CANADA - ALASKA

September 2023
A 13-day adventure by Laura e Francesco Read more
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  • Day 1

    Venezia

    September 7, 2023 in Italy ⋅ ☀️ 29 °C

    Il giorno di partenza della nostra luna di miele doveva essere l’8 settembre, la festa della Madonna di Monte Berico. Martedì 5 settembre sono andata in agenzia per ritirare i documenti di viaggio ed è arrivata improvvisamente l’ennesima bomba. L’8 settembre era previsto uno sciopero del personale aeroportuale. Ennesimo colpo di grazia. Il volo non risultava cancellato ma rischiava di non partire per mancanza di personale. L’agenzia consigliava di rischiare con la convinzione che i voli continentali faticano ad essere cancellati. Con l’aiuto di mia mamma e della calma di Santo abbiamo ragionato e abbiamo deciso che era il caso di comprare un altro biglietto. Non si rischia in viaggio di nozze! I soldi del biglietto non sono stati affatto pochi ma di gran lunga minori rispetto al costo dell’intero viaggio. Ho tralasciato una cosa importante, se perdevamo il volo, rischiavamo anche di non salire in crociera e quindi, di perderci tutta l’Alaska! Così oggi, il giorno 7 settembre, siamo partiti per il nostro viaggio. Un altro po’ di dramma ci voleva. In autostrada siamo stati rallentati da “code per curiosi” e il nostro primo volo risultava in ritardo di un’ora! Perché mai fare un viaggio senza un po’ di pepe? Per non farci mancare nulla, scopriamo che al nostro matrimonio c’era un ospite con il Covid! Chissà, magari abbiamo accumulato così tante sfortune che questa forse ce la abbonano! Staremo a vedere. I sogni sicuramente costano molto caro. Anche il nostro secondo volo è partito in ritardo, un guasto all’aria condizionata.
    Tutto sommato il volo è stato piuttosto veloce, le 9 ore sono passate in fretta anzi, sono “volate”. La rotta dell’aereo ha compreso una magnifica vista dall’alto dell’Islanda e parte della Groenlandia. Dall’alto si vedevano questi enormi isolotti ricoperti di neve anzi, come dice Santo, “montati a neve”.
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  • Day 1

    Vancouver

    September 7, 2023 in Canada ⋅ ⛅ 21 °C

    Arrivati a Vancouver siamo stati catapultati in un mondo pieno zeppo di totem e di arte Haida. Abbiamo preso la metro per dirigerci verso il nostro primo Air B&b, non così facile da trovare. Il quartiere nel quale abbiamo pernottato per due notti era il Punjabi Market e, partendo da Langara Station ,Santo ha addocchiato la prima coda a strisce di un bellissimo procione che qui, abbiamo scoperto essere chiamato trash bear.Read more

  • Day 2

    Vancouver

    September 8, 2023 in Canada ⋅ ☀️ 15 °C

    Il nostro programma per la giornata prevede un giretto in bici nel parco più bello di Vancouver: Stanley Park. Una volta scesi a Waterfront Station e visto Canada Place e il Lookout, abbiamo raggiunto a piedi “Yes Cycle” per noleggiare le nostre biciclette, compagne di avventure per tutto il resto della giornata. Non è stato facile trovare un posticino dove bere un caffè e fare colazione ma alla fine uno Sturbucks si trova sempre! Abbiamo iniziato il nostro tour andando a Brockton Point dove si possono ammirare alcuni totem per poi continuare verso l’Acquarium. Qui è possibile trovare un’esposizione di fauna tropicale e fauna tipica della costa della Columbia Britannica. Abbiamo conosciuto delle foche e delle coccolose lontre marine sempre pronte a massaggiarsi e a sbaciucchiarsi. Ci siamo diretti poi alla Third Beach pronti per essere importunati dagli invadenti gabbiani affamati del nostro cheesebruger. Pedalando qua e la siamo riusciti a compiere l’intero perimetro del parco ma mancava da esplorare tutta la parte interna. Siamo arrivati alla Lost Lagoon dalla quale partivano una serie di sentieri interni. Passando per il Beaver Lake, il Lovers Trail fino ad arrivare alla Second Beach. Ultima tappa al Stanley Park Brewing per assaggiare un flight of four e poi dritti a restituire le nostre bici. La giornata è passata davvero in un batter d’occhio, forse troppo in fretta. Il resto del pomeriggio ci siamo addentrati nella Old Town di Vancouver raggiungendo Gas Town con il suo orologio a vapore, Chinatown e la Maple Square che, senza statua, rimane nell’anonimato.Read more

  • Day 3

    Vancouver

    September 9, 2023 in Canada ⋅ ☀️ 16 °C

    Accanto al nostro B&b abbiamo scoperto Tim Horton, locale appartenente ad una catena canadese, molto simile a Sturbucks ma con un’enorme foglia d’acero come logo. La giornata prevedeva di perdersi a Granville Island, località di Vancouver famosa per il suo enorme mercato. Per arrivarci bisogna prima fermarsi a Yaletown e da qui, con i piccoli e graziosi False creek ferries è possibile raggiungere via mare l’isolotto scorgendo qua e là qualche testolina di foca. Come detto prima Granville è famosa soprattutto per il Public Market con moltissime specialità locali e internazionali. Abbiamo assaggiato il candy salmon, un flight of four alla Granville Island Brewing e un tipico piatto di riso alla cantonese lungo il molo. Mentre passeggiavano tra le stradine del paese ci siamo fermati qualche istante a goderci le note di “Carolina on my mind” intonata da un’artista di strada. Nel resto del tempo che ci rimaneva volevamo incontrare un piccolo scorcio di Valdagno andando a prendere un cranberry biscuit e una pumpking cake dai “Fratelli bakery” nella Commercial Street, raggiungibile via bus da Broadway. Senza farlo apposta ci siamo ritrovati alla manifestazione “Car free day”. La nostra giornata si è conclusa con una cena al tramonto gustando, ai piedi del Lookout con vista oceano, un Japadog: un hot dog con alghe, cipolla fritta, maionese giapponese e salsa teriyaki. Un vero e proprio cibo tipico canadese!Read more

  • Day 4

    Vancouver

    September 10, 2023 in Canada ⋅ ☀️ 15 °C

    Primo ultimo giorno della nostra visita a Vancouver pronti per salpare per l’Alaska! Avevamo molti progetti ma non ci aspettavamo che l’imbarco nella nave da crociera fosse così lungo e macchinoso. Dopo aver scattato le solite foto di rito del nostro alloggio ci siamo fermati all’ormai nostro posto di fiducia Tim Horton. Oggi abbiamo provato dei bagel dolci e salati e finalmente il mio amato pumpking spice latte! Arrivati a Waterfront abbiamo avuto un’enorme difficoltà nel trovare il deposito bagagli che poi abbiamo scoperto essere stato inutile infatti, avremmo potuto imbarcare i nostri bagagli e tenerci per noi quei pochi dollari. Il Canada Place quel giorno stava scomparendo, inghiottito da una moltitudine di navi da crociera molto più maestose e possenti dell’edificio stesso. Con il poco tempo rimasto e con l’ansia della nostra nuova avventura alle calcagna, siamo andati a visitare lì accanto, la “Fire Pool Plaza”, detta anche Jack o’poole o Olympic Cauldron cioè la fiamma usata per le Olimpiadi del 2010. Proprio accanto svettava una bellissima scultura, simile ad un lego gigante, di una killer whale, con alle spalle il bellissimo Golfo di Vancouver che da lì a poco avremmo salutato. Eravamo pronti per imbarcarci nella “Brilliance of the seas”. La prima tappa nel nuovo paese mobile, e nostro punto di riferimento per tutto il viaggio, è stato il Wind Jammer: il ristorante buffet al deck 11. Qui si possono trovare le cose più svariate e gustose da mangiare e devo dire che era davvero difficile trattenersi dall’assaggiare ogni cosa! La nave era decisamente enorme. Ci siamo fatti un primo tuffo in piscina (e anche l’ultimo) e ci siamo avventurati a scalare nella piccola parete di roccia. Santo possiede una capacità innata nel fare bene tutti gli sport. Non si può dire lo stesso della sottoscritta. Primo infortunio, strappo alla schiena. La mia carriera da scalatrice può tranquillamente fermarsi qui. La nostra cena era prevista al Minstrel deck 5 al tavolo 500 riservato per la coppia di sposini, serviti e riveriti per sette lunghi giorni dal cameriere Marlon e dal suo assistente Ivan, entrambi filippini. La nostra prima notte in crociera è stata davvero entusiasmante. Arrivati in camera ci siamo appoggiati al cuscino, per svegliarci alle 2 quando ormai era tardi per qualsiasi tipo di attività. Quando si dice “farsi cullare dalle onde”!Read more

  • Day 6

    Sitka

    September 12, 2023 in the United States ⋅ 🌧 12 °C

    Che la giornata internazionale del sea sick abbia inizio! Questa mattina abbiamo scoperto il centro fitness con una serie di tapis-roulant vista Inside Passage. Alla nostra sinistra la Vancouver Island e la meravigliosa Great Bear Rainforest. Ci siamo persi a guardare distese di conifere e spiagge dalla sabbia nera. Per noi niente pranzo perché la nave ha cominciato una danza interminabile. La notte non è stata delle migliori per il continuo dondolio ma Santo si è alzato imperterrito alle 6:30 per la sua sessione di stretching mattutina. Siamo arrivati a Sitka verso le 11:30 pronti per la nostra prima avventura in Alaska! La nostra escursione prevedeva una visita all’Alaska Raptor Centre e al Sitka National Historical Park. La prima tappa dista 5 miglia dalla Down Town e siamo saliti in un caratteristico camioncino bianco scortati da una simpatica signora. All’Alaska Raptor Centre si possono vedere molte tipologie di rapaci: dalle bald eagle, al falco e alla civetta delle nevi. Abbiamo conosciuto Spirit, una femmina di bald eagle di sette anni ghiotta di salmone e ratti. Si trova al centro perché non vede bene da un occhio e probabilmente perché ha un danno cerebrale infatti è molto lenta nel cacciare. In natura non sarebbe affatto sopravvissuta mentre al centro le si prospetta una vita di almeno 30 anni! Da qui ci siamo spostati all’ingresso del Sitka National Historical Park, sede della meravigliosa Tongass Forest abbellita da numerosi segnali con su scritto “bear activity”! La guida ci ha mostrato un nido di bald eagle e una pianta chiamata Devil’s club, il cui infuso diventa utile per punture e ferite superficiali inoltre, la foresta è famosa per un'antica leggenda che narra quanto agli alberi, la notte, piaccia camminare qua e là. Sotto ad un caratteristico ponticello scorreva un fiume pieno zeppo di salmoni. Alcuni saltavano altri giacevano in via di decomposizione sugli argini laterali. Il salmone risale i fiumi per depositarvi le uova consapevole che quello sarà il suo ultimo viaggio. Gli orsi, in ambienti come questo, non fanno certo fatica a procacciarsi il cibo! Accanto troviamo l’Indian Cultural Centre, un piccolo museo che racconta lo storia dei Tlingit, nativi dell’isola. Sitka sorge sulla Baranoff Island e il suo nome deriva da Sheet’ka, the other side of the isle. Ultima fermata del tour è la casa cerimoniale “Sheet’ka Kwaan Naa Kahidi” dove abbiamo assistito al racconto di alcune leggende e ascoltato delle canzoni cerimoniali. La nostra permanenza a Sitka si è conclusa con la salita alla Baranoff Castle Hill e una passeggiata a Lincoln Street dove svetta la St. Michael Cathedral.Read more

  • Day 7

    Tracy Arm Fjord

    September 13, 2023 ⋅ 🌧 4 °C

    Sveglia impostata per le 5:30 del mattino. Il posto nella prua della nave doveva essere nostro ma i nostri programmi non sono andati come previsto. Ci siamo ghiacciati fino all’ultimo ma poi abbiamo abbandonato la postazione per vederla completamente occupata all’arrivo al nostro primo ghiacciaio: il Sawyer Glacier. Il Tracy Arm Fjord è un’insenatura circondata dalla Tongass forest. Qui abbiamo visto uno spettacolo davvero suggestivo: un miriade di pezzi di ghiaccio galleggianti e tutt'intorno coste decorate da conifere e accarezzate dalla nebbia. È stata dura scavalcare le mille persone pronte a farsi un selfie ma alla fine ce l’abbiamo fatta a vedere da vicino il bellissimo ghiacciaio Sawyer a picco sul mare. Alcune parti di ghiaccio sono di un blu intenso perché più trascorre il tempo più l’ossigeno all’interno viene perso. È proprio per questo motivo che le parti più scure del ghiacciaio rappresentano lo strato di ghiaccio più vecchio.Read more

  • Day 7

    Juneau

    September 13, 2023 in the United States ⋅ 🌧 8 °C

    Juneau, capitale dell’Alaska. Peggy, la nostra guida, ci ha raccontato che Juneau è stata scelta e mantenuta come capitale perché proprio qui nel 1880 hanno trovato la prima pepita d’oro. Probabilmente è proprio per questo che l’intera Franklin St. è piena zeppa di negozi di gioielli, tanto luccicanti da “cavarte i oci”, come dice Santo. La nostra prima fermata è stata a circa 30 minuti dalla Down Town al Visitor Centre del Mendenhall Glacier. Con una breve passeggiata di qualche minuto siamo arrivati ad un ottimo point view. Poco lontano abbiamo preso il Nugget falls creek, un breve sentiero di 0,5 miglia che conduceva ad una fantastica cascata vista ghiacciaio. Poco distante c’era anche il Salmon Creek che noi abbiamo percorso per qualche metro giusto per vedere dei grossi salmoni nel fiume. Numerosi erano i cartelli che indicavano la presenza di orsi neri. In questa zona possiamo trovare due tipologie di alberi: sicksprouse e hamlock. Seconda tappa del nostro tour è la cena al “Salmon Bake”, un posticino carino nascosto in mezzo al bosco di conifere, a sinistra della statale. Qui ci attendeva un ricco buffet con zuppa di pesce, salmone alla piastra condito con dell’ottima musica country che ci ha allietato fino all’assaggio di una morbida quanto speciale blueberry cake.
    Uno shuttle ci ha portati alla Down Town dove abbiamo passeggiato per la via centrale sotto ad una piacevole pioggia. La nostra visita si è snodata tra i piccoli negozi della via centrale e un flight of four all’Alaska Brewing and Co.
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  • Day 8

    Haines

    September 14, 2023 in the United States ⋅ 🌧 7 °C

    Ore 6:30 arrivo ad Haines, un piccolo porticciolo a nord di Juneau e a sud di Skagway. Haines è stata avvolta da una nuvola di pioggia torrenziale per tutto il giorno. La nostra escursione prevedeva un avventuroso e panoramico giro in macchina allo scoperta della Chilkat Valley. Con questa pioggia non avevamo molte aspettative ma devo dire che questa piccola cittadina, raggiungibile anche via terra, si è presa una piccola fettina del nostro cuore. Il nostro minibus è partito in direzione Chilkat Inlet dove abbiamo visto qualche cascata e alcune bald eagle ma, è stato il Chilkoot Lake ad essere una vera sorpresa! Siamo stati catapultati dentro un documentario della Nat Geo Wild. Accanto a noi si snodava un fiume ricco di salmoni in risalita dal mare. Ed è proprio qui che abbiamo visto dei veri orsi bruni girovagare nell’acqua in cerca di cibo. Grandi segnali gialli a forma di rombo indicavano la presenza di orsi ma non avremmo mai immaginato di riuscire a vederli, soprattutto con quella pioggia! Siamo persino riusciti a vedere una mamma orsa zampettare con due cucciolotti. Il Chilkoot River è molto caratteristico, con le sue montagne scoscese nel mare e l’acqua che assume varie sfumature di color pastello e qua e là qualche totem a decorare il tutto. Finito il nostro tour pieno di sorprese, ci siamo diretti alla Down Town per un po’ di sano shopping. Una visita veloce al Sheldon Jackson Museum, dedicato all’arte Tlingit e poi diretti al porto. È stato proprio qui che abbiamo trovato quello che cercavamo. Finalmente la mia maschera di orso realizzata e dipinta da artisti locali e per Santo una taste experience presso la Chilkoot Distillery. Santo ha assaggiato tutti i prodotti in vendita! Gin, bourbon, rye, old school, absynth, rum e vodka. Tutti prodotti locali con essenze particolari. Ovviamente non potevamo lasciarli lì!Read more

  • Day 9

    Ketchikan

    September 15, 2023 in the United States ⋅ 🌧 12 °C

    Sbarcati a Ketchikan, la nostra ultima meta alaskana possiamo dire: "It's another sunny day in Alaska!". Inizialmente ci siamo incamminati lungo la Waterfront Promenade, una piacevole passerella di legno che conduce alla Down Town. Alla nostra destra le navi da crociera, alla nostra sinistra una serie di casette colorate molto caratteristiche. La nostra prima meta era Creek Street, porticciolo lungo il fiume in passato sede del quartiere a luci rosse. Proprio da qui si può prendere la Salmon Walk, detta anche Married Man's Trail (vi lascio immaginare la motivazione); chi perdeva il marito sapeva sempre dove andare a cercarlo a Ketchikan!
    Nei fiumi dell'Alaska si possono trovare cinque diverse specie di salmone: pink/humpy, chum/dog, king/chinook, coho/silver e infine sockeye/red.
    Seconda tappa Mission Street al cui ingresso svetta un bellissimo cartello di benvenuto che recita:" The salmon capital of the world". Lungo la promenade si trova una statua di un'aquila. Alcuni dicono che il nome della cittadina significhi "aquila che spiega le ali" altri affermano che il significato del nome non sia altro che "piccolo villaggio di pescatori".
    Nel pomeriggio ci siamo diretti al Saxman Native Totem Village, il luogo dove sono custoditi più totem al mondo (circa una trentina). Siamo entrati nella casa cerimoniale del castoro per assistere ad alcune danze cerimoniali e successivamente, abbiamo girato in lungo e in largo per il parco a raccogliere informazioni su ciascun totem. Qui si trova tutt'ora un laboratorio di intaglio dove artisti Haida e Tlingit realizzano totem e sculture commissionati dagli enti locali.
    Ci mancava un'ultima parte di Ketchikan, la zona dei pescatori dove si possono trovare una serie di negozi di gioielli e ristoranti che offrono a caro prezzo il King Crab.
    Salutiamo l’Alaska con un grande e umidiccio “Gunaltchéesh”, grazie in lingua Tlingit.
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