Giappone e Komodo: un sogno che si realizza Meer informatie
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  • Dag 9

    Takayama: panorami e pisolini

    26 juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 27 °C

    Partiamo per Takayama dopo aver chiesto l'aiuto da casa. Indecisi su quale bus prendere, tra le difficoltà nel comunicare ma soprattutto per colpa mia che mi lascio affascinare dall'opzione più complicata che prevede due treni e un bus (anziché un solo bus diretto!) ci confrontiamo con Patrizia & Patrizia, che dall'Italia nonostante lì sia mezzanotte, ci chiamano immediatamente per valutare insieme le opzioni.
    Torniamo quindi in biglietteria e riusciamo a farci cambiare i biglietti comprati due minuti prima: aggiungiamo alla lista dei motivi per tornare in Giappone il Tour delle Alpi, e optiamo per il bus diretto.
    La scelta si rivela comunque vincente, mostrandoci panorami meravigliosi dai colori brillanti, complice un bellissimo sole.
    Approfittiamo di queste due ore di viaggio e della guida dolce dell'autista per appisolarci di tanto in tanto.
    Arrivati a Takayama e posati gli zaini nel ryokan, ci dirigiamo subito verso Takayama Jinya, l'antico avamposto governativo collocato a Takayama per porre la provincia di Hida sotto il diretto controllo dello shogunato. Il Takayama Jinya era l'ufficio del governo locale guidato dai funzionari inviati da Edo (l'odierna Tokyo). L'edificio, utilizzato fino al 1969, è ora un museo dove poter vedere diverse stanze in tatami che un tempo fungevano da uffici, sale conferenze, camere per gli ospiti e spazi residenziali. Visitiamo anche la stanza degli interrogatori e il più grande magazzino tradizionale di riso del Giappone.
    Terminiamo la mattinata con la visita del centro storico e Sannomachi: durante il periodo Edo, Takayama era piena di artigiani, commercianti e agricoltori e Sannomachi è una strada colma di vecchie case e negozietti che testimoniano la storia di quegli anni.
    Alle 15.00, sazi delle cose mangiate nei diversi negozietti, decidiamo di andare al ryokan e riposare. Crolliamo per un paio d'ore rigeneranti!
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  • Dag 9

    Takayama: meritavi più tempo

    26 juli 2023, Japan ⋅ ☁️ 27 °C

    Ci risvegliamo verso le 18.00 e decidiamo di tornare in centro alla ricerca di un locale per cenare. In Giappone i negozi e i locali chiudono presto, spesso se alle 19.30 non hai ancora cenato l'unica opzione che ti resta è comprare qualcosa in un kombini.
    Scegliamo un ristorante a caso, attirati dal profumo e dall'aria di tranquillità che lo circonda.
    Entriamo e troviamo un'altra coppia di italiani seduti al bancone: Giuseppe li riconosce, erano sul nostro stesso volo Dubai-Osaka e li abbiamo anche incrociati a Kyoto.
    Li salutiamo e scambiamo quattro chiacchiere ma decidiamo di proseguire la nostra cena seduti sul tatami: mentre tolgo le scarpe penso che questa abitudine andrebbe importata anche in Italia, amo stare scalza.
    I profumi che avevamo sentito non ingannano, alla fine della cena abbiamo ordinato: 5 zuppe di miso, 12 spiedini di carne hida, 6 fettine di carne hida da cuocere sul momento al tavolo, 1 sgombro, 1 sakè e 1 tè freddo.
    Solo ed esclusivamente per dignità non abbiamo ordinato altri spiedini.
    Facciamo una passeggiata e qualche selfie mosso e poi torniamo nel ryokan.
    Io decido di trascorrere mezz'ora nella onsen privata: i tatuaggi non mi consentono di entrare in quella pubblica e qui non hanno nulla per coprirli.
    L'acqua a 40 gradi fa il suo effetto, sento la stanchezza andare via e parecchio sollievo a gambe e schiena.
    Giuseppe invece pensa che il caldo in giro gli basta e preferisce mangiarsi un gelato.
    Andiamo a dormire consapevoli che Takayama con la sua autenticità e i suoi contrasti avrebbe meritato più tempo. E sicuramente più spiedini.
    P.S. Trovate qualcuno che vi attende come io attendo il cibo e vi sentirete sempre amati.
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  • Dag 10

    Verso Kanazawa con sosta a Shirakawago

    27 juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 32 °C

    Dopo un'ultima passeggiata per Takayama, dove abbiamo lasciato un pezzo di cuore, partiamo con il bus per Shirawago, tappa intermedia per il nostro viaggio verso Kanazawa.
    Arriviamo a Shirakawago dopo appena 50 minuti di viaggio e subito rimaniamo colpiti dalla bellezza ferma nel tempo di questo piccolo villaggio che sembra un presepe e ringraziamo per il cielo velato, che ci fa patire meno il caldo.
    Lasciamo gli zaini nei locker e ci addentriamo subito tra le stradine, dove diversi cartelli ricordano di non fumare e di non entrare nei cortili privati.
    Il villaggio costeggia la valle del fiume Shogawa, ha sullo sfondo le montagne che si estendono da Gifu alle prefetture di Toyama ed è caratterizzato dalla presenza di strutture gassho-zukuri (letteralmente "costruito come mani in preghiera") poiché i ripidi tetti di paglia delle fattorie assomigliano alle mani dei monaci buddisti premuti insieme in preghiera. Questa struttura, che si tramanda da generazioni, è progettata per resistere alla grande quantità di neve pesante che cade nella regione durante l'inverno.
    I tetti, realizzati senza chiodi, fornivano un ampio sottotetto adibito alla coltivazione dei bachi da seta.
    Giriamo tutto il villaggio, ammiriamo la vegetazione e i fiori, ci addentriamo in un piccolo cimitero e scendiamo lungo il fiume.
    Sono già le 16.30, i negozietti iniziano a chiudere e quasi senza accorgercene è già arrivata l'ora di ritornare alla fermata del bus: ci spostiamo a Kanazawa.
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  • Dag 10

    Kanazawa: amore a prima vista

    27 juli 2023, Japan ⋅ ⛅ 29 °C

    Un'ora e un quarto di bus e alle 18.45 siamo a Kanazawa. Scendiamo e andiamo subito in hotel per fare il check-in e lasciare gli zaini. Bello viaggiare zaino in spalla, ma fino ad un certo punto!
    Scegliamo di cenare in un sushi a nastro dove un trenino consegna i piatti. Trascorriamo l'ora di coda girando nei negozi intorno e quando arriva il nostro turno ci fanno sedere al bancone: nastro sì, ma senza trenino.
    Finito di mangiare facciamo una breve passeggiata e andiamo ad ammirare la stazione illuminata. Una struttura moderna reticolata in vetro e acciaio con un arco in legno rosso che ricorda un torii. I due pilastri verticali sono inoltre sagomati per assomigliare al tsuzumi, un tipo di tamburo usato nel teatro Noh, ed è per questo che il cancello è chiamato “Tsuzumi-mon” o “Tsuzumi Gate”.
    Un panorama decisamente diverso da quello di Shirakawago che ci rapisce dal primo istante.
    Torniamo in albergo, un'altra onsen ci attende per prepararci alla camminata di domani in giro per la città.
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  • Dag 11

    Kanazawa: mercato,giardini, arte e caldo

    28 juli 2023, Japan ⋅ ⛅ 30 °C

    Dedichiamo la mattinata a Omicho Market, ai giardini Kenroku-en e al museo di arte contemporanea.
    Arrivati a Omicho Market con i suoi reticoli di strade e corridoi e più di 170 banchi, ci dirigiamo subito verso la sezione del pesce fresco con una varietà impressionante di pescato. Ci aspettiamo un odore forte, forse non piacevole alle 8.30 del mattino, e invece l'aria che si respira non è pesante e le strade sono pulite.
    Giuseppe decide di assaggiare uno spiedino con l'anguilla, io ho già sperimentato la colazione con il pesce il giorno prima e ho capito che non fa per me.
    Proseguiamo verso i giardini Kenroku-en con un sole che si fa sentire in modo prepotente.
    Ken-roku-en significa “Giardino dei Sei Elementi” ma viene anche tradotto con “Giardino delle Sei Virtù” o “Giardino delle Sei Sublimità”, ovvero le sei caratteristiche ideali per la composizione di un giardino perfetto, ordinate in coppie in contraddizione tra loro.
    I sei elementi essenziali sono: spaziosità e isolamento, artificio e antichità, corsi d'acqua e panorami, e qui ci sono proprio tutti.
    Incontriamo diversi giardinieri che lavorano, uno di loro ci ferma e ci chiede di dove siamo, scambiamo qualche parola e gentilmente ci invia le foto dello stesso giardino nel mese di febbraio, imbiancato dalla neve. Gli chiediamo di fare una foto insieme e acconsente. Lo salutiamo con un inchino e continuiamo la nostra visita.
    Terminiamo la mattinata al Museo di Arte Contemporanea.
    Il museo è stato concepito per somigliare ad un parco: l'edificio è in vetro e ha una pianta circolare senza fronte né retro, per dare un senso di continuità con la città circostante, rendendolo raggiungibile ed accessibile da tutte le direzioni.
    Le pareti esterne e alcune interne sono in vetro, sia per trasmettere apertura, sia per permettere, tra i visitatori, un dialogo di tipo visivo con chi si trova dall’altra parte della parete, fuori o dentro il Museo.
    Sono le 13.00 passate, ci incamminiamo verso la stazione, prendiamo qualcosa al volo da mangiare e saliamo sul treno. Tra due ore saremo a Tokyo!
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  • Dag 11

    Tokyo: la nostra ultima tappa

    28 juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 30 °C

    Arriviamo a Tokyo alle 18.30 e appena usciti dalla stazione si stagliano davanti a noi grattacieli, così diversi dalla stazione di Tokyo.
    Questa è la stazione giapponese più frequentata per numero di treni al giorno (oltre 3000) ed è la quinta del Giappone orientale per traffico di passeggeri.
    Commissionata nel 1889, la costruzione comincia solo nel 1908 a causa delle guerre. Gran parte della stazione viene distrutta dai bombardamenti della II guerra mondiale e viene ricostruita di fretta, senza alcuni elementi architettonici del primo progetto. Attualmente sono in atto lavori di riqualificazione e espansione della linea.
    Dopo aver ammirato le costruzioni intorno a noi, andiamo subito a fare il check-in albergo. Sentiamo il bisogno di farci una doccia per poi uscire di nuovo ed immergerci subito nel quartiere di Ginza, dove è situato il nostro hotel. Grattacieli, grandi magazzini, boutique, ristoranti e caffè caratterizzano questa zona. Gli edifici illuminati e la chiusura al traffico della strada principale ci permettono di muoverci liberamente e godere a pieno della modernità del quartiere.
    Ceniamo con un piatto di ramen e torniamo in hotel dove crolliamo subito in un sondo profondo!
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  • Dag 12

    Tokyo: Shibuya, Akihabara e maid cafè

    29 juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 31 °C

    Sappiamo che è sabato solo perché ogni tanto ci ricordiamo di guardare il calendario sul telefono.
    Ci buttiamo subito nella mischia e ci dirigiamo all'incrocio di Shibuya, famoso per le sue strisce pedonali in diagonale e l'enorme quantità di gente che quotidianamente lo attraversa,
    La città a quest'ora è evidentemente ancora appisolata e l'incrocio non è così incasinato come ci aspettiamo. Ci spostiamo verso la statua di Hachiko proprio a ridosso dell'incrocio. L'impatto è lo stesso che abbiamo provato quando abbiamo visto la statua della Sirenetta: "Tutto qui?"
    Proseguiamo verso il quartiere di Akihabara, famoso soprattutto per la sua grande concentrazione di negozi di elettronica e videogiochi, manga, anime e locali tematici come i maid café.
    Qui le cameriere indossano divise in stile vittoriano con pizzi e grembiule e intrattengono gli ospiti con giochi ed esibizioni canore.
    Decidiamo di entrare all'at home cafè, un po' titubanti e con Giuseppe decisamente a disagio.
    Dentro l'ambiente è effettivamente estraniante, la clientela è variegata, ma prevalentemente maschile ma per fortuna non sono l'unica ragazza. Ci sono sicuramente cliente abituali, ce ne accorgiamo dalla quantità di foto istantanee con le maid che hanno e la sicurezza con cui decidono in quale piano andare del bar a seconda delle maid presenti in quel momento.
    Ci sentiamo dei pesci fuor d'acqua, Giuseppe non vede l'ora di uscire.
    È uno spaccato della cultura giapponese lontano dalla nostra, che in parte ci fa provare tenerezza e in parte tristezza. Usciamo un po' confusi, ma con l'idea (soprattutto da parte mia) che l'esperienza andava provata.
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  • Dag 12

    Tokyo: santuario Meiji,karaoke e izakaia

    29 juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 31 °C

    Oggi giriamo come trottole: ci dirigiamo verso il santuario di Meiji anche per sfuggire dal caos dei quartieri più moderni.
    Appena arrivati ci imbattiamo in tre matrimoni e, curiosi, ci fermiamo a guardare la breve e raccolta processione degli sposi con i parenti più stretti.
    Nel santuario ci sono botti di sakè e di vino, donati annualmente dai produttori del Giappone come omaggio all'Imperatore Mutsuhito e a sua moglie, l'Imperatrice Shōken che nel periodo Meiji hanno stimolato lo sviluppo e la modernizzazione dell'industria del Giappone.
    Torniamo a Shibuya, sperando di vedere l'attraversamento pedonale più affollato e le aspettative non vengono deluse.
    Per completare l'immersione nella confusione più totale decidiamo di spostarci verso la stazione di Shinjuku perché da lì a breve faremo un tour delle Izakaya.
    Arriviamo in anticipo e, per ingannare l'attesa, ci lanciamo dentro ad un karaoke, rovinando nell'ordine: Spice Girls, Abba, Radiohead e Bocelli e Giorgia.
    Scaduto il tempo al karaoke, andiamo al punto di incontro per il tour. La nostra guida si chiama Yoshi e insieme a noi ci sono tre coppie americane.
    Trascorriamo tre ore negli izakaya, locali formati da piccole stanze separate (o a volte da una sola piccola stanza), in ognuna delle quali si trova un tavolino dove poter mangiare e bere in compagnia, creandosi maggiore intimità tra le persone presenti. Talmente intimi che nel primo izakaya l'ingresso è dal bagno e ci accoglie un cliente mentre fa la pipì.
    Yoshi ci racconta la cultura giapponese, non solo quella culinaria. È simpatico e ci trasmette il suo entusiasmo e il suo amore e rispetto per la propria gente.
    Le stradine sono un labirinto, i locali minuscoli, eppure ci si sente a casa.
    La serata vola tra un assaggio e l'altro e, finito il tour, Yoshi ci saluta mentre noi ci fermiamo ancora un po' tutti insieme brindando con un "Early happy birthday!": domani sono 32.
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  • Dag 13

    Tokyo: Asakusa, SkyTree e teamLabPlanets

    30 juli 2023, Japan ⋅ ☀️ 33 °C

    Ci svegliamo e, dopo un cappuccino personalizzato e un giro tra i negozi, andiamo nel quartiere di Asakusa.
    Saliamo sulla Tokyo SkyTree, la nuova torre della tv alta 634 metri. Con un ascensore arriviamo a 350 metri in 50 secondi, nella speranza di vedere il Monte Fuji che invece decide di giocare a nascondino. La vista della città da qui toglie il fiato.
    Scesi dalla torre, andiamo al teamLab Planets, dove il collettivo di TeamLab e DMM.com hanno creato opere d'arte attraverso la tecnologia donando ai visitatori un'esperienza immersiva.
    Progettato per essere operativo fino al 2020, la sua apertura è stata prorogata prima fino al 2022 e poi fino al 2023.
    La struttura, divisa in due parti ovvero acqua e giardino, si visita a piedi scalzi per sentire a pieno tutte le opere. Immergiamo i piedi nell'acqua, camminiamo su dei morbidi e giganti cuscini, ci sdraiamo sul pavimento per vedere le proiezioni nella loro interezza.
    Siamo felici, ci emozioniamo.
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  • Dag 14

    Da Tokyo a Giacarta

    31 juli 2023, Indonesië ⋅ ⛅ 24 °C

    Alle 7.00 prendiamo il treno per andare in aeroporto e consegnamo subito le valige da imbarcare: la mia ha preso 6 kili dalla partenza, io solo 2, una piccola consolazione.
    Superiamo anche i controlli del check-in, facciamo colazione e gli ultimi acquisti. Mentre giriamo per l'aeroporto a me scappa anche una lacrimuccia.
    Investiamo le ultime monete dal taglio più grande nelle poltrone relax e poi ci imbarchiamo.
    Il volo sembra non terminare mai, guardiamo un film e 3/4, mangiamo, dormiamo.
    Atterriamo a Giacarta dove stiamo in coda un'ora prima che sia il nostro turno per il timbro sul passaporto. Recuperiamo le valige e andiamo a prendere un taxi.
    Dopo 20 minuti di strada arriviamo al nostro hotel che ci ospiterà per una notte prima di ripartire.
    Alla hall pronunciano la frase magica: in hotel c'è la SPA. Convinco Giuseppe ad andare a vedere com'è e dopo nemmeno un quarto d'ora e una doccia siamo già stesi su un lettino a farci fare un massaggio da 90 minuti.
    La strada macinata in queste due settimane e i kili degli zaini nelle tappe senza valigia si fanno decisamente sentire.
    Ceniamo a bordo piscina con un fish&chips e torniamo in camera rilassati e appagati.
    Ci infiliamo sotto le coperte in un letto che è più grande della sala di casa nostra: domani è un altro volo (semicit.).
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