• Mauro Villanelli
  • Fabio Francini

Giro del mondo 2024-2025

Ci risiamo, sono passati 18 mesi da quando siamo scesi dalla nave Poesia del precedente giro intorno al mondo. Eccoci qui, fiduciosi di trascorrere 4 mesi spensierati, di ritrovare vecchi amici di precedenti crociere, di fare nuove conoscenze. Lue lisää
  • Ballando sotto le stelle

    14. tammikuuta, South Pacific Ocean ⋅ 🌬 8 °C

    Tra le tante attività che si svolgono in una nave da crociera, quella del ballo riscuote un buon numero di adesioni. Stamani, però, qui si balla tutti. Un ballo involontario, però: dopo tanti fiordi, siamo tornati in mare aperto e navigare nell'oceano, seppure denominato Pacifico, comporta delle "shakerate" notevoli. Nella navigazione ci fanno compagnia i delfini, un animale davvero elegante che potrebbe tenermi testa in una gara di nuoto.
    In nave, comunque, è una lotta di sopravvivenza: siamo tornati tra i fiordi in attesa dell'elicottero che venga a prelevare l'ennesimo crocierista che si è sentito male. Quanti saranno gli eroi che torneranno in Europa?
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  • Puerto Chacabuco

    15. tammikuuta, Chile ⋅ 🌧 10 °C

    Professoressa, mi è consentito utilizzare impropriamente la frase "Nomen omen"? Non lo so, ma a mio avviso nel nome di questa città c'è il suo destino. Puerto Chacabuco è proprio un... buco, un paesello di 5 case in mezzo alle montagne, senza nemmeno un bar o un ristorante . Lo so, professoressa, ho studiato prima di imbarcarmi: secondo un famoso storico locale Chacabuco deriva da "Chacay" (albero spinoso) e "buvo", pendio. Quindi "pendio degli alberi spinosi". Talmente pendente e talmente spinoso che abbiamo dovuto rinunciare alle escursioni, troppo impegnative per Fabio. Abbiamo pertanto sguinzagliato le Mauro's Angels alla caccia di immagini da inserire nel diario di viaggio: faranno, come sempre, un ottimo lavoro.
    Nonostante si tratti di una cittadina insignificante, Chacabuco resterà la tappa più importante del nostro viaggio, quella che ha sventato un incidente diplomatico tra il comandante e la Costa Crociere. E' successo questo. Prima di partire, gli amici Silvia e Vincenzo, che hanno dovuto rinunciare all'ultimo alla crociera, ci avevano raccomandato appassionatamente di acquistare le marmellate di calafate ad Ushuaia. Il brutto è che Fabio si è dimenticato, mentre io (che ho la memoria di Pico della Mirandola) ho... fatto un'indagine di marketing valutando che sarebbe stata migliore la marmellata comperata in un porto successivo. Com'è e come non è, sta di fatto che siamo ripartiti da Ushuaia senza marmellate. Sfruttando le mie amicizie influenti, avevo concordato con il comandante che, se non avessimo trovato le marmellate in questo buco di posto, avremmo fatto inversione di rotta per tornare sul... "luogo della memoria...carente". Ciò avrebbe comportato il licenziamento del comandante, anche se lui avrebbe accettato questo rischio. Fortunatamente abbiamo trovato proprio a Puerto Chacabuco le marmellate di calafate. La crociera può continuare, il comandante avrà ancora un posto di lavoro, Silvia e Vincenzo avranno le loro marmellate. Speriamo che le marmellate siano proprio di calafate (piccolo frutto rotondo e violaceo con una polpa dal gusto agrodolce) e non di Chacay raccolto nei pendii del luogo.
    Intanto continuo il mio training per gli Australian Open di ping pong: la forma sta crescendo, si tratta solo di arrivare al picco nella baia di Sidney
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  • Puerto Montt

    16. tammikuuta, Chile ⋅ ☁️ 13 °C

    Oggi l'immagine di copertina è tutta per Fabios, la nostra guida ufficiale madrelingua spagnola. E' incredibile come, quando si è portati per le lingue, risulti facile apprendere un nuovo idioma in tutte le sue sfaccettature. Sono bastate le 5 lezioni di spagnolo in nave per fare del nostro eroe un traduttore capace di interloquire con i locali, spiegare al tassista la direzione da prendere, contrattare il prezzo dei souvenir. Domani dovrà sostenere l'esame di spagnolo, ma il diploma è scontato. Anzi, il docente lo vorrebbe come assistente per fare gli esami agli altri candidati. Una guida perfetta, con un unico difetto. Oltre alla lingua il nostro ha acquisito anche la fame sudamericana, quindi il giro turistico deve durare non più di mezz'oretta, dopodiché i morsi della fame lo costringono a risalire in nave per rifocillarsi. Peccato, tanto talento sprecato.
    La guida cileno-fiorentina ci ha guidato in questa cittadina delle Ande, non molto grande. Il programma di Fabio prevedeva la visita del vulcano Osorno, che fa parte della catena montuosa delle Ande che raggiunge un'altitudine di 2.652 metri, il Seno de Reloncavi, un vasto specchio d'acqua considerato l'inizio geografico della Patagonia cilena, molto simile a un fiordo norvegese, il Parco nazionale Alerce Andino, che fa parte delle foreste pluviali temperate della Riserva della Biosfera delle Ande meridionali, il
    mercato del presidente Ibanez che si svolge presso un'area completamente coperta disposta su due livelli, che ospita 159 locali commerciali, la cattedrale de la Virgen del Carmen , edificio maestoso nella Plaza de Armas, il Museo storico Juan Pablo II, l'Estadio Bicentenario de Chinquihue.
    Questi i programmi. Poi i crampi di fame, e quello che era un tour maestoso ed impegnativo è diventato un giretto in taxi fino a Puerto Varas, bella cittadina sul lago Llanquihue, il secondo (madonna quanto odio questa parola che tradotta significa medaglia d'argento) più grande del Sudamerica, Quanto al Vulcano Osorno, si sarebbe potuto vedere se le nuvole non lo avessero avvolto quasi integralmente, lasciando intravvedere solo la cima innevata.
    Vabbè, oggi è andata così, la prossima volta porteremo sei casse di cibo per la guida con fame sudamericana.
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  • Il fascino irresistibile della divisa

    17. tammikuuta, South Pacific Ocean ⋅ ☁️ 16 °C

    Sarebbe bastato compilare quel modulo e la mia vita sarebbe cambiata. Avessi partecipato a quel concorso, ora anch'io vestirei la divisa con tanto di gradi di comandante appuntati sulla manica. Inutile dire, la divisa moltiplica il fascino di un uomo. Così anche il nostro comandante va a colpo sicuro, nessuna donna gli resiste. Ieri sera il nostro ha puntato nientemeno che su una "Mauro's Angel" corteggiandola fino farla vacillare e cadere ai suoi piedi. E' successo anche all'integerrima Teresa, sinora esempio di virtù e rettitudine: quando si è sentita sotto osservazione del latin lover in divisa ha dapprima finto di non capire. Poi, però, quando il comandante le si è avvicinato tutto impettito porgendole il braccio per il baciamano, neanche la nostra Teresa ha potuto resistere. Le foto si riferiscono solo alla prima parte della serata. Un baciamano, poi una danza appassionata, poi… più nulla. Ne abbiamo perso le tracce fino al mattino. L'abbiamo ritrovata a colazione con uno sguardo disteso, raggiante. Deve aver dormito bene.Lue lisää

  • San Antonio

    18. tammikuuta, Chile ⋅ ☀️ 13 °C

    La fortuna di conoscere le lingue! La nostra giornata a S. Antonio inizia con un estenuante trattativa con il tassista. Fabio, col suo suo spagnolo fluente ha “fatto andare ai pazzi” il tassista, finché abbiamo viaggiato praticamente gratis. In più, per dividere la spesa, abbiamo imbarcato due anzianotti malconci di Marsiglia. Viaggio lunghetto, 115 chilometri verso Santiago del Cile.
    Abbiamo attraversato il centro storico, passando davanti al Palacio de La Moneda e alla Plaza de Armas. Avremmo voluto visitare la Chascona, casa di Pablo Neruda, ma ci han detto che il nostro amico Pablo in questo periodo è in vacanza in Italia a casa di Massimo Troisi. Abbiamo soprasseduto.
    Giudizio critico: forse perché l’abbiamo vista dal taxi, ma la città non c’è sembrata imperdibile. In ogni caso abbiamo messo la nostra bandierina anche qui e quando vedremo i documentari in televisione potremo dire: “io ci sono stato“.
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  • Valparaiso

    20. tammikuuta, Chile ⋅ ⛅ 14 °C

    Certo che il nostro amico Pablo (Neruda) non si è fatto mancare nulla. Così, dopo la ricerca della sua residenza a Santiago, oggi siamo alla ricerca de "La Sebastiana", la sua abitazione a Valparaiso. A dire il vero non sono riuscito a capire bene dove finisce Valaparaiso e dove inizia Vina del Mar, tanto sono connesse queste due città: chiamiamola Gran Valparaiso e non se ne parli più.
    I miei studi fatti in preparazione della visita a questa città mi parlavano dei meravigliosi murales che abbelliscono le facciate delle case nel centro storico di Valparaiso e delle belle ed ampie spiagge di sabbia di Vina del Mar. Aspettative rispettate. Aggiungo un'impressione personale. Mi hanno colpito i mercatini: tanti, praticamente disseminati ovunque ci fossero 3 metri quadrati per stendere un lenzuolo ed appoggiarvi un po' di mercanzia. Persino la possibilità di una spuntatina ai capelli in un furgoncino ambulante. Dulcis in fundo, Fabio ed io io e Fabio ci siamo buttati in un bar a farci uno stuzzichino innaffiato con Pisco Sour, cocktail locale a base di Pisco (acquavite tipica sudamericana), succo di limone, sciroppo di zucchero e albume pastorizzato.
    Al rientro, puntuale come le tasse a maggio, arriva il mal di gola e raffreddore e, probabilmente, qualche linea di febbre, corollario di una crociera con il quale mezza nave ha già avuto a che fare. Stasera doppia Tachipirina e a letto senza cena: speriamo sempre in un domani migliore.
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  • Il re è tornato!

    23. tammikuuta, South Pacific Ocean ⋅ ☀️ 25 °C

    Alzi la mano chi non ha mai pensato che la sua stella di fosse oscurata. Siamo sinceri, anche noi avevamo pensato di non ritrovare più un Villanelli all'altezza della sua fama, conquistata sui biliardini di tutti gli oceani. E' bastato un'inezia, un po' di fiducia riconquistata, per ridarci il campione di sempre, ancor più forte che nelle passate stagioni. Ora, oltre alla scontata supremazia al futbolin, il nostro atleta di punta si è affermato anche in uno sport che sembrava essergli ostile, il ping-pong. Quattro giorni di navigazione, lontano dalle distrazioni dei tifosi che ad ogni porto lo acclamano, ci hanno riconsegnato l'atleta di punta della Costa Crociere, che lo aveva ingaggiato dopo i grandi successi conquistati in maglia MSC. In questi quattro giorni di navigazione tra Valparaiso e l'Isola di Pasqua, il portacolori della Costa Crociere ha inanellato un ruolino di marcia davvero invidiabile: 4 vittorie a futbolin e persino una a ping-pong. Il suo montepremi cresce a dismisura e si arricchisce di 3 gelati e 2 crepes.
    Un'unica preoccupazione: sarà entrato in forma troppo presto? Manca ancora parecchio agli Australian Open di tennistavolo, riuscirà l'atleta azzurro a rimanere al top della forma?
    Il futuro ci dirà come andranno le cose, per il momento non c'è che da aguzzare la vista e gustare i punti conquistati al servizio dal nostro atleta. Villanelli si esprime in modalità mostro, diventa un robot, una macchina che non dà scampo. Non sbaglia un colpo, gioca con una precisione chirurgica negli ultimi cinque centimetri prima della riga di fondo. E quando ha sospinto l’avversario un paio di metri gioca palle corte beffarde e irraggiungibili. Oppure segue a rete ed è difficilissimo passarlo. Insomma, un puro godimento per gli appassionati del tennistavolo
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  • Isola di Pasqua

    24. tammikuuta, Chile ⋅ 🌙 20 °C

    Dopo quattro giorni di navigazione, finalmente abbiamo messo piede a terra. Non che la cosa sia stata facile, a causa della risacca che sbalzava in alto e in basso la lancia, sulla quale è stato complicato salire. Alla fine ce l'abbiamo fatta, diversamente da alcuni crocieristi che, proprio per questo,
    hanno rinunciato all'escursione.
    Giunti a terra abbiamo prime formalità di rito, quali la trattativa con i tassisti, risolta favorevolmente anche grazie all'intermediazione della mia istruttrice di tennistavolo, per poi iniziare la visita ai siti dell'Isola di Pasqua.
    Mi ha colpito l'aneddoto sull'isola dove si svolgevano le sfide dei locali per diventare re per un anno. Discesa di una costiera alta 300 metri a picco sul mare, nuoto fino ad un'isoletta lontana 1500 metri dalla costa per prendere un uovo di un uccello femmina e ritorno, risalita compresa, per portare l'uovo intero al villaggio. Una sorta di di triathlon ante litteram, una prova molto più difficile di quella riservata a me per diventare re del futbolin.
    Dopo la visita ad un sito con con grotte delle quali, onestamente, non ho percepito il fascino, fino all'incontro con i i mitici moai, dei giganteschi testoni di pietra che ti fissano con la loro espressione serissima. La prima tappa è stata Ahu Tongariki, con quindici moai in fila che sembrano una squadra di buttafuori preistorici, dei giganti di pietra che dominano il paesaggio. Una domanda: ma come ca...spita hanno fatto a spostarli fino a lì? Suggestivo anche il pendio di Rano Raraku, una specie di fabbrica dei moai, con teste sparse ovunque come fossero lasciate a metà del lavoro.
    Giudizio critico? Le foto non rendono la bellezza dell'Isola di Pasqua: fidatevi, ad occhio nudo è proprio uno spettacolo suggestivo
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  • Isole Pitcairn

    28. tammikuuta, Pitcairnin saaret ⋅ 🌙 26 °C

    Strana storia quella dell'isola di Pitcairn. Il primo insediamento di polinesiani risale a 3.500 anni, e la sua importanza era dovuta alla sua cava, da cui si estraeva la pietra per produrre le asce ed al suo fertile terreno vulcanico.
    Gli europei ci arrivarono nel 1767 che le attribuirono il nome di Pitcairn, l'uomo che l'aveva avvistata per primo.
    La sua fama nell'immaginario collettivo è dovuta agli "ammutinati del Bounty", i marinai che, nel 1790, tre settimane dopo la partenza della nave da Tahiti si ribellarono contro il comandante, abbandonandolo su una scialuppa in mare aperto. Gli ammutinati giunsero a Pitcairn per sfuggire alla giustizia della marina militare britannica.
    Sembra che gli ammutinati avessero ben presto iniziato ad uccidersi tra loro: sarà per questo che, attualmente, nell'isola vivono una cinquantina di persone. Tutti commercianti, a quanto pare: infatti ci siamo fermati al largo per imbarcare alcuni locali che hanno allestito un mercatino sulla nave. Per qualche ora abbiamo rischiato di diventare gli... "ammutinati della Costa Deliziosa": un'orda scomposta di persone che ha preso d'assalto le bancarelle, con tanto di dispute per il pezzo più pregiato. Qualcuno ha rischiato di essere lasciato su una scialuppa in mare aperto.
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  • Papeete

    31. tammikuuta, Ranskan Polynesia ⋅ 🌙 26 °C

    Certo, si sapeva che Papeete non porta bene agli italiani. Qualche anno fa un po’ di mojito di troppo al Papeete beech di Milano Marittima era costato la caduta del governo grigio verde a Salvini. A noi non è andata meglio, sognavamo il paradiso e non abbiamo trovato neppure il mojito.
    Scherzi a parte Tahiti non ci ha entusiasmato, a partire dal caldo afoso e opprimente che ci ha accolto ancora prima di arrivare. Appena arrivati ci ha accolto una bella cittadina piena di verde e case sparse sulla montagna. L’isola si è ben presto trasformata in un arrembaggio, anche grazie all’arrivo di un’altra nave che ho scaricato un’orda di croceristi. Così tutti appassionatamente in giro per le quattro case del paese. Qui si sono espressi due tipi di turisti: quelli che si sono strappati di mano i souvenir nel mercatino e quelli che invece hanno intasato l’ufficio informazioni a caccia di una linea internet alla quale collegarsi. Pomeriggio escursione con panorami della costa. Deludente. Poi sosta al museo di uno scrittore famoso qui anni fa. Deludente. Delusione anche come panorami e spiagge.forse dalla parte opposta dell’isola ci saranno le spiagge che tanto c’erano piaciute viste dalla televisione.
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  • Moorea

    1. helmikuuta, Ranskan Polynesia ⋅ ☁️ 28 °C

    La tavolozza dei colori non basta, ci vorrebbe la maestria di Van Gogh nel mischiarli per creare sfumature inedite del mare visto oggi. Eccoci, finalmente la Polinesia che sognavamo.
    Lo avevamo intuito che sarebbe stata una giornata da imprimere nel libro dei ricordi, ed infatti anche noi dormiglioni stamani siamo scesi a terra ben presto per visitare l’isola a bordo del bus.
    Il compenso per il risveglio anticipato è arrivato al termine di un’arrampicata del bus lungo una stradina coperta da una fitta vegetazione. Arrivati in cima, ecco il paradiso. Lo sguardo si estende per metà dell’isola e la nostra nave in lontananza sembra una barchetta. A terra le montagne sono coperte di ogni tipo di verde. Poi torniamo a livello del mare: se lo avesse visto Van Gogh chissà che capolavori avrebbe prodotto. All’improvviso il bello più bello: ad una svolta della strada appare uno spettacolo che si può descrivere con un solo nome: La Polinesia.
    Special thanks to: The Mauro's Angels. Alle intrepide Teresa ed Elena che hanno sguazzato intrepide tra squali e razze pur di portare a casa il servizio marino.
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  • Rarotonga

    3. helmikuuta, Cook saaret ⋅ ☁️ 28 °C

    Avete presente quando vi svegliate in un mattino di febbraio e la giornata è grigia, piovosa e fredda? Sapete che avrete una giornata difficile anche se non siete un rider della Deliveroo. E' in quel momento che vorreste essere teletrasportati in un'isoletta con un verde lussureggiante, nella quale le montagne si tuffano nel mare lasciando spazio ad una laguna turchese circondata da spiagge di sabbia bianchissima e palme che si inchinavano dolcemente al vento. "Sappiatevelo", in quel momento state sognando di essere a Rarotonga! Le descrizioni non servono, lascio parlare le immagini.
    Anche la nostra giornata non era iniziata bene. Niente a che vedere con la vostra giornata fredda e uggiosa, s'intenda, ma abbiamo avuto i soliti problemi di sbarco dovuti al mare agitato. Se al mattino abbiamo rinunciato a scendere, non potevamo perderci il pomeriggio in questo paradiso. Dopo la consueta ricerca di un taxi, raggiungiamo la spiaggia. Non ci sono parole per descrivere la sensazione provata tuffandosi nell' acqua limpida e calda.
    Toc toc: ora basta sognare, sveglia! Mettete impermeabile e stivali e correte al lavoro!
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  • Ridatemi il mio 5 febbraio!

    5. helmikuuta, South Pacific Ocean ⋅ ☁️ 25 °C

    E' successo un'altra volta. Non potrò mai dire di aver vissuto il 5 febbraio 2025, così come il 15 febbraio 2023. Due giorni buttati, che non vivrò mai. Secondo il comunicato di Costa Crociere la colpa sarebbe della linea internazionale del cambio data, una specie di congegno infernale escogitato per far invecchiare prima i pensionati e pagare un giorno in meno di pensione. Maledetta burocrazia. Lo so, il comunicato dovrebbe essere chiaro, ma in fondo questo buco nero burocratico che ti ruba il tempo senza rimborso mica la capisco molto. Va bene, lo so, a volte si trascorrono giornate senza significato, in coda alla posta o davanti ad un videogioco. Ma non è la stessa cosa: in quei casi ho scelto io di impiegare male il tempo, questo è un vero furto. La cosa mi crea un problema filosofico: ma sarò io a vivere questa giornata o il mio vero io sta ancora vivendo il 5 febbraio? E, se sono avanti di un giorno, potrò prevedere il futuro dei miei amici italiani che sono un giorno indietro, magari per avvisarli di un numero uscito sulla ruota di Firenze che li renderebbe miliardari? E se navigassi continuamente in senso inverso, potrei fermare il tempo vivendo per sempre il 5 febbraio 2025? Mah, ci penso. Per il momento chi da lassù fa il conto dei giorni di vita che mi spettano, tenga conto che ho un credito di due giorni.Lue lisää

  • Nuku'alofa

    7. helmikuuta, Tonga ⋅ 🌧 18 °C

    Non tutte le isole riescono col buco. Certo, dopo aver visitato le spiagge di Rarotonga, il nostro palato era esigente e non si poteva che andare al ribasso. A Nuku Alofa abbiamo cercato la spiaggia più bella proprio per non essere delusi, consci che oltre il paradiso non c'è nulla. Sarà stato anche per il poco sole che non faceva risaltare i colori, sta di fatto che ho fatto il bagno solo per un dovere di cronaca, affinché le amministrazioni locali possano mettere una lapide con scritto "Su queste acque il 7 febbraio 2025 ha immerso il suo corpo Mauro Villanelli, stella del futbolin". In assenza di promontorio ed in un panorama piatto, ho apprezzato le belle belle piante colorate e.... i tanti cimiteri sulla strada con tombe piene di fiori finti coloratissimi.Lue lisää

  • Suva

    9. helmikuuta, Fidži ⋅ ☁️ 28 °C

    Professoressa, lo so, i romani usavano dire "repetita iuvant". Io, che ho fatto l'università della strada, non posso che appellarmi al detto di Piero Focaccia, quello che cantava "... per quest' anno, non cambiare, stessa spiaggia stesso mare...". La questione è che noi alle Figi ci eravamo già stati ed era inevitabile che alla richiesta "Ci porti sulla spiaggia più belle di Figi", il tassista ci portasse in quella già vista un nel 2023 con la crociera intorno al mondo della MSC. Sarà che siamo brutti, sporchi e cattivi e non siamo in grado di fare citazioni latine, sta di fatto che al primo resort ci hanno rifiutati. L'autista ci ha quindi portato a quello vicino, nel quale era prevista una tassa d'ingresso. Apriti cielo: avendo avuto un registratore o un taccuino avremmo poturo imparare le imprecazioni in tutte le lingue del mondo, tanto si erano alterati gli occupanti del nostro van nei confronti di autista ed accompagnatore.
    Calmate le acque e messe in campo le abilità del nostro ministro del commercio estero Fabio, abbiamo spuntato un dimezzamento del prezzo richiesto. La spiaggia era proprio quella del 2023, bella da vedere ma con un mare che non ci ha regalato l'azzurro che speravamo.
    Piccola notazione: Piero Focaccia, cambia musica, per noi le visite alle Isole Figi finiscono qui!
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  • Lifou

    11. helmikuuta, Uusi-Caledonia ⋅ 🌧 27 °C

    Che noia, sempre queste spiagge dalla sabbia bianca che contornano un mare azzurro e verde. Non se ne può più, neanche un'alga, un po' di mucillagine, i colori grigio-marrone che ci ricordi il mare di casa.
    Anche a Lifou, approdo non previsto nel programma, troviamo lo stesso scenario. Fin dall'avvicinamento alla costa si nota il solito bel mare, le solite belle spiagge. Talmente numerose che ho dovuto sguinzagliare le mie girls a caccia di fotografie. Fortunatamente il poco sole non fa risaltare questo mare dalla purezza cristallina e che a funestare questo approdo in paradiso ci sia l'invasione, non sempre pacifica, di un'orda di croceristi riversatisi sulle spiaggette. Cosa volete, ho dovuto immergermi in quest'acqua limpidissima e fare un bagno, sprezzante del pericolo ed incurante del cartello che vietava la balneazione per pericolo di squali. Quando uno ha lo spirito di Tarzan nulla lo può fermare. Ahiahi, che vita grama!
    Guardate le foto e trovate l'intruso: qualcuno, più che dal mare e dalle spiagge, è stato colpito dai granchi. Sensibilità diverse, per questo ho allestito il team delle Mauro's angels.
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  • Tauranga

    14. helmikuuta, Uusi Seelanti ⋅ ☁️ 22 °C

    Professoressa, esco interrogato volontario su Tauranga.
    “Tauranga è una città della Nuova Zelanda situata nella Baia dell’Abbondanza (Bay of Plenty), sulla costa nord-orientale dell’Isola del Nord. È una delle città in più rapida crescita del paese e un importante centro economico, grazie al suo porto, il più grande della Nuova Zelanda, che svolge un ruolo chiave nelle esportazioni.
    La città è famosa per il suo clima temperato, le splendide spiagge e il vicino Monte Maunganui, un vulcano spento che offre viste panoramiche mozzafiato. Tauranga è una meta popolare per il surf, il nuoto e le escursioni. Ha anche una vivace scena artistica e culturale, con eventi come il National Jazz Festival.
    L’economia di Tauranga è trainata dal commercio portuale, dal turismo e dall’agricoltura, in particolare la coltivazione di kiwi e avocado. La città attrae sia turisti che persone in cerca di uno stile di vita rilassato vicino al mare”.
    Ma come, solo un sei? Allora le aggiungo le mie impressioni personali. Perché io, professoressa, a Tauranga ci sono stato!
    Tauranga ti si presenta come una cittadina diffusa tutto sommato recente, senza un centro. L'abbiamo approcciata con un giro in battello (niente di che) che però ci ha concesso di vedere la bella baia, la cittadina ed un isolotto con bella acqua verde e grandi spiagge deserte e persino una foca spiaggiata che dormicchiava a riva (maliziosa, non era Fabio). Caruccio il promontorio, percorribile solo a piedi".
    Come, 5 e mezzo? Lei ce l'ha con me!
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  • Auckland

    15. helmikuuta, Uusi Seelanti ⋅ 🌬 22 °C

    Avevo appuntamento in baia. Quelli di Luna rossa mi volevano come cyclor, una di quelle schiene che si vedono nelle botole della barca mentre si contorcono pedalando all’ impazzata per muovere le vele. Purtroppo ho scoperto che non c’era la pedalata assistita come ha la mia mountain bike: il contratto è saltato. Meglio così, qui c’è sempre molto vento e le correnti cambiano ad ogni istante costringendo a muovere sempre le vele.
    Ad Auckland eravamo già stati nel 2023.
    Abbiamo fatto un tour con due tappe in località marine della città: una spiaggetta a sud e una a nord. Qui ci sono molte più pecore che abitanti e, a giudicare dalla vista del porto, forse anche più barche. Bella città, pulitissima, tutto perfetto, città vivibile e tranquilla, come ci racconta il ragazzo napoletano che ci accompagna. Viene voglia di trasferirsi qui: conosciuto il costo delle case, siamo rientrati mestamente in nave. Nel pomeriggio passeggiata per la principale via del centro dove ci sono i negozi delle grandi firme. Si riparte alle 18, direzione Hobart, meta nuova. Il comandante annuncia: tempo nuvoloso e mare mosso per la traversata fino alla Tasmania.
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  • Hobart

    19. helmikuuta, Australia ⋅ ☁️ 15 °C

    Vi sarà successo di avere avuto una proposta per andare a lavorare in una grande città, ma poi il luogo di lavoro era in una periferia estrema, uguale a dove abitavate. Tipo: vado a lavorare a Firenze, che nella mente evoca capolavori d'arte e cultura disseminata ad ogni angolo, ma poi vi trovate in un capannone a..... Pieve a Nievole, dove la maggior attrazione è un negozio di frutta aperto fino a tardi.
    Ecco, ci avevano promesso la Tasmania, siamo arrivati a Hobart. Una cittadina nuova, tenuta benissimo. Una volta scesi (con la solita procedura macchinosa) abbiamo avviato la caccia al tesoro, alla ricerca di un centro che... non c'è. Solo una via principale con tanti negozi, ma neanche un buco per acquistare un souvenir. Stavolta la scelta giusta l'ha fatta Fabio, che è risalito subito in nave. Io ho girovagato per cercare qualcosa di interessante ma ho trovato solo.... una grande stanchezza al termine del mio peregrinare.
    Un po' è colpa della nostra carta d'identità, che ci segnala che non siamo più dei giovincelli e ci suggerisce di non avventurarsi in tour della Tasmania poco adatti alle nostre stanche membra.
    Insomma, aspettiamo con ansia il rientro delle Mauro's Angels per vedere ciò che avremmo potuto vedere.
    P.S. Indubbiamente le Lauro’s Angels hanno visto una Hobart molto più avvincente di quello che ho visto io. E brave le mie Angeline! Devo a loro le prime foto, molto belle
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  • Sidney

    21. helmikuuta, Australia ⋅ ☁️ 21 °C

    Capita anche agli sposi. Peschi il matrimonio in una giornata uggiosa e rischi di rovinare il ricordo del momento più bello della vita. Così tocca rivestirsi da sposi a distanza di settimane (magari con qualche difficoltà ad entrarci a causa del… benessere familiare) e rifare le foto. Ma sono un ricordo del matrimonio o solo una finzione?
    È successo anche a noi a Sidney, dove abbiamo beccato una mattinata nebbiosa e umida. Avremmo dovuto inserire nel diario la foto della nostra precedente visita, tra le più belle di tutto il viaggio. Per fortuna il nostro secondo giorno a Sidney è salutato dal sole e quindi rivediamo la bellissima città che tanto ci era piaciuta nel nostro primo giro del mondo
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  • Melbourne

    24. helmikuuta, Australia ⋅ ☀️ 20 °C

    And the winner is.....Melbourne. Cari amici, l'Australia è bellissima, ma pensavo di aver toccato l'apice visitando Sidney. Per quanto ho visto, tuttavia, penso che Melbourne si ancora più bella. Una vera sorpresa. Noooo, non solo perché qui i mezzi pubblici con i quali ci si sposta nel centro sono gratuiti: non sono mica così venale. E' che qui si respira un'aria di ... Australia ancora più australiana. Un bel connubio tra villette sul lungomare e grattacieli nel centro cittadino, tantissimi parchi ben tenuti, prati verdi ovunque, piste ciclabili a volontà. Insomma, una piacevole scoperta che conferma che l'Australia è proprio un bel continente in cui vivere. Abbiamo ancora due approdi per confermare questa impressione, ma sono sicuro che l'Australia non deluderà.
    Ah, dimenticavo. Una piccola pecca di questa visita c'è: non sono riuscito a riconoscere nessuna delle strade nelle quali si disputa il Gran Premio di Formula Uno. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
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  • Freemantle

    1. maaliskuuta, Australia ⋅ 🌙 25 °C

    La chiameranno anche "down under", per dire che è là sotto, lontana da tutto. Ma la grande distanza dalle altre masse continentali costituisce al tempo stesso il problema ed il vantaggio maggiori per l’Australia. Lontana dalle dispute geopolitiche che in questi giorni ci fanno tremare, cresciuta in modo ordinato e gestita in modo impeccabile. Insomma, dovremmo prendere ad esempio da questa terra, nonostante sia "down under". Noi completiamo le tappe in Australia portandoci dietro il ricordo di un paese che consente uno stile di vita più vivibile rispetto al vecchio continente.
    Oggi Freemantle e Perth, due città tanto vicine e tanto diverse. La prima città di mare, con case basse e villini, la seconda caratterizzata dai grattacieli. Tra le due facce di questa Australia, pochi chilometri lungo i quali sono disseminate villette per benestanti, belle strade, prati curatissimi, piste ciclabili infinite frequentatissime da ciclisti, molti dei quali su bici italiana. Sarà questa l'immagine dell'Australia che porteremo nel cuore.
    Ora ci aspettano 7 giorni di navigazione per arrivare alle Mauritius. Speriamo in un mare calmo e in un bel sole.
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  • Port Louis

    9. maaliskuuta, Mauritius ⋅ 🌙 27 °C

    L'intelligenza artificiale deve ancora fare passi da gigante. Giusto per divertimento avevo provato a farle scrivere la pagina del diario di Port Louis. Il prodotto era eccellente, quasi commovente. Parlava di belle viste e buon cibo, del Mercato Centrale e del suo mix di profumi di spezie, frutta esotica e della vaniglia che avrei dovuto portare a casa.
    Cara intelligenza artificiale, la realtà è un'altra cosa. Anzitutto anziché arrivare al mattino e salutare le prime luci dell'alba, abbiamo dovuto anticipare l'arrivo: nella notte c'è stato uno scoppio in sala macchine e due ingegneri sono rimasti feriti, uno seriamente. Così abbiamo dovuto mettere il turbo per portare all'ospedale gli infortunati.
    Poi, cara intelligenza artificiale, non hai considerato che siamo approdati a Port Louis di domenica e che in negozi chiudono alle 12. Ho cercato di seguire le tue indicazioni, organizzandomi col trasporto pubblico locale. Sono riuscito a vedere solo il mercato della frutta e verdura ed un po' di centro. L'escursione, invece, non prevedeva la visita a spiagge. Anni fa ci avevano fatto visitare le spiagge e avevo potuto godere della barriera corallina. Quest'anno, invece, visita ad un bel giardino botanico, ad una villa coloniale, un tempio induista ed una chiesa cattolica. Nulla da fare, invece, per la visita al centro commerciale, con grande dispiacere delle nostre compagne di viaggio, già pronte a strapparsi di mano i souvenir tanto agognati.
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  • Toamasina

    11. maaliskuuta, Madagaskar ⋅ ⛅ 26 °C

    AAA vendesi villetta pluriaccessoriata, zona centrale, ristrutturata, a poche centinaia di metri da tutti i servizi, compreso il bagno. Prezzo impegnativo, astenersi perditempo.
    Forse il senso di una crociera è proprio questo: in pochi giorni cambiano completamente gli scenari, le culture, le abitudini. Così, mentre hai ancora negli occhi i grattacieli e le villette australiane, piombi in un Paese con un fascino del tutto particolare, ma dove la vita è sicuramente più modesta. Ci hanno offerto questa villetta in centro a Toamasina, il prezzo per un europeo è abbordabile. Certo, il bagno a cento metri dall'unica camera potrebbe essere un po' scomodo.
    Toamasina ci ha accolto con una fila infinita di tuk tuk gialli, alcuni a motore altri.... muscolari, in attesa dei crocieristi. L'uscita prevedeva la visita al centro ed al mercato. Il centro non si è visto, almeno secondo in nostri canoni, abituati ad agglomerati nei quali edifici moderni si contendono lo spazio con monumenti e costruzioni storiche. Forse il centro, qui, è proprio il mercato, stretto ma con tanti corridoi disposti in un ordine un po'.... casuale. All'esterno souvenir e vestiti, nel cuore i prodotti alimentari. Impressionante il reparto macelleria: odore forte e carni esposte al caldo ed alle mosche. Sembra che i Nas non passino da queste parti da qualche anno, così la catena del freddo deve essere ancora inventata.
    Dopo qualche acquisto di magliette e qualche souvenir, abbiamo dovuto far rientro in nave: l'umidità ed il caldo qui sono veramente devastanti, si suda al solo pensiero di muovere un arto.
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