano una volta ogni 20min.
    En savoir plus

  • Jour 5

    Esperienza in tenda

    22 février, Tanzanie ⋅ ☁️ 27 °C

    Per le due notti che seguono abbandoniamo il lusso e ci tuffiamo nell’esperienza di dormire in una tenda in mezzo alla Savana. Appena arrivati veniamo assaliti dalle mosche tse-tse e corriamo a ripararci nei pressi di un falò da cui ammiriamo il tramonto. Ci vengono spiegate le varie regole della struttura: ad esempio che qui,come in quasi tutte quelle che abbiamo visitato, l’energia viene prodotta con pannelli fotovoltaici che rendono l’erogazione di corrente un po’ complessa; asciugarsi i capelli nella propria tenda infatti non è possibile e per farlo si deve raggiungere un’apposita struttura. Ogni camera inoltre è dotata di un walkie-talkie per le emergenze e per richiede gli spostamenti, quando è buio infatti non è permesso girare senza le guardie (degli uomini dotati di lance di 2m pronti ad intervenire in caso di avvistamenti di animali selvatici aggressivi). Esausti dormiamo tutta la notte nonostante i vari versi che si possono sentire tra cui iene e tantissime specie di uccelli. A darci il buongiorno, un’alba incredibile e dei Dik dik che si aggirano nei pressi della nostra tenda.
    Fun fact: le portate vengono servite con un coperchio che viene sollevato nello stesso momento per tutti commensali a seguito del conto alla rovescia in swahili “moja, mbili, tatu”
    En savoir plus

Rejoignez-nous:

FindPenguins pour iOSFindPenguins pour Android