CANADA - ALASKA

September 2023
A 13-day adventure by Laura e Francesco Read more
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  • Day 14

    Venezia

    September 20, 2023 in Italy ⋅ ☁️ 22 °C

    Come sempre il nostro volo è in ritardo così Santo ne ha approfittato per assaggiare un'altra tipica prelibatezza canadese: le poutine. Patatine fritte annegate nella salsa gravy e nel formaggio fuso. Anche il viaggio di ritorno è passato in fretta, ci hanno servito del buon vino rosso in accomagnamento alla cena e Santo non si è fatto sfuggire l'opportunità di sorseggiare un Gin tonic anche in alta quota.
    Nonostante tutte le premesse questo viaggio ci ha riempito il cuore ma come sempre ci ha anche svuotato le tasche! Chissà come mai siamo sempre tornati più ricchi di prima. Di nuovo: "Gunaltchéesh"!
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  • Day 13

    Vancouver

    September 19, 2023 in Canada ⋅ ☁️ 12 °C

    Ultimo giornata dedicata interamente allo shopping e ai souvenir, per la gioia di Santo! L'intera mattinata è volata entrando e uscendo da impolverati negozi di souvenir che esponevano merce schifosamente identica. Ma per finire in bellezza ci siamo concentrati sulle ultime visite come il Science World dove ci siamo goduti la struttura architettonica e qualche attrazione nei dintorni. Abbiamo pranzato allo Urban Fare con degli ottimi rolls alla polpa di granchio e abbiamo fatto scorta di bagel, introvabili in Italia! Una piacevole pioggia ci ha sorpreso durante la visita al quartiere di Vancouver City Centre, ultimissima tappa del nostro soggiorno a Vancouver e della nostra luna di miele.Read more

  • Day 12

    Vancouver

    September 18, 2023 in Canada ⋅ ☀️ 13 °C

    Stamattina colazione da Helen's Grill, una tavola calda tipicamente americana composta da un lungo bancone con grandi insegne colorate di milkshakes e pop's drink, dei jukeboxes ad ogni tavolo e un proprietario greco che ci rimpinzava la tazza di caffè ogni volta che ne bevavamo un sorso! Parlando con lui siamo venuti a conoscenza che in questo locale sono state girate alcune scene di "The unforgivable" e "An heavenly Christmas". Dopo una grassa colazione ci siamo diretti nuovamente a North Vancouver alla volta di Grouse Mountain, alta 1600m. Molteplici erano le attrazioni che ci aspettavano nella cima come i due enormi orsi grizzly Grinder e Coola. Un brevissimo trekking ci ha condotti al punto più alto dove ci siamo gustati oltre alla vista anche una buona mela per poi scendere comodamente sulla chairlift. Al nostro ritorno c'erano mamma cerva e cerbiatti a gustare un po' di erba fresca. Tornati in città abbiamo continuato il nostro tour verso l'UBC (University of British Columbia). Tutta la zona ovest di Vancouver è dedicata al campus e, lungo la costa alcuni sentieri portano alle spiagge. Noi abbiamo preso il Trail 6 per la Wreck beach, una spiaggia piena di tronchi, gabbiani e nudisti! Siamo stati qui a rilassarci quel tanto che bastava per goderci il tramonto e al ritorno ci aspettava una scalinata di 478 gradini e sì, li abbiamo contati uno per uno! Tornati alla base, ci siamo dedicati ai bagagli. L'indomani saremmo partiti.Read more

  • Day 11

    Vancouver

    September 17, 2023 in Canada ⋅ ⛅ 13 °C

    Dopo un lunghissimo giorno di navigazione e dopo aver salutato Marlon e Ivan eccoci tornati in quel di Vancouver! In questa calda giornata ci siamo avventurati a North Vancouver presso il parco di Capilano. Questa località è famosa dalla fine dell'Ottocento per il suo ponte sospeso. La famiglia che aveva comprato queste parti di terra a destra e a sinistra del Capilano River, ha fatto qui la sua fortuna infatti, costruendo il ponte aveva creato una via per attraversare il fiume. Sono state coinvolte anche le popolazioni native Squamish con il loro capo Joe Capilano e sua moglie Mary. Oltre al ponte, ci siamo avventurati lungo il sentiero sospeso "Treetops" dove si possono vedere da vicino le canopies create dai grandi cedri rossi e le "cliffwalls", un percorso attrezzato lungo le pareti rocciose.
    Nel pomeriggio, scesi alla King Edward Station ci siamo incamminati nel nuovo appartamentino localizzato vicino al Queen Elizabeth Park dove, camminando tra distese di verde e fiori, abbiamo osservato dei giocatori di lawn bowling, una cerimonia ebraica, degli scoiattolini indaffarati finché siamo stati sorpresi dalla pioggia.
    Ultima fermata della giornata Richmond, il quartiere asiatico di Vancouver. Circa il 78% dei residenti risulta di origine orientale e questo lo si deduce dai negozi all'interno l'Aberdeen Mall e dai tanti ristorantini sparsi per la via centrale. La nostra scelta è ricaduta su "Xiang Chian mansion", un ristorante specializzato nella cucina Hunan. Con una sola parola possiamo descrivere questa cena a dir poco particolare. Piccante. Molto molto piccante!
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  • Day 9

    Ketchikan

    September 15, 2023 in the United States ⋅ 🌧 12 °C

    Sbarcati a Ketchikan, la nostra ultima meta alaskana possiamo dire: "It's another sunny day in Alaska!". Inizialmente ci siamo incamminati lungo la Waterfront Promenade, una piacevole passerella di legno che conduce alla Down Town. Alla nostra destra le navi da crociera, alla nostra sinistra una serie di casette colorate molto caratteristiche. La nostra prima meta era Creek Street, porticciolo lungo il fiume in passato sede del quartiere a luci rosse. Proprio da qui si può prendere la Salmon Walk, detta anche Married Man's Trail (vi lascio immaginare la motivazione); chi perdeva il marito sapeva sempre dove andare a cercarlo a Ketchikan!
    Nei fiumi dell'Alaska si possono trovare cinque diverse specie di salmone: pink/humpy, chum/dog, king/chinook, coho/silver e infine sockeye/red.
    Seconda tappa Mission Street al cui ingresso svetta un bellissimo cartello di benvenuto che recita:" The salmon capital of the world". Lungo la promenade si trova una statua di un'aquila. Alcuni dicono che il nome della cittadina significhi "aquila che spiega le ali" altri affermano che il significato del nome non sia altro che "piccolo villaggio di pescatori".
    Nel pomeriggio ci siamo diretti al Saxman Native Totem Village, il luogo dove sono custoditi più totem al mondo (circa una trentina). Siamo entrati nella casa cerimoniale del castoro per assistere ad alcune danze cerimoniali e successivamente, abbiamo girato in lungo e in largo per il parco a raccogliere informazioni su ciascun totem. Qui si trova tutt'ora un laboratorio di intaglio dove artisti Haida e Tlingit realizzano totem e sculture commissionati dagli enti locali.
    Ci mancava un'ultima parte di Ketchikan, la zona dei pescatori dove si possono trovare una serie di negozi di gioielli e ristoranti che offrono a caro prezzo il King Crab.
    Salutiamo l’Alaska con un grande e umidiccio “Gunaltchéesh”, grazie in lingua Tlingit.
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  • Day 8

    Haines

    September 14, 2023 in the United States ⋅ 🌧 7 °C

    Ore 6:30 arrivo ad Haines, un piccolo porticciolo a nord di Juneau e a sud di Skagway. Haines è stata avvolta da una nuvola di pioggia torrenziale per tutto il giorno. La nostra escursione prevedeva un avventuroso e panoramico giro in macchina allo scoperta della Chilkat Valley. Con questa pioggia non avevamo molte aspettative ma devo dire che questa piccola cittadina, raggiungibile anche via terra, si è presa una piccola fettina del nostro cuore. Il nostro minibus è partito in direzione Chilkat Inlet dove abbiamo visto qualche cascata e alcune bald eagle ma, è stato il Chilkoot Lake ad essere una vera sorpresa! Siamo stati catapultati dentro un documentario della Nat Geo Wild. Accanto a noi si snodava un fiume ricco di salmoni in risalita dal mare. Ed è proprio qui che abbiamo visto dei veri orsi bruni girovagare nell’acqua in cerca di cibo. Grandi segnali gialli a forma di rombo indicavano la presenza di orsi ma non avremmo mai immaginato di riuscire a vederli, soprattutto con quella pioggia! Siamo persino riusciti a vedere una mamma orsa zampettare con due cucciolotti. Il Chilkoot River è molto caratteristico, con le sue montagne scoscese nel mare e l’acqua che assume varie sfumature di color pastello e qua e là qualche totem a decorare il tutto. Finito il nostro tour pieno di sorprese, ci siamo diretti alla Down Town per un po’ di sano shopping. Una visita veloce al Sheldon Jackson Museum, dedicato all’arte Tlingit e poi diretti al porto. È stato proprio qui che abbiamo trovato quello che cercavamo. Finalmente la mia maschera di orso realizzata e dipinta da artisti locali e per Santo una taste experience presso la Chilkoot Distillery. Santo ha assaggiato tutti i prodotti in vendita! Gin, bourbon, rye, old school, absynth, rum e vodka. Tutti prodotti locali con essenze particolari. Ovviamente non potevamo lasciarli lì!Read more

  • Day 7

    Juneau

    September 13, 2023 in the United States ⋅ 🌧 8 °C

    Juneau, capitale dell’Alaska. Peggy, la nostra guida, ci ha raccontato che Juneau è stata scelta e mantenuta come capitale perché proprio qui nel 1880 hanno trovato la prima pepita d’oro. Probabilmente è proprio per questo che l’intera Franklin St. è piena zeppa di negozi di gioielli, tanto luccicanti da “cavarte i oci”, come dice Santo. La nostra prima fermata è stata a circa 30 minuti dalla Down Town al Visitor Centre del Mendenhall Glacier. Con una breve passeggiata di qualche minuto siamo arrivati ad un ottimo point view. Poco lontano abbiamo preso il Nugget falls creek, un breve sentiero di 0,5 miglia che conduceva ad una fantastica cascata vista ghiacciaio. Poco distante c’era anche il Salmon Creek che noi abbiamo percorso per qualche metro giusto per vedere dei grossi salmoni nel fiume. Numerosi erano i cartelli che indicavano la presenza di orsi neri. In questa zona possiamo trovare due tipologie di alberi: sicksprouse e hamlock. Seconda tappa del nostro tour è la cena al “Salmon Bake”, un posticino carino nascosto in mezzo al bosco di conifere, a sinistra della statale. Qui ci attendeva un ricco buffet con zuppa di pesce, salmone alla piastra condito con dell’ottima musica country che ci ha allietato fino all’assaggio di una morbida quanto speciale blueberry cake.
    Uno shuttle ci ha portati alla Down Town dove abbiamo passeggiato per la via centrale sotto ad una piacevole pioggia. La nostra visita si è snodata tra i piccoli negozi della via centrale e un flight of four all’Alaska Brewing and Co.
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  • Day 7

    Tracy Arm Fjord

    September 13, 2023 ⋅ 🌧 4 °C

    Sveglia impostata per le 5:30 del mattino. Il posto nella prua della nave doveva essere nostro ma i nostri programmi non sono andati come previsto. Ci siamo ghiacciati fino all’ultimo ma poi abbiamo abbandonato la postazione per vederla completamente occupata all’arrivo al nostro primo ghiacciaio: il Sawyer Glacier. Il Tracy Arm Fjord è un’insenatura circondata dalla Tongass forest. Qui abbiamo visto uno spettacolo davvero suggestivo: un miriade di pezzi di ghiaccio galleggianti e tutt'intorno coste decorate da conifere e accarezzate dalla nebbia. È stata dura scavalcare le mille persone pronte a farsi un selfie ma alla fine ce l’abbiamo fatta a vedere da vicino il bellissimo ghiacciaio Sawyer a picco sul mare. Alcune parti di ghiaccio sono di un blu intenso perché più trascorre il tempo più l’ossigeno all’interno viene perso. È proprio per questo motivo che le parti più scure del ghiacciaio rappresentano lo strato di ghiaccio più vecchio.Read more

  • Day 6

    Sitka

    September 12, 2023 in the United States ⋅ 🌧 12 °C

    Che la giornata internazionale del sea sick abbia inizio! Questa mattina abbiamo scoperto il centro fitness con una serie di tapis-roulant vista Inside Passage. Alla nostra sinistra la Vancouver Island e la meravigliosa Great Bear Rainforest. Ci siamo persi a guardare distese di conifere e spiagge dalla sabbia nera. Per noi niente pranzo perché la nave ha cominciato una danza interminabile. La notte non è stata delle migliori per il continuo dondolio ma Santo si è alzato imperterrito alle 6:30 per la sua sessione di stretching mattutina. Siamo arrivati a Sitka verso le 11:30 pronti per la nostra prima avventura in Alaska! La nostra escursione prevedeva una visita all’Alaska Raptor Centre e al Sitka National Historical Park. La prima tappa dista 5 miglia dalla Down Town e siamo saliti in un caratteristico camioncino bianco scortati da una simpatica signora. All’Alaska Raptor Centre si possono vedere molte tipologie di rapaci: dalle bald eagle, al falco e alla civetta delle nevi. Abbiamo conosciuto Spirit, una femmina di bald eagle di sette anni ghiotta di salmone e ratti. Si trova al centro perché non vede bene da un occhio e probabilmente perché ha un danno cerebrale infatti è molto lenta nel cacciare. In natura non sarebbe affatto sopravvissuta mentre al centro le si prospetta una vita di almeno 30 anni! Da qui ci siamo spostati all’ingresso del Sitka National Historical Park, sede della meravigliosa Tongass Forest abbellita da numerosi segnali con su scritto “bear activity”! La guida ci ha mostrato un nido di bald eagle e una pianta chiamata Devil’s club, il cui infuso diventa utile per punture e ferite superficiali inoltre, la foresta è famosa per un'antica leggenda che narra quanto agli alberi, la notte, piaccia camminare qua e là. Sotto ad un caratteristico ponticello scorreva un fiume pieno zeppo di salmoni. Alcuni saltavano altri giacevano in via di decomposizione sugli argini laterali. Il salmone risale i fiumi per depositarvi le uova consapevole che quello sarà il suo ultimo viaggio. Gli orsi, in ambienti come questo, non fanno certo fatica a procacciarsi il cibo! Accanto troviamo l’Indian Cultural Centre, un piccolo museo che racconta lo storia dei Tlingit, nativi dell’isola. Sitka sorge sulla Baranoff Island e il suo nome deriva da Sheet’ka, the other side of the isle. Ultima fermata del tour è la casa cerimoniale “Sheet’ka Kwaan Naa Kahidi” dove abbiamo assistito al racconto di alcune leggende e ascoltato delle canzoni cerimoniali. La nostra permanenza a Sitka si è conclusa con la salita alla Baranoff Castle Hill e una passeggiata a Lincoln Street dove svetta la St. Michael Cathedral.Read more

  • Day 4

    Vancouver

    September 10, 2023 in Canada ⋅ ☀️ 15 °C

    Primo ultimo giorno della nostra visita a Vancouver pronti per salpare per l’Alaska! Avevamo molti progetti ma non ci aspettavamo che l’imbarco nella nave da crociera fosse così lungo e macchinoso. Dopo aver scattato le solite foto di rito del nostro alloggio ci siamo fermati all’ormai nostro posto di fiducia Tim Horton. Oggi abbiamo provato dei bagel dolci e salati e finalmente il mio amato pumpking spice latte! Arrivati a Waterfront abbiamo avuto un’enorme difficoltà nel trovare il deposito bagagli che poi abbiamo scoperto essere stato inutile infatti, avremmo potuto imbarcare i nostri bagagli e tenerci per noi quei pochi dollari. Il Canada Place quel giorno stava scomparendo, inghiottito da una moltitudine di navi da crociera molto più maestose e possenti dell’edificio stesso. Con il poco tempo rimasto e con l’ansia della nostra nuova avventura alle calcagna, siamo andati a visitare lì accanto, la “Fire Pool Plaza”, detta anche Jack o’poole o Olympic Cauldron cioè la fiamma usata per le Olimpiadi del 2010. Proprio accanto svettava una bellissima scultura, simile ad un lego gigante, di una killer whale, con alle spalle il bellissimo Golfo di Vancouver che da lì a poco avremmo salutato. Eravamo pronti per imbarcarci nella “Brilliance of the seas”. La prima tappa nel nuovo paese mobile, e nostro punto di riferimento per tutto il viaggio, è stato il Wind Jammer: il ristorante buffet al deck 11. Qui si possono trovare le cose più svariate e gustose da mangiare e devo dire che era davvero difficile trattenersi dall’assaggiare ogni cosa! La nave era decisamente enorme. Ci siamo fatti un primo tuffo in piscina (e anche l’ultimo) e ci siamo avventurati a scalare nella piccola parete di roccia. Santo possiede una capacità innata nel fare bene tutti gli sport. Non si può dire lo stesso della sottoscritta. Primo infortunio, strappo alla schiena. La mia carriera da scalatrice può tranquillamente fermarsi qui. La nostra cena era prevista al Minstrel deck 5 al tavolo 500 riservato per la coppia di sposini, serviti e riveriti per sette lunghi giorni dal cameriere Marlon e dal suo assistente Ivan, entrambi filippini. La nostra prima notte in crociera è stata davvero entusiasmante. Arrivati in camera ci siamo appoggiati al cuscino, per svegliarci alle 2 quando ormai era tardi per qualsiasi tipo di attività. Quando si dice “farsi cullare dalle onde”!Read more