Prof.ssa per sempre, amo viaggiare e conoscere paesi, popoli, gente Read more Castellammare di Stabia, Italia
  • Villa San Marco

    June 1, 2023 in Italy ⋅ ☁️ 24 °C

    Villa San Marco è una delle più grandi tra le ville romane a carattere residenziale. Possiede un quartiere termale, ambienti destinati alla servitù, cucine e cubicula panoramici sul golfo. La Villa prende il nome da una cappella dedicata a San Marco che sorgeva nei pressi del sito archeologico.
    La villa che occupa una vasta superfice in posizione panoramica appartiene alla categoria delle ville urbane residenziali, attrezzata con giardini, piscine e tantissime stanze splendidamente decorate per conversare e riposare.
    Tutti gli ambienti sono decorati con scene di amorini lottatori e pugili. Sicuramente la parte più spettacolare della villa è il grande giardino porticato ombreggiato da quattro file di platani, così come era in origine, infatti si trovano le basi dei tronchi dei platani originari pietrificati, con al centro una grande piscina centrale.
    Il giardino è chiuso sui tre lati da un portico con colonne scanalate a stucco bianco con lei pareti decorate da un alto zoccolo nero con al di sopra piccoli riquadri di ville marittime e scene di giardini segreti, deliziosi nella loro minuziosa ricostruzione !!!
    L’ultimo settore della villa è il peristilio: un grande giardino con vista sul golfo di Napoli e sul mare, circondato da un portico decorato con alcuni tra gli affreschi più belli fra quelli conosciuti del tempo dei Romani. Sulle pareti le scene rappresentano l'amore mentre sul soffitto vi sono elaborate decorazioni con scene mitologiche incorniciate da ricchissime fasce a motivi floreali, motivi architettonici e fantastici.
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  • Villa Arianna

    June 1, 2023 in Italy ⋅ ☀️ 21 °C

    Questa Villa è la più antica abitazione, dedicata all'otium romano, Risale al II secolo a.C. La Villa occupava un'area di circa undicimila metri quadrati; attualmente ne sono stati scavati solo duemilacinquecento.
    Prende il nome dall'affresco rinvenuto nel triclinium, in cui è raffigurato il mito di Arianna che, abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso , (da qui il detto “essere piantati in asso”) , incontra il dio Dionisio, che la prende come sua sposa.
    Da Villa Arianna provengono gli affreschi più belli e conosciuti dell’arte antica, tra cui Leda e il Cigno, Medea, Diana, la famosissima 𝑭𝒍𝒐𝒓𝒂 𝒐 𝑷𝒓𝒊𝒎𝒂𝒗𝒆𝒓𝒂 e la Venditrice di Amorini .
    Negli ultimi anni, la villa è stata interessata da nuove indagini archeologiche che hanno permesso il rinvenimento di numerosi ambienti della zona dell’atrio e un giardino di grandi dimensioni (110 x 55 mt).
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  • Scavi di Stabiae- Le Ville

    May 31, 2023 in Italy ⋅ ⛅ 24 °C

    Cominciamo il nostro tour tra passato e presente, tra 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂𝒆 𝒆 𝑪𝒂𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒂𝒎𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂.
    L’antica città di 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂𝒆, come altre città vesuviane (Oplonti, Pompei, Ercolano), fu sepolta dall’eruzione del Vesuvio, del 79 d.C.
    Ancora dubbi sulla collocazione orografica del centro urbano, forse sulla zona collinare di Castellammare di Stabia, località 𝑽𝒂𝒓𝒂𝒏𝒐, dove sono state ritrovate le cosiddette 𝑽𝒊𝒍𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂, 𝒍’𝒖𝒏𝒊𝒄𝒂 𝒅𝒐𝒄𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒂𝒏𝒕𝒊𝒄𝒂 𝒄𝒊𝒕𝒕𝒂̀.
    Le ville erano costruite in posizione panoramica, nate prevalentemente per fini residenziali, con grandi quartieri abitativi, strutture termali, portici e ninfei decorati meravigliosamente. Erano ville d'𝒐𝒕𝒊𝒖𝒎. (𝑳’𝒐𝒕𝒊𝒖𝒎 , per i Romani , era l’attività dello spirito: riflettere, studiare, scrivere opere letterarie mentre il 𝒏𝒆𝒈𝒐𝒕𝒊𝒖𝒎 era l’attività pratica: la politica , per la classe dei senatori; gli affari , per quella dei cavalieri.) Le ville d'𝒐𝒕𝒊𝒖𝒎 erano, quindi, costruite in luoghi ameni, e tali, appunto, sono le due meravigliose ville di Stabiae che andremo a visitare 𝑽𝒊𝒍𝒍𝒂 𝑨𝒓𝒊𝒂𝒏𝒏𝒂 e 𝑽𝒊𝒍𝒍𝒂 𝑺𝒂𝒏 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐

    𝑩𝒓𝒆𝒗𝒆 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒔𝒄𝒂𝒗𝒊
    𝒇𝒐𝒏𝒕𝒆 : http://pompeiisites.org/stabiae/storia-degli-sc…

    Gli scavi di Stabiae ebbero inizio il 7 giugno 1749 per volere di Carlo III di Borbone. Fu esplorato un impianto urbano, con botteghe e strade e sei ville residenziali sul ciglio del pianoro di Varano. Lo scavo avveniva, secondo l’uso del tempo, attraverso cunicoli rinterrando e passando ad altro quando i rinvenimenti non erano ritenuti degni di essere esposti al Museo Borbonico di Portici. Lo scavo, seguito dall’ingegnere spagnolo Alcubierre e dall’ingegnere svizzero Carl Weber iniziò dalla villa San Marco (1749-1754) quindi interessò la villa “del pastore” (1754) e la villa di Arianna con il complesso adiacente (1757-1762).
    Dopo un’interruzione di circa tredici anni lo scavo riprese nel 1775 interessando la zona di villa Arianna e l’area di alcune ville rustiche del territorio dell’ager.
    Il lavoro svolto dagli scavatori borbonici fu pubblicato nel 1881 da M. Ruggiero, architetto collaboratore del Fiorelli, allora direttore degli scavi di Pompei. Fu raccolta tutta la documentazione borbonica consistente in diari di scavo, disegni e grafici. Fu redatta anche una planimetria complessiva dei rinvenimenti effettuati nel territorio stabiano.
    𝑵𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒏𝒏𝒊 ’𝟓𝟎 𝒓𝒊𝒑𝒓𝒆𝒔𝒆 𝒍’𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒆𝒔𝒔𝒆 𝒗𝒆𝒓𝒔𝒐 𝒊𝒍 𝒔𝒊𝒕𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂𝒏𝒐, 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒐 𝒔𝒄𝒂𝒗𝒐 𝒅𝒆𝒇𝒊𝒏𝒊𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒗𝒊𝒍𝒍𝒆 𝒂𝒅 𝒐𝒑𝒆𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑷𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆 𝑳𝒊𝒃𝒆𝒓𝒐 𝑫’𝑶𝒓𝒔𝒊.
    Per motivi di tutela e conservazione furono distaccati dalle ville numerosi affreschi poi raccolti nell’Antiquarium, inaugurato nel 1957. Mosaici ed affreschi sono in parte visibili nelle ville, in parte conservati al 𝑴𝒖𝒔𝒆𝒐 𝑨𝒓𝒄𝒉𝒆𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝑵𝒂𝒑𝒐𝒍𝒊.
    Le ville sono aperte al pubblico con ingresso gratuito e ampio parcheggio. L'indirizzo degli Scavi Archeologici è Passeggiata Archeologica - Castellammare di Stabia
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  • La storia di Castellammare di Stabia 2

    May 19, 2023 in Italy ⋅ ☁️ 23 °C

    𝑰𝒍 𝒕𝒐𝒑𝒐𝒏𝒊𝒎𝒐 : 𝑪𝒂𝒔𝒕𝒓𝒖𝒎 𝒂𝒅 𝒎𝒂𝒓𝒆
    Castellammare deriva dall'antico castello costruito dal Ducato di Sorrento, che si affaccia da un'altura di circa 100 metri sul golfo di Napoli.
    Un tempo si diceva che il mare arrivasse sotto il castello ma, vista l'altezza in cui questo si trova, tale ipotesi è praticamente impossibile. La spiegazione del nome è chiara da antichi documenti in cui le località venivano identificate col nome dei castelli presenti. In questo caso questo 𝑪𝒂𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂 𝒊𝒍 𝒎𝒂𝒓𝒆 𝒆𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒕𝒕𝒐 𝑪𝒂𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒔𝒖𝒍 𝒎𝒂𝒓𝒆 (𝒐 𝒅𝒂 𝒎𝒂𝒓𝒆), 𝒒𝒖𝒊𝒏𝒅𝒊 𝑪𝒂𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒂 𝑴𝒂𝒓𝒆.
    Come ogni castello che si rispetti anche il " mio" castello ha la sua 𝒍𝒆𝒈𝒈𝒆𝒏𝒅𝒂

    𝑳'𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒏𝒆𝒈𝒂𝒕𝒐
    Si narra che nel 1459, durante il regno di Ferrante I d’Aragona, una castellana, perdutamente innamorata di uno dei soldati delle truppe angioine, non esitò a favorirne l’ingresso lasciando aperte le porte del castello.
    Il cavaliere per il quale la castellana provava il forte sentimento, tuttavia preferì mettere da parte l’amore e far prevalere le ragioni di guerra. Una volta raggiunto il suo scopo, infatti, il cavaliere respinse le attenzioni della castellana che, straziata dal dolore, si tolse la vita ingerendo del veleno. Da allora si racconta che il suo fantasma vaga inquieto tra le mura del castello, soprattutto nella “ 𝒄𝒂𝒎𝒆𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒏𝒈𝒆𝒍𝒊”, cioè la 𝒄𝒂𝒎𝒆𝒓𝒂 𝒅𝒂 𝒍𝒆𝒕𝒕𝒐, dove lamenti e risate agghiaccianti, per anni, avrebbero costretto le persone da lì a scappare terrorizzate.
    Oggi il castello è privato e, nonostante la leggenda , tantissime coppie, data l’impareggiabile bellezza del luogo, scelgono il castello come location per il loro matrimonio.
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  • La storia di Castellammare di Stabia 1

    May 17, 2023 in Italy ⋅ 🌧 15 °C

    𝑰𝒍 𝒕𝒐𝒑𝒐𝒏𝒊𝒎𝒐 : 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂𝒆
    La storia di Castellammare di Stabia è antichissima e le origini incerte .Il comune ha assunto la denominazione di Castellammare con regio decreto il 22 gennaio 1863, mentre il nome definitivo di Castellammare di Stabia si è avuto con delibera consiliare del 31 maggio 1912.
    Il nome deriva dall'unione di due elementi : 𝑪𝒂𝒔𝒕𝒓𝒖𝒎 𝒂𝒅 𝒎𝒂𝒓𝒆 e 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂𝒆.
    Partiamo da 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂𝒆. Secondo alcuni documenti sembrerebbe che si deve agli Osci nell'VIII sec a.C. la realizzazione di un piccolo centro urbano nella zona della collina di Varano, per la posizione strategica, l’abbondanza di acque e la presenza di fertili pianure di origine vulcanica nelle campagne circostanti.
    Successivamente la città fu abitata da Greci, Etruschi e Sanniti. Sotto la dominazione sannita, Stabiae fu dotata di una propria cinta muraria e di un piccolo porto. Intorno furono costruite numerose fattorie che, con il passare del tempo, si trasformarono in piccoli borghi.
    𝑸𝒖𝒆𝒔𝒕𝒂 𝒛𝒐𝒏𝒂 𝒗𝒊𝒆𝒏𝒆 𝒂𝒏𝒄𝒐𝒓𝒂 𝒐𝒈𝒈𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒓𝒅𝒂𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝑨𝒈𝒆𝒓 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂𝒏𝒐 corrispondente
    agli odierni comuni di Castellammare di Stabia, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Santa Maria la Carità e Sant'Antonio Abate.
    Il nome 𝑺𝒕𝒂𝒃𝒊𝒂𝒆 dovrebbe ricondurre al latino 𝘀𝘁𝗮𝗯𝘂𝗹𝘂𝗺 che significa stalla, forse in riferimento all'attività agricola che si svolgeva nella zona.
    Nel 308 a.C., dopo un lungo assedio, Stabiae fu costretta alla resa
    nelle guerre sannitiche contro i Romani.
    Con lo scoppio della guerra sociale (motivo del conflitto fu l’insoddisfazione delle popolazioni italiche, che accusarono Roma di non riservare loro gli stessi privilegi riservati invece ai cittadini romani) Stabiae si schierò contro Roma aderendo
    alla Lega Italica. La città fu assediata e poi distrutta da Lucio Cornelio Silla
    il 30 aprile dell'89 a.C. La città fortificata non fu più ricostruita. e al suo posto, grazie al suggestivo panorama e alla ricchezza di acque, l’antica Stabiae divenne rinomato luogo di villeggiatura per i ricchi patrizi romani. Lussuose ville dotate di complessi termali, piscine, palestre e piccoli templi, furono costruite nella zona e decorate con dipinti che ancora oggi risultano essere tra i più interessanti dell’arte romana. Tra la fine del II secolo a.C. e l'inizio del I secolo, in piena età imperiale, Stabia andò affermandosi come centro residenziale di lusso, tant'è che Cicerone scriveva in una lettera all'amico Marco Mario Gratidiano:
    « Neque tamen dubito quin tu in illo cubiculo tuo, ex equo tibi
    Stabianum perforasti et patefacisti sinum, per eos dies matutina
    tempora lectiunculis consumpseris. »
    « Purtuttavia non dubito che tu da quel tuo cubicolo, dal quale ti sei
    fatto aprire una finestra panoramica sul porto di Stabia, abbia
    trascorso la mattinata gustando quello spettacolo incantevole. »

    Il 𝟮𝟰 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝟳𝟵 𝗱.𝗖. ( non il 25 agosto come erroneamente si è creduto fino a qualche anno fa), un'inaspettata e violenta eruzione del Vesuvio fece scomparire sotto una fitta coltre di cenere, lapilli e pomici, insieme a Pompei ed Ercolano, la città di Stabiae. A causa dei frequenti terremoti che avevano preceduto l'eruzione, molte ville mostravano segni di cedimento o crepe e quindi si trovavano in fase di ristrutturazione: fu questo il motivo per cui a Stabiae ci fu un numero limitato di vittime. Tra le vittime illustri fu anche Plinio il Vecchio, che giunto a Stabiae per osservare più da vicino l'eruzione, morì molto probabilmente avvelenato dai gas tossici sulla spiaggia.

    * Nella foto allegata la 𝗧𝗮𝗯𝘂𝗹𝗮 𝗣𝗲𝘂𝘁𝗶𝗻𝗴𝗲𝗿𝗶𝗮𝗻𝗮
    La Tabula Peutingeriana è una copia del XII-XIII secolo di un'antica mappa romana che riporta le vie militari dell'Impero romano, in più parti annerita e difficilmente leggibile. È conservata presso la Hofbibliothek di Vienna, in Austria, e per ciò è detta anche Codex Vindobonensis.
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  • Castellammare di Stabia

    May 13, 2023 in Italy ⋅ 🌧 16 °C

    Una città adagiata nel golfo più bello del mondo, quello di Napoli.
    Alle spalle montagne alte quanto basta per coprirsi di neve in inverno.
    La funivia che porta dalla città al monte. Dal monte alla città.
    E poi ancora una collina con un castello medievale, una reggia, e ville romane risorte dalle ceneri dell'eruzione del Vesuvio del 79 d. C. E poi le terme con 28 sorgenti: una ricchezza.
    E ancora il mare e all'orizzonte la sagoma affascinante e paurosa del Vesuvio e Ischia e Capri.
    Passeggiare alle prime luci dell'alba per il lungomare, ricco di palme e fontane, con il solo suono delle voci dei gabbiani che salutano il sole che scende dalla montagna.
    Assaporare gli odori che solo una città di mare può dare.
    E poi il traffico, tanto; le voci; la gente, tanta; la confusione. La bellezza.
    Ecco questa è la mia città, amata e odiata.
    Di lei voglio parlare in questo viaggio lungo una 𝒗𝒊𝒕𝒂.!
    𝑳𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂!
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  • Day 9

    Napoli

    August 23, 2019 in Italy ⋅ 33 °C

    Si torna a casa. Lasciamo il grande Nord dell'Europa e ritorniamo al nostro Sud.
    Abbiamo conosciuto paesi con una storia comune anche se con identità fortemente contraddistinte. Quale la città preferita? Forse 𝙑𝙞𝙡𝙣𝙞𝙪𝙨 con la sua bellezza essenzialmente barocca e, tra le capitali, quella che può vantare le chiese più belle? Oppure 𝑻𝒂𝒍𝒍𝒊𝒏𝒏 con il suo centro storico medievale stupendo e ben conservato e il passato che affiora in ogni angolo della città vecchia? O ancora 𝙍𝙞𝙜𝙖 con i più belli edifici art nouveau al mondo, fatto che le conferisce un fascino misterioso? O l'elegante 𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒌𝒊?
    Secondo me aldilà delle preferenze personali ognuna delle capitali baltiche possiede le proprie peculiarità e merita senza dubbio di essere visitata. È stato un tour molto interessante e coinvolgente in una realtà così lontana dalla nostra ma il bello del viaggiare è proprio il continuo arricchimento perché "𝘝𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘦̀ 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘭𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘮𝘪𝘭𝘵𝘢̀, 𝘧𝘢 𝘵𝘰𝘤𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘪 𝘭𝘪𝘮𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘳𝘦𝘯𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘢𝘳𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘤𝘩𝘦𝘮𝘪 𝘦 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘶𝘮𝘰𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘰 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘶𝘯'𝘢𝘭𝘵𝘳𝘢" (C. Magris).
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  • Day 8

    Helsinki

    August 22, 2019 in Finland ⋅ 21 °C

    𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒌𝒊 -𝑺𝒆𝒄𝒐𝒏𝒅𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆
    Tornati in città, ci dirigiamo verso 𝑷𝒊𝒂𝒛𝒛𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑺𝒆𝒏𝒂𝒕𝒐, (𝒊𝒏 𝑭𝒊𝒏𝒍𝒂𝒏𝒅𝒆𝒔𝒆 𝑺𝒆𝒏𝒂𝒂𝒕𝒊𝒏𝒕𝒐𝒓𝒊), al centro della città e dominata da edifici in stile neoclassico, che guardiamo velocemente, giusto per fare una foto: il 𝑷𝒂𝒍𝒂𝒛𝒛𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝑮𝒐𝒗𝒆𝒓𝒏𝒐, (𝒊𝒏 𝒇𝒊𝒏𝒍𝒂𝒏𝒅𝒆𝒔𝒆 𝒑𝒓𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊𝒏𝒍𝒊𝒏𝒏𝒂), l'l𝑼𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒊𝒕𝒂̀, (𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒈𝒊𝒏 𝒀𝒍𝒊𝒐𝒑𝒊𝒔𝒕𝒐/𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒈𝒇𝒐𝒓𝒔 𝑼𝒏𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒊𝒕𝒆𝒕), la 𝑩𝒊𝒃𝒍𝒊𝒐𝒕𝒆𝒄𝒂 𝑵𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆, (𝒊𝒏 𝒇𝒊𝒏𝒍𝒂𝒏𝒅𝒆𝒔𝒆 𝑲𝒂𝒏𝒔𝒂𝒍𝒍𝒊𝒔𝒌𝒊𝒓𝒋𝒂𝒔𝒕𝒐). Quest'ultima l'abbiamo visitata all'interno per un motivo molto prosaico: eravamo alla ricerca di un bagno!. Il palazzo più bello della piazza è però la 𝑺𝒆𝒅𝒆𝒓𝒉𝒐𝒍𝒎 𝑯𝒐𝒖𝒔𝒆,la prima casa costruita in pietra ad Helsinki, mentre fino ad allora le case di Helsinki erano tutte costruite in legno. Risale alla seconda metà del Settecento, si trova in un angolo della piazza e oggi ospita il Museo della Città di Helsinki. Al centro della piazza si trova anche la statua dell’imperatore russo Alessandro II, per i Finlandesi "lo zar buono".
    Quello che ci ha attirato maggiormente è la lunga scalinata che porta a una bianca cattedrale che domina dall'alto la piazza con la sua cupola verde , la 𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒈𝒊𝒏 𝒕𝒖𝒐𝒎𝒊𝒐𝒌𝒊𝒓𝒌𝒌𝒐, la 𝑪𝒂𝒕𝒕𝒆𝒅𝒓𝒂𝒍𝒆 𝒍𝒖𝒕𝒆𝒓𝒂𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒌𝒊. Una volta arrivati su, guardiamo ammirati l'imponente costruzione neoclassica completamente rifinita in marmo bianco che le dona un luccicante aspetto nella luce del pomeriggio. Gli interni, completamente bianchi come l’esterno, sono, secondo la tradizione luterana, severamente spogli e adornati solo delle statue di Lutero e Agricola, padre della Riforma in Finlandia. Su tutto troneggia l'imponente organo.
    Ritorniamo in Hotel per la cena. Il giorno sta terminando ma la luce, nonostante sia quasi sera, (ore 21), illumina tutto intorno e colora ancora edifici e monumenti. Nonostante un breve assaggio, anche Helsinki mi ha sorpresa e merita di essere scoperta e riscoperta.
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  • Day 8

    Helsinki

    August 22, 2019 in Finland ⋅ 21 °C

    𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒌𝒊 𝑳𝒂 "𝒇𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑴𝒂𝒓 𝑩𝒂𝒍𝒕𝒊𝒄𝒐" . 𝑷𝒓𝒊𝒎𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒆
    Siamo a 𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒌𝒊. Letteralmente dalla passerella della nave si arriva nel centro della città. Saliamo sul bus che ci porterà al nostro Hotel e così abbiamo un primo approccio alla città in cui resteremo una sola giornata. Mi viene in mente una citazione di 𝑨𝒍𝒗𝒂𝒓 𝑨𝒂𝒍𝒕𝒐, il più famoso architetto finlandese: “𝑳𝒂 𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂 𝒅𝒆𝒗𝒆 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒏𝒖𝒕𝒐, 𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒏𝒖𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒗𝒆 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒖𝒏 𝒍𝒆𝒈𝒂𝒎𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒂 𝒏𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂“. Modernità e classicismo, barocco e funzionalismo convivono, in perfetta sintesi con i grandi spazi verdi dei parchi che fanno parte del tessuto urbano della città. 𝑪𝒐𝒔𝒊̀ 𝒎𝒊 𝒂𝒑𝒑𝒂𝒓𝒆 𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒌𝒊. Palazzi modernissimi di acciaio e vetri accanto a edifici classici in perfetta armonia, palazzi color pastello, alberi e ampi viali lungo le strade che percorriamo. Un’atmosfera di ordine, pulizia, tranquillità, eleganza.
    𝑶𝒉, 𝒄𝒉𝒆 𝒃𝒆𝒍 𝒄𝒂𝒔𝒕𝒆𝒍𝒍𝒐...
    Mentre mi perdo osservando la città, il bus si ferma davanti a un castello. Castello? No, è il 𝑮𝑳𝑶 𝑯𝒐𝒕𝒆𝒍 𝑨𝒓𝒕, il nostro hotel, 4 stelle, ubicato in un castello in stile Art Nouveau risalente ai primi del '900, situato nel cuore del Design District, a 800 metri dal centro commerciale di Helsinki. Particolare all'esterno e all'interno ma le camere sono piccole e polverose. Un vero labirinto arrivare alle stanze ma per fortuna è solo per una notte. Certo non è proprio da 4 stelle. Comunque posate le valigie, risaliamo in bus per recarci al 𝑷𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑺𝒊𝒃𝒆𝒍𝒊𝒖𝒔 (𝒊𝒏 𝒇𝒊𝒏𝒍𝒂𝒏𝒅𝒆𝒔𝒆 𝑺𝒊𝒃𝒆𝒍𝒊𝒖𝒌𝒔𝒆𝒏 𝒑𝒖𝒊𝒔𝒕𝒐), un parco pubblico ubicato sulla spiaggia di Helsinki, dedicato a 𝑱𝒆𝒂𝒏 𝑺𝒊𝒃𝒆𝒍𝒊𝒖𝒔, il più famoso compositore finlandese di musica sinfonica del XX secolo. Il parco è ben curato con piante in parte selvatiche, rocce e alberi, soprattutto betulle.
    Al centro del parco c'è 𝑰𝒍 𝑴𝒐𝒏𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒂 𝑺𝒊𝒃𝒆𝒍𝒊𝒖𝒔 che raffigura canne d'organo che sembrano fluttuare per aria. Si dice che la musica di Sibelius può essere ascoltata sopra l'organo quando soffia il vento. Accanto c'è una scultura della testa di Jean Sibelius. Una caffetteria proprio accanto al mare ci offre l'occasione per mangiare un buonissimo panino alla cannella e bere un passabile caffè. Torniamo in città per completarne la visita .
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  • Day 8

    Finlandia

    August 22, 2019 in Finland

    𝙃𝙪̈𝙫𝙖𝙨𝙩𝙞, 𝙀𝙚𝙨𝙩𝙞. 𝘼𝙧𝙧𝙞𝙫𝙚𝙙𝙚𝙧𝙘𝙞, 𝙀𝙨𝙩𝙤𝙣𝙞𝙖.
    Si parte verso la Finlandia. Carichiamo i bagagli sul bus e via verso il porto di Tallinn. Il cielo è coperto; è così che Tallinn ci saluta.
    La partenza della nave per Helsinki è alle ore 10.30 ma l'imbarco, boarding in stile aeroporto, è previsto dalle 9,50 alle 10,10. Siamo un gruppo numeroso e, nonostante i biglietti siano stati già fatti dall'agenzia, alle 9 siamo già al porto. Ci avviamo, armati di bagagli, al gate per il controllo dei documenti e la registrazione. Aspettiamo tranquilli l'ora dell'imbarco. Finalmente saliamo sulla nave. Usciamo sul ponte, Tallinn si allontana lentamente. 𝙋𝙤𝙧𝙩𝙚𝙧𝙚𝙢𝙤 𝙣𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙘𝙘𝙝𝙞 𝙚 𝙣𝙚𝙡 𝙘𝙪𝙤𝙧𝙚 𝙡𝙚 𝙞𝙢𝙢𝙖𝙜𝙞𝙣𝙞 𝙚 𝙡𝙚 𝙨𝙚𝙣𝙨𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙖 𝙗𝙚𝙡𝙡𝙞𝙨𝙨𝙞𝙢𝙖 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖̀. 𝙎𝙫𝙚𝙞𝙠𝙖, 𝙏𝙖𝙡𝙡𝙞𝙣𝙖. Ciao, Tallinn!
    Comincia a piovigginare e rientriamo. Tra due ore saremo ad 𝑯𝒆𝒍𝒔𝒊𝒏𝒌𝒊.
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